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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 24 aprile 2014

La solita retorica della sinistra!

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, ho trovato questa foto con questo testo di Andrea Di Bella:
"Questa giovane ragazza si chiama Ylenia Citino. È siciliana di Catania ed è candidata alle elezioni europee in Forza Italia. Nei giorni scorsi, Repubblica l'ha definita "la nuova Cicciolina" delle Istituzioni. Motivo? Ha partecipato per sole quattro puntate al programma "Uomini e donne", su Canale 5. Qui di seguito il curriculum:

Ylenia nasce a Catania nell’estate del 1986. I primi passi nel mondo delle relazioni internazionali li muove nel 2004, quando con altri ragazzi siciliani viene selezionata a 18 anni per partecipare all’NMun, una simulazione di processo diplomatico al Palazzo di Vetro dell’ONU, a New York. A vent’anni, per motivi di studio, decide di trasferirsi a Roma.

Nell’anno accademico 2008/2009 consegue la laurea con lode in giurisprudenza alla LUISS, con tesi in Diritto Costituzionale sui partiti politici europei mentre la sua passione per la diplomazia e le relazioni internazionali la spinge ad ottenere un Master in Studi Diplomatici alla S.I.O.I.

Nel 2011 viene selezionata dalla London School of Economics per un ciclo di studi su economia e globalizzazione e vola all’Università di Pechino.

Terminati gli studi, comincia a collaborare con la Presidenza della Commissione Difesa del Senato e con il Popolo della Libertà, occupandosi di diverse materie, tra cui finanziamento dei partiti, riforme costituzionali, redazione progetti di legge e pareri giuridici, ufficio stampa.

Ylenia milita tra le fila del giovanile del PDL sin dal 2006. Con un esperienza lunga otto anni partecipa a campagne elettorali, congressi nazionali e eventi del PPE, organizza convegni e manifestazioni, fa associazionismo e promuove i valori del centro-destra liberale. Nel frattempo, decide di fare il concorso per l’ammissione all’ENA (Ecole Nationale d’Administration), storica scuola d’eccellenza francese per la formazione della pubblica amministrazione, ed è l’unica donna italiana a superarlo. Ylenia quindi vive e lavora per quasi due anni tra Francia e Belgio.

A Bruxelles lavora come Esperto Nazionale Distaccato presso il Servizio Giuridico del Consiglio UE. A Parigi integra la Segreteria Tecnica del Prefetto di regione, occupandosi di diverse questioni territoriali, tra cui governance della metropoli di Parigi, lotta all’esclusione sociale e contrasto alla povertà.

Nell’ottobre 2013 a 27 anni pubblica il suo primo libro, un saggio sul finanziamento dei partiti intitolato “Partiti a tutti i costi“, con prefazione di Silvio Berlusconi, edito da Sperling & Kupfer (320 pp.).

Per circa tre anni, inoltre, opera come trainer in missioni di promozione della democrazia organizzate dall’International Republican Institute di Washington. Recentemente ha organizzato una campagna di fund-raising per una missione umanitaria in India e ha deciso di fondare una piccola ONLUS per la realizzazione di progetti umanitari nei 25 paesi di provenienza dei suoi colleghi ENA, l’associazione Euronatives.

Oggi si candida con Forza Italia per la campagna elettorale delle europee nella Circoscrizione Isole.".

La SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale) è l'ente in cui ha studiato il mio collaboratore (e caro amico) Angelo Fazio e, viste le competenze che lui ha, questo ente forma bene i giovani che si interessano di politica.
Inoltre, anche l'Ecole Nationale d'Administration è certamente un ente importante.
Essa è la scuola in cui si forma la classe dirigente in Francia ed è un punto di riferimento nel mondo.
Quindi, la formazione di Ylenia Citino c'è.
Al quotidiano "La Repubblica" piace fare solo della cagnara.
Come la sua parte politica di riferimento, la sinistra, quel giornale soffre della "sindrome di Calvino".
Come il noto riformatore protestante (1509-1564)  voleva imporre il rigore in qualsiasi modo, così vuole fare la sinistra.
Peccato, che quello della sinistra sia un rigorismo a senso unico.
I suoi esponenti ed i mass media ad essa legati giudicano i loro avversari e se (come nel caso specifico) uno di loro ha partecipato a certi programmi televisivi, ecco che questi "signori" sputano sentenze.
Però, quando a fare ciò è uno di sinistra, ecco che gli altri debbono stare zitti poiché se parlano vengono accusati di "strumentalizzazioni".
Forse, all'Italia servono meno moralismi e più moralità.
Infatti, spesso e volentieri, chi fa tanto il moralismo ha in casa l'immoralità.
Dei "sepolcri imbiancati" ne abbiamo piene le tasche.
Cordiali saluti.


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