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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 29 febbraio 2012

LA STORIA DI AMLETO? POTREBBE ESSERE LEGATA RE CRISTIANO II!

Cari amici ed amiche.

Tra il 1600 ed il 1602 William Shakespeare scrisse una delle sue opere più note, l'Amleto.
Questa tragedia è recitata in molti teatri.
La trama narra di un fantasma che compare ad ogni scoccare della mezzanotte nel castello di Helsingør, in Danimarca.
Esso è il fantasma del defunto sovrano che chiede al principe Amleto, suo figlio, di vendicarlo.
Il sovrano, infatti, fu fatto uccidere da suo fratello Claudio, che ha sposato sua moglie.
La storia gira intorno ad un dramma teatrale con cui Amleto ha smascherato re Claudio.
La fine è tragica.
Tra re Claudio ed Amleto vi sarà il duello, da cui entrambi non usciranno incolumi.
Anche la regina morirà, dopo avere bevuto da una coppa avvelenata.
In punto di morte, Amleto proporrà Fortebraccio come nuovo re.
Ora, la storia di Amleto ha dei punti in comune con una storia vera di un sovrano danese realmente esistito, re Cristiano II (1481-1559).
Di questo re parlai in un precedente articolo intitolato "Re Cristiano II, sanguinario o umanista?" (il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2009/08/re-cristiano-ii-di-danimarca.html).
Nella storia di re Cristiano II ci sono tante analogie che la accomunano a quella del noto personaggio shakespeariano.
Come la tragedia di Amleto, la storia di re Cristiano II fu piena di morte e di violenza.
Re Cristiano II, infatti, fu considerato un folle e nella sua storia ci sono molti punti oscuri.
Il primo è la questione della sua amante, una ragazza di origini olandesi di nome Dyveke Sigbritsdatter.
Questa ragazza divenne amante del re nel 1507 e rimase tale anche dopo che quest'ultimo sposò Isabella d'Asburgo.
Dyveke morì nel 1517, in circostanze che furono molto sospette, tenendo conto dei rapporti tra il re e l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V.
Il secondo punto oscuro riguarda quanto successe a Stoccolma (Svezia) tra il 07 ed il 10 novembre del 1510.
Questo episodio fu particolarmente tragico.
Infatti, in funzione dell'Unione di Kalmar (che fu fatta nel 1397) e del rapporto di discendenza diretta dalle case reali svedesi, re Cristiano II non fu solo re di Danimarca ma anche re di Svezia.
Egli fu appoggiato dall'arcivescovo di Uppsala, Gustav Trolle.
Gli Svedesi, però, non tollerarono la presenza del re danese e si ribellarono.
Questo portò il re danese a fare una cosa terribile.
Mise a ferro e fuoco la città di Stoccolma e fece decapitare anche dei vescovi.
Questi atti efferati non intimorirono gli Svedesi, che si unirono intorno alla figura di un nobile di stirpe reale, Gustav Eriksson Vasa, e nel 1523 scacciarono i Danesi, ed ebbero anche un altro effetto.
Infatti, la posizione filo-danese dell'arcivescovo Trolle fu usata dai sostenitori di Vasa (che divenne re di Svezia) per creare insofferenza verso la Chiesa cattolica e portare la Riforma protestante, che già stava entrando nel regno scandinavo attraverso i commercianti provenienti da Lubecca, in Germania.
Nel 1527, a Västerås, re Gustav Vasa decise di rompere i rapporti con Roma, si sostituì al Papa nel controllo della Chiesa svedese, soppresse i monasteri, confiscò le terre ecclesiastiche, introdusse molti elementi teologici della Riforma protestante (come la negazione della transustanziazione, la Comunione data nelle due specie liturgiche, l'abolizione del celibato ecclesiastico, la riduzione dei Sacramenti ai soli Battesimo ed Eucarestia, l'introduzione del principio che conferisce la Salvezza alla sola fede e alla sola Scrittura la celebrazione liturgica in svedese e la soppressione del culto mariano e di quello dei santi), depose il clero rimasto fedele alla Santa Sede e chiuse la stampa cattolica. Fu, comunque, una Riforma morbida poiché le liturgie continuarono ad essere celebrate usando paramenti sacri, venne conservata la gerarchia episcopale, non furono tolte le immagini sacre dalle chiese e non vennero abolite alcune pratiche legate al culto mariano.
Anche in Danimarca, le cose non andarono bene per re Cristiano II.
Il 20 gennaio 1523, re Cristiano II fu costretto a lasciare il trono al Duca di Holstein Federico. Prima, re Cristiano II entrò in conflitto con gli Olandesi (a cui requisì delle navi per evasione fiscale) e poi entrò in guerra con Lubecca. Di fronte a questa situazione lo Jutland insorse contro di lui.
Così, il Duca di Holstein (a cui fu offerta la corona) divenne re con il nome di Federico I.
Guarda caso, Federico I altro non fu che uno zio di re Cristiano II.
La cosa non vi dice niente?
Il trono che nella tragedia di Shakespeare sarebbe spettato ad Amleto fu usurpato da Claudio, uno zio del protagonista.
Re Cristiano II terminò i suoi giorni da prigioniero, prima nel castello di Soenderborg e poi in quello di Kalundborg.
Di lui si disse che ebbe veri e propri momenti di follia.
Ad esempio, si racconta che nel febbraio del 1523 l'ex-re abbia passato un'intera notte ad attraversare avanti e indietro il Piccolo Belt, uno stretto tra l'Isola di Fionia e la Penisola dello Jutland.
Sembrò quasi che re Cristiano II fosse stato vittima dei suoi stessi fantasmi, proprio come Amleto.
Benché egli non fosse mai stato condannato, il re visse per ben 27 anni in cattività e la cosa fu per lui un disonore.
Forse, potrebbe essere stato tormentato dalla vicenda della sua amante Dyveke come da quella del Bagno di sangue di Stoccolma.
Solo la morte fu per lui un momento di pace.
Termino con questa mia poesia:

LAMENTU DI KALUNDBORG

Ascutati...o Signuri...chista prighera...
et da lu me' lamentu voi ùn v'abbiate a nascunniri...
picchì essiri ùn vogghiu...eiu...alma furastera...
eiu, d'Oldenburg Cristianu, rè di Danimarca...
comu di Svezia accusì puru vulìa...
ma di sanguen visti unu ciumi et ancora sentu duluri...
et culpa tegnu si 'n Stockholm staci murennu onne alma pia!

Di me' cori misericordia dumannu...Domine! Pietas chì abbiate...o Signuri!
In Jesu et Maria.

La grande cura nella citazione dei particolari storici nelle opere del grande scrittore inglese dimostrano la grande attenzione verso la storia che quest'ultimo aveva.
Cordiali saluti.

COMUNICATO DELLA FONDAZIONE ITALIA-USA



Cari amici ed amiche.


Leggete questo comunicato della Fondazione "Italia-Usa" che mi è arrivato con la newsletter:


"Cari amici della Fondazione Italia USA,
la Fondazione Italia USA organizza a Roma mercoledì 7 marzo 2012 alle ore 17, presso la Camera dei Deputati, Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, Via del Seminario 76, un incontro di presentazione del libro di Giampiero Gramaglia “Tutti i rivali del presidente - I candidati repubblicani contro Obama”, Editori Riuniti. Parteciperanno al dibattito, moderato da Giampiero Gramaglia, consigliere dell’Istituto Affari Internazionali, dopo una introduzione del sen. Lucio D’Ubaldo, presidente della Fondazione Italia USA, Pino Buongiorno, Panorama, Moreno Marinozzi, SkyTg24, Ruggero Po, Rai Radio1, Patricia Thomas, Associated Press. La partecipazione è libera e va confermata via email".


Spero che partecipiate in tanti.

La Fondazione " Italia USA" (http://italiausa.org/) è sempre in prima linea nel mantenere saldi i rapporti tra Italiana e Stati Uniti d'America.

Cordiali saluti.

I CATTOLICI E MONTI

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo de "La Bussola Quotidiana" che è stato ripreso dal blog "Noi cattolici" e che è intitolato "A Roma c'è un governo ostile". Il suo link è http://noicattolici.altervista.org/index.php/11-ultime-notizie/53-a-roma-c-e-un-governo-ostile.
In questo articolo, si parla del rapporto tra il governo Monti ed il cattolicesimo che non è così idilliaco come qualcuno vuole fare credere.
Il caso dell'IMU alla Chiesa, di cui ho parlato in un articolo su "Italia chiama Italia", il cui link è http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/4837/ImuOallaOChiesaOODipendeO-OdiOAntonioOGabrieleOFucilone.html, lo dimostra.
Intrinsecamente, questo è un governo anticlericale.
Ora, io trovo che sia immorale fare pagare l'IMU alla Chiesa per quei beni che sono dedicati al culto, all'istruzione o al servizio sociale.
Fare pagare l'IMU per una chiesa o un santuario è immorale.
La chiesa, la cattedrale o il santuario è il luogo in cui un cristiano si confronta direttamente con Dio.
Una scuola cattolica è il luogo in cui un ragazzo apprende nozioni e valori.
Un sede della Caritas o di qualsiasi altra fondazione cattolica ha una funzione sociale di aiuto per chi è bisognoso.
Quindi, una tassa su questi immobili non è solo dannosa ma è anche immorale.
Lo stesso discorso vale anche per i conventi.
Anche questi edifici hanno funzioni di culto, sociali e di istruzione.
Gli unici beni della Chiesa che possono essere tassati sono i terreni agricoli e tutti gli edifici che non sono usati per il culto, le funzioni sociali o di istruzione.
Questo governo porta avanti una logica figlia di certe ideologie nate dalla Rivoluzione francese, una rivoluzione che fece gravi danni all'umanità.
Cordiali saluti.

La croce che sfidò la Croce. Cattolicesimo-nazismo:una radicale inconciliabilità-Commento all'articolo su "Papalepapale.com"

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo scritto su "Papalepapale.com" che è intitolato " La croce che sfidò la Croce. Cattolicesimo-nazismo:una radicale inconciliabilità ", il cui link è http://www.papalepapale.com/develop/la-croce-che-sfido-la-croce-cattolicesimo-e-nazismo-una-radicale-inconciliabilitaparte1/.
Effettivamente, nell'ideologia nazista c'è una componente anticattolica.
Pensiamo, ad esempio, al Papa.
In base alla successione apostolica, il Papa è successore di San Pietro.
Prima che diventasse apostolo di Cristo e primo Papa, San Pietro era un ebreo, un pescatore ebreo.
Egli mantenne il suo "nesso ebraico" fino alla fine.
Nella stupida e becera logica antisemita del nazismo era (ed è) inaccettabile una religione che riconobbe ad un ebreo un simile ruolo.
Però, definire il nazismo semplicemente anticattolico, è alquanto riduttivo.
Infatti, essere nazisti significava (e significa) essere anticristiani.
Il Cristianesimo, infatti, riconosce i grandi personaggi della storia d'Israele.
Prendiamo, ad esempio, il re Davide.
Questo re, che costruì Israele, è venerato come santo nella Chiesa cattolica.
Nella becera logica nazista, questo principio fu (ed è) inaccettabile.
Del resto, Hitler stesso affermò che un tedesco non poteva essere cristiano.
Per qualche strana ragione, parlando di queste cose, mi viene in mente il solito discutibile film dell'orrore "Dagon-la mutazione del male" (http://youtu.be/fjN3ztEL9Cg).
Come nel film il dio Dagon (che era un dio dei Filistei, un popolo che, guarda caso, era avverso ad Israele) voleva i sacrifici umani, così anche il nazismo (quando era il regime della Germania) volle i suoi sacrifici umani.
Li volle attraverso la guerra.
Dunque, il nazismo era (ed è) in sé un'ideologia distruttiva ed incompatibile con la tradizione cristiana.
Chi sostiene il contrario ha una visione limitata delle cose è pericolosa per sé stessa e per gli altri.
Cordiali saluti.

martedì 28 febbraio 2012

SATIRA





Cari amici ed amiche.

Guardate l'immagine e leggete la seguente didascalia:

"E il popolo maledetto di Inboca tornò a Cristo.Ciò avvenne grazie ad un professore, Marius.Egli riuscì a fare scappare Dagon, il noto falso dio marino che è citato anche nella Bibbia.Volete sapere come fece?Egli decise di tassare tutti ...i tesori che Dagon aveva in fondo al mare.Nulla poté la preghiera di Dagon, quella che recitava: "Ia Ia Catulu Fataga!" Marius recitò la sua formula: "Rigore, crescita ed equità".Ciò ricordò a Dagon che non aveva pagato l'IMU e l'IRAP!Non appena sentì questo Dagon disse:"Oh cavolo! Mi ha fregato! M'ha pizzicato!"Dopo di che, il dio filisteo scappò! Sentendosi abbandonati e di fronte ad una simile minaccia, gli abitanti di Inboca tornarono a Cristo!Non avrebbero potuto fare altrimenti, visto che il professore aveva deciso di tassare anche il loro oro!Il film è avvicente!Ni migliori cinema faranno vedere "Dagon 2 la secta del mar-la vendetta del professor Marius".Quando sentirete "Rigore, crescita ed equità", incominciate a pregare il buon Dio!E' l'unica cosa che vi salverà!"

Su Facebook, ho messo un' immagine che ho creato prendendo spunto da una locandina di un film che ho trovato molto discutibile (Dagon-la mutazione del male, http://youtu.be/fjN3ztEL9Cg) e ho provato a farne qualcosa di simpatico.


Su Facebook, c'è il mio amico Morris Sonnino che è "specializzato" in foto satiriche.

Molte di esse mi hanno fatto tenere i fianchi dalle risate.

La satira è uno strumento prezioso per fare capire alla gente cosa sia la politica, con tutti i vizi e le virtù.

Pensiamo ad Aristofane (450 BC-385 BC) con la sua opera "Le vespe".

In quest'opera, il noto commediografo greco prende in giro la giustizia, nei personaggi Filocleone e Badilcleone.

Leggete il testo, seguendo il link http://www.filosofico.net/aristofvespe42.htm.

Anche il commediografo latino Tito Maccio Plauto (255 BC. – 184 BC) fu autore di racconti satirici.

Basti pensare al "Miles gloriosus" ("Soldato fanfarone") è una parodia dell'esercito che, com'è noto, nell'antica Roma ebbe un ruolo politico molto forte.


Anche la Divina Commedia di Dante Alighieri (che fu scritta tra il 1304 ed il 1321) fu un esempio di satira.

Basti pensare a come Dante trattò Papa Bonifacio VIII, il Papa che, per certi versi, causò il suo esilio, in quanto sostenitore dei "guelfi neri", la fazione contraria ai "guelfi bianchi", quella del poeta fiorentino.

Non parliamo poi di Giovanni Boccaccio (1313-1375).

Nel suo "Decameron" viene illustrato uno spaccato della società ad egli contemporanea.

Qui tutta la società medioevale viene presa in giro e lo fece in modo così veemente che all'epoca fu censurato.

Un personaggio emblematico fu Frate Cipolla, il personaggio che riesce a voltare la beffa in suo favore.

In questo personaggio si nota una certa volontà di prendere in giro la Chiesa di allora da parte dell'autore.

Anche William Shakespeare (1564-1616) fece delle opere satiriche.

L'esempio fu "Tanto rumore per nulla".

Essa è ambientata a Messina e in essa si nota una presa in giro molto arguta verso gli Spagnoli, che furono nemici dell'Inghilterra.

Anche alcuni scritti di George Gordon Byron (1788-1824) fu un esempio di satira.

Leggete questa mia poesia con l'epitaffio scritto da Byron sulla tomba di lord Castlereagh:




LORD CASTLEREAGH


"Posterity will ne' er survey

A nobler grave than this:

Here lie bones of Castlereagh

Stop traveller, and piss".


Petri! Sì..petri funu...et chiummu...

su di lu so' sepolcru lu marmuru chì scrivìu...

lu pueta Ghjorghju...cusì di gran raggia...

cuntru iddu, Rubertu vicecomes di Castlereagh,

libbiru...chì vuliti lu populu rumanu...cù Diu...

et cuntru di Francia la gran blasphemia travagghiu...

ché forti fù fora...ma di tinti palori iddu murìu...

com' unu cavaleri...chì unu briganti ammazzau!



Forse, se non ci fossero state simili opere, non ci sarebbero stati gli spettacoli del Bagaglino,

come il telefilm "Hazzard", il noto telefilm americano in cui il boss J.D. Hogg (interpretato dal compianto Sorrell Booke) cerca in tutti i modi di incastrare i Duke.

J.D Hogg è una delle parodie del politici moderni, con la sua grassezza e la sua avidità che l'hanno reso noto.

Non ci sarebbero neppure "Striscia la notizia", il noto telegiornale satirico che va in onda su "Canale 5", e la parodia de "Gli Sgommati" , la parodia dei politici fatta con pupazzi.

A volte, si riesce a capire la politica e la società ridendoci sopra.

Cordiali saluti.

TAV LIONE-TORINO? C'E' TROPPA DEMAGOGIA!




Cari amici ed amiche.

Guardate il video che ho preso da Youtube (il cui link è http://youtu.be/KZSwcoOFISk) che mostra la caduta del leader dei "No TAV" , Luca Abbà.
Leggete anche l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" che è intitolato "TAV, basta con la demagogia! - di Antonio Gabriele Fucilone" ed il cui link è http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/4881/TAV%20ObastaOconOlaOdemagogia%20O-OdiOAntonioOGabrieleOFucilone.html.
Pur essendo dispiaciuto riguardo a quanto è accaduto a leader dei "No TAV" che è rimasto ferito gravemente dopo la caduta, non posso non dire che tanta parte di coloro che manifestano stiano sbagliando, se pur in buona fede.
Essi hanno sentito solo una campana, quella di quei partiti e movimenti che sono contro ogni opera per pura ideologia e non per un problema reale.
Infatti, la TAV toglierebbe traffico dall'autostrada A3 Bardonecchia-Torino.
Ciò ridurrebbe l'inquinamento proveniente dagli scarichi delle automobili e dei camion.
Di questo, i partiti che sostengono la protesta non parlano.
Perché fanno ciò?
Questi ultimi, invece, parlano dell'inquinamento acustico che potrebbe portare la TAV.
Ora, con tutto il rispetto, io dico che questa questa sia una grossa sciocchezza.
Infatti, la TAV si svilupperà in galleria.
Quindi, non può esserci inquinamento acustico.
La verità è che questa manifestazione è puramente ideologica.
Del resto, basta vedere le bandiere che sono presenti nei cortei dei "No TAV".
Fino ad ora, hanno parlato coloro che sono contro la TAV e spesso l'hanno fatto usando la demagogia, il populismo ed anche la violenza.
Basti ricordarsi delle minacce subite dal sindaco di Chiomonte, Renzo Pinard, che ha dato parere favorevole all'opera.
Ora, è giusto che parlino anche gli altri, coloro che sono a favore della TAV e che la gente ascolti, facendosi un'idea serenamente.
Cordiali saluti.

ITALIANI ALL'ESTERO, PARLA ANDREA VERDE

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo scritto su "Italia chiama Italia" dall'amico Andrea Verde, che è intitolato "Italiani all'estero, Verde (Fli): Comincia il secondo tempo degli italiani nel mondo" ed il cui link èhttp://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/4828/ItalianiOall%20estero%20OVerdeO%20Fli%20%20OCominciaOilOsecondoOtempoOdegliOitalianiOnelOmondo.html.
Di certo, va riconosciuto al compianto onorevole Mirko Tremaglia il merito di avere sollevato le questioni inerenti agli italiani all'estero.
Su questo principio sono d'accordo con quanto detto dall'esponente di Futuro e Libertà che si trova a Parigi.
Non sono d'accordo con lui in merito all'atteggiamento del fondatore e leader del suo partito Gianfranco Fini.
Senza volere fare polemiche, voglio dire a Verde che Fini non ha rotto con il presidente Berlusconi.
Fini ha rotto con la destra.
Ad esempio, una persona di destra non si sognerebbe mai di sostenere una coalizione di sinistra.
Futuro e Libertà è andata in una direzione ben diversa.
Ad esempio, nelle elezioni amministrative che si sono tenute a Latina, il partito di Fini ha sostenuto Antonio Pennacchi, il candidato di centro sinistra.
Inoltre, Fini ha fatto affermazioni che stonano con l'idea di destra.
Prendiamo, ad esempio, quanto disse sui figli degli immigrati che da lui furono ritenuti più italiani dei discendenti degli italiani all'estero.
Questa è una cosa assurda nella visione di destra.
Sugli italiani all'estero, bisogna dire che servono misure concrete.
Ad esempio, andrebbe facilitato il diritto di cittadinanza di coloro che discendono dagli italiani all'estero ed andrebbero costruite delle strutture di riferimento per molte di quelle comunità italiane sparse per il mondo che non ne hanno e che spesso non riescono ad avere contatti con l'Italia, come nel caso degli italiani di Tacuarembò, in Uruguay.
Inoltre, bisognerebbe anche agevolare l'insegnamento della lingua italiana presso le comunità italo-discendenti, ad esempio attraverso viaggi studio.
Per questo, a mio modesto parere, dibattiti, come quelli che vorrebbe fare Verde vorrebbe fare con Arena ed il senatore Caselli (e di cui lo stesso esponente del Fli ha parlato nel suo articolo, che potrete leggere, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/4870/ItalianiOall%20estero%20OVerdeO%20Fli%20%20OSfidoOArenaOeOCaselliOadOunOpubblicoOdibattitoO%20inOlinguaOitaliana%20.html) vanno bene solo se sono fondati sul tema inerente agli italiani all'estero e ai loro problemi e non sulla futile polemica politica.
Cordiali saluti.

lunedì 27 febbraio 2012

ALIMENTI ED IGIENE





Cari amici ed amiche.

Nel video che ho preso da Youtube, il noto chef Gordon Ramsay ha visitato un ristorante, il "Grasshoppers Also", nella trasmissione "Kitchen Nightmares" .
Qui ha trovato una cucina veramente da incubo con cibi contaminati e cucinati male.
Ad esempio, guardando il frigorifero, Gordon ha trovato del pollo in cattivo stato di conservazione.
Il suo aspetto mucoso è dovuto alla presenza di batteri Gram-, presumibilmente, Alcaligenes e Pseudomonas, due batteri patogeni per l'uomo.
La Pseudomonas aeruginosa, ad esempio, può provocare malattie alle vie urinarie ed endocarditi.
Anche le Alcaligenes faecalis (che si trovano nel suolo) possono creare problemi alle vie urnarie.
Comunque, gli alimenti si possono subire sia una contaminazione intrinseca e sia per quella estrinsesca.
La contaminazione intrinseca riguarda le carni ed è dovuta a microrganismi presenti nei visceri dell'animale ucciso.
Quella estrinseca, invece, è dovuta ad errori di conservazione o di preparazione.
Ecco alcuni microrganismi patogeni che possono fare male all'uomo e che possono contaminare il cibo:

1) Escherichia coli. L'Escherichia coli fa parte della famiglia delle Enterobacteriaceae ed è un bacillo Gram-, catalasi positivo, mobile, anaerobio facoltativo, ossidasi negativo, produttore di indolo e fermentante il lattosio. I suoi antigeni sono H, O e K (flagellare, somatico e capsulare)
Questo batterio s i trova negli intestini degli animali (uomo compreso) e vi sono vari ceppi di esso.
Alcuni di questi ceppi sono opportunisti. I ceppi opportunisti non sono patogeni finché restano nell'intestino ma se dovessero emigrare in altre parti del corpo può generare infezioni, anche gravi.
Altri ceppi, invece, sono enteropatogeni ed enterotossinogeni e generano diarree.
La contaminazione può avvenire per via oro-fecale, qualora la lavorazione non sia fatta seguendo le norme di igiene.

2) Salmonella typhi. Anche la Salmonella typhi fa parte della Famiglia delle Enterobacteriaceae ed è un bacillo Gram-, catalasi positivo, mobile, ossidasi negativo, anaerobio facoltativo, fermenta il glucosio, produce acido solfidrico (riducendo il solfato), riduce il nitrato, non fermenta il lattosio, fermenta il glucosio e non produce indolo. Ha gli stessi antigeni dell'Escherichia coli.
Esso genera enteriti e febbri (febbre tifoide).
La contaminazione dei cibi avviene per via oro-fecale, attraverso operatori che non rispettano le norme di igiene.
Anche parecchi animali, come il pollo, sono vettori di tale batterio.

3) Yersinia enterocolitica. Anche la Yersinia enterocolitica fa parte della famiglia delle Enterobacteriaceae. Questo batterio condivide lo stesso genere dell'agente eziologico della peste, la Yersinia pestis.
Esso è un coccobacillo Gram-, catalasi positivo, ossidasi negativo, immobile, fermenta il glucosio producendo acidi e non gas, non produce indolo né fermenta il lattosio.
Esso può trovarsi negli intestini degli animali (per i quali è patogeno) e può infettare l'uomo, attraverso i portatori sani e le cattive condizioni di igiene. Come tutti i batteri Gram-, la Yersinia ha una endotossina nella sua parete (il lipide A) che si libera con la morte della cellula.

4) Clostridium botulinum. Questo batterio è un bacillo Gram+, immobile, aerobio obbligato e sporigeno.
Esso è ubiquitale e si può trovare nel suolo.
Non avendo l'enzima della perossidasi, esso non può vivere in presenza di ossigeno, se non sottoforma di spora.
La sua pericolosità sta nel fatto che le sue spore possano trovarsi nei cibi non trattati secondo le più elementari norme igieniche.
In condizioni di anaerobiosi, questo batterio può passare allo stato vegetativo e produrre una tossina che causa nell'uomo intossicazioni gravi.
La tossina è termolabile (può essere distrutta dal calore) ma provoca l'inibizione della produzione dell'acetilcolina, generando così delle paralisi flaccide che possono portare alla morte.

5) Staphylococcus aureus. Questo batterio è un cocco Gram+, catalasi positivo, alofilo, aerobio ed anaerobio facoltativo e che sintetizza i carotenoidi, che danno il coloro dorato (da cui deriva il nome) alle sue colonie coltivate. E' un batterio emolitico, in grado di distruggere i globuli rossi nelle coltivazione con Agar Sangue.
Anch'esso si trasmette per contaminazione dovuta a cattiva igiene e causa malattie di vario tipo.
A livello dell'apparato digerente, esso può generare gastro-enteriti.

6) Vibrio cholerae. Questo batterio è l'agente eziologico del colera. La sua forma è "a virgola" (e da qui deriva il suo nome).
E' un batterio Gram-, asporigeno, acapsulato e dotato di flagelli. Fermenta i carboidrati come maltosio, saccarosio e glucosio. Esso è dotato di antigeni O e H.
La contaminazione può avvenire attrverso cibi che sono stati in ambienti in cui il batterio era presente.
Particolarmente esposti a questo batterio sono i molluschi, come le cozze.
Il colera, la malattia da essi generata, è una patologia grave che genera una forte perdita di liquidi che porta a complicazioni, come l'aumento di acidità del sangue.
Se non curato, il colera può portare alla morte.

7) Aspergillus flavus. L'Aspergillus flavus è una muffa, un fungo.
Esso è caratterizzato dalle ife che, viste al microscopio, ricordano nella forma lo strumento con cui il prete asperge l'acqua santa, l'aspersorio.
Da qui deriva il nome.
Questa muffa è pericolosa perché emette delle tossine chiamate aflatossine.
Queste tossine sono cancerogene per il fegato.
La muffa si può sviluppare attraverso la presenza di spore e quindi una cattiva igiene.
Spesso vi sono persone che quando vedono un cibo ammuffito ne tolgono la parte superficiale e consumano il resto.
Ciò è sbagliato!
In realtà, un cibo ammuffito deve essere buttato nell'immondizia.
Infatti, la muffa non contamina solo la superficie del cibo contaminato poiché, come tutti i funghi, si sviluppa anche al suo interno.

Questi sono solo alcuni dei microrganismi patogeni.
Se sentite che il vostro cibo ha aspetto ed odore strani non mangiatelo.
Nel caso foste in un ristorante e trovaste un cibo in queste condizioni, riferite il tutto a chi di dovere (l'ASL).
Potreste slavare voi stessi ed altri.
Cordiali saluti.

MILAN-JUVENTUS? HA RAGIONE IL PRESIDENTE BERLUSCONI










Cari amici ed amiche.


Guardate questo video che ho preso da Youtube e che mostra lo scontro tra Massimo Ambrosini e Giorgio Chiellini.

Questo scontro è iniziato dopo che Andrea Pirlo (Juventus) ha rifilato una gomitata a Mark Van Bommel (Milan).

Quindi, gli juventini non hanno alcun diritto di lamentarsi per il pugno di Philippe Mexes a Marco Borriello.

Però, la cosa più grave riguarda il goal non dato al Milan.

Qui ha ragione il presidente Berlusconi che ha detto che serve la tecnologia.

Servono, ad esempio, i sensori e le telecamere alle porte, per evitare che si ripetano simili errori.

Simili errori possono pregiudicare un campionato.

Finché si tratta di goals regolari annullati per errate segnalazioni di offside, la cosa si può anche tollerare.

Però quando si tratta di situazioni simili a quella vista sabato in cui il goal di Muntari è stato annullato ingiustamente, nonostante esso sia stato regolare, la credibilità del calcio è a rischio.

Termino con una battuta.

Guardate la foto in basso, che mi è stata inoltrata dall'amico Morris Sonnino (una persona che stimo) su Facebook.

Il guardalinee Romagnoli deve avere visto la palla sbagliata.

E meglio riderci sopra.

Cordiali






L'INTERVISTA DEL PRESIDENTE BERLUSCONI DI MARCELLO FOA

Cari amici ed amiche.

Ecco l'intervista fatta da Marcello Foa al presidente Berlusconi, per il giornale "Il Corriere del Ticino":

"Presidente Berlusconi, lei continua ad appoggiare Monti e i giornali scrivono che «pensando al 2013 lei non vuole lasciarlo alla sinistra». Che succede? Da lontano è difficile capire…

"Se lei pensa che in questi primi tre mesi del nuovo Governo vi sia stata qualche oscillazione da parte nostra, devo smentire. Fin dall’inizio abbiamo sostenuto Monti con il nostro voto, lo stiamo facendo e lo continueremo a fare con lealtà e senso di responsabilità, per l’interesse superiore dell'Italia . Dobbiamo risolvere oltre all’emergenza economica, un’altra emergenza, quella istituzionale, per fare dell'Italia una democrazia moderna e garantire una piena ed effettiva governabilità. Il Governo dei tecnici è sostenuto quasi dall’intero Parlamento, e solo questo largo appoggio può consentirci di fare quelle riforme che una sola parte politica non può fare con i suoi soli voti».

Quali riforme?

«Mi riferisco alla riforma dell’architettura istituzionale dello Stato, che riguarda il Parlamento, il numero dei deputati, il Senato delle Regioni, la Corte costituzionale, i poteri del premier e del Consiglio dei ministri, fino all’introduzione di una nuova legge elettorale e alla riforma della giustizia».

È proprio sicuro che Monti sia così popolare tra gli italiani e gli elettori di centrodestra?


«I bilanci si fanno sempre alla fine. Ma tutti vedono che vi è una sostanziale continuità tra il programma di Monti e quello del Governo da me presieduto. È una continuità che lo stesso premier ha più volte riconosciuto. Conosco bene la serietà e la competenza di Monti, che io stesso nel 1995 sostenni per l’incarico di commissario europeo al Mercato interno. Mi piace ricordare che già nel discorso di insediamento del mio primo governo nel 1994, che in questi giorni mi è capitato di rileggere, citai proprio il prof. Monti, “fautore come noi siamo di un liberismo disciplinato e rigoroso”».

Nel ‘94 appunto, ma oggi siamo nel 2012…

«E oggi lui si trova nella condizione ideale per realizzare quelle riforme che il mio esecutivo aveva avviato, senza poterle portare a termine per la riluttanza dei partner della nostra coalizione e per la forte contrarietà preconcetta dell’opposizione. Per questo gli daremo il sostegno necessario. Vogliamo liberarci dei lacci e dei lacciuoli che ostacolano la crescita dell'Italia, inclusa la riforma del mercato del lavoro per rendere effettiva la libertà di concorrenza e restituire competitività all'Italia. Sono riforme liberali e penso che i nostri elettori apprezzeranno il nostro responsabile atteggiamento quando si tornerà a votare. Tanto più che oggi Monti gode di un buon consenso, come indicano i sondaggi».

Paese complesso, l'Italia. Negli ultimi anni l’asse con Bossi è stato saldissimo. Ora invece volano le incomprensioni e gli insulti. L’alleanza è finita. Perché?

«Perché noi abbiamo deciso di sostenere il Governo Monti per senso di responsabilità verso l'Italia, anche a costo di pagare un prezzo momentaneo; la Lega, invece, vuole dimostrare la sua identità e ha una posizione diversa dalla nostra sul governo dei tecnici. Ma non parlerei di rottura: continuiamo a governare insieme molte amministrazioni locali».

Domani correrete davvero senza la Lega?

«Per il futuro mi auguro che con la Lega si possa continuare ad avere una solida e leale collaborazione a tutti i livelli come è sempre stato».

Insomma, non chiude la porta. Intanto, però, PdL e PD stanno lavorando a una nuova legge elettorale che potrebbe portare a un bipolarismo forzato se le clausole di sbarramento fossero troppo elevate. Dentro i due grandi partiti, fuori o ininfluenti quelli piccoli. Non c’è il rischio che erodendo la pluralità partitica si limiti la libertà di scelta?


«In questi anni abbiamo introdotto in Italia un sistema bipolare che ha ridotto il numero dei partiti e assicurato una maggiore durata del governo rispetto al passato. Ricorda? Reggevano in media appena undici mesi. La nuova legge elettorale sarà una buona legge se, oltre a consentire agli elettori di scegliere il proprio rappresentante, lascerà intatte le conquiste del bipolarismo e della governabilità. Questo non significa certo aumentare il numero dei partiti. All’ Italia non serve tornare al carnevale di Rio della politica».


Dica la verità: ma è davvero Alfano il suo erede? Guardi che ci credono in pochi…


«Certo che sì. Alfano è stato eletto all’unanimità dal nostro Consiglio. Ha 35 anni meno di me, è autorevole e realizza il cambio di generazione di cui tutta la politica italiana ha bisogno. E le dirò di più. Sarebbe ora che anche gli altri politici che siedono in Parlamento da trent’anni, se davvero credono in ciò che dicono sui giovani e sulla necessità di innovare, facessero un passo indietro. Se qualcuno nel PdL non crede in questo cambiamento, dovrà ricredersi».


Nel ‘95 molti la diedero per finito e lei risorse nel 2001. Nel 2006 idem e lei vinse nel 2008. Oggi pensano che Berlusconi sia spacciato e lei ha dichiarato che non intende ricandidarsi… Non è che si sbagliano anche stavolta?


«Continuerò a fare politica, ma in modo diverso dal passato. Non mi candiderò più alla guida del Governo, ma come presidente del primo partito italiano in Parlamento agirò da “padre fondatore”, darò consigli alle nuove leve, cercherò di trasmettere quei valori di libertà e di democrazia per i quali sono sceso in campo e che sono tuttora il nostro credo politico, contro quella cultura dell’invidia, dell’odio e del giustizialismo che finora ha dominato gran parte della sinistra in Italia ».


C’è chi sostiene che, Monti o non Monti, il peso del debito pubblico italiano sia insostenibile. Dunque meglio scappare finché si è in tempo, magari proprio in Svizzera, come negli anni Settanta. Pessimismo esagerato? L’Italia ce la farà?

«Il debito pubblico italiano è sostenibile, e lo dimostrano i buoni risultati delle recenti aste per i titoli di Stato. Anche la speculazione se ne sta rendendo conto: lo spread, vale a dire la differenza rispetto ai titoli tedeschi, ha iniziato a scendere e anche le agenzie di rating alla fine ne dovranno trarre le conclusioni. La crisi, come ho detto più volte, non nasce in Italia ma in Europa, dove l'euro non ha dietro di sé una banca centrale come garante di ultima istanza al pari, ad esempio, della Riserva Federale americana. Quando avremo una vera banca centrale europea e gli eurobond, vale a dire i titoli emessi e garantiti direttamente da questa banca, l’Europa sarà diventata un soggetto politico unitario e forte, non più diviso tra Paesi debitori e Paesi creditori».


Ma l’euro sopravviverà?


«L'euro è ormai la moneta dell’Europa, supererà questa crisi e durerà a lungo nel tempo. Altrimenti non avrebbero senso i sacrifici che stiamo facendo. Il problema è la lentezza con cui si muove l’Europa».


Alcuni scrivono che sono stati i «poteri forti non italiani» a farla dimettere, con la complicità decisiva di Merkel e Sarkozy. Si sente vittima di un golpe?


«Sono stato io a dimettermi e a fare un passo indietro per senso di responsabilità e per senso dello Stato. Ho fatto questa scelta pur avendo ancora la maggioranza nei due rami del Parlamento, senza che il mio Governo fosse mai stato sfiduciato. Solo con un governo tecnico si può trovare l’accordo tra maggioranza e opposizione, tra centrodestra e sinistra, per approvare quelle riforme che prima ho ricordato e che sono indispensabili per superare la crisi economica e rendere governabile l’ Italia».


Oggi però il PdL, a giudicare dai sondaggi, non si salva dall’ondata di disgusto per la politica. Cos’è andato storto? E domani che ne sarà del partito? Vuole davvero chiuderlo e ricominciare dal basso, dalle liste civiche?


«La democrazia è il peggiore di tutti i sistemi, con l’eccezione di tutti gli altri”, ha detto Winston Churchill. Se i partiti hanno sbagliato, è giusto punire chi ha sbagliato, o, peggio chi ha rubato. Ma tenendo sempre a mente che i partiti sono alla base del sistema democratico e quindi di ogni libertà. Il nostro movimento politico, il Popolo della Libertà, si fonda su questi principi e continuerà a difenderli. Per questo presenteremo il nostro simbolo alle prossime elezioni amministrative, e stringeremo dovunque le alleanze necessarie per vincere insieme alle forze moderate che condividono i nostri valori e i nostri programmi. Per tradizione, alle elezioni amministrative c’è sempre stato in Italia un fiorire di liste civiche. Penso che la crisi dei partiti accentuerà questa tendenza. E noi dovremo tenerne il giusto conto, e tessere la tela delle alleanze, anche a livello locale, per vincere».


I liberali autentici le rimproverano di non aver realizzato le riforme liberali per le quali si era impegnato nel 1994. Cosa è mancato?


«Ho un unico torto: non sono riuscito a convincere il 51% degli elettori a darmi il loro voto. E per fare le riforme costituzionali serve almeno il 51 per cento».
Dov’è finito il Berlusconi grande comunicatore? Dalla sconfitta alle amministrative di Milano sembra aver perso il tocco magico che in passato le aveva permesso rimonte impossibili. È cambiato lei o sono cambiati gli italiani?


«Sono cambiato io. In questi ultimi anni ho raggiunto la consapevolezza che l’Italia, con questa architettura istituzionale, non è governabile. Il Governo ha come unico potere quello di presentare dei disegni di legge in Parlamento. Dopo 18/24 mesi il Parlamento approva dei testi molto diversi da quelli voluti dal Governo. Ma queste leggi non hanno vita lunga perché se dispiacciono alla sinistra o alla sua magistratura politicizzata, vengono impugnate da un Pubblico ministero che le porta dinnanzi alla Corte costituzionale che, inderogabilmente, le abroga, perché composta da 11 membri su 15 che appartengono ad una determinata area politico-culturale. Negli ultimi cinque anni questa Corte ha abrogato 241 leggi o parti di leggi. L’analoga istituzione degli Stati Uniti nello stesso periodo ne ha abrogate sette. E allora? Allora se i cittadini non si rendono conto che devono fare scelte del tutto diverse, concentrando i loro voti sui grandi partiti, se non si premia chi vuol veramente cambiare il Paese, siamo condannati all’ingovernabilità. E quando chi vince democraticamente le elezioni non riesce poi a prendere decisioni tempestive, la conseguenza è una crisi di sfiducia nei confronti della politica e della democrazia».
Trionfi e sconfitte, grandi polemiche, grandi scandali, grandi processi. Comunque «una vita che non è mai tardi. Di quelle che non dormi mai» per dirla alla Vasco Rossi. Lei l’ha avuta quella vita. C’è qualcosa di cui si pente e che oggi non rifarebbe?«Non ho davvero nulla di cui pentirmi. Dovrebbero invece vergognarsi i miei persecutori, che da quando sono sceso in campo non hanno mai smesso di inventarsi processi fondati solo sulle calunnie, una macchina del fango mediatico-giudiziaria, una campagna di diffamazione su scala internazionale che non si è ancora fermata: anzi, dopo che mi sono dimesso dal Governo, l’accanimento giudiziario contro di me è addirittura aumentato».


Intanto sono passati 19 anni da quando annunciò la «discesa in campo». Scusi la franchezza: ma chi gliel’ha fatto fare? Il suo ex grande amico Montanelli l’aveva avvertita … Nonostante tutto ne è valsa la pena?


«Sono orgoglioso di aver salvato l’Italia nel ’94 da un governo che sarebbe finito nelle mani del Partito comunista italiano, cioè di un partito e di una ideologia sconfitta dalla storia. Ho la coscienza di avere servito il mio Paese con tutte le forze e con totale onestà intellettuale. Mi amareggia l’essere ripagato con un accanimento che non ha eguali nella storia da parte della sinistra giudiziaria. Vogliono distruggere la mia immagine di uomo, di imprenditore e di politico. È l’ennesima prova che la decisione di impegnarmi nella vita pubblica, per salvare l’ Italia dal comunismo e per cambiarla, non mi è stata perdonata da quei poteri che si sono visti insidiati nei loro interessi e nelle loro ambizioni. Ma non per questo lascerò l’impegno politico. Anzi, continuerò con la forza e con l’impegno di sempre».


E all’Italia «dei magistrati», «dei comunisti» cosa dice dopo 19 anni? Hanno vinto loro o ha vinto lei?


«Per ora sembrano prevalere l’invidia e l’odio. Ma vincerà l’amore, ne sono sicuro».".


L'intervista può essere commentata sul sito "Forzasilvio.it", attraverso il link https://www.forzasilvio.it/news/3990 .
Io penso che il presidente Berlusconi abbia ragione nella sostanza.
Voglio fare, però, qualche considerazione.
Io penso che l'Unione Europea possa salvarsi solo se fa quanto detto dal presidente Berlusconi e se abbandona la tecnocrazia, ridando spazio alla politica ed ai cittadini.
Sulle riforme, vorrei dire che quanto detto dal presidente sia perfettamente condivisibile ed in linea con i principi del centro destra.
Vorrei porre l'accento sul fatto che il federalismo sia la riforma cardine.
Senza federalismo tutte le altre riforme sarebbero inutili.
Riguardo a Monti, il presidente Berlusconi ha ragione per un semplice fatto.
Se non lo avesse sostenuto la sinistra avrebbe preso il sopravvento.
Se fossimo andati alle elezioni subito, con l'antipolitica che c'era, la sinistra avrebbe potuto vincere.
Una vittoria di questo centro sinistra (che avrebbe incluso anche Nichi Vendola) sarebbe stata deleteria.
Prendiamo, ad esempio, la questione della TAV Lione-Torino.
Pur di mantenere il governo del Paese, questo centro sinistra avrebbe gettato alle ortiche un simile progetto che, una volta realizzato, aiuterà l'Italia nella mobilità.
Certo, Monti sta facendo anche delle cose discutibili, come la questione dell'IMU alla Chiesa, di cui ho parlato nell'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia", che potrete leggere, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/4837//Italia/imu-alla-chiesa-dipende--di-antonio-gabriele-fucilone.html.
Sul rapporto con la Lega Nord, io dico che esso non sia importante ma FONDAMENTALE per portare avanti un serio progetto di riforme.
Per questo, il presidente Berlusconi auspica che il rapporto con la Lega Nord vada avanti.
L'intervista è, comunque, condivisibile.
Cordiali saluti.

CASO MILLS? GIUSTIZIA A META'



Cari amici ed amiche.


Leggete questo articolo scritto sul sito "Questa è la sinistra italiana" che è intitolato "A Milano una procura di eversivi, un processo farsa, una sentenza ignobile ed inaccettabile", il cui link è http://www.qelsi.it/2012/a-milano-una-procura-di-eversivi-un-processo-farsa-una-sentenza-ignobile-ed-inaccettabile/.

Io penso che quelli della Procura di Milano abbia agito coerentemente con il loro modo di fare.

Volevano condannare il presidente Berlusconi e hanno cercato di fare di tutto per farlo condannare.

Non ci sono riusciti.

Che questo processo sia stato fatto per screditare il presidente Berlusconi è cosa nota e provata.

Era noto, infatti, che l'avvocato inglese David Mills avesse inventato la la storiella della corruzione da parte del presidente Berlusconi per salvare sé stesso da un'accusa di evasione fiscale, reato che nei Paesi anglosassoni è punito severamente.

Del resto, sul presidente Berlusconi erano già state dette molte cose ed erano già stati messi in atto altri processi, guarda caso, dopo che egli entrò in politica.

Mills ha solo colto la palla al balzo per salvare sé stesso.

Dato che i soliti giustizialisti sapevano che la storia non sarebbe stata in piedi e che, se avessero deciso di assolvere il presidente Berlusconi, non avrebbero fatto una bella figura, hanno preferito prosciogliere lo stesso presidente per la prescrizione.

Io penso che, comunque, i vari giustizialisti abbiano fatto una magra figura.

La prescrizione breve, che i giustizialisti hanno tanto criticato, è stata da essi usata per evitare una causa che avrebbero perso.

Altrimenti, non si spiegherebbe il motivo del fatto che essi abbiano tirato le cose per le lunghe.

Per questo, dico che sia stata fatta giustizia è metà.

Cordiali saluti.


domenica 26 febbraio 2012

SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA? E' COME SAN FRANCESCO D'ASSISI




Cari amici ed amiche.

Oggi è il 27 febbraio ed è la festa di San Gabriele dell'Addolorata.
Innanzitutto, faccio gli auguri di buon onomastico a tutti coloro che si chiamano Gabriele o Gabriella.
Guardate il video qui sopra che parla di lui.
Ora, la sua storia ha un certo parallesimo come quella di San Francesco d'Assisi.
San Gabriele nacque proprio ad Assisi il 1 marzo 1838 e fu di famiglia ricca.
Al secolo, si chiamò con il nome del grande santo di Assisi, Francesco.
Proprio come San Francesco, dopo avere vissuto una vivace gioventù, si sentì chiamato da Dio ed abbracciò la vita religiosa.
A differenza del suo noto conterraneo, San Gabriele non fondò un ordine.
Tuttavia, come San Francesco, egli si avvicinò alla sofferenza di Cristo, entrando nell'Ordine dei Passionisti.
Ci sono altre due cose che accomunano San Francesco a San Gabriele.
La prima è l'avere rivolto il proprio messaggio alle generazioni future.
La seconda è l'avere operato in un momento particolare della Chiesa.
Infatti, San Francesco operò in un momento di grave crisi della Chiesa cattolica, un momento in cui le eresie crescevano come funghi e in cui la gerarchia cattolica non riusciva più a rispondere alle esigenze della gente.
I giovani erano particolarmente esposti alla fascinazione da parte di queste sette.
San Gabriele operò in un momento in cui la Chiesa era in crisi.
Infatti, in quel periodo vi erano varie logge massoniche ed anticlericali (se non anticattoliche) che puntavano a rendere impotente la Chiesa.
Ricordo che nel 1870 ci fu la presa di Roma da parte dell'esercito del Regno d'Italia.
Subito, nella oramai nuova capitale del Regno d'Italia, ci furono manifestazioni anticristiane, come la realizzazione della statua di Giordano Bruno da parte dell'architetto (e massone) Ettore Ferrari.
Queste logge massoniche puntavano a prendere in consenso dei giovani.
Quindi, sembra quasi che questi santi siano venuti in momenti molto difficili per testimoniare Cristo.
I giovani di tutto il mondo devono prendere come modelli simili figure.
A San Gabriele va chiesto di pregare per noi.
Cordiali saluti.

LA VERA CULLA DEL GOTICO? POTREBBE ESSERE LA TERRA DI ISRAELE!




Cari amici ed amiche.

Guardate questo video che ho preso da Youtube mostra dei luoghi santi di Gerusalemme, tra cui il Cenacolo, un luogo a cui ebrei, cristiani e musulmani sono legati, anche per la presenza della Tomba di San Davide re nelle vicinanze.
Il Cenacolo è il luogo che (secondo la tradizione) avrebbe visto l'ultima cena di Gesù Cristo.
L'edificio attuale attuale è in stile gotico e fu fatto dai soldati Crociati che nel 1099 conquistarono Gerusalemme, togliendola ai Turchi che avevano impedito ogni pellegrinaggio.
In questo edificio gotico si notano un mihrab ed un minbar, poiché in seguito l'edificio fu tolto ai cristiani e trasformato in moschea.
Fu messa anche una cancellata che fu tolta dagli Israeliani che permisero anche ai devoti di pregare nel luogo.
Ora, questa cosa mi ha fatto riflettere molto.
Nel 1095, Papa Urbano II, nel Concilio di Clermont bandì la I Crociata, dopo che i Turchi conquistarono la Terra Santa e l'Anatolia (Sultanato di Rum) minacciando Costantinopoli e perseguitando i pellegrini cristiani.
L'impatto culturale delle Crociate potrebbe essere stato più forte di quanto si possa immaginare.
Guarda caso, con le Crociate nacque un nuovo stile artistico, lo stile gotico.
Se guardiamo bene, questo stile comparve proprio nel XII secolo ed assunse alcune peculiarità dell'Oriente.
Per esempio, l'arco a sesto acuto fu uno dei vari elementi presi dal mondo arabo, che già lo usavano da un bel pezzo.
Un altro elemento caratteristico fu la guglia.
Le chiese gotiche sono caratterizzati da guglie e pinnacoli.
Ora provate a leggere il brano del Vangelo secondo Matteo (capitolo 4, versetti 1-9) che parla delle tentaazioni di Gesù:

"[1] Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. [2] E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. [3] Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane". [4] Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". [5] Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio [6] e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede". [7] Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo". [8] Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: [9] "Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai". ".

Ora, nella parte in cui si parla del miracolismo, quella in cui il diavolo invitò Gesù Cristo a gettarsi dal Tempio di Gerusalemme, è citato un pinnacolo, una guglia.
Questo pone un interrogativo sul Tempio stesso.
Infatti, ci sarebbe da chiedersi come sia stato costruito il Tempio di Gerusalemme.
Infatti, quali furono i suoi particolari architettonici?
Le cronache dell'epoca lo descrivono come imponente e, guarda caso, le chiese gotiche furono imponenti.
Del resto, molte compagnie di scalpellini e muratori che realizzavano le cattedrali gotiche furono legate ai Cavalieri Templari.
Pensiamo, ad esempio, alla Compagnia di Padre Soubise, quella che fece la cattedrale di Chartres.
I Cavalieri Templari furono a conoscenza di molte tecniche di costruzione.
Guarda caso, essi furono anche tra coloro che ebbero più contatti con l'Oriente.
Tra lo zoccolo duro dei Cavalieri Templari fu in Francia, la nazione in cui lo stile gotico nacque.
Come già scrissi nell'articolo intitolato "L'arte romanica europea e la geopolitica", lo stile gotico nacque nel periodo in cui la Francia si staccò dal Sacro Romano Impero e si affermò come Stato.
In qualche modo, sembrò che la Francia avesse voluto porsi come Stato guida della cristianità, portando la Terra Santa in Europa.
Ciò potrebbe spiegare, ad esempio, il fatto che San Luigi IX abbia voluto portare la Spina Santa, una spina della corona di spine che fu messa sulla testa di Gesù Cristo, quando questi fu crocifisso.
Sarebbe interessante approfondire il tema e sarebbe anche bello visitare i luoghi santi di Gerusalemme e di Israele, per capire meglio le cose.
Cordiali saluti.

MILAN-JUVENTUS, VERGOGNA!




Cari amici ed amiche.


Guardate il video che ho preso da Youtube.
Una bella partita è stata rovinata da un pessimo arbitraggio.
Al 25° minuto del I tempo, con il Milan che è andato meritatamente in vantaggio grazie ad una rete di Antonio Nocerino, il giocatore rossonero Suleyman Muntari ha segnato il secondo goal, che avrebbe portato la squadra allenata dal mister Massimiliano Allegri sul 2-0.
Per qualche motivo che ignoro, il guardalinee Romagnoli non ha convalidato il goal, nonostante l'arbitro Tagliavento fosse stato di parere contrario. L'ha dimostrato il fatto che dopo la rete l'arbitro avesse indicato il centro del campo.
Ora, il regolamento FIFA dice che almeno tre quarti della palla devono entrare in porta, perché ci sia il goal.
Quindi, il pallone deve essere almeno per tre quarti oltre la linea di porta perché ci sia il goal.
Nel caso specifico il pallone era tutto dentro la porta!
Praticamente, il portiere Gianluigi Buffon ha parato dentro la porta.
Le sue mani erano dentro la porta ed il filmato qui sopra lo dimostra.
Di sicuro, sei io fossi stato in Buffon, avrei riconosciuto la validità del goal.
L'avrei fatto per correttezza.
Poi, la partita si è incattivita e l'arbitraggio ha una grossa responsabilità in ciò.
La Juventus è una grande squadra e avrebbe potuto pareggiare o addirittura vincere la partita, anche se il Milan fosse andato sul 2-0, così come quest'ultimo (che per più di un'ora aveva giocato molto meglio dei bianconeri, che erano stati asfaltati) avrebbe potuto segnare altri goals.
Infatti, se ci fosse stato il 2-0 del Milan, la Juventus avrebbe cercato di pareggiare e si sarebbe scoperta, lasciando ampi spazi al contropiede milanista.
Ora, vorrei dire anche un'altra e non me ne vogliano gli amici juventini.
Si parla tanto di "stile Juventus".
Francamente, io questo stile non l'ho visto.
Durante tutta la settimana, i vari giocatori e l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, hanno fatto esternazioni che, a mio modesto parere (e non solo), sono fuori luogo.
Hanno fatto la solita "vittimistica manfrina" sugli arbitri che in qualche modo non li avrebbero tutelati.
Ora, le stesse persone cosa dicono?
Hanno fatto salire la tensione, tensione che poi è esplosa dopo la partita.
Poco ci mancava che scoppiasse una rissa tra l'amministratore delegato del Milan, il dottor Adriano Galliani, e lo stesso coach juventino.
Inoltre, secondo quanto riportato nell'articolo del Corriere della Sera che è intitolato "Galliani: «Lamentarsi paga» Conte: «Qui è la mafia»".
Se quanto riportato sul quotidiano dovesse essere vero sarebbe gravissimo!
A mio giudizio, le parole di Conte sono molto gravi e se io fossi al posto di Galliani avrei deciso di chiedere chiarimenti allo stesso coach juventino o avrei deciso di adire alle vie legali contro di lui.
Sta bene tutto ma parlare di mafia è inaccettabile!
Mi auguro che quanto riportato nell'articolo non sia vero.
Se questo fosse lo "stile Juventus" , uno stile reputato come "rispettoso" verso tutti, io sarei il re d'Inghilterra.
Conte dovrebbe imparare dal suo collega del Milan, il mister Massimiliano Allegri, che ha parlato con grande correttezza e grande
Ringrazio Dio non essere juventino e sono onorato di essere milanista.
La vicenda smentisce anche chi parla di uno "strapotere" del presidente Berlusconi.
Comunque, per descrivere quanto è accaduto ieri basta una sola parola:
"VERGOGNA!"

e la dico anche in inglese:

"SHAME!".

Questo non è sport!

Cordiali saluti

sabato 25 febbraio 2012

ABORTO E VITA, FIRMATE LA PETIZIONE!

Cari amici ed amiche.

L'amico Angelo Fazio mi ha segnalato questa petizione che potrete trovare, seguendo il link http://www.associazione-vogliovivere.it/component/petitions/?view=petition&id=76.
Firmatela in tanti.
Questa petizione è stata organizzata dall'associazione "Io voglio vivere" ed è rivolta all'"Associazione Intergruppo Parlamentare per il valore della Vita" e all'onorevole Stefano De Lillo.
Questa petizone è stata fatta ai sensi dell'articolo 2 della Costituzione che recita:

"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolga la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale

e che va cambiato in:

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, quali il diritto alla vita, dal concepimento e sino alla sua morte naturale, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolga la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale".

Questa iniziativa ha il mio sostegno.
La vita è un diritto inalienabile dell'uomo.
L'eutanasia e l'aborto sono crimini contro la vita.
Cordiali saluti.

IX EDIZIONE DEL PRANZO DEI POETI MANTOVANI

Cari amici ed amiche.

Vi annuncio che domenica 11 marzo ci sarà la IX Edizione del "Pranzo dei Poeti Mantovani".
Dal 2004, il cenacolo dei poeti dialettali di Mantova "Al Fogolèr" organizza questo evento che si svolge ogni anno.
L'evento inizierà a metà mattina, alle ore 10:00 am, con un convegno dedicato al dibattito sulla storia della lingua mantovana e delle tradizioni popolari.
Per l'occasione saranno invitati due esperti, il professor Giancarlo Malacarne ed il professor Giancarlo Gozzi.
Poi sarà dato spazio alla recitazione delle poesie.
Alle 12:30, inizierà il pranzo vero e proprio che terminerà alle ore 15:00 (03:00 pm).
L'evento si svolgerà presso il ristorante "Il Nespolo", ristorante che si trova in via Roncodosso n°1, a San Biagio, una località del Comune di Bagnolo San Vito, in Provincia di Mantova.
Io sarò tra gli ospiti e declamerò qualche mia poesia. Posso definirmi "ospite fisso", visto che partecipo a questi eventi dal 2004.
Sono invitati tutti coloro che amano la poesia e che compongono, come i vari cenacoli ed associazioni culturali dedicati alla poesia.
Vi saranno i cenacoli trentini (come il "Gruppo Poesia 83" dell'amico Italo Bonassi), quelli modenesi, quelli veronesi e quello cremonese "El zàc".
Vi sarà anche il cantastorie ed amico della mia famiglia Wainer Mazza, già membro importante del "Fogolèr".
Vi saranno anche poeti di Bologna e della Romagna.
Chi vorrà passare una bella giornata di cultura sarà sicuramente benvenuto.
Per partecipare, bisogna contattare la signora Daniela, al numero 0376-380876 o il presidente de cenacolo "Al Fogolèr" Sergio Aldrighi, all'indirizzo di posta elettronica sergio.aldrighi@virgilio.it, entro e non oltre giovedì 08 marzo.
La quota di partecipazione (che comprende anche il pranzo) corrisponde alla congrua cifra di Euro 18,00 per ogni persona.
Tra l'altro, i poeti del "Fogolèr" pubblicano libri molto interessanti.
Per saperne di più, contattate, il cenacolo "Al Fogolèr" che si trova in Piazza Adua n°10, presso il Centro Sociale di Pietole di Virgilio, in Provincia di Mantova.
Vi è anche la pagina di Facebook dedicata al cenacolo che è http://www.facebook.com/groups/118222331561654/.
Cordiali saluti.

LA CONVERSIONE DEL CUORE

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo che l'amico Angelo Fazio ha messo su Facebook.
Esso è intitolato "La conversione dei figli di Dio" ed il suo link è
http://www.opusdei.it/art.php?p=25078.
In esso vi è anche una versione audio di San José Maria Escrival de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei.
Essa fa il paio con il brano del Vangelo secondo Marco che sarà letto durante le Sante Messe di questa sera e di domani (capitolo 1, versetti 12-15) :

"[12] Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto [13] e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. [14] Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: [15] "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo". ".

Gli altri brani saranno del libro della Genesi (capitolo 9, versetti 8,15), del Salmo 24 (25) e della I Lettera di Pietro (capitolo 3, versetti 18-22).
Gesù fu tentato dal demonio e vinse.
Il cristiano deve essere per antonomasia un "piccolo Cristo".
Egli, infatti, deve farsi come Cristo.
Non deve piegarsi alla logica del bisogno materiale (quella che fu sfruttata da Satana quando chiese a Gesù di trasformare una pietra in pane), né a quella della fede legata al miracolo (quella che fu sfruttata da Satana che chiese a Gesù di buttarsi dal pinnacolo più alto del Tempio di Gerusalemme) e neppure alla logica del potere personale visto come fine (quella che fu sfruttata da Satana che chiese a Gesù di prostrarsi ai suopi piedi, in cambio del possesso dei regni della Terra).
Satana è forte ma si può (anzi si deve) battere.
Gesù ci dimostrò ciò.
Allora, convertirsi significa prima di tutto portare il proprio cuore verso la causa di Dio.
Solo così si può battere Satana.
Cordiali saluti.

venerdì 24 febbraio 2012

DIBATTITO SUL REGNO DELLE DUE SICILIE





Cari amici ed amiche.


Sul blog dell'Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie, ho letto questo articolo initolato "Le condizioni economiche del Regno delle Due Sicilie nel 1860, partecipa anche tu al dibattito. Frascani replica a Saltarelli".

L'ho trovato interessante e ho ritenuto giusto commentarlo.

Innanzitutto, va sfatato il mito della mafia come ente legato ai Borboni.

La mafia fu anti-borbonica.

Guarda caso, essa fu molto forte nella Sicilia occidentale, proprio in quella parte dell'isola in cui le forze anti-borboniche furono forti.

Al contrario, la mafia si fece sentire meno nella Sicilia orientale, le attuali Province di Messina e di Catania, dove c'era una borghesia legata ai Borboni.

Tra l'altro, lo stesso discorso vale per la camorra napoletana.

In quegli anni fu in voga un detto napoletano che recita:

"Nui nun simmo cravunare/ Nui nun simmo realiste/ Nui facimmu 'e camurriste/ Iammo 'n culo a chillu e a chiste".

In italiano, questo detto recita:

"Noi non siamo carbonari/ Noi non siamo realisti/Noi facciamo i camorristi...".

Ho omesso di tradurre l'ultima parte per rispetto vostro.

Penso che abbiate già capito il suo significato.

In seguito, le varie forme associazioni criminali divenero il fulcro delle spedizioni garibaldine del 1860 e del 1861.

Inoltre, durante il Regno delle Due Sicilie a Palermo si formò una discreta colonia inglese che portò ricchezza.

Anche a Napoli non si stava così male come vuole fare credere la storiografia ufficiale.

Del resto, tanto non Nord quanto nel Sud dell'Italia, le spedizioni garibaldine non furono condotte dal popolo da ma da gruppi di intellettuali, massoni e gruppi finanziari ad essi legati.

Il brigantaggio (di cui parla il libro di Fernando Riccardi "Brigantaggio postunitario. Una storia tutta da scrivere") iniziò dopo il 1861, quando le popolazioni del Sud iniziarono a ribellarsi al fatto che il nuovo governo italiano avesse imposto delle misure che mortificarono l'economia meridionale.

Per questo, io penso che la storia italiana debba essere riscritta.

Cordiali saluti.





UN CHIARIMENTO





Cari amici ed amiche.


Dai miei articoli intitolati "L'arte, la pornografia ed i giusti valori" (http://thecandelabra.blogspot.com/2012/02/larte-la-pornografia-ed-i-giusti-valori.html) e "Il farisaismo" (http://thecandelabra.blogspot.com/2012/02/il-farisaismo.html) sono sorte alcune discussioni accese su Facebook. Dato che io ho stima per tutte le persone che sono in qualche modo coinvolte in codesta discussione, voglio chiarire la questione e lo voglio fare con equilibrio. Io penso che l'immagine in questione, che si trova sul profilo dell'amica Irene Bertoglio, non sia pornografica.

Certo, non sarà teologica ma, onestamente, io non vedo in essa niente di pornografico.

Ci sono immagini realmente pornografiche.

Vi invito a guardare l'immagine in alto, l'immagine che mostra una pubblicità fatta in Spagna da una nota azienda di moda italiana.

Quest'ultima immagine è realmente pornografica ed è anche violenta, tanto che a suo tempo la stessa azienda dovette ritirarla.

Purtroppo, ci sono altri casi in cui certe immagini violente e pornografiche passano.
Basti pensare a certi cartoni animati controversi, come "I Griffin" (The Family Guy), di cui potete vedere uno spezzone, seguendo il link http://youtu.be/3D71Pjpxiz8.
Di certo, non lo farei vedere a mio figlio e se in casa avete dei bambini piccoli non fate vedere il filmato.

Inoltre, da quello che so, Irene Bertoglio è una ragazza impegnata nel sociale.

So che lavora con i bambini e che si impegna nelle campagne pro life.

Vi invito a guardare un video che ho trovato su Youtube e che mostra Irene che parla di nichilismo. Il link del video è http://youtu.be/J23MvEW1bAg.

A tempo stesso, però, voglio parlare anche del farisaismo.

Io penso che quello del farisaismo sia un problema più profondo della questione della foto di Irene, foto che avevo usato come punto di partenza per arrivare ad un discorso più ampio.

Io penso che i veri "farisei" non siano coloro che criticano.

Quindi, nei vari commenti ho visto solo una forte divergenza di opinioni e non farisaismo.

Il farisaismo è qualcosa di più profondo, di peggiore e di veramente meschino.

Ricordo che i farisei furono tra coloro che vollero la morte di Cristo.

Il vero "fariseo" di oggi è colui che cerca di distruggere l'altro, denigrandolo ed isolandolo.

Io, purtroppo, ho avuto esperienze dirette e ne ho tuttora.

Leggete l'articolo scritto su "Italia chiama Italia" nel 2009, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/16473/2009-07-08.html.

Questo articolo fu scritto contro di me e fu atto a screditare la mia persona, dopo che io denunciai pubblicamente delle situazioni che non andavano.

Notate da subito che esso non ha firma, anche se io so chi furono gli autori di ciò.

Queste persone vanno in chiesa di domenica e pregano.

Eppure, ebbero il coraggio (o la viltà, a seconda dei punti di vista) di fare contro di me questo articolo pieno di menzogne.

Tutto questo fu fatto perché gli autori volevano farsi belli di fronte alla gente.

Un altro caso di cui posso parlare, è quello di alcune persone con cui ho avuto qualche divergenza e che oggi non mi stringono nemmeno la mano durante la Messa, nel momento in cui il prete invita tutti a scambiarsi il segno di pace.

Io ho sempre cercato di lasciarmi alle spalle la cosa e di "non portarla nella casa di Dio".

L'altra parte, invece, ha mantenuto il tutto.

Anche questo è farisaismo.

Infatti, queste persone vanno in chiesa, pregano e prendono l'ostia consacrata.

Tuttavia, mantengono il rancore, nonostante Gesù avesse detto di perdonare.

Tra l'altro, faccio notare che la questione non era nemmeno partita da me.

Quindi, dovrei essere io a perdonare e sarei anche disposto a farlo.

Inoltre, qualcuno ha diffuso delle voci sul mio conto secondo le quali avrei qualche problema mentale e, addirittura, sarei incline all'omosessualità.

Questo è il punto in cui la cosa è arrivata, tanto da indurmi in tentazione, ad esempio, di lasciare Facebook!

Di fronte a quest'ultima voce, direi una battuta ma preferisco non pubblicarla, per educazione.

Per me, quindi, il vero farisaismo è il volere farsi belli di fronte agli altri, anche danneggiando il prossimo.

Non mi sembra il caso di quello sta succedendo su Facebook.

C'è una forte divergenza ma non vedo una manifestazione di farisaismo.

Questo è un momento di crisi per tutti. Io penso che sia arrivata l'ora in cui tutti noi dovremmo riflettere.

Cordiali saluti.


















I GIOVANI E LA SOCIETA'

Cari amici ed amiche.


Tra tre giorni sarà festeggiato San Gabriele dell'Addolorata, un santo a cui sono legato.
Questo santo è il Patrono dei giovani.
Ora, i giovani di oggi sono visti come edonisti, egoisti, amanti dei social network, dei reality show, del sesso e del divertimento senza freni, consumatori di droghe e di alcol, poco avvezzi ai temi importanti e superficiali.
Spesso si parla dei giovani quando ci sono cose negative, come gli atti di bullismo nelle scuole o quando spaccano le vetrine durante certe manifestazioni.
In realtà, i giovani che fanno queste cose sono una minoranza.
La maggior parte dei giovani vuole fare qualcosa di utile per sé stessa e per gli altri.
Alcuni giovani sono impegnati nello scoutismo, altri nel lavoro, altri nella ricerca scientifica, altri nella Chiesa ed altri nella politica.
Lo fanno senza fare cose clamorose.
Ad esempio, qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) è stato fondato un circolo di giovani.
Il circolo si chiama "Roncoferraro Giovani e Futuro.
Dietro la mia adesione a questo circolo c'è un retroscena che non ho mai raccontato a nessuno.
Quando mi è stato proposto di aderire a questo circolo stavo per chiudere il profilo di Facebook.
Non riuscivo più a fare niente qui sul territorio (infatti, io mi ero iscritto a Facebook per portare avanti progetti politici e culturali qui a Roncoferraro) e sentivo che il mio compito si era esaurito e che era inutile la mia presenza sul social network.
Io ho accettato di aderire al circolo, sono stato nominato segretario e mi è stato chiesto di fare la pagina proprio su Facebook, il cui link è http://www.facebook.com/pages/Roncoferraro-Giovani-e-Futuro/272144802859148.
Così, non me ne sono andato da Facebook.
I giovani di questo circolo si vogliono impegnare seriamente per portare avanti dei progetti utili ai loro coetanei, per aiutarli a destreggiarsi in certi contesti, come il mondo del lavoro o la cultura, ed anche per favorirne l'aggregazione sociale.
Ora, questo circolo è un esempio di giovani che vogliono fare qualcosa per i loro coetanei.
Ho citato questo circolo ma ne posso citare altri, come per esempio il "Comitato 10 febbraio" di Catania.
Questi giovani organizzano eventi per commemorare i martiri delle foibe.
Posso citare i giovani dell'associazionismo cattolico, come il Circolo "Plinio Correa de Oliveira" , o i volontari che fanno il servizio civile, piuttosto che quei giovani che scelgono di servire la patria, facendo politica o nell'esercito.
Non dimentichiamoci di quei giovani che scelgono di servire Dio.
Quindi, la maggior parte dei giovani fa queste cose e non si va ad ubriacare nelle discoteche e nei pubs.
Le classi dirigenti ed altre istituzioni, come la famiglia, la scuola e la Chiesa, hanno il dovere di fare sì che i giovani possano dare il meglio, per aiutare questa società a migliorarsi.
Cordiali saluti.

ITALIA, UNA CONDANNA INGIUSTA!



Cari amici ed amiche.


Voglio trattare la questione della condanna dell'Italia da parte dell'Unione Europea riguardo alla vicenda dei respingimenti degli immigrati provenienti dalla Libia.


Questa vicenda creerà delle polemiche.

Prima di giudicare la questione, desidero esprimere un parere su una polemica che è scoppiata su questo blog.

Il solito interlocutore "coraggioso" che si fa chiamare Pasquale ha fatto dei commenti pesanti all'articolo intitolato "Marx e Satana" (http://italiaemondo.blogspot.com/2012/02/marx-e-satana.html). Leggete anche quello initolato "Antonio Ciarripico 'Le origini del declino italiano" in Nuova storia contemporanea' n.6 /2011 pagg 10-11", il cui link http://italiaemondo.blogspot.com/2012/02/antonio-ciarrapico-le-origini-del.html?showComment=1330094842402#c4372444391078572627.

Tra l'altro, sospetto che la stessa persona si firmi anche con il nome del Maligno.

Di questo, però, non sono sicuro e perciò non posso fare delle accuse.

Tuttavia ritengo vergognosi gli attacchi lanciati da questa persona contro Filippo Giorgianni.

Posso tollerare un attacco diretto a me.

Non posso tollerare, però, che, per attaccare me, si attacchi una persona che in qualche modo abbia un collegamento con me.

A Filippo rivolgo le mie scuse se, senza volerlo, l'ho coinvolto in questa polemica.

E' un ragazzo che io rispetto e stimo.

Tra l'altro abbiamo entrambi radici siciliane (anzi, Filippo è siciliano) e spero di potere scambiare con lui qualche opinione dal vivo, qualora dovessi andare in Sicilia.

Pasquale continua ad attaccare me e chi è collegato con me, dicendo, ad esempio, che quello che scrivo sul mio blog non possa essere chiamato "articolo" perché non sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti.

Vorrei ricordare a Pasquale che nessuno degli addetti ai lavori mi ha mai ripreso per questo.

Se lui ha dei problemi, faccia un dossier contro di me e, se ha il coraggio, lo metta in rete.

Però, dovrà mettere anche nome e cognome.

E' facile insultare gli altri usando l'anonimato!

Tra l'altro, la polemica di Pasquale si è estesa anche ai respingimenti degli immigrati, respingimenti che sono stati condannati dall'Unione Europea.

Su questo tema, vorrei dire una cosa.

Io penso che questa condanna sia ingiusta.

Infatti, di fronte ad una vera e propria invasione di immigrati provenienti dalla Libia, l'Italia è stata lasciata sola dall'Unione Europea.

Gli altri Stati europei non hanno collaborato.

Quindi, io trovo che la pretesa dell'Unione Europea sia assurda.

L'Italia non può accogliere tutti e non può aggiungere altra povertà a quella esistente.

Ci sono giovani italiani disoccupati (come il sottoscritto) ed aziende che, a causa della crisi, chiudono.

Come si sarebbe potuta accettare una simile pretesa dall'Unione Europea?

Cordiali saluti.


FESTA DELL' UVA A CAIXIAS DO SUL




Cari amici ed amiche.



Leggete l'articolo dell'amico Marco Stella che è intitolato "Festa dell’Uva di Caixias do Sul" ed il cui link è http://portale.lombardinelmondo.org/nazioni/brasile/articoli/storiaemigrazione/cocho#.T0a9PBhBtq4.facebook.

Esso parla di un importante evento che si è svolto a Caixias do Sul, una cittadina brasiliana.

Com'è noto, in Brasile vi sono molti italiani.

Vi sono tanti veneti, lombardi e siciliani.

La coltivazione dell'uva è senz'altro una peculiarità della tradizione italiana.

Pensiamo alle coltivazioni di vitigni con cui si fanno i grandi vini italiani, come il Barbera piemontese, l'Amarone veronese, l'Enantio veneto e trentino, il Traminer altoatesino, il Prosecco trevigiano, il Taj friulano, il Lambrusco mantovano ed emiliano, il Verdicchio marchigiano, il Chianti toscano, l'Est est est laziale, il Montepulciano d'Abruzzo, il Negramaro salentino ed il Nero d'Avola siciliano.

Ora, tanta parte della coltivazione della vite in Brasile è un'eredità degli italiani.

Bisogna mantenere vivo ciò che unisce noi che stiamo qui in Italia e gli italiani nel mondo.

Possiamo dire che la cultura del vino sia uno di questi legami tra noi che stiamo qui in Italia ed i nostri connazionali emigrati in tutto il mondo.

Cordiali saluti.


giovedì 23 febbraio 2012

STORIA E CONTRO-STORIA



Cari amici ed amiche.


Leggere la storia è importante, per non ripetere gli errori delle epoche passate.

Tuttavia, una lettura della storia non è facile.

Questo avviene perché spesso e volentieri la storiografia non è completa ma risente di omissioni e di storture spesso causate da fattori di vario tipo.

Un esempio di questi fattori è rappresentato dall'opportunismo politico.

Ad esempio, nella Mantova del XIV secolo sarebbe stato difficile dare una spiegazione del caso di Agnese Visconti (1363-7 febbraio 1391) diversa da quella ufficiale, senza incorrere in sanzioni gravi.

Com'è noto, infatti, Agnese fu la moglie di Francesco I Gonzaga, il capitano del popolo di Mantova.

Secondo la storiografia ufficiale dell'epoca, quest'ultimo fece condannare a morte Agnese perché fu accusata di adulterio.

In realtà, fu un delitto politico.

Francesco I, infatti, ruppe i rapporti con i Visconti, i signori di Milano, per allearsi con Galeotto Malatesta, signore di Pesaro, di cui sposò in seconde nozze la figlia Margherita.

Ci fu una vera e propria damnatio memoriae verso i Visconti. Ad esempio, dai muri della città virgiliana vennero tolti tutti gli stemmi dei Gonzaga che erano inquartati con quelli della nota famiglia nobile milanese. Gonzaga e Visconti si scontrarono con i Gonzaga in una guerra a Governolo, frazione del Comune di Roncoferraro (il mio Comune) nel 1397.

In seguito, però, le tesi che andavano contro la storiografia ufficiale trovarono delle conferme.

Un altro caso che riguarda Mantova è quello di James Crichton (1560-1582).

Secondo la storiografia ufficiale, Crichton fu ucciso nella notte tra il 2 ed il 3 luglio del 1582 da Vincenzo Gonzaga, a causa delle gelosie che egli fomentò.

La realtà potrebbe essere ben diversa.

Infatti, l'uccisione di Crichton potrebbe essere stata frutto di un complotto.

Ne parlai nell'articolo initolato "L'assassinio di James Crichton, fu davvero gelosia?" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/lassassinio-di-james-crichton-fu.html).

Intorno a questo complotto potrebbero esserci stati anche la corona inglese (che all'epoca era sulla testa della regina Elisabetta I) ed i protestanti scozzesi, oltre a vari potenti.

Questa cosa fu trattata anche nella trasmissione "Manto", una trasmissione che va in onda su "Telemantova".

Un discorso analogo si può fare per Giuseppe Garibaldi.

Non tutti sanno che, in Sicilia, egli ed i suoi Mille furono appoggiati dalla mafia.

Anzi, forse Garibaldi potrebbe essere stato connivente con la mafia stessa.

Quest'ultima era anti-borbonica.

Ancora oggi, dire una cosa del genere comporta insulti ed attacchi personali a chi fa queste affermazioni e le sostiene.

Eppure, le prove che dicono che Garibaldi sia stato appoggiato dalla mafia ci sono.

Lo stesso discorso può valere per un fatto più recente, come le vittime delle foibe.

Nel secolo scorso, infatti, dire qualcosa riguardo alle foibe, agli infoibati e ai profughi istriani e criticare la Resistenza significava esporsi al rischio di essere derisi, tacciati di fascismo e subire anche minacce fisiche.

Io posso parlare per esperienza personale.

Quindi, la storia va letta sia tenendo conto di quello che dice la storiografia ufficiale e sia di quella non ufficiale.

Infatti, non tutto quello che dice la storiografia ufficiale è veritiero così come non tutto quello che affermano le varie storiografie "alternative" può essere bollato come falso.

La cosa è ampiamente dimostrata.

Ad esempio, se è vero che la Shoah ci fu e fu un crimine grave ed efferato, e ciò dà perfettamente ragione alla storiografia ufficiale (poiché le prove che dicono che ciò sia avvenuto ci sono tutte), possiamo dire che sia altrettanto vero il fatto che in Ucraina gli ebrei siano stati uccisi dai comunisti e non dai nazisti, dando così ragione alla storiografia alternativa.

Un altro caso, ad esempio, riguarda la nota vicenda di re Carlo I Stuart (1600-1649), caso che da molti anni tratto.

La storiografia ufficiale lo bolla come un tiranno mentre, in realtà, egli cercò di proteggere i cattolici dagli attacchi dei puritani.

Un altro esempio è il caso che riguarda il mio Comune, Roncoferraro.

Su Roncoferraro c'è una ricca storiografia non ufficiale che riguarda la presenza dei catari e l'esoterismo.

Ad esempio, vi invito a leggere gli articoli intitolati "Roncoferraro, alcuni misteri" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/10/roncoferraro-alcuni-misteri.html) e "Roncoferraro, i nazisti ed i Bosgnacchi" (http://italiaemondo.blogspot.com/2012/01/i-bosgnacchi-i-nazisti-e-roncoferraro.html).

Eppure, in pochi si interessano di ciò.

Tutto questo si scontra con certe questioni politiche.

Chi fa ricerca storica, però, deve andare oltre certe questioni e deve avvalersi di ogni fonte possibile.

Molto spesso, la verità sta nel mezzo.

Essa sta tra ciò che la storiografia ufficiale dice e quello che essa non dice.

Cordiali saluti.



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I vaccini hanno fatto danni...ed è ora di ammetterlo

Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot del quotidiano " La Verità ".