Il mio collaboratore ed amico Angelo Fazio mi ha inoltrato un articolo del sito "Rai News" che è intitolato "Anzac Day, il 25 aprile australiano".
Ringrazio Angelo, un fantastico collaboratore ed amico.
Per gli Australiani ed i Neozelandesi, il 25 aprile è una data importante.
In esso si celebra l'"Anzac Day", il giorno della commemorazione dei soldati australiani e neozelandesi (dell'Australian and New Zeland Army Corps) che morirono in tutte le guerre.
In questa giornata gli Australiani ed i Neozelandesi si uniscono.
Ora, sentendo quello che accade qui in Italia, con i facinorosi comunisti che intonano il coro che recita: "Morte ai marò" o ai comunisti filo-palestinesi che attaccano la Brigata Ebraica che partecipa alle manifestazioni ufficiali, io mi vergogno di essere italiano e vorrei essere australiano.
Questi facinorosi sono la feccia dell'Italia.
Eppure, qui in Italia c'è chi li giustifica!
In Australia e in Nuova Zelanda questa gente non sarebbe accettata.
Gli Australiani sono un popolo, i Neozelandesi pure mentre noi italiani (che accettiamo questi facinorosi) facciamo pena!
Vorrà dire che il prossimo 25 aprile non farò più suonare l'inno di Mameli e al suo posto farò suonare l'inno australiano e quello neozelandese.
Del resto, per liberare il nostro Paese dal nazi-fascismo, morirono anche parecchi soldati neozelandesi ed australiani.
Io rendo onore a loro e non ai partigiani.
E' una provocazione ma voglio fare capire che noi non ci stiamo comportando da popolo.
Cordiali saluti.
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