Invece di inginocchiarsi per fare contenti i Black Lives Matter, i vari capi politici e coloro che li seguono dovrebbero protestare contro quanto accaduto in Turchia.
Un edificio storico che dovrebbe essere di tutti è stato riconvertito in moschea.
L'edificio in questione è la basilica di Santa Sofia di Istanbul.
L'edificio nacque come basilica cristiana nel 537, fu convertita in moschea il 29 maggio 1453 e che nel 1935 fu trasformata in un museo da Ataturk.
Oggi, 10 luglio 2020, il dittatore Recep Tayyip Erdogan ha riconvertito la basilica in moschea.
Questo è atto è stato un affronto a milioni di persone, tra le quali vi sono pure io.
Milioni di cristiani (ortodossi, cattolici e di altra denominazione) sono stati umiliati da questo gesto di arroganza che non può non avere delle conseguenze.
I musulmani turchi non avevano bisogno di altre moschee.
Ricordo che la popolazione turca è per il 99% di fede musulmana.
I cristiani sono solo lo 0,2% della popolazione turca.
Dunque, le moschee abbondano.
Ai musulmani, non serviva la riconversione in moschea della basilica di Santa Sofia.
Evidentemente, Erdogan ha voluto fare una prova di forza.
Egli sta dimostrando di essere un uomo pericoloso che deve essere fermato.
Ricordo che lo stesso personaggio sta facendo delle trivellazioni nel mare vicino a Cipro e che ha invaso parte del territorio greco con i suoi soldati.
Dunque, il baffone turco dice che la questione di Santa Sofia rientra nella sovranità turca.
Però, egli non si fa molti scrupoli ad invadere gli altri Stati sovrani.
Erdogan è un uomo pericoloso.
Cosa vuole fare l'Europa a fronte di ciò?
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