Cari amici ed amiche.
Temo che il Popolo della Libertà sia caduto in una trappola.
Per senso di responsabilità, il presidente Berlusconi si è dimesso è ha deciso di appoggiare Monti.
Tuttavia, oggi la svolta tecnocratica rischia di fare al partito più danni di quanti, forse, ne avrebbero potuti fare le elezioni anticipate.
E' vero che il Popolo della Libertà ha evitato il rischio che la sinistra aumentasse la sua influenza sul nuovo governo.
L'esempio è recente
Basti pensare all'appoggio dato alla mozione della Lega Nord sulla responsabilità civile dei magistrati.
Tuttavia, il quadro politico è diventato caotico.
La stessa Lega Nord, per il fatto che il PdL appoggi Monti, ha deciso di correre da sola alle elezioni amministrative.
Inoltre, si stanni prospettando anche alleanze che fino a qualche mese fa erano improponbili, come quella tra il PdL ed il Terzo Polo, che contiene anche elementi di sinistra, come Alleanza per l'Italia.
La svolta tecnocratica non è stata solo la vittoria delle banche e dei "poteri forti" (come qualcuno sostiene) ma è stata anche la vittoria di quelle forze "centriste" , quelle forze che a volte si alleano con il centro destra ed altre con il centro sinistra e che sono funzionali a quei poteri forti.
In pratica, sono usciti come veri vincitori questa svolta sono i vari Casini, Rutelli, Tabacci, Fini, Lombardo e soci.
Si è tornati a quella politica in cui le maggioranze venivano decise in Parlamento, spesso in barba alla volontà del popolo che vota.
Questo è un dato di fatto.
Io che sono del Popolo della Libertà, parlo del Popolo della Libertà ma faccio notare che anche il Partito Democratico dovrà porsi lo stesso problema.
Infatti, esso festeggia la caduta del presidente Berlusconi e la sua entrata nella compagine di governo ma dovrà fare i conti con la sinistra del suo elettorato, le sue correnti interne ed i suoi potenziali alleati, come Sinistra, Ecologia e Libertà e l'Italia dei Valori.
Tornando al discorso del PdL, faccio notare che c'è un altro problema.
Questa svolta tecnocratica rischia di spaccare il partito tra chi sta al centro (e dalla parte di Monti) e chi vuole continuare l'esperienza del vecchio centro destra.
Io temo che qui ci sia stata proprio una "trappola centrista" e che (come si dice a Roma) il PdL ci sia caduto con tutte le scarpe.
In pratica, i centristi puntano a portare dalla loro parte coloro che nel PdL non credono più nel progetto del centro destra.
Potrebbe essere la fine del bipolarismo.
Il quadro politico potrebbe essere sconvolto.
Ora esprimo il mio pensiero, in base all'esperienza personale.
Per quello che mi riguarda, la cosa potrebbe crearmi dei problemi.
Qui a Roncoferraro, come in gran parte del Mantovano, il PdL è debole e, se la Lega Nord dovesse continuare con questa sua decisione, si rischia di non avere un centro destra.
Il mio problema è che sono sempre stato vicino a certe posizioni della Lega Nord e che grazie all'alleanza tra questo partito ed il PdL (che, come ho detto prima, è il mio partito) ho potuto operare.
E' chiaro che, senza l'alleanza tra PdL e Lega Nord, io mi ritrovi tra due fuochi e che chi nel PdL è sempre stato più riottoso verso il partito di Bossi potrebbe, in qualche modo, tagliare fuori me e tutti i "pontieri" che tenevano insieme i due partiti.
Inoltre, se il PdL dovesse rompersi, resterei senza partito.
In tal caso, per me vi sarebbero due opzioni.
Una sarebbe una mia ritirata dalla politica e la chiusura profilo su Facebook.
Non sono don Chisciotte.
L'altra sarebbe un mio passaggio ad un altro partito (come La Destra di Storace o la Lega Nord) per potere continuare a fare politica.
Qui a Roncoferraro, qualcuno dovrebbe incominciare a pensare a quanto potrebbe succedere.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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