Il mio amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione questo articolo del sito "Lanzone" che è intitolato "Il putsch" di Monaco (1923)".
Tra l'8 ed il 9 novembre 1923, ci fu a Monaco di Baviera il tentativo di colpo di Stato da parte del Partito Nazista di Adolf Hitler.
Questo evento fu denominato "putsch di Monaco".
Il "putsch di Monaco" fu il segnale della debolezza della Repubblica di Weimar, una repubblica che non aveva una struttura democratica forte.
La vecchia borghesia prussiana e protestante era legata al vecchio Impero Germanico (quello fondato da Otto von Bismarck il 18 gennaio 1871) era nazionalista mentre il comunismo si stava diffondendo tra gli operai.
Nel 1925, venne eletto Presidente della Repubblica di Weimar il vecchio maresciallo Paul von Hindenburg.
Egli, protestante e legato al mondo del kaiser, vinse le elezioni con i voti dei cattolici e dei social-democratici, in funzione anti-comunista.
Questo fu il segnale di una una crisi del sistema, con l'avanzare del comunismo.
Con la crisi del 1929, la situazione precipitò.
La burocrazia, legata al succitato vecchio Impero Germanico, vide in Adolf Hitler un continuatore della tradizione di quest'ultimo, come anche la borghesia prussiana.
Inoltre, egli si attirò le simpatie anche di una parte del proletariato, proponendo anche una vocazione "socialista" del suo partito.
Le elezioni politiche del 1930 furono un terremoto, il Partito Nazista prese il 18,3% dei voti e la politica fu instabile.
Dal 1930 al 1933, si succedettero tre governi (presieduti da Heinrich Bruning, Franz von Papen e Kurt von Schleicher) e nel 1933, Hindenburg affidò ad Hitler l'incarico di formare il nuovo governo.
I Tedeschi credettero di avere trovato l'uomo della Provvidenza e invece essi non si resero conto del fatto che il loro Paese fosse stato messo nelle mani di un uomo che lo avrebbe portato ad una spaventosa guerra e che avrebbe seminato squallore e morte.
Cordiali saluti.
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