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martedì 29 aprile 2014

Mazal Tov, Rav Toaff!

Cari amici ed amiche.

Oggi, l'ex rabbino capo di Roma Elio Toaff compie 99 anni.
Egli è un grande personaggio nel panorama della religione ebraica e nell'ambito del dialogo tra gli ebrei e noi cristiani.
Una volta egli scrisse:

"Grazie all'insegnamento e all'esempio di mio padre, io imparai a non avere pregiudizi nei confronti dei sacerdoti cattolici, Nel periodo delle leggi razziali e della guerra... furono proprio i preti, quelli più semplici e modesti, che iniziarono generosamente a dimostrare ai perseguitati la loro solidarietà, con i fatti e non con le parole... Fra loro ci fu padre Benedetto, nobile e generoso cappuccino, che con incrollabile dedizione riuscì a salvare migliaia di ebrei.".

Amico di San Giovanni Paolo II Papa, di quando questi visitò la Sinagoga di Roma (il 13 aprile 1986), Toaff scrisse:

"Insieme entrammo nel Tempio. Passai in mezzo al pubblico silenzioso, in piedi, come in sogno, il papa al mio fianco, dietro cardinali, prelati e rabbini: un corteo insolito, e certamente unico nella lunga storia della Sinagoga. Salimmo sulla Tevà e ci volgemmo verso il pubblico. E allora scoppiò l'applauso. Un applauso lunghissimo e liberatorio, non solo per me ma per tutto il pubblico, che finalmente capì fino in fondo l'importanza di quel momento... L'applauso scoppiò [nuovamente] irrefrenabile quando [il papa] disse: "Siete i nostri fratelli prediletti e, in un certo modo, si potrebbe dire, i nostri fratelli maggiori".

Insieme all'allora cardinale Joseph Ratzinger ed il suo segretario, l'allora monsignor Stanislaw Dziwisz, Toaff fu una delle poche persone citate nel testamento spirituale del santo.
Il dialogo tra ebraico-cristiano fu (e tuttora è) una delle sue prerogative.
Noi tutti, ebrei e cristiani, abbiamo il sacrosanto dovere di portarlo avanti.
Al rabbino Toaff faccio i miei migliori auguri di buon compleanno.
Cordiali saluti.


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