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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 19 ottobre 2014

Morte di James Crichton, dietro potrebbe esserci stato Francis Walsingham?

James Crichton (1560-1582)


Cari amici ed amiche,

nel 2011 avevo scritto un articolo dedicato a James Crichton (1560-1582), l'erudito scozzese che fu assassinato a Mantova.

domenica 28 settembre 2014

sabato 7 giugno 2014

Cipro, una storia internazionale

Cari amici ed amiche.

Quello che i Turchi Ottomani fecero a Cipro nel 1571 non fu solo l'eliminazione del cattolicesimo e la sottomissione dei Greci ortodossi ma fu un vero e proprio genocidio.

venerdì 4 aprile 2014

Il putsch di Monaco

Cari amici ed amiche.

Il mio amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione questo articolo del sito "Lanzone" che è intitolato "Il putsch" di Monaco (1923)".

sabato 15 febbraio 2014

Mussolini fu intimidito?



Cari amici ed amiche.

Durante il periodo della II Guerra Mondiale ci fu un carteggio tra il Primo Ministro britannico Winston Churchill (1874-1935) e Benito Mussolini (1183-1945).

domenica 1 dicembre 2013

Rome’s military tribunal convicted an Ex-Nazi


Rome’s military tribunal convicted 90 year-old Alfred Stork for the execution of 120 Italian officers on the Greek island of Kefalonia.

giovedì 29 aprile 2010

BATTAGLIA DI LEPANTO, UN PIANO SVENTATO




Cari amici ed amiche.
Prendendo spunto dal blog dell'amico Riccardo Di Giuseppe,(http://riccardodigiuseppe.blogspot.com/2010/04/marco-tangheroni-la-battaglia-di.html), vi parlo della celeberrima Battaglia di Lepanto, una battaglia navale che cambiò radicalmente la storia.


Questa battaglia scoppiò nel 1571 AD, quando i Turchi Ottomani conquistarono Famagosta. L'anno prima, cadde Cipro.


Perché tutto ciò?


Nel 1500, dopo la caduta di Costantinopoli, l'Impero ottomano era all'apogeo.


Durante il regno del sultano Selim II (figlio di Solimano il Magnifico, 28 maggio 1524-12 dicembre 1574), il muftì di Costantinopoli emanò una fatwa, un decreto religioso islamico, ai sensi della sura 112, 1 del Corano.


Questa sura diceva :"O voi che credete, rispettate gli impegni".


La fatwa prevedeva che il sultano conquistasse tutte le terre che un tempo erano sotto i califfati arabi. Con i bottini delle conquiste si sarebbe poi costruita una moschea, come da consuetudine.


Tra queste erano comprese la Sicilia, la Sardegna e la Spagna.


Si cominciò con Cipro, che cadde nel 1570 e l'anno dopo venne conquistata Famagosta.


Allora, le potenze cristiane reagirono e da lì ci fu la "Battaglia di Lepanto", il cui deriva dall'isola greca presso cui si svolse.


In questa battaglia navale si schierarono lo Stato della Chiesa, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Genova, il Granducato di Toscana, il Ducato di Savoia ed i Cavalieri di Malta contro l'Impero ottomano. La flotta ottomana fu diretta da Mehmet Alì Pascià. Quella cristiana fu diretta da Marcantonio Colonna, Andrea Proviana di Leinì, Ettore Spinola, Piero Giustiniani, Gianandrea Doria, Alvaro de Bazàn, Luis de Requensens e Don Giovanni d'Austria. Lo scontro avvenne il 07 ottobre 1571 e fu iniziato da Don Giovanni che lasciò isolate come esca le 6 potentissime galee veneziane.


L'epilogo della battaglia fu deciso da Gianadrea Doria che attaccò le galee turche dirette dal barbaresco Uluc Alì.


Quest'ultimo venne sconfitto e dovette fuggire a Costantinopoli. Alì Pascià, invece, morì per un colpo di archibugio.


Vi è una versione che dice che alla sconfitta turca contribuirono anche i rematori delle galee turche.


Infatti, questi erano in prevalenza cristiani. Si dice che essi si fossero rivoltati e che avessero ucciso proprio il comandante in capo, Alì Pascià.


Si dice anche che ci fu un fatto soprannaturale.


Si racconta, infatti, che mentre i Turchi venivano sconfitti a Roma Papa Pio V ebbe una visione.


Mentre il tesoriere gli elencava in resoconti dello Stato della Chiesa, il Papa aprì una finestra, si affacciò e guardò con attenzione.


Tornato verso i funzionari, disse:"Lasciamo perdere adesso".


Fu un ordine e poi aggiuse: "Dobbiamo andare a ringraziare Dio che ha concesso la vittoria alla flotta cristiana".


Il 21 ottobre 1571, gli fu riferito che la flotta cristiana vinse a Lepanto.


Non fu una vittoria totale. Infatti, Cipro non tornò in mani cristiane ma fu la prima volta che Turchi vennero sconfitti in mare e venne sventato un piano.


Infatti, se Turchi avessero vinto cosa sarebbe successo?


Nessuno lo sa (infatti, la storia non si fa con i se e con i ma) ma provo a dare una possibile versione.


Sicuramente, essi avrebbero puntato a conquistare la Sicilia e le altre terre che furono dei Califfati arabi, come la Spagna.


Quest'ultima, aveva anche un Impero coloniale nelle Americhe e controllava tanta parte dell'Italia.
Aveva il controllo diretto sul Ducato di Milano, sullo Stato dei Presidi (costituito da Talamone, Orbetello e parte dell'Arcipelago Toscano), sul Regno di Napoli, sulla Sardegna e sulla Sicilia. Inoltre aveva un controllo indiretto anche sul Ducato di Parma e Piacenza, sul Ducato di Mantova, sul Ducato di Reggio Emilia e Modena, sul Granducato di Toscana e perfino sullo stato della Chiesa.
Infatti, la cattolica Spagna era il principale appoggio nella lotta contro i protestanti e pesava sull'elezione dei Pontefici.
Quindi, un'eventuale conquista turca della Spagna avrebbe avuto un impatto di dimensioni planetarie.


Una volta fatto ciò, i Turchi avrebbero avuto vita facile a conquistare Roma e a fare quanto ebbe pianificato il sultano Mehmet II Fatih (29 marzo 1432-03 maggio 1481, nell'immagine).


Nel 1453 AD, questi conquistò Costantinopoli, la "Seconda Roma" ( o "Nova Roma"), e puntò a conquistare anche la stessa Roma, proprio grazie all'attacco sferrato ad Otranto nel 1480 AD.


Egli già chiamava Roma "Kizil Elma", ossia "La Mela Rossa", e sognò di trasformare la Basilica vaticana di San Pietro in moschea, come fece già con quella di Hagia Sophia a Costantinopoli.


Nei piani di Selim II e dei suoi vi fu un progetto di conquista molto grande che avrebbe cambiato il corso della storia. Avrebbe avuto vita facile anche a causa delle lotte tra i cristiani che furono portate dalla Riforma protestante.


Come disse Papa Pio VI nella sua visione, quella della "Battaglia di Lepanto" u proprio una vittoria voluta da Dio.
Cordiali saluti.













giovedì 15 ottobre 2009

La caduta di Costantinopoli? Si sarebbe potuta evitare!

Cari amici e care amiche.

Voglio parlarvi di un argomento storico e di come certe scelte possano influenzare in un verso o nell'altro il corso della storia.
Leggete anche l'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/11473/2008-10-21.html.
Vorrei parlarvi della caduta di Costantinopoli e del fatto che anche l'Europa abbia favorito questo triste evento avvenuto martedì 29 maggio 1453 ad opera dei Turchi ottomani.
Il primo grosso errore fu quanto avvenne nel 1204 con la Quarta Crociata. argomento evocato nel mio succitato articolo scritto su "Italia chiama Italia".
Bandita per liberare la Terra Santa dai Turchi, la Quarta Crociata fu deviata a Costantinopoli per ridare il trono all'imperatore Isacco II Angelo, che fu usurpato da suo fratello Alessio III.
Ci fu un accordo stipulato a Venezia tra i Crociati, la Repubblica di Venezia ed il principe Alessio Angelo, figlio dell'imperatore Isacco II. L'accordo prevedeva che il legittimo sovrano fosse rimesso sul suo trono ed in cambio egli avrebbe fornito appoggio e mezzi per la Crociata in Terra Santa. La spedizione partì l'08 novembre 1202, capeggiata dal doge Enrico Dandolo. Il 24 giugno 1203 arrivò a Costantinopoli e l'imperatore fu rimesso sul trono.
Le cose andarono storte perché l'imperatore non fu in grado di mantenere le promesse. Le casse dell'impero erano vuote e ci fu una sommossa popolare. Il 12 aprile 1204 Crociati ed i Veneziani occuparono e saccheggiarono Costantinopoli. Al posto dell'Impero bizantino venne creato uno Stato fantoccio, l'Impero latino d'Oriente, assoggettato a Venezia. Questo impero fu anche un campo di battaglia tra Venezia e Genova che aiutò l'imperatore Michele VIII Paleologo a tornare da Nicea a Costantinopoli e a restaurare l'Impero bizantino nel 1261.
L'imperatore trovò una città disastrata. Ci fu un periodo di rinascita ma quandò regnò suo figlio e successore Andronico II e in seguito, le cose peggiorarono. Infatti scoppiò una guerra civile che distrusse l'impero. Nel 1301, in Anatolia, una tribù turca formò il nucleo di quello che divenne l'Impero ottomano che si estese, togliendo all'Impero bizantino molte terre in Asia e in Europa.
All'inizio del XV secolo l'Impero bizantino fu ridotto alle sole Costantinopoli e parte della Morea.
Il resto fu conquistato dai Turchi che portarono la capitale del loro impero ad Adrianopoli. Il 17 febbraio 1391 diventò imperatore uno dei miei eroi preferiti, Manuele II. con lui ci fu l'ultimo grande successo bizantino poiché l'impero riebbe Tessalonica e garantì anni di pace. Il 21 luglio 1425 suo figlio diventò imperatore con il nome di Giovanni VIII. Egli lavorò al Concilio di Ferrara-Firenze per ricomporre i rapporti tra la Chiesa ortodossa e quella cattolica.
Con il fallimento della Battaglia di Varna (10 novembre 1444), l'imperatore fu costretto a tornare in patria e a dare un alto tributo ai Turchi vincitori.
Il 31 ottobre 1448 Giovanni morì e il 06 gennaio 1449 diventò imperatore suo fratello Costantino XI, despota di Morea.
Fu l'ultimo imperatore bizantino e il 12 dicembre 1452 proclamò la riunficazione tra le Chiese cattolica ed ortodossa. Ci furono tensioni perché i molta parte della popolazione fu contraria.
Lunedì 02 aprile 1453 il sultano turco Mehmet II iniziò l'assedio a Costantinopoli che si conclese martedì 29 maggio 1543 con la conquista della città e la fine dell'Impero bizantino.
Ora traiamo delle conclusioni.
L'Impero bizantino si sarebbe potuto salvare. Infatti, si sarebbe dovuto intervenire con più determinazione contro la Quarta Crociata, anche con un interdetto contro Venezia che ebbe maggiori profitti.
Inoltre, l'Europa dovuto contrastare l'espansionismo turco dalla radice, da quando iniziò con l'Assedio di Nicea, all'inizio del XIV secolo.
Inoltre, avrebbe potuto aiutare i bizantini, armandoli ed appoggiandoli politicamente.
Inoltre, i Turchi temevano una riunificazione delle Chiese che si sarebbe dovuta fare subito.
La dimostrazione fu il fatto che dopo la conquista del 1453, il sultano Mehmet II designò come Patriarca di Costantinopoli Ghennadios Scolario, un anti-unionista che avversò quello che fece Costantino XI.
L'Europa fece poco e quello che fece fu tardivo.
E così finì un grande e glorioso impero e ci fu il rischio che i Turchi arrivassero anche a Roma.
Cordiali saluti.

mercoledì 26 agosto 2009

Re Cristiano II di Danimarca, sanguinario o umanista?

Cari amici e care amiche.

Voglio parlarvi di un personaggio storico forse poco noto ma molto importante.
Si tratta di Cristiano II, re di Danimarca, di Norvegia e di Svezia.
Egli nacque a Nyborg il 02 luglio 1481 e mori nel castello di Kalundborg il 25 gennaio 1559. Egli fu un personaggio molto controverso. Dal 1513 al 1523 fu re di Danimarca e di Norvegia e dal 1520 al 1521 lo fu anche di Svezia. Fu figlio di Giovanni (re di Danimarca e duca di Schleswig e Holstein) e di Cristina di Sassonia. Suo nonno fu re Cristiano I, figlio del conte Dietrich di Oldenburg. Dal 1506 al 1512 governò in Norvegia come viceré e nonostante la situazione difficile seppe governare con una singolare capacità. Nonostante ciò fu anche vendicativo e crudele.
Dal 1507 (o 1509) al 21 settembre 1517 ebbe una relazione con Dyveke Sigbritsdatter, che morì avvelenata, forse per una congiura.
Il 12 agosto 1515 sposò Isabella d'Asburgo.
Cristiano II fu noto per il "Bagno di sangue di Stoccolma" avvenuto tra il 07 ed il 10 novembre 1520. Vennero decapitati anche due vescovi, e ciò espose Cristiano II al rischio di interdetto papale. Egli, chiese perdono al Papa, affermando che l'episodio fu causato dall'impulsività della sua gente e non fu autorizzato
Gli Svedesi si ribellarono e capeggiati da Gustavo Eriksson Vasa, lo sconfissero. Nel 1523 Vasa diventò re di Svezia, ove introdusse il protestantesimo, spinto anche dal fatto che l'arcivescovo di Uppsala, Gustav Trolle, abbia sostenuto i Danesi di Cristiano II.
Il 20 gennaio 1523, Cristiano II venne detronizzato e la sua corona fu offerta allo zio Federico duca di Holstein che diventò re Federico I. Il 24 ottobre 1531 Caristiano II tentò di recuperare i regni ma non vi riuscì.
Il 01 luglio 1532, in cambio della resa, re Federico I concesse un salvacondotto a Cristiano II (che era in esilio nei Paesi Bassi) ma poi lo imprigionò nel Castello di Sonderborg, fino al 1549, e poi in quello di Kalundborg.
Vi morì il 25 gennaio 1559.
Tra i suoi figli è da ricordare Cristina che nel 1534 sposò Francesco II Sforza, duca di Milano.
Cristiano II è sicuramente uno dei re danesi più discussi.
Si dice che lui fosse stato affetto da una sindome maniaco-depressiva e gli furono attribuite alcune leggende. Una di queste narra che a Sonderborg egli si fosse messo a girare intorno ad una tavola rotonda per una notte intera. Su questa tavola avrebbe lasciato l'impronta del dito.
Comunque, fu anche una mente brulicante e vivace, tipica di un umanista.
Nel 1521, fece un viaggio nei Paesi Bassi ebbe un incontro con Erasmo da Rotterdam e discusse sulla Riforma protestante. Su questo tema, la sua affermazione fu : "Le mezze misure sono inutili, le cure che danno una bella scossa in tutto il corpo sono le migliori e le più sicure".
Incontrò anche il pittore Albrecht Durer che lo ritrasse.
Tornato in Danimarca, egli fece il "Landelove", un codice di leggi ispirato al modello olandese.
Fece anche delle leggi per l'educazione delle classi basse. Qui però non vi fu regnante eletto ma un monarca che esercitava il potere assoluto.
Fu una personalità multiforme. Quando quando sbarcò a Veere (Zelanda) il 01 maggio 1523 cercò di avere l'aiuto dall'imperatore Carlo V (suo cognato) per riprendersi il trono.
Nonostante ciò iniziò ad essere considerato come un "salvatore sociale" dai contadini e dalla gente comune che lo volle reinsediare. Si fece anche protestante ma si rinconvertì al cattolicesimo, anche per non pregiudicare l'appoggio imperiale.
Certamente, la storia è fatta da chi vince ma non è detto che chi perde sia sempre nel torto.
La storia di questo monarca danese lo dimostra. Egli fece dei massacri ma fu anche una mente piena di idee che oggi andrebbero rivalutate. Per questo, sarebbe riabilitarlo almeno in parte.
Fu un uomo del suo tempo che volle creare una "monarchia assoluta ma fondata sugli uomini liberi". Senza accorgersene, egli ebbe una mente moderna ed una coscienza sociale. Forse, la verità su di lui potrebbe stare nel mezzo, tra quanto detto da chi lo ha sostenuto e da chi lo ha detestato e temuto.
Cordiali saluti.

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I vaccini hanno fatto danni...ed è ora di ammetterlo

Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot del quotidiano " La Verità ".