Si tratta di un’accozzaglia di partiti che si sono scontrati su tutto fino alle ultime elezioni europee: dall’immigrazione, all’economia, passando per la riforma della giustizia fino ad arrivare ai piani per la realizzazione di opere pubbliche.
Poi, per non fare salire al potere il centrodestra e non fare eleggere un presidente della Repubblica di quell'area politica, si sono messi insieme per formare il Governo più di sinistra della storia italiana.
Oltre a fare ciò, essi tentano di mettere insieme delle armate Brancaleone anche alle elezioni regionali.
Hanno a capo del Governo un Presidente del Consiglio privo di qualsiasi esperienza in politica, totalmente incapace di affrontare la grave situazione sanitaria ed economica che si è generata a seguito della diffusione del virus cinese, il Covid-19.
Anche nella gestione del caso delle autostrade, questo Governo si è dimostrato non all'altezza.
Prima, ha parlato di revoca della concessione data alla famiglia Benetton.
Dopo avere annunziato ciò, facendo perdere parecchi soldi in borsa alla società Autostrade per l'Italia, si è arrivati ad un piano che prevede che le quote di Atlantia (il gruppo facente capo ai Benetton) scenda dall'88% al 33% entro il 30 settembre e l'entrata dello Stato nel capitale societario, attraverso il Cassa Depositi e Prestiti.
Poi, le quote di Atlantia scenderanno al 10% e cassa depositi e prestiti avrà il 51% del pacchetto azionario.
Il resto, sarà diviso tra i soci di minoranza già presenti (i quali sono il cinese Silk Fund e la tedesca Allianz) ed altri azionisti che entreranno in Borsa.
Ora, noi ci troviamo di fronte ad una situazione "ibrida".
Lo Stato mette le mani anche sul controllo di Autostrade per l'Italia.
Inoltre, il Movimento 5 Stelle parla di una società Autostrade per l'Italia statalizzata, di manutenzioni che si faranno e di pedaggi ridotti.
Si potranno anche ridurre i pedaggi ma quello che non arriverà in cassa attraverso questi ultimi si pagherà in tasse.
Inoltre, sappiamo tutti che anche la gestione pubblica non è certo irreprensibile riguardo alle manutenzioni.
Basti pensare che i ponti crollino anche nelle vie di comunicazione gestite dall'ANAS.
Anche la scuola è in una situazione disastrosa.
A causa dell'emergenza causata dal Covid-19, una parte dei nostri bambini e ragazzi rischiano di non potere andare a scuola.
Con un Governo così, le prospettive economiche e sociali del Paese non possono dirsi rosee.
Antonio Gabriele Fucilone-Morris Sonnino
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