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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 14 febbraio 2012
LA MAFIA E LA STORIA
Cari amici ed amiche.
Leggendo il mio articolo intitolato "Considerazioni sulla storia della Mafia e sulla lotta contro di essa", l'amico Angelo Fazio mi ha dato del materiale molto interessante.
Mi ha inoltrato questo articolo intitolato ""I Beati Paoli".
Leggete anche l'altro articolo intitolato "Quando leggevamo i Beati Paoli".
I Beati Paoli erano una società segreta che si trovava nella Sicilia del 1500.
Pare che essa risalga ad una congiura detta "degli Squarcialupo".
Questa congiura fu ordita da Gianluca Squarcialupo che provò a sostituirsi alle oligarchie locali.
Da qui nacque una setta, quella dei Beati Paoli, il cui nome derivò da quello di San Francesco di Paola.
Ora, pare che i Beati Paoli siano stati legati alla Mafia.
Di sicuro, con la Mafia ebbero molto in comune.
Riprendendo quanto scritto nel mio articolo, la Mafia nacque come una società di carattere iniziatico.
Per entrare in essa bisognava (e bisogna tuttora) rispettare un cerimoniale.
Inoltre, la Mafia ha i "suoi santi".
Questa pratica risale alle sue origini leggendarie che vide coinvolti fratelli Osso, Mastrosso e Carcagnosso.
Il primo che "adottò" un santo fu Carcagnosso, il fondatore della 'Ndrangheta calabrese.
Carcagnosso scelse San Michele Arcangelo.
In seguito, gli altri due fratelli fecero la stessa cosa.
Mastrosso, fondatore della Camorra, adottò San Pietro e Osso, fondatore della Mafia, adottò Gesù Cristo.
Quindi, la Mafia assunse quasi un "carattere mistico".
Di certo, essa diceva di "proteggere" i più deboli. Ovviamente, questa era una "protezione" che costava tanto a chi la riceveva, sia in termini economici che in quelli di libertà.
Ora, va smentita una cosa.
Certe teorie dicevano che la Mafia fosse diffusa in tutta la Sicilia.
Questo non fu così vero.
Infatti, nel XIX secolo (prima del 1861) essa fu forte in quelle aree in cui fu forte l'avversione ai Borboni, ossia la parte occidentale della Sicilia.
Al contrario, nella parte orientale, le attuali Province di Messina e di Catania, la presenza della Mafia fu più debole, poiché la borghesia di quelle zone fu legata alla casa regnante di Napoli.
Di sicuro, a fare esplodere il fenomeno mafioso fu Giuseppe Garibaldi.
I mafiosi si schierarono con lui e con i Mille.
Tra questi, va citato Gaspare Mosca, un garibaldino e maestro delle scuole elementari che si mise con i mafiosi di Pepe Rizzotto.
In funzione antiborbonica, la Mafia vide Garibaldi ed i suoi come coloro che le avrebbero fatto prendere potere.
La cosa si verificò.
Io credo che la storiografia debba essere riletta e corretta.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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