Il Governo gongola per la questione di Autostrade per l'Italia.
Cosa avranno da festeggiare il premier Giuseppe Conte e soci lo sanno solo loro.
Infatti, il gruppo facente riferimento ai Benetton, Atlantia, controllerà l'88% della società "Autostrade per l'Italia fino a settembre.
A settembre, la percentuale del pacchetto azionario in mano ad Atlantia scenderà al 35% ed entrerà lo Stato, con la Cassa Depositi e Prestiti.
Poi, la percentuale in mano ad Atlantia scenderà all'10% e Cassa Depositi e Prestiti avrà il 51% del pacchetto azionario.
Il resto sarà in mano a soci minoritari tedeschi e cinesi e ad azionisti in Borsa.
Insomma, si tratta di un bel casino.
Conte ed i suoi non avrebbero fatto prima a revocare la concessione data ad Atlantia e ad indire una gara seria per affidare la società Autostrade per l'Italia ad un altro privato?
Oltretutto, mettendo la società Autostrade per l'Italia in Borsa a queste condizioni non c'è il rischio di fare entrare maggiormente azionisti esteri che possono fare delle scalate ad una realtà strategica per il nostro Paese?
Inoltre, i Benetton restano.
L'unica cosa buona è il non affidamento all'ANAS, cosa che in un primo tempo si paventava.
Ora, mentre questi governanti festeggiano senza alcun motivo, il dramma ligure continua.
Le autostrade liguri, alcuni delle quali gestite da Autostrade per l'Italia ed altre no, continuano ad avere grossi problemi.
I cantieri nelle gallerie continuano a permanere e le lunghe code sono una realtà molto triste.
Tutto sta avvenendo per una norma interpretata male dal Governo.
Così, una regione è tenuta ferma per colpa di questo cavillo burocratico.
Il turismo ligure sta risentendo ciò, come i commerci del porto di Genova.
Questo Governo ci porterà alla miseria.
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