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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 31 luglio 2020

Il disastro dell'istruzione



Su "Panorama", vi sono un editoriale di Maurizio Belpietro che è intitolato "Il disastro sale in cattedra" ed un articolo di Carlo Cambi che parla della scuola.
Mancano meno di due mesi alla ripresa delle scuole ma tutto è ancora confuso.
Quasi 8 milioni di studenti non sanno come (e quando) riprenderanno le lezioni.
Con la questione del Coronavirus, si deve implementare la misura del distanziamento sociale ma mancano le aule ed i banchi.
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina è venuta fuori con la "genialata" dei banchi con le rotelle.
Ovviamente, il termine "genialata" è sarcastico.


In più, mancano anche i collaboratori scolastici, coloro che comunemente sono chiamati "bidelli".
Il Governo ha stanziato 2,4 miliardi di Euro per la ripartenza della scuola e la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Viene da chiedersi se a questo Governo che vuole prolungare l'emergenza Covid sine die non faccia un po' comodo che quel miracolo di trasformare i cittadini in sudditi non si compia.
Perciò, le scuole restano chiuse a 50 giorni dalla ripresa (teorica) delle lezioni.
Il responsabile di Forza Italia nella Commissione Istruzione del Senato ha detto:

"Azzolina è come terrorizzata dalle responsabilità che si deve prendere".

Così, ella lascia la "patata bollente" in mano ai presidi, trincerandosi dietro all'autonomia scolastica.
Intanto, il commissario straordinario Domenico Arcuri (quello che ha fallito su tutti) ha iniziato a sparare numeri a caso: 2 milioni di test sierologici e 50% di banchi nuovi che a spanne fatto 4 milioni di postazioni.
Peccato che gli studenti siano 8 milioni.
Cosa faranno gli altri 4 milioni di studenti?
In realtà, vi è una grande confusione.
Si parla di rotazione degli studenti ogni 15 giorni.
Si parla anche dell'utilizzo di edifici dismessi.
Se poi aggiungiamo il caso del Convitto di Macerata, il quadro è completo.
Il Convitto di Macerata è stato distrutto dal terremoto e per esso sono stati stanziati 7,5 milioni di Euro.
Il Comune (guidato dal Partito Democratico) non ha fatto nulla.
Da quattro anni, l'istituto è stato trasferito in un'altra sede.
Data l'ottima qualità dei servizi offerti, il Convitto ha visto aumentate le iscrizioni, tanto che in un primo momento il dirigente dell'Ufficio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ugo Filisetti ha autorizzato due classi in più.
Però, egli ha revocato questo provvedimento ad iscrizioni chiuse.
Così, i genitori hanno fatto causa al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il quale ha perso.
Insomma, la nostra istruzione è un vero disastro.


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