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lunedì 19 settembre 2011

L'INTERNAZIONALE DELL'ODIO, COMMENTO ALL'ARTICOLO DEL BLOG "LA CROCE E LA SPADA"

Cari amici ed amiche.

Leggete questo testo scritto sull'ottimo blog "La Croce e la Spada" :

"Le apologie di nazismo e fascismo sono reati puniti dalla legge italiana. A mio parere dovrebbe essere riservato lo stesso trattamento al comunismo, ma non è di questo che vorrei parlare. Pochi giorni fa mi sono (mio malgrado) imbattuto in una specie di blog, “Io non sto con Oriana”, che mi ha fatto inorridire. Non avevo mai visto una sintesi così perfetta di comunismo anarchico, nazismo e islamismo fondamentalista. La Oriana del nome è chiaramente la Fallaci, la scrittrice italiana più letta negli USA, mai diventata senatore a vita solo a causa delle sue idee, che non piacevano alla sinistra in quanto troppo politicamente scorrette. L’autore definisce il proprio blog “verde rosso e nero”; immagino che i colori si riferiscano rispettivamente all’Islam, al comunismo e al nazismo. Il blog aderisce ad un’organizzazione terroristica chiamata Prima Internazionale dell’Odio. Nel 2006, Magdi Allam ne parla dalle pagine del Corriere della Sera: sarebbe una rete di contropotere che vede l’integralismo islamico allearsi con l’ideologia comunista in chiave antiamericana e antisraeliana. A capo di questa rete ci sono il Presidente venezuelano Chavez e quello iraniano Ahmadinejad. Completano il quadro Fidel Castro, il Presidente boliviano Morales, il bielorusso Lukashenko e il nordcoreano Kim Jong. Fondatori del movimento sono state le organizzazioni terroristiche Hamas e Hezbollah. Il proprietario del blog ha abbellito la sua creazione con un elenco di link, fra i quali spicca uno che collega ad Ahmadinejad e un altro che conduce all’ayatollah Alì Khamenei. L’aggettivo “impressionante” mi sembra riduttivo. Non andrò a parlare di questa Internazionale perché da mostri quali Ahmadinejad e Chavez ci si poteva facilmente aspettare una cosa del genere. Quello che più mi inorridisce è che esistano persone che approvano e sostengono un orrore come questo. Per la prima volta vengo a contatto con qualcuno che non è un semplice esaltato comunista: chi ho virtualmente di fronte è qualcuno che avrà esultato l’11 settembre 2001, è felice di sapere che il numero di esecuzioni in Iran è sempre più alto, una persona che ritiene che i gay vadano uccisi e le donne picchiate e violentate, qualcuno che conosce i concetti di democrazia e libertà e li rifugge con disgusto. Il semplice fatto di aderire a qualcosa che si chiama Internazionale dell’Odio da la misura della statura morale di costui. Di solito le organizzazioni comuniste terroristiche hanno nomi che inneggiano ad una presunta “giustizia proletaria”. Questa, al contrario, dichiara candidamente di essere votata all’odio, senza un fine preciso; dice implicitamente (neanche tanto) di essere il Male. In teoria, chiunque pensa di essere nel giusto, per quanto le sue idee possano essere mostruose, ma questa rete annuncia senza ombra di dubbio di essere dalla parte sbagliata. Non a caso è costituita da ogni dittatura sanguinaria che si rispetti. Ho mandato un messaggio a questa persona, che invece di rispondermi mi ha dedicato un intero post, quindi mi sentivo in dovere di ricambiare. Curioso, ha visitato il mio profilo, e non trovandoci niente di compromettente ha pateticamente deriso i miei interessi e le mie letture. Da parte mia, gli ho domandato dove fosse stato costruito il suo computer e il suo sistema operativo, e quale fosse il suo operatore telefonico. Non mi sembra che esistano computer iraniani, né sistemi operativi venezuelani o nordcoreani. Già questo denota la pochezza e l’ipocrisia di quest’uomo, la cui mente è tanto offuscata da un odio cieco tanto quanto irrazionale da non accorgersi delle contraddizioni in cui cade. Conscio della follia delle proprie idee, si nasconde tra le pagine aberranti del suo blog, troppo codardo per esporre le proprie idee alla luce del sole, in modo che tutti possano accorgersi di quanto abbia bisogno di un TSO. Queste idee sono pericolose, e tutti devono rendersene conto. Una persona di sinistra, leggendo il Corriere della Sera avrà probabilmente saltato l’articolo che parlava di questa Internazionale, vedendo che l’autore era quel razzista di Magdi Allam, e invece avrebbe dovuto leggerlo. Perché la società civile deve rendersi conto di quello che succede. Io, lo ammetto, non ero a conoscenza di questa cosa, non leggendo quel giornale. Anche il Manifesto, se non sbaglio, all’indomani dell’attacco alle Twin Towers ne parlò con rabbia e sgomento, a dimostrazione che nella società civile anche i comunisti più retrogradi (dicendo “società civile” escludo centri sociali e affini) sanno, nei casi estremi, (più o meno) ragionare. Essere d’accordo le idee folli di quest’organizzazione significa essere criminali. Non è libertà d’espressione invocare la distruzione degli Stati Uniti e di Israele. Penso che ogni persona sana di mente assimilerebbe queste parole ad un elogio di Hitler o di Pol Pot. Mi auguro che le persone come l’autore di questo pseudoblog continuino a rimanere rintanate nel proprio antro. Nella società civile, pur con i suoi problemi, non c’è, e non dovrà esserci mai, posto per loro.".

L'autore di questo blog è un ragazzo modenese di ventidue anni, con cui sono in contatto da circa tre anni.
E' una persona molto preparata e volenterosa, a cui auguro ogni bene, sia sul piano politico che su quello umano. Sono giovani simili che danno un po' di dignità a questo Paese. Ce ne vorrebbero molti.
Ora, esprimo il mio parere su questo suo ottimo articolo.
Che, oltre a quello di apologia di nazismo e di fascismo, debba essere messo nel nostro codice penale anche il reato di apologia di comunismo è cosa ovvia. Se fosse per me, il comunismo sarebbe reato, come lo è il nazismo. L'apologia di comunismo deve diventare reato. Evidentemente, certi ceti intellettuali, in nome della storia trita e ritrita dell'antifascismo e della libertà (due parole usate spesso a sproposito), continuano a porre un veto.
E' evidente che nel nostro mondo culturale ed intellettuale ci sia una "lobby rossa" che non solo vuole imporre la propria visione (interprentando, ad esempio, la storia secondo i suoi canoni) ma che, di fatto, nega una vera e propria libertà di coscienza.
Il comunismo non fu meno dannoso del nazismo.
Anzi, comunismo e nazismo sono le due facce della stessa medaglia. Queste ideologie si pongono al di sopra di quella che è la dignità umana e non riconoscono come persona ma come un semplice numero.
Il nazista ed il comunista non sono uomini liberi perché vedono in ciò che va contro le loro rispettive ideologie come un qualcosa da distruggere e le loro rispettive ideologie vengono da essi poste come dei "Moloch" a cui dovere dedizione. Nei partiti di ispirazione comunista, fascista o nazista non vi è massa critica né dialettica.
La prova incofutabile del fatto che comunismo e nazismo siano due ideologie molto legate tra loro sta proprio nel fatto che essi abbiano come nemici comuni il capitalismo, la Chiesa cattolica ed Israele, proprio coma sta scritto nell'articolo qui sopra che, tra l'altro, ha come fonte niente poco di meno che Magdi Cristiano Allam, un giornalista molto preparato.
Che l'ideologia nazista sia legata al fondamentalismo islamico è vero.
Basti pensare che Hitler ebbe rapporti stretti con il muftì di Gerusalemme al-Husayni, un uomo che odiava gli ebrei, come il dittatore tedesco.
Che il comunismo sia contro il capitalismo è vero ed i comunisti vedono in Israele una "longa manus" dell'Occidente capitalista sul Medio Oriente, una "longa manus" che, sempre secondo i comunisti, sfrutta ed opprime i popoli arabi.
Che il comunismo ed il nazismo siano due idee anticattoliche (o meglio anticristiane) è vero.
Nel sito della Milizia di San Michele Arcangelo
(che mi è stato segnalato da un altro bravo giovane di nome Angelo Fazio), vi è un articolo molto interessante che intitolato "Storia della massoneria" che, parlando di Hitler, afferma che egli avesse fatto parte di un'associazione segreta il "Società Thule" . Questa associazione derivò da ordini di un'altra setta segreta, quella degli "Illuminati", una società massonica bavarese del XVIII secolo che puntava a distruggere la Chiesa cattolica. Una volta, Hitler stesso disse testualmente che avrebbe schiacciato la Chiesa come un rospo. Tra l'altro,i nazisti ebbero il piano di rapire Papa Pio XII e di distruggere la Chiesa. Inoltre, per i nazisti ritenevano che il Cristianesimo fosse un "prolungamento" della religione ebraica un culto a quel Dio semita che odiato dai nazisti.
Quanto al comunismo, anche Karl Marx pare che fosse stato un massone ed esoterista. Per lui, la religione (specie quela cristiana) era una forma di alienazione che favoriva l'opera degli sfruttatori sugli sfruttati.
Egli predicava l'ateismo ma se leggiamo tra le righe questa sua "predicazione", notiamo che egli non diceva di non credere in niente ma di ergere sé stessi a dei.
Indivinate un po' chi usò i termini analoghi.
Ma sì, avete capito, fu Aleister Crowley (1815-1947), il fondatore del satanismo moderno.
Ora, comunismo e nazismo odiano il capitalismo, specie quello americano.
Quindi, è facile capire che anticapitalismo, il rifiuto comunista della religione (in nome dell'apoteosi di sé stessi, spacciata per ateismo) e l'antisemitismo nazista si traducano anche in un odio verso Israele e verso gli ebrei.
Quindi, lo scontro tra comunismo e nazismo è solo una farsa.
Del resto, se Hitler non avesse attaccato l'Unione Sovietica, Stalin sarebbe rimasto suo alleato.
E così, sia tanta parte degli ambienti intellettuali e dei centri sociali della sinistra e sia i neo-nazisti odiano Israele, gli Stati Uniti d'America e tutti coloro che credono in queli valori da questi avversati.
Inoltre, essi inneggiano a tristi eventi (come l'attacco alle Twins Towers o gli attentati suicidi contro gli Israeliani oppure le persecuzioni contro i cristiani in vari Paesi) ritenendoli fatti positivi perché segno di lotta contro "i fautori dell'imperialismo e del colonialismo" o "chissà quale occulta potenza" che sfrutta, rapina ed uccide i poveri.
Basti ricordarsi di quei No Global che urlavano: "10-100-1000 Nassiriya!".
Idee simili non dovrebbero avere cittadinanza in una società in cui il rispetto per la persona sta alla base di tutto.
Cordiali saluti.










BOSSI E LA SECESSIONE, DUE PAROLE





Cari amici ed amiche.

Ieri, a Venezia, il leader della Lega Nord e ministro delle Riforme, onorevole Umberto Bossi, ha parlato nuovamente di secessione. Il video (che ho preso da Youtube) mostra il discorso del leader leghista.
Ora, voglio fare una riflessione e la voglio fare attraverso il pensiero di Riccardo Illy, ex-governatore della Regione Friuli-Venezia Giulia ed esponente del Partito Democratico. Quindi, la persona in questione non può essere tacciata di filo-berlusconismo.
Illy sostiene che, negli anni, la Lega Nord fosse stata una "valvola di sfogo" di tutto il malcontento che nel Nord albergava e tuttora alberga.
Sempre secondo Illy, se non ci fosse stata la Lega Nord, si sarebbero potute formare delle associazioni simili all'ETA in Spagna.
Quindi, la Lega Nord ebbe la funzione di rendere visibile quel malcontento che c'era (e che c'è) tra la gente del Nord.
La Lega Nord nacque, quindi, come movimento di protesta e manifestò ciò anche parlando della separazione del Nord dal resto d'Italia, la secessione.
Dal 1994 in poi, grazie al lavoro del presidente Berlusconi, la Lega assunse la funzione di partito di governo e l'idea del federalismo prese piena cittadinanza nella politica italiana.
Ora, esprimo una mia considerazione.
Il malcontento del Nord c'è ed è giustificato e palese.
Infatti, il Nord produce ricchezza ma è costretto a dare tanta parte di essa al Governo centrale, attraverso le tasse che pesano sui cittadini che risiedono in quella parte del Paese.
Il Sud non produce ricchezza, pur avendo le potenzialità per farlo.
Io sono il primo a dire che il Sud possa dire la sua.
Il problema è figlio di quanto successe nel 1861 e in seguito.
Avevo scritto di ciò nell'articolo intitolato "La Malta di oggi e la storia risorgimentale italiana, commento all'articolo di Ivan Vassallo su "Papalepapale".
Quanto fecero Giuseppe Garibaldi e politiche successive al 1861 distrussero il Sud Italia e lo resero incapace di produrre ricchezza.
Quando Bossi afferma che l'Italia non esiste, dice una cosa in buona parte vera. Il motivo si può trovare nel succitato articolo.
L'Italia di Garibaldi (da cui quella attuale discende) fu il frutto di una serie menzogne.
Garibaldi e che venne dopo di lui distrussero il Sud e favorirono il centralismo romano. Oggi, l'attuale sistema, che discende da quella concezione di unità, sta distruggendo il Nord.
Sembra quasi che chi promosse l'unità d'Italia durante il Risorgimento avesse avuto il progetto di creare un Paese debole e dipendente dagli altri.
Inoltre, nel Regno d'Italia venne creato un ministero occupato dagli ex soldati garibaldini che fu un lupanare.
L'Italia dei Santi, dei poeti e degli uomini di cultura divenne l'Italia dei lupanari e dei pirati.
Quell'Italia divisa (che c'era prima del 1861) non fu poi così "calpesta e derisa" . I suoi uomini di cultura, i suoi santi ed i suoi tesori d'arte erano amati in tutto il mondo e città come Napoli e Palermo erano ammirate e piene di fasto, come lo erano Milano, Mantova o Venezia.
Fu quanto successe dal 1861 in poi a rovinare tutto.
Con questo non voglio dire che l'unità d'Italia in sé fosse una cosa negativa. Negativo fu il progetto di unificazione che fu portato avanti da persone che amavano tutto meno che la propria terra, l'Italia, ed i giusti valori.
Per riparare un simile errore serve una cosa sola, il federalismo.
Forse, solo con il federalismo (che responsabilizzerebbe tutti), l'Italia potrebbe essere realmente unita.
Pur con dei metodi discutibili, la Lega Nord contribuì a portare alla luce un "male oscuro" dell'Italia. Riflettiamo!
Cordiali saluti.

mercoledì 17 agosto 2011

IO, LA POLITICA E LA FEDE

Cari amici ed amiche.

Un'amica su Facebook mi ha chiesto alcune cose riguardo alle mie idee politiche, il mio "bagaglio culturale" (uso le virgolette perché non ritengo di avere determinate capacità ma, per dirla come la disse Einstein, solo tanta curiosità e parecchia voglia di fare) e quant'altro.
Io voglio risponderle con questo articolo, così posso fare capire agli altri che fare determinate non è facile. Spero anche di potere dare qualche spunto a qualche giovane che pur avendo la volontà di cimentarsi in politica non riesce ad esprimersi.
Io ho sempre avuto una certa propensione a parlare di politica.
Mi ricordo, ad esempio, che quando andavo alle Scuole Superiori trattavo certi argomenti.
Un esempio che ricordo è quello dell'incrocio di Villa Garibaldi, una frazione del mio Comune, Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Quell'incrocio è molto pericoloso è sedici anni fa fu il teatro di un gravissimo incidente in cui fu coinvolto un mio caro amico. Io mi trovai lì e vidi la scena. Mi spaventai a tal punto che non mi avvicinai. Di sicuro, la mia coscienza ebbe modo di risentirne. Lì c'era un mio amico.
Però, la cosa mi indusse a dire determinate cose. Ad esempio, dissi che lì sarebbero serviti dei semafori. Mi ricordo l'ilarità di certi miei amici che mi chiedevano dove vivessi e mi dicevano che un semaforo a Villa Garibaldi non si può mettere. i fatti diedero loro torto. Infatti, quell'incrocio è oggi semaforizzato. Della serie, un bel tacere non fu mai scritto.
Io, comunque, parlavo spesso di politica. L'ambiente della mia scuola superiore, l'IPSS "Don Primo Mazzolari" di Mantova era ideale. Certo, lì era preponderante la sinistra. Mi ricordo ancora tutte le discussioni che avevo con il rappresentante di istituto, un tale Ghizzi Alessandro, un membro della sinistra giovanile. Non ce le mandavamo a dire, anche se a livello umano c'era rispetto e con rispetto ricordo quella persona, pur non condividendo (e non piacendomi) le sue idee. Mi ricordo che le assemblee d'istituto diventavano delle vere e proprie "tribune politiche" , in cui Ghizzi ed io rubavamo letteralmente la scena. Essendo una classe avanti rispetto a me, Ghizzi si diplomò prima e un po' mi dispiacque di non avere più un avversario simile. Umanamente, era una persona onesta. Politicamente, ce le davamo di santa ragione.
Io, comunque, sono sempre andato avanti con le mie idee di destra in contesto di sinistra, quindi a me sfavorevole. Verso il 2000, iniziai ad avere una militanza più attiva. Infatti, iniziai a partecipare alla propaganda per Alleanza Nazionale, qui a Roncoferraro. Nell'autunno del 2000 fui invitato ad una cena del circolo di Alleanza Nazionale di Roncoferraro, precisamente dal segretario locale, il professor Rodolfo Ferro.
In pratica, collaborai con il professor Rodolfo Ferro per la sua propaganda, alle elezioni provinciali del 2001, che, purtroppo, furono vinte dal centrosinistra, che aveva candidato il professor Maurizio Fontanili, primario dell'Ospedale "Carlo Poma" di Mantova.
Nel frattempo, mi avvicinai anche alla Lega Nord, partito che inizialmente guardai con diffidenza ma che poi ebbe la "svolta di Governo" ed assunse toni più consoni a quelli di un grande partito. Iniziai a sostenere le idee leghiste sul federalismo.
Ideologicamente, ero vicino ad Alleanza Nazionale ma nel 2007 aderii a Forza Italia, in seguito a certe prese di posizione di Gianfranco Fini. Tra l'altro, sono sempre stato un fan incallito del presidente Silvio Berlusconi.
Nel 2008, iniziai a fare politica attivamente ma non a Roncoferraro bensì in Uruguay, a Tacuarembò.
Mi ricordo che, sul sito dell'Associazione dei Mantovani nel mondo lessi, una lettera della signora Marta Rosa Martinez Ambrosini (segretaria del circolo italiano di Tacuarembò) con cui denunciò le carenze strutturali in cui versava la succitata comunità italiana. Io iniziai a fare una vera e propria campagna di sensibilizzazione. La questione degli italiani all'estero mi è sempre molto interessata.
Sempre nel 2008, fui rappresentante di lista del Popolo della Libertà, durante le elezioni politiche.
Controllai lo spoglio nel seggio n°2 di Governolo.
Dal 2008 al 2009, lavorai con il Popolo della Libertà, la Lega Nord, l'Unione di Centro e liste civiche per le elezioni comunali di Roncoferraro che avvennero nel 2009. Se pur non candidato, portai molti al centrodestra.
Purtroppo, queste finirono male e la sinistra vinse, nonostante il centrodestra avesse preso più voti alle elezioni europee.
La sconfitta fu causata da carenze strutturali nel centrodestra (e soprattutto nel PdL) roncoferrarese e mantovano.
I personalismi interni hanno fatto molto male al PdL roncoferrarese, che oggi versa in grave difficoltà.
Io, intanto, continuo ancora oggi a muovermi in quell'ambito. Dal 2009, dialogo con l'Associazione Civica Mantovana ma non aderisco ad essa.
Chi dice il contrario è smentito.
Io ero, sono e sarà del centrodestra e in particolare del PdL. Lo dimostra anche la mia posizione sulla TAV. Leggete al'articolo intitolato "TAV-La risposta all'Associazione Civica Mantova...ed ai "grillini".
Quello con l'ACM è solo un normale dialogo tra forze che sono all'opposizione in Comune.
Certo, ciò è molto difficile, tenendo conto del fatto che il PdL roncoferrarese sia pressoché distrutto dalle liti interne. Io, resto dove sono e l'ho dimostrato con il mio sostegno all'onorevole Gianni Fava, alle ultime elezioni provinciali. Tra l'altro, ho fatto un po' da "pontiere" tra la il PdL e la Lega Nord, dialogando spesso e volentieri con l'amico Franco Carreri, segretario della Lega Nord di Roncoferraro, e collaborando con lui nei banchetti e nella propaganda. Carreri può confermare.
Certo, questo cammino è difficile. Se avessi voluto scegliere quello facile, avrei aderito alla sinistra, che nel Mantovano è più forte. Io, però, ho sempre agito secondo le mie idee che sono inequivocabilmente di destra.
Io sono di destra, una destra cattolica (mi piacciono molto alcuni scritti di Joseph De Maistre) che è occidentale, filo-americana ed anche filo-israeliana. Per me sono sacri valori come la famiglia e la vita.
Per certi versi, sento molto anche l'influenza di figure di Santi come San Luigi IX e San Tommaso Moro, due esempi di cattolicesimo impegnato in politica.
Ovviamente, non posso non parlare di re Carlo I Stuart, un grande Santo anglicano ed una delle prime vittime di certi processi chiamati "rivoluzioni" . Voglio citare una frase di Giovanni Cantoni (che è stata riportata su Facebook dall'amico Filippo Giorgianni, che ringrazio) che dice:
"Rivoluzione fa rima con corruzione.".
Infatti, per me le rivoluzioni ed i movimenti di popolo non sempre portano il miglioramento.
Pensiamo alla Rivoluzione inglese, che nel 1649 portò a morte re Carlo I ed istituì la dittatura di Oliver Cromwell, o a quella francese del 1789, che provocò morte e corruzione. Io preferisco le riforme.
Mi piace molto anche la figura di Papa Giovanni Paolo II e proprio una sua frase che ho eretto a mio motto e che recita:
"
Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!"
Ora, voglio raccontarvi un fatto.
Nel 2002 ero andato in Sicilia e, tornando a casa, sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, mi capitò di vedere una cosa che mi fa ancora riflettere.
Da una galleria, che si trova a Cosenza ed il cui nome, per uno scherzo del destino, era tutto un programma, "Moio", sgocciolava dell'acqua.
Io mi interessai, tanto per sapere qualcosa in più. Infatti, mi piacciono le scienze della Terra.
In pratica, senza rendermene conto, venni a conoscenza dell'instabilità del suolo di quella zona.
Purtroppo, nel gennaio 2009, ci fu una tragedia causata da una frana, proprio in un punto non molto lontano, ad Altilia-Grimaldi.
Forse, se avessi scritto un po' di più riguardo prima che ciò accadesse, non so se sarei stato ascoltato ma almeno avrei fatto conoscere alla gente la situazione.
Invece, mi toccò scrivere un articolo su questa tragedia, articolo che può essere letto su "Italia chiama Italia", e che intitolato "Frana A3, una tragedia annunciata".
Qui, mi viene in mente un pezzo della lettera di Giacomo (capitolo 4, versetto 17) che dice:
"Chi sa compiere, dunque, il bene e non lo compie, costui è in peccato.".
Certo, non potevo sapere che ci sarebbe stata una frana in quel momento e in quel luogo ma avrei potuto dire di più a livello di internet. Forse, avrò avuto paura di prendermi una denuncia per procurato allarme o sarò stato superficiale ma forse avrei potuto dire di più. Scrivevo già su "Italia chiama Italia" un giornale letto da molti. Durante il viaggio di ritorno dalle attuale vacanze in Sicilia, avevo parlato con mio zio di questo fatto. Mio zio mi aveva risposto che dovrei essere più laico. Per me, essere laico, vuole dire anche contemplare il pensiero religioso. Il termine "laicità" deriva da "laos" ossia "popolo" ed il popolo ha anche l'aspetto religioso. Inoltre, il Cristianesimo contempla la laicità Gesù stesso era laico.
Spero di avere dato qualche idea a qualche giovane che vuole entrare in politica.
Non è un cammino facile ma bisogna pur provare. E' sempre meglio avere il rimorso di avere tentato e di avere fallito che non il rimpianto di non averci nemmeno provato.
Anche la mia iscrizione a Facebook è funzionale a ciò. Magari, vedendomi così impegnato, qualche azienda potrebbe essere invogliata ad assumermi per un nuovo lavoro. Io mi sono sempre impegnato e sempre mi impegnerò in tutto.
Cordiali saluti.








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I vaccini hanno fatto danni...ed è ora di ammetterlo

Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot del quotidiano " La Verità ".