Su "Panorama", vi è un articolo di Vincenzo Ammaliatore che è intitolato "Senza più Stato".
La costa domiziana è una "terra di nessuno".
Essa è diventata in parte "zona rossa" dopo il contagio da Covid 19 nella comunità bulgara residente lì.
Le istituzioni tollerano il degrado di quell'area da troppo tempo, tra gang nigeriane, spaccio di droga e "caporali" spietati che monopolizzano il lavoro nei campi.
Lo Stato ha completamente abbandonato quel posto.
Per contro, esso è fin troppo presente quando deve vietare di stare insieme ai giovani di Milano o di qualsiasi altra città o nelle chiese, per contingentare gli ingressi quando vi sono le messe.
Questo è un paradosso.
Lo Stato rompe l'anima al giovane che si beve lo Spritz o al prete che dice messa, per la questione del Coronavirus, ma lascia correre certi fatti gravi in certe aree.
Qui c'è qualcosa di veramente sbagliato.
Per questo, serve un cambio di passo.
Inoltre, la costa domiziana è parte della Campania governata dal cabarettista Vincenzo De Luca.
De Luca fa tanto lo sceriffo con i giovani che vanno al bar e minaccia di chiudere la sua regione a quelli del Nord ma ignora quanto accade nella succitata zona.
Anche in Campania serve un cambio di passo.
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