Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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Visualizzazione post con etichetta scienza e cultura. Mostra tutti i post
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giovedì 2 agosto 2012

Creare cellule nuove? E' possibile ma...

Cari amici ed amiche.

Ieri, nella puntata della trasmissione televisiva condotta da Piero Angela "Superquark" si è parlato di un progetto che si sta facendo nell'Università di Nottingham, in Regno Unito.
Questo progetto è condotto dal professor Natalio Krasnogor .
Esso consiste nel creare pezzi di DNA da mettere in cellule.
Io che (anche se sono disoccupato) sono del settore, so di cosa si parla.
Il DNA (Acido desossiribonucleico) è un polimero.
Esso è costituito da monomeri.
I monomeri sono i nucleotidi e sono costituiti da una molecola di desossiribosio (uno zucchero aldo-pentoso a cui manca una molecola di ossigeno, C5H10O4), da un gruppo fosforico ed una base azotata.
Le basi azotate sono quattro e sono l'adenina, la citosina, la guanina e la timina.
Ciascun nucleotide ha una base azotata.
L'insieme di tutte le diverse combinazioni di basi azotate costituiscono il DNA e darà il proprio carattere alla cellula.
Ora, il progetto del professor Krasnogor consiste nel disegnare una sequenza di DNA al computer, ricombinando sequenze di piante ed animali.
Una volta trovata, la sequenza di DNA viene sintetizzata in laboratorio.
Infine, essa viene impiantata in un batterio, attraverso una trasduzione operata da virus batteriofago temperato.
Il batterio assume, quindi, i caratteri nuovi.
Ora, questa tecnica può essere utile.
Il batterio così ricombinato potrà, per esempio, sintetizzare insulina per i diabetici, potrà sintetizzare anticorpi oppure potrà essere utile nella lotta contro i tumori.
Oppure, esso potrà essere usato per salvaguardare l'ambiente.
Per esempio, esso potrà "mangiare" il petrolio che proviene dalle petroliere in avaria ed evitare disastri ambientali.
Tuttavia, fa fatta un'osservazione.
Conoscere una simile tecnologia significa avere anche una grossa responsabilità.
Non bisogna "giocare a fare Dio".
Se queste tecnologie dovessero finire in mani sbagliate, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.
Giocare a fare Dio può essere pericoloso.
Inoltre, questa teoria smentisce i deterministi.
Questa è una cosa positiva poiché rivaluta le capacità dell'uomo.
Cordiali saluti.


venerdì 27 luglio 2012

Oilproject? La nuova frontiera dell'istruzione!



Cari amici ed amiche.

Ieri, la trasmissione televisiva di Piero Angela  "Superquark" ha mostrato un nuovo modo di usare la rete.
Un gruppo di ragazzi ha fondato una sorta di "scuola virtuale".
Il nome di questa "scuola" è "Oilproject".
Per descrivere il sito, prendo le parole del medesimo, che recitano:

"La scuola che sogniamo noi non costa nulla.


Puoi entrarci sia da Torino, sia da Enna. Anche alle tre del mattino.

È indipendente e basata sulla valutazione fra pari.

È una scuola che corre alla tua velocità perché sei tu a decidere di cosa parlare. A rispondere alle domande non sono solo i docenti, ma anche i compagni di banco.

Nella scuola che abbiamo in mente noi potrebbe capitarti un professore non laureato: l'importante è che tu stia a bocca aperta ad ascoltarlo.


La nostra scuola è
una condizione mentale.

È una creatura in divenire.

La nostra scuola

è di tutti.

Oilproject, adesso, è sostanzialmente due cose:

- Il primo "YouTube" dedicato alla formazione. Chiunque può registrare lezioni, letture di tesine, ricerche, interventi e inviarli in formato audio/video a Oilproject. Il sogno è che entro dieci anni tutte le lezioni tenute nelle scuole e nelle università pubbliche vengano condivise online a beneficio, ad esempio, di chi vive in zone con una scarsa offerta didattica, combattendo così il digital divide culturale italiano.
La qualità delle lezioni è giudicata dal pubblico attraverso votazioni e meccanismi di valutazione fra pari.

- Una scuola in diretta online di attualità in cui è il pubblico, attraverso un sondaggio, a decidere di cosa parlare.
I talkshow-lezioni sono interattivi e non moderati: il relatore, semplicemente, risponde alle domande più votate, e cioè a quelle che riscuotono più interesse. La Scuola d'Attualità è realizzata con il supporto dei principali gruppi studenteschi italiani. A scegliere i relatori è un gruppo di persone (vietato dire "comitato scientifico").

La comunità

Nel 2004 un gruppo di ragazzi si incontra in un forum online di tecnologia. Ad uno mancano i soldi per iscriversi a un corso di programmazione in una scuola milanese, un altro non vede l'ora di insegnare a usare programmi di fotoritocco, un terzo è esperto di sistemi Linux, l'ultimo crea siti web. E allora decidono di farsi da soli una scuola non convenzionale in cui ognuno, semplicemente, può raccontare quello che sa a chi lo vuol star ad ascoltare.

La comunità è composta da migliaia di utenti di tutte le età decisi a condividere le proprie conoscenze e imparare dalle esperienze altrui sfruttando le tecnologie più dinamiche. I docenti di una lezione sono anche gli studenti di un'altra: non c'è netta distinzione tra chi insegna e chi impara. Chiunque può rivolgere domande in diretta web e votare quelle altrui.

Oggi gli insegnanti hanno dai 14 ai 75 anni. A volte sono perfetti sconosciuti, a volte sono intellettuali, imprenditori, esponenti politici, scrittori o scienziati. Tutti uniti per sperimentare la formula del Liberi di imparare, liberi di insegnare.

Ed è con questo spirito che ogni sera centinaia di utenti accedono alle lezioni, si scambiano dritte e consigli, scherzano, imparano ed a volte vengono richiamati all'ordine se troppo esuberanti.

Hanno parlato di noi

Hanno parlato di Oilproject le reti televisive Rai Tre, Rainews24 e La3 (Sky), i quotidiani Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Il Messaggero, Il Giornale, Metro. Tra le radio: Rai Radio 1, Radio Capital, RadioBase (Popolare Network), RadioLinux. Hanno raccontato Oilproject anche le riviste Wired, Grazia, Prima Comunicazione, Rolling Stone, Glamour, Riders, Millionaire, Linux Pro, Open Source, Hackerjournal, la rubrica di B. Severgnini del Corriere della Sera Online e portali internet come Punto Informatico, Tiscali, TuttoGratis, Gnuvox, ZioBudda, Annozero, Excite, Programmazione.it, Bismark.it, Zeusnews, OpenSourceMania, FreeOnline, Bicocca.net e molti altri.
".

Io trovo che questo progetto sia molto interessante.
Internet, si sa, è uno strumento che permette di fare muovere le informazioni a grandi velocità e a grandi distanze.
Purtroppo, molti usano il web per guardare i video su Youtube o per fare facezie sui social network (come Twitter o Facebook), anziché fare delle cose serie.
Coloro che hanno fondato "Oilproject", invece, hanno dimostrato che la rete si può usare per fare delle cose serie.
Ritengo che questo progetto debba essere portato avanti e valorizzato.
Oltre a dare una marcia in più nello studio, esso può servire anche a trasmettere e comprendere opere letterarie e non solo.
Questo fa sì che si possa salvare il nostro patrimonio culturale.
Per preservare il patrimonio culturale, infatti, non basta salvare un monumento o un libro antico ma bisogna anche renderlo fruibile a tutti.
"Oilproject" può contribuire a fare ciò.
L'unico appunto che posso fare è il definire "scuola" questo spazio web.
Quando penso ad un scuola, penso ad un professore che parla ai suoi alunni.
Io preferisco paragonare "Oilproject" ad una sorta di "piazza virtuale", o meglio, una sorta di "agorà virtuale".
In fondo, anche la facoltà di accedere alla rete è fattore di democrazia. 
Cordiali saluti.

giovedì 21 giugno 2012

Cosa accadrebbe se Scipione lasciasse il posto a Piscione?

Cari amici ed amiche.

Oggi è il 21 giugno e vi è il solstizio d'estate, il giorno più lungo.
In questo periodo è arrivato Scipione, l'anticiclone africano che sta portando l'afa di questi giorni.
Tuttavia, verso il week end sono previsti dei temporali.
Qui ci può essere il problema.
Il caldo genera energia e questa energia genera correnti ascensionali.
Venendo a contatto con l'aria fredda, esse favoriscono la formazione di nuvole cumuliformi a sviluppo verticale, i cumulonembi.
Essi si formano in tre stadi, il Cumulonimbus calvus, Cumulonimbus pannus e Cumulonimbus incus.
Purtroppo, questo calore è tale da rendere forti le correnti ascensionali, ossia correnti di aria calda che vanno verso l'alto, formando delle nuvole.
Queste nuvole si formano in presenza di aria calda ed instabile che porta con sé vapore acqueo.
Ora, il caldo rischia di creare correnti ascensionali così forti da provocare la nascita di Cumulonimbus incus.
Questo tipo di nube rappresenta lo stadio più avanzato di cumulonembo.
La sua estremità superiore è piatta (a forma di incudine) perché raggiunge la massima quota in cui tocca una massa di aria fredda e stabile.
Qui la nube si ghiaccia.
Così si forma la grandine.
il vapore acqueo si ghiaccia e,  quando il cristallo di ghiaccio diventa pesante,  cade a terra.
Oltre a ciò, il maggiore movimento delle correnti genera un maggiore movimento delle particelle. Questo movimento favorisce una maggiore formazione di energia elettrostatica, energia che si manifesta nei fulmini.
Se a ciò aggiungiamo il rischio di piogge torrenziali è alto.
Ora, potete capire che il rischio di nubifragi sia molto alto.
Voglio terminare con ironia.
In pratica, Scipione potrebbe andarsene e potrebbe arrivare suo "fratello" Piscione.
Scommetto che Roncoferraro (il mio Comune) si allagherà!
Cordiali saluti.


giovedì 7 giugno 2012

Terremoti, cosa sta succedendo in Pianura Padana?

Cari amici ed amiche.

Il sito "Meteoterremoti" continua a segnalare scosse di terremoto, qui in Val Padana.
Anche ora, ne ho sentita una questa notte ed anche ora ne sento qualcuna.
Qui la gente si sta sbizzarrendo in teoremi vari.
C'è chi dice che il sisma sia stato causato da alcune trivellazioni fatte in Emilia per lo stoccaggio del gas.
Secondo questo teorema, coloro che hanno fatto queste trivellazioni hanno immesso nel sottosuolo dell'azoto liquido.
Questo azoto liquido (che è a bassissima temperatura) avrebbe rotto la roccia sottostante, generando di fatto un terremoto di crollo.
Secondo altri, invece, pare che c'entri il "progetto HAARP" , un progetto americano con cui si vorrebbe modificare il clima e generare terremoti.
Io, però, penso che questo terremoto sia un fenomeno tettonico.
L'Italia è un Paese sismico.
Esso si trova tra delle faglie, ossia tra punti di congiunzione tra le placche in cui è divisa la crosta terrestre.
Questo spiega i terremoti ed i vulcani.
La placca africana e quella euroasiatica si scontrano.
La placca africana sta salendo.
Questo generò la nascita degli Appennini.
Ora, la placca africana sta spingendo ancora verso nord.
Gli Appennini si stanno spingendo verso nord.
Questo genera una subduzione.
La placca africana si infila sotto quella euroasiatica, generando il terremoto.
Pensate che pare che nostra zona si sia alzata di 15 cm.
Chissà cosa succederà in seguito?
Chi vivrà...vedrà!
Cordiali saluti.

domenica 3 giugno 2012

Terremoto, cosa sta accadendo?

Cari amici ed amiche.

Ho altre notizie sul terremoto che sta colpendo l'Emilia e la Provincia di Mantova.
Purtroppo, ieri sera, il nostro parroco, don Alberto Bertozzi, ha dato delle notizie non belle sulle condizioni della nostra chiesa.
Com'è noto, la chiesa di Roncoferraro è stata chiusa per precauzione.
Tuttavia, vi sono delle notizie che possono generare alcune preoccupazioni.
Vi sono delle crepe che dovranno essere valutate.
Ci sono state anche delle scosse.
Come ho già scritto anche su "Italia chiama Italia (nell'articolo intitolato "Terremoto, Mantovano a rischio!" ) la nostra Provincia rischia di avere dei problemi veramente grossi.
Ora, provo a spiegare quello che sta accadendo, avvalendomi anche di materiale scientifico che ho preso qua e là.
Il territorio mantovano è spaccato in due da una faglia che corre sotto il Po.
Questa faglia divide le Alpi dagli Appennini.
La placca appenninica spinge verso nord e da qui nascono i terremoti.
Ora, c'è da tenere conto di una cosa.
Il Po attuale è diverso da quello di secoli fa.
Gli argini ne hanno modificato il corso.
Per esempio, in origine, il centro abitato di Governolo si trovava a sud del Po.
Oggi, invece, si trova a nord, nel Comune di Roncoferraro.
Quindi, la faglia potrebbe avere una conformazione diversa rispetto all'attuale corso del Po.
Questo rischia di creare problemi.
Cordiali saluti.

martedì 31 gennaio 2012

ISAAC NEWTON, L'ALCHIMIA E LA SINDROME DI ASPERGER



Cari amici ed amiche ed amiche.

Questa frase è nota a tutti e recita:

" Sibi gratulentur mortales tale tantumque exstitisse humani generis decus".

Questa frase parla di Isaac Newton (25 dicembre 1642-31 marzo 1727), un uomo che un luminare della scienza ma che ebbe anche parecchi lati oscuri.
Uno di questo riguardò una sua scoperta, quella della luce.
Egli capì che la luce fu fatta di particelle ma pare che fosse arrivato a quella tesi attraverso un esperimento di alchimia.
Pare, infatti, che egli avesse appreso le tecniche alchemiche dagli scritti di un alchimista polacco vissuto nella corte di re Sigismondo Vasa, Carpeoro Michael Sendivogius (che è raffigurato nell'immagine in basso che io ho ripreso dal libro "Europa misteriosa", un testo della casa editrice "Reader's Digest" che è in mio possesso, 1566-1636).
Per gli alchimisti del XVI e del XVII secolo, Sendivogius fu un maestro.
Egli faceva esperimenti con il piombo, rifacendodosi al "Viridarium Chymicum", un'opera di Stolcius, la cui pubblicazione fu fatta nel 1624.
In questo trattato vengono spiegati alcuni esperimenti alchemici con il rame (cuprum) e con altri elementi chimici.
Pare che Newton fosse venuto a conoscienza di tali teorie e che avesse voluto usarle per fare esperimenti sulla luce.
In base a queste teorie, pare che egli avesse fatto l'esperimento per scoprire la natura della luce.
Vi sarebbero delle prove certe che lui avesse fatto un esperimento alchemico che io credo di avere potuto riassumere attraverso la seguente equazione chimica:

4KNO3+2C->2K2CO3+2N2O3

Per dirla in parole povere, Newton mise del salnitro (nitrato di potassio, KNO3) in un crogiolo, scaldandolo sul fuoco.
Il sanitro si fuse e Newton aggiuse del carbonio (come carbone nero, C).
Da ciò si innescò una reazione di ossidoriduzione in cui l'azoto nitrico si ridusse dal numero di ossidazione +5 al numero di ossidazione +3, acquisendo due elettroni, ed il carbonio si ossidò dal numero di ossidazione 0 a +4, perdendo quattro elettroni.
Il calore fece da catalizzatore.
Questa reazione generò il carbonato neutro di potassio (K2CO3) e l'anidride nitrosa (triossido di diazoto N2O3).
Il calore fece da catalizzatore.
Che Newton si fosse interessato all'alchimia era cosa nota.
Tuttavia, egli non poté comunicare al mondo questa sua passione.
La chimica, infatti, non fu ancora vista come scienza.
Solo con Robert Boyle (1627-1691), la chimica ebbe una cittadinanza nel mondo delle scienze.
Prima di lui, l'alchima e la chimica erano viste come la stessa cosa.
Egli fu interessato all'alchimia ma coltivò anche un interesse per l'esoterismo e per la teologia.
Da protestante incallito, Newton ebbe una vera e propria ossessione per la Bibbia.
In particolare, egli volle scoprire la data dell'Apocalisse, attraverso la scienza ed i ragionamenti scientifici.
Trattai l'argomento nell'articolo intitolato "Newton potrebbe avere calcolato la data dell'Apocalisse?".
Ora, tutto ciò potrebbe essere ricoducibile ad una vera e propria malattia che potrebbe avere affilitto lo scienziato inglese, la Sindrome di Asperger.
Questa malattia crea delle disfunzioni cerebrali che rendono incapace di realzionarsi con gli altri la persona che ne è affetta.
In pratica, il cervello di un malato di questa malattia funziona in modo diverso da quello di una persona normale.
Le dodici parti che compongono il cervello funzionano in modo dissociato, come se fossero dodici computers.
Questo rende la persona malata capace di fare calcoli e leggere molto ma nel contempo incapace di essere empatico verso il prossimo e di relazionarsi con gli altri.
Anzi, per queste persone il sapere diventa quasi un'ossessione.
Pare che altri uomini di cultura e di scienza ne fossero stati affetti.
Cito Charles Darwin ed Albert Einstein.
Io credo di avere capito cosa potrebbe avere fatto ammalare Newton.
Come ho già detto, egli praticava l'alchimia.
Nell'alchimia venivano usati anche elementi come piombo e mercurio, due elementi tossici poiché si legano con i gruppi -SH degli enzimi, inattivandoli.
Questo genera anche letargie e turbe mentali.
Trattai l'argomento in vari articoli, come quello intitolato "L'impero che (forse) morì col piombo".
Inoltre, va tenuto conto anche dell'inquietudine religiosa dell'Inghilterra dell'epoca.
Da qui potrebbe essere nata la malattia che potrebbe avere afflitto Newton fino alla morte.
Tra l'altro, in punto di morte, egli fece bruciare tanta parte dei suoi scritti.
Perché fece questo?
E' una domanda che ancora non ha risposta.
Comunque, Newton diede un forte contributo alla scienza ma non si può non tenere conto della sua realtà personale e del contesto in cui visse.
Cordiali saluti.

giovedì 8 dicembre 2011

IL SALE, CULTURA E SALUTE





Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo del blog del Centro "Halos Benessere", centro benessere che si trova a Barbassolo (una frazione del Comune di Roncoferraro, in Provincia di Mantova), via Giacomo Puccini n°9.
L'articolo è intitolato "Halos benessere (grotta di sale) ed i suoi benefici".
Con il termine "sale" si intende un composto chimico costituito da un catione (genericamente metallico) e da un anione (che in genere è un residuo acido).
Nel linguaggio corrente, con il termine "sale", si intende indicare il cloruro di sodio (NaCl).
Il cloruro di sodio è sempre stato un composto chimico molto importante per la storia umana.
Fin dalla preistoria, l'uomo usava il sale per insaporire i cibi e per conservarli.
Infatti, oltre a quella di insaporire i cibi, il sale ha la capacità di assorbire acqua.
Per questo, veniva usato (e tuttora viene usato) per conservare cibi come le carni, che in altre condizioni andrebbero incontro alla decomposizione e alla putrefazione.
Del resto, i trattamenti a base sali sodici erano applicati per la mummificazione dei cadaveri in Egitto.
In quest'ultimo procedimento (in genere) non fu usato il cloruro di sodio ma il carbonato decaidrato di sodio (Na2CO3*10 H20), il natron,
Tra l'altro, dal termine "natron" deriva il termine latino "Natrium", il nome scientifico del sodio.
Il sale veniva estratto facendo evaporare le acque ricche di questo composto, come le acque marine.
In seguito, si incominciò ad estrarre il sale dalle montagne.
Infatti, i giacimenti che ci sono nei monti furono originati dalla presenza di mari antichi che si prosciugarono, in seguito agli spostamenti della terraferma.
Gli antichi Romani usavano il sale per produrre una pasta fatta con le interiora di pesce, il garum.
Ben presto, il sale si trasformò nell'"oro bianco" .
Gli antichi soldati romani erano pagati in sale. Da qui nacque il termine di origine latina "salario".
Nel Medio Evo si creò la "Via del Sale" , un insieme di strade che scendeva lungo l'Appennino e che arrivava fino all'Italia settentrionale.
Addirittura, il re di Francia, Filippo IV il Bello (1268-1314), usò il sale come "gabella".
Quindi, da ciò si può capire l'importanza del sale.
Un detto arabo dice indica un accordo tra persone, dicendo che "ci sia del sale tra di loro".
Gesù Cristo parlò del sale, nel Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetto 13).
Gli ebrei usano il "sale kosher", un sale più grosso che fa uscire meglio il sangue dalla carne.
A Wieliczka, in Polonia, esiste una miniera di sale in cui vi è una cappella con statue fatte di sale.
Quindi, il sale è un composto ha acquisito un ruolo molto importante.
Possiamo dire che abbia una sua sacralità.
Cordiali saluti.

venerdì 15 luglio 2011

TERRITORIO MANTOVANO, ENERGIA E TUTELA DEL PRODOTTO LOCALE





Cari amici ed amiche.

Nel filmato che ho preso da Youtube mostra uno spezzone della trasmissione "Kitchen Nightmares UK" in cui vi è il noto chef Gordon Ramsay che visita un locale dello Yorkshire, il "Fenwick Arms". Il sito di questo pub del Regno Unito è http://www.fenwickarms.co.uk/. In quella puntata della trasmissione, Ramsay ha lanciato la "campagna del vero sugo inglese", "the real gravy". Uno dei punti di forza della politica aziendale di Ramsay è proprio la valorizzazione del prodotto locale.
Ora, non sono qui per fare pubblicità a Ramsay. Non ne ha bisogno perché ha dimostrato di essere un grande imprenditore.
Invece, voglio fare un discorso generale sulla tutela dei prodotti locali e sulla questione delle nuove esigenze, a cominciare dall'energia. Si sa, oggi si parla tanto di "fonti rinnovabili".
Ora, qui vi sono degli equilibri da rispettare.
Per esempio, qui nella provincia di Mantova vi è la questione dei "parchi solari" e delle centrali a biogas che spuntano come funghi.
Scrissi di ciò nell'articolo intitolato "Centrale a biogas di Castelletto Borgo, due parole".
La realizzazione di questa centrale a biogas ha sollevato molte preoccupazioni tra gli abitanti di Castelletto Borgo, una frazione in comune tra i comuni di Mantova e Roncoferraro.
Tra l'altro, so che quelli del Circolo della Libertà "Nuove Prospettive per Roncoferraro" hanno messo quel mio articolo sul loro blog. Questo mi fa piacere.
Confermo quanto scritto in quel mio articolo.
Una delle preoccupazioni degli abitanti di Castelletto Borgo (e di tutto il Mantovano) sta nel fatto che con l'aumento di queste centrali vengano tolti terreni all'agricoltura.
Questa preoccupazione fu espressa anche dall'amico Ettore Alessi, fondatore del succitato circolo, che spesso mi cita sul blog.
Il Mantovano è una terra di prodotti agroalimentari di eccellenza.
Un esempio?
Mantova è zona di produzione del Melone mantovano d.o.c, che ha il suo fulcro nella zona di Rodigo, dei pomodori, della vite per fare il vino "Lambrusco" (che in mantovano viene chiamato "Scagaron"), della barbabietola da zucchero, del riso "Vialone Nano" (che il suo fulcro nella zona di Castelbelforte, Bigarello, San Giorgio, Castel d'Ario, Roncoferraro, Villimpenta, Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia), della zucca e del mais, che viene usato sia per l'alimentazione umana che per quella degli animali.
Se togliamo terreni all'agricoltura molte di queste produzioni rischierebbero di scomparire.
Ora, è fuori dubbio il fatto che chi fa impianti fotovoltaici e centrali a biogas tolga terreni all'agricoltura.
Serve, quindi la ragione.
Se si fanno i "parchi solari" o le piantagioni di mais per le centrali a biogas, si rischia di togliere terreno all'agricoltura tradizionale, che è un vanto del Mantovano.
Quindi, qui vi è un rischio di una perdita economica e culturale.
Infatti, anche il cibo è cultura.
Bisogna trovare un compromesso.
Ad esempio, nella trasmissione "Superquark" di Piero Angela hanno fatto vedere che vi è la possibilità di ricavare bioetanolo dalla Phragmites australis e la Arundo donax, le note "canne dei fossi".
Ora, il Mantovano è ricco di simili piante.
Perché non ricavare il trinciato da una simile pianta, anziché ricavarlo dal mais?
Sarebbe anche una materia meno costosa.
Infatti, una pianta del genere non avrebbe bisogno di simili trattamenti per crescere.
Così, si potrà salvaguardare il nostro prodotto agralimentare.
Tra l'altro, la Arundo donax è particolarmente invasiva.
Quindi, il suo utilizzo permetterebbe una migliore manuntazione dei fossi mantovani.
Come ho già detto, noi dobbiamo salvare i nostri prodotti agroalimentari.
Le vere nemiche di essi non sono le coltivazioni OGM (cosa che qualche fanatico pseudo-ambientalista vuole fare credere) ma certe politiche sbagliate, come quelle che ci sono qui nel Mantovano.
Confermo anche il mio giudizio negativo sul discorso fatto dal sindaco di Roncoferraro, Candido Roveda, a Castelletto Borgo.
Cordiali saluti.







venerdì 22 aprile 2011

MALATTIE CARDIOVASCOLARI? POSSONO ESSERE UN PROBLEMA SOCIALE!






Cari amici ed amiche.


Il video che ho preso da Youtube mostra un personaggio del reality show "Hell's Kitchen", http://www.fox.com/hellskitchen/.
Da un po' di tempo a questa parte, seguo con interesse questo programma su "Sky Uno" . Non mi sono mai piaciuti i reality show ( e tuttora non mi piacciono) ma, strano a dirsi, mi interessa la cucina. Mi sembra anche un programma fatto bene. Grazie ad "Hell's Kitchen", ho imparato a fare il garlic bread.
Il personaggio in questione è Robert Hesse, un cuoco di New York che ha partecipato alla V edizione e alla VI di questo reality show. Proprio nella V edizione, che fu vinta dal giovane chef della Florida Danny Veltri (il cui cognome denota origini italiane), Robert (che era in finale) fu costretto a lasciare perché sofferente di pericardite.
Rischiò di morire.
Partendo dalla vicenda di questo personaggio che mi ha colpito molto, tenendo conto anche del fatto che abbia la mia età e che mi ricordi un collega di classe nelle scuole superiori, vorrei parlare delle malattie cardiovascolari che oggi stanno crescendo sempre di più.
Perché questo?
Di sicuro, le malattie cardiovascolari sono correlate all'obesità problema che affliggeva anche Robert.
Infatti, le persone obese hanno spesso problemi anche a livello della trigliceridemia e della colesterolemia. In particolare, è pericoloso l'aumento del colesterolo LDL.
Questo favorisce l'insorgere di problematiche come l'aterosclerosi, ossia la formazione di placche di grasso che si attaccano alle pareti dei vasi sanguigni.
I vasi sanguigni si vedono con il lume ridotto e ciò costringe il cuore a pompare più velocemente.
Con questo sforzo, il cuore diventa più muscoloso e meno efficiente.
Ciò determina l'ipertensione.
I cumuli di lipidi attaccati alle pareti dei vasi possono staccarsi e (con le piastrine del sangue) possono trasformarsi in trombi.
Trasportati dal sangue, i trombi possono finire in vasi più piccoli ed ostruirli. Si possono avere così problemi gravi come l'ictus, l'infarto miocardico o le cancrene degli arti.
La tragliceridemia e la colesterolemia possono essere fatti aumentare anche dal diabete mellito. Questa malattia è dovuta ad una carenza di insulina, l'ormone che permette agli zuccheri di entrare nei tessuti. Per avere energia, le cellule dei tessuti devono usare gli acidi grassi e le proteine. Mancando però l'acido ossalacetico (che deriva dagli zuccheri) non può esserci il Ciclo di Krebs e, di conseguenza, si forma tanto Acetil-Coenzima A che viene rimesso in circolo nel sangue e che viene riconvertito in trigilceridi e colesterolo.
Oltre a questo, vi è un altro fattore che favorisce i problemi cardio-circolatori, lo stress.
Qui posso parlare per esperienza personale.
Nel 2001, ebbi una brutta esperienza.
Ci fu, infatti, un mio vicino di casa che litigò con tutto il quartiere. Egli, tra l'altro, minacciava le persone. Una bella sera, questi decise di litigare con me.
Lì per lì fui tentato di sferrargli un pugno in faccia, anche perché arrivò a minacciarmi fisicamente.
Da tempo, lui mi provocava, cercando la rissa.
Quella sera, per poco non ci furono i fatti. Mia madre mi fece allontanare. Il bulletto, però, continuava ad insultare e se la prese con i miei genitori.
Contro mio padre, lanciò un'accusa assurda. Mio padre era tentato di dargliele. Per fortuna che intervenne mia madre ed evitò il disastro.
La mia rabbia era tale che, se lo avessi avuto tra le mani, lo avrei conciato per le feste.
Purtroppo, iniziai a sentirmi male. Sembrava che mi scoppiasse il cuore.
Mi sentìi strano. Dovettero chiamare il medico.
Fu ipertensione. Fu lo stress (dovuto alla situazione) a causare questo.
Ora, nel mio caso, fu un episodio.
Uno stress continuo espone al rischio di ipertensione e ciò non fa bene al cuore.
Di sicuro, la nostra società (che ha sempre ritmi alti) favorisce lo stress.
Ora, quello delle malattie cardiovascolari può diventare un problema sociale.
Una persona che ha questo tipo di malattie ha una qualità della vita minorata.
Per contrastare questo problema, si devono fare una vera e propria educazione delle generazioni più giovani, a cominciare dall'alimentazione, ed una ricerca scientifica più accurata.
Con queste due cose si possono salvare molte vite.
Forse, queste due procedure possono essere più efficaci di altre che, a mio avviso, sono stravaganti, come la proposta di tassare gli obesi che, oltre ad essere bislacca è anche ingiusta perché discrimina una categoria di persone.
Termino, augurando a tutti una serena Santa Pasqua.
Che Dio vi benedica.
Cordiali saluti.













giovedì 13 gennaio 2011

SCIENZA ED ARTE NELL'ANATOMIA DEL RINASCIMENTO

Cari amici ed amiche.

Tocco un tema che è già stato toccato nella puntata del 20 dicembre scorso di "Voyager" , http://www.voyager.rai.it/ , l'ottima trasmissione del professor Roberto Giacobbo.
In questa puntata, ambientata a Firenze e dedicata ai musei, si è parlato anche di anatomia.
E' fuori discussione il fatto che l'uomo fosse sempre stato curioso verso la natura e la scienza.
Oggi, vi voglio parlare proprio degli studi anatomici fatti nel Rinascimento.
Ad interessarsi di anatomia non furono solo uomini strettamente legati alla scienza ma anche figure che si interessavano di arte.
Un esempio?
Un esempio fu Leonardo da Vinci (1452-1519) che di giorno visitava i malati negli ospedali (che nell'epoca non erano i luoghi di cura attuali ma ricoveri per persone malate e poveri) e di notte prendeva i cadaveri e li sezionava per vederne i gli organi ed i particolari anatomici.
Del resto, vi sono le prove che ciò avveniva, Basti leggere il "Codice Atlantico", ove vi sono gli schizzi del genio fiorentino che raffigurano i particolari anatomici del corpo umano,come muscoli, tendini ed ossa.
In base agli studi anatomici, egli fece il suo celebre affresco della "Battaglia di Anghiari" , opera che fu fatta nel "Salone dei Cinquecento" del Palazzo Vecchio di Firenze ma che non è visibile.
Infatti, fu coperto dagli affreschi del Vasari (1511-1574) ma qui c'è un mistero.
In realtà, il pittore aretino potrebbe avere fatto fare un'intercapedine con cui potrebbe avere salvato l'opera di Leonardo, che era contraria ai Medici, la signoria del tempo.
Si sta facendo un'indagine a tale riguardo ed anche il professor Giacobbo (con la sua trasmissione) è partecipe ad essa.
Alla "Battaglia di Anghiari" si isprarono altri pittori come l'olandese Rubens (1577-1640).
Questo fu un grande progresso sia per la scienza che per l'arte.
L'arte, infatti, uscì completamente dallo schema della pittura gotica, che era ancora influenzata dal clichet bizantino ed assunse un maggiore realismo.
Lo stesso si può dire della scultura.
L'arte, quindi, iniziò a basarsi sugli aspetti del corpo reale e sul calcolo.
Questi studi influenzarono anche Michelangelo Buonarroti (1455-1464).
Le sue opere dimostrano ciò. Esempi sono la Cappella sistina (di cui parlai nell'articolo intitolato http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/codice-michelangelo.html) o le sculture della Tomba di Papa Giulio II.
I soggetti mostrano tutta la fisicità, nei minimi particolari.
E' ovvio, però, gli studi anatomici abbiano influenzato anche la scienza.
Grazie ad essa, ad esempio, si capì molto del funzionamento del corpo umano, degli organi e dei tessuti che lo compongono ed anche della causa della morte di una persona.
Un esempio fu Michele Serveto (1511-1553) un medico spagnolo (di origine ebraica ma convertito al cattolicesimo e poi divenuto antitrinitario e per questo motivo fu messo al rogo dai calvinisti in Svizzera) che fu il primo uomo a studiare la circolazione del sangue.
Contemporaneo di Serveto fu Andrea Vesalio (1514-1564). Questo medico fiammingo (il cui nome fu Andreas Van Wesel) fu l'artefice di una grande ricerca sul corpo umano.
Egli smentì Galeno che affermava che i nervi erano cavi al loro interno.
Inoltre, fece una ricerca dettagliata su tutte le parti del corpo umano, smentendo la diceria che diceva che l'uomo avesse una costola in meno della donna, diceria che non è riconosciuta nemmeno dalla Chiesa.
Quindi, gli studi di Vesalio perfezionarono la conoscenza del corpo umano.
Anche nei secoli a venire, si fecero altre ricerche.
Tra il XVIII ed il XIX secolo, ci furono due grandi anatomisti, il napoletano Raimondo di Sangro (1710-1771) ed il veneto Girolamo Segato (1792-1836).
Il primo fece le "macchine anatomiche", di cui parlai nell'articolo intitolato "CAPPELLA DI SAN SEVERO, UN EDIFICIO TRA FEDE E MISTERO", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/cappella-di-san-severo-un-edificio-tra.html.
Il secondo, invece, si interessò di egittologia e mummificazione e fece delle riproduzioni di corpi, tessuti ed organi umani basati su corpi, tessuti ed organi veri, presi da cadaveri.
Anche la mummificazione interessò molto l'uomo e l'esempio fu quello delle mummie di Palermo, di cui parlai nell'articolo intitolato "MUMMIE DI PALERMO, UN PATRIMONIO DI SCIENZA E DI CULTURA", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/mummie-di-palermo-un-patrimonio-di.html. la mummificazione non fu solo una cosa legata all'Antico Egitto.
Nel Medio Evo si parlava di "mummificazione". Una leggenda narra che a Mantova l'ultimo membro della signoria dei Bonacolsi, un tale Rinaldo detto "Passerino", fosse stato fatto mummificare da Luigi Gonzaga, che nel 1321 lo spodestò.
Una strega, infatti, disse al Gonzaga di fare mummificare il corpo del signore spodestato e di tenerlo perché se lo avesse gettato anche la signoria di cui egli sarebbe diventato capostipite sarebbe caduta.
In effetti nel XVIII, pare che l'ultima discendente dei Gonzaga avesse aperto una stanza e che avesse trovato la mummia di Passerino.
Pare che fosse rimasta inorridita dal "macabro cimelio" e che l'avesse fatto gettare nel vicino lago.
Pochi anni dopo, la signoria dei Gonzaga si estinse e Mantova passò al dominio degli Austriaci.
Anche il corpo del Santo Patrono di Mantova, Sant'Anselmo di Lucca, fu mummificato.
Secondo alcuni, pare che ci fosse stata la collaborazione di dotti ebrei.
Infatti, a Mantova c'è un'antichissima comunità ebraica che nei secoli passati fu florida e diede un contributo culturale enorme alla città. Essi avevano conoscenze scientifiche all'avanguardia.
Nel XIX secolo, gli studi sull'anatomia continuarono.
L'interesse fu dovuto anche dal "gusto del macabro", tipico del romanzo gotico.
Un esempio fu il racconto della famosa storia di Frankenstein che fu scritto dalla scrittrice inglese Mary Shelley (1797-1851). Nello stesso periodo Alessandro Volta (1745-1827) operò e creò la pila. Nel 1836 John Frederic Daniell creò la pila (a cui dette il nome) che funzionò con soluzioni di Solfato di zinco (ZnSO4) e Solfato di rame II (CuSO4), barre di zinco e di rame ed un "ponte salino" (costituito da un tubo di vetro pieno di una soliuzione saatura di Nitrato di potassio, KNO3, e tappato da due tappi permeabili all'acqua), per il passaggio di elettroni, e funzionava tramite delle reazioni di ossidoriduzione.
Si incominciò a parlare di elettricità.
Pare che il mostro del racconto fosse il frutto di alcune dimostrazioni scientifiche fatte su cadaveri veri che tramite l'elettricità si contraevano.
Un esperimento simile venne fatto su delle zampe di rana da Luigi Galvani (1737-1798).
Succesivamente, ci furono scienziati che fecero lo stesso sui cadaveri umani.
Quindi, se pur con metodi discutibili, come la dissezione dei cadaveri, ci furono uomini che fecero il progresso scientifico.
Tenendo conto del fatto che non ci fossero stati frigoriferi e che il corpo umani è, per sua natura, pieno di germi (come, ad esempio, l' Escherichia coli, il Proteus vulgaris, la Klebsiella pneumoniae, lo Steptococcus faecium e lo Streptococcus faecalis presenti normalmente nell'intestino umano) esso andava incontro a fenomeni di decomposizione.
Quindi, questi uomini dovettero operare in un contesto difficile.
Questo avvalora le loro ricerche di cui noi dobbiamo fare buon uso.
Ricordiamocelo!
Cordiali saluti.

domenica 2 gennaio 2011

COME MORI' RE ENRICO VIII?

Cari amici ed amiche.



Il 28 gennaio 1547 morì un sovrano.
Il sovrano di cui sto parlando non è niente poco di meno che Enrico VIII Tudor, re d'Inghilterra e d'Irlanda.
Nato e Greenwich il 28 giugno 1491 e divenuto re il 23 giugno 1509, questo monarca divenne a noi noto per tante questioni, positive e negative.
Con la sua multiforme vitalità, egli preparò le basi della potenza marittima inglese e garantì al suo Paese ordine e lavoro.
Fu amante della cultura. Infatti, conosceva il latino, il francese e lo spagnolo, era una scrittore ed amava l'arte e l'architettura.
Ad esempio, egli fece fare la chiesa di San Pietro ad Vincula a Londra, in perfetto stile Tudor, evoluzione del gotico con l'arco policentrico, detto anche "arco Tudor".
Questo fu molto lodevole.
Purtroppo, la sua immagine fu rovinata ai nostri occhi da azioni negative da egli stesso commesse.
Infatti, questo re non fu solo un uomo colto e vitale ma fu anche una persona incline alla crudeltà e spesso preda della sua ingordigia di potere.
Nel 1534, per il fatto che la Curia romana e l'allora Papa Clemente VII gli avessero negato il divorzio da Caterina d'Aragona (per potere sposare Anna Bolena), re Enrico VIII separò la Chiesa inglese da Roma (Atto di supremazia) ed eliminò tutti gli oppositori, tra i quali il vescovo di Rochester Giovanni Fisher ed l'umanista, politico e suo amico Tommaso Moro.
Ne parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/combattere-il-buon-combattimento.html.
Il suo regno fu un regno di terrore.
Soppresse i monasteri e fece uccidere molti monaci. Di questo tema parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/inghilterra-dissoluzione-dei-monasteri.html.
Si sposò per sei volte.
Dal 1509 al 1533 fu sposato con Caterina d'Aragona che gli diede una figlia che si chiamava Maria e che dal 1553 al 1558 regnò con il nome di Maria I Tudor o "Maria la Cattolica". Caterina morì per malattia nel 1536,
Dal 1533 al 1536 fu sposato con Anna Bolena che gli diede una figlia di nome Elisabetta che regnò dal 1558 al 1603, con il nome di Elisabetta I
Anna Bolena fu fatta decapitare dal marito perché accusata diu adulterio e di stregoneria.
Dal 1536 al 1537, Enrico VIII fu sposato con Jane Seymour che gli diede il figlio maschio che prima non ebbe e che tanto lo ossessionò, Edoardo VI.
Quest'ultimo regnò dal 1547 al 1553. Jane morì di parto.
Dal 06 gennaio 1540 al 09 luglio 1540, egli fu sposato con Anna di Cleves da cui divorziò per una sua repulsione verso la sposa.
Dal 28 luglio 1540 al 23 novembre 1541, Enrico fu sposato con Caterina Howard.
Questo matrimonio finì tragicamente perché la moglie accusata di adulterio e venne fatta decapitare.
Dal 12 luglio 1543 fino alla sua morte, Enrico VIII fu sposato con Caterina Parr.
Quest'ultima morì nel 1548.
Quindi, re Enrico VIII arrivò anche a fare uccidere alcune sue mogli.
Ora sorge una domanda.
Come morì il re?
Re Enrico VIII non rovinò solo la sua fama e la sua salute spirituale ma anche la sua salute fisica.
Nell'ultimo periodo, egli era diventato obeso.
Infatti, la sua alimentazione fu sregolata. Egli mangiava molti piatti di carne ed amava la cucina molto sostanziosa.
Inoltre, beveva molto. Amava i vini della Toscana.
Questo gli provocò, sicuramente, dei problemi cardio-circolatori e, vista la forte presenza di purine nella sua alimentazione, egli si ammalò di gotta, ossia di un accumulo di acido urico nei tessuti che porta alla formazione di noduli nelle articolazioni (detti tofi) che posso creare dolori.
Inoltre, egli fu anche molto promiscuo nei rapporti sessuali.
Infatti, si sposò per sei volte ma ebbe anche delle relazioni extra-coniugali, da cui nacquero dei figli illegittimi. Pensiamo ad Enrico FitzRoy, I duca di Richomond (1519-1536), che nacque da una relazione con Elizabeth Blount.
Da ciò si può presumere che egli avesse contratto la sifilide, una malattia che si trasmette per via sessuale ed il cui agente eziologico è un batterio, il Treponema pallidum.
Questa malattia genera ulcere e gli stadi gravi porta problemi al sistema nervoso centrale, all'apparato cardio-circolatorio e ad altre parti del corpo.
Essa può generare anche la demenza.
Forse, già incline alla paranoia di suo, re Enrico VIII potrebbe essere peggiorato a livello mentale proprio a causa della sifilide.
Inoltre, a causa di un incidente, egli si fece male ad una gamba.
Forse, perché venuta a contatto con un batterio, il Clostridium perfringens, la ferita andò in cancrena. Questo lo portò alla morte.
Su questo re si può dire molto.
Lui si rovinò con le sue stesse mani.
Il suo regno promise bene all'inizio.
Egli iniziò facendo delle buone politiche, promuovendo la cultura, schierandosi con la Chiesa cattolica e creando le basi per la potenza navale inglese.
La sua sete di potere lo portò alla rovina.
La sua ossessione del figlio maschio che non arrivava lo portò alla rottura con la Chiesa cattolica e creò incertezza religiosa nel regno.
Infatti, lo scisma causò inquietudini religiose in Inghilterra.
Se molti (come il ministro Thomas Cromwell, conte di Essex) abbracciarono le idee luterane, re Enrico VIII rimase cattolico, almeno nel dogma.
E così, i protestanti finivano al rogo (come eretici) mentre i cattolici che rimasero fedeli al Papa vennero decapitati, come traditori.
La Torre di Londra fu piena di prigionieri, molti dei quali vennero condannati a morte.
La morte di re Enrico VIII non accontentò né i cattolici e né i protestanti.
Questi ultimi, con il successore Edoardo VI, ebbero la meglio (perché in Inghilterra si diffuse la Riforma) ma la situazione si rovesciò con Maria I e ci furono guerre di religione, che vennero sopite dalla regina Elisabetta I che ristabilì l'anglicanesimo come "Via media" tra cattolicesimo e protestantesimo ma poi, con gli Stuart, ci fu lo scontro tra Parlamento e Corona che portò alla Guerra Civile (1642-1660), di cui cadde vittima re Carlo I Stuart nel 1649.
Certamente, tutto ciò fu causato dalla decisione di re Enrico VIII che, assumendo anche il governo della Chiesa, aumentò il proprio potere e creò problemi con il Parlamento, istituzione riconosciuta dalla Magna Charta Libertatum del 1215.
Quindi, se pur indirettamente, re Enrico VIII ebbe una responsabilità anche nella fine di re Carlo I Stuart.
Di certo, su re Enrico VIII si diffusero vari aneddoti, più o meno veritieri.
Uno di questi dice che durante il suo funerale ci fu un incidente.
La sua bara cadde e si incrinò.
Dalla fessura iniziò ad uscire un liquido scuro.
Arrivò un cane e lo leccò.
Secondo alcuni, una cosa del genere non sarebbe mai successa se il re fosse rimasto fedele al Papa.
Del resto, su di lui ci furono delle profezie.
Una di queste fu di una suora e mistica di nome Elisabetta Barton, detta "Vergine del Kent".
Ella fu fatta decapitare nel il 20 aprile 1534 perché disse di avere visto l'Inferno con il posto riservato a re Enrico VIII.
Alcuni mesi dopo, il 03 novembre dello stesso anno, re Enrico VIII fece votare al Parlamento l'Atto di Supremazia, con cui ruppe con Roma.
La storia ci parla di questo personaggio che oggi riposa nella Cappella di San Giorgio di Windsor che, nel bene e nel male, disse la sua sula storia di un Paese molto importante, il Regno Unito.
Cordiali saluti.

giovedì 16 dicembre 2010

STORIA E MALATTIE


Cari amici ed amiche.
La Storia della nostra civiltà è stata determinata da tanti fattori, sia causati dall'uomo (come le guerre) e sia naturali (come terremoti e cambiamenti climatici).
Tra questi ultimi vi sono anche le malattie.
Esse furono spesso coniugate agli fattori già citati.
Prediamo, per esempio, quanto successe all'Impero romano.
Ne parlai nell'articolo "Vaiolo, una possibile arma di distruzione di massa", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/vaiolo-una-possibile-arma-di.html.
L'Impero romano si espanse, aumentò i commerci e venne a contatto con altre popolazioni e nuove malattie, tra cui il vaiolo.
Questo, assieme alle varie guerre civili all'interno, all'instabilità del governo e a un clima più freddo, determinò il declino e la caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476 AD.
Tra il 541 ed il 542 AD, a Costantinopoli ci fu un'ondata di Peste nera. Pare che questa pandemia fosse stata portata dai commerci con l'Etiopia.
Gli storici raccontano che per tanti anni il puzzo di morte ammorbò l'aria di Costantinopoli.
Questa peste colpì durante il regno dell'imperatore Giustiniano I, che con i suoi soldati era impegnato in Italia, per sconfiggere i Goti.
Tramite le truppe bizantine, la Yersinia pestis arrivò in Italia.
Secondo le stime, ci furono 25 milioni di decessi.
Parliamo anche di quello che successe nel XIV secolo.
Ne parlai nell'articolo "La peste nera, una tragedia che fece finire un'era", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/la-peste-nera-una-tragedia-che-fece.html.
In questo caso, la peste fu usata come un'arma batteriologica.
Infatti, dei Tartari che attaccarono la città genovese di Caffa (in Crimea), gettarono dei corpi di appestati nelle mura.
Le navi genovesi che partirono portarono il morbo a Costantinopoli e da lì in Europa.
La tragedia fu grande e la cartina qui sopra ne mostra la portata.
L'intero assetto sociale, politico e culturale dell'Europa fu distrutto.
Dal 1492 AD, con la scoperta di Cristoforo Colombo, gli Europei iniziarono ad andare nelle Americhe. A dare un contributo importante alla distruzione popolazioni autoctone del Nuovo Mondo furono proprio le malattie portate dagli Europei.
Le popolazioni autoctone non avevano mai conosciuto molte malattie degli Europei e non avevano il sistema immunitario in grado di affrontarle.
Tra il XVIII ed il XIX secolo, un medico inglese di nome Edward Jenner introdusse il vaccino contro il vaiolo.
Questo contribuì ad affrontare le malattie che continuarono ad imperversare in Europa e non solo.
Ad esempio, vi fu l"Influenza spagnola" , una pandemia influenzale che colpì tra il 1918 ed il 1919.
Essa era causata dal virus H1N1 che fu portato dalle truppe statunitensi, durante la I Guerra Mondiale. La situazione fu simile a quell'Italia durante la guerra tra Goti e Bizantini, di cui ho parlato prima.
Essa causava una febbre altissima, dolori lombari e tosse. I polmoni iniziavano, poi, a riempirsi di sangue e la morte sopraggiungeva. Secondo le stime, l'"Influenza spagnola" uccise 50 milioni di persone.
Mia nonna, buon'anima, mi parlava spesso di quella malattia.
Tra l'altro, il virus è simile a quello dell'"Influenza suina" che nel 2009 fece tanta paura.
Come si può ben vedere, la storia fu dettata anche dale malattie, a cui la scienza portò rimedio.
Abbiamo parlato dei vaccini e possiamo parlare, ad esempio, delle scoperte di Alexander Fleming (1881-1955), un biologo britannico che scoprì il lisozima (ezima battericida che si trova nella saliva e nelle lacrime) e la Penicillina, antibiotico prodotto dalla muffa Penicillium notatum.
Con gli spostamenti di persone, oggi, il rischio di venire a contatto con malattie sconosciute o non più presenti nelle nostre aree (come la peste ed il vaiolo) non è cosa remota.
Un esempio può essere la febbre emorragica causata da Ebola.
E' un argomento della tesina con cui mi diplomai nel 1999. Ancora oggi, ringrazio il mio collega di classe che mi diede il materiale di studio sulla malattia da virus Ebola.
Questo virus (che prende il nome dal fiume africano presso cui si manifestò) venne scoperto in Zaire (ex-Congo) nel 1976.
Di questo virus a RNA (che è appartenente alla famiglia dei Filoviridae e che in origine colpiva le scimmie e poi diventò capace di infettare l'uomo) si conoscono quattro ceppi, l'Ebola Sudan, l'Ebola Zaire, l'Ebola Tai Forest e l'Ebola Reston.
I primi tre sono pericolosi per l'uomo.
Prevalentemente, il virus si trasmette per contatto con il fluidi corporei dei malati.
La malattia che causa si manifesta dopo un periodo di incubazione che varia dai 2 ai 21 giorni ed inizia con mal di testa, debolezza, dolori muscolari, vomito, diarrea, faringite, congiuntivite e febbre.
Riproducendosi, il virus distrugge gli organi e crea sanguinamento e disidratazione.
Aree emorragiche si formano nelle sclere oculari e in vari punti.
La morte avviene dopo 5-10 giorni ma se si supera quel periodo la malattia ha buone possibilità di guarigione. Una volta guariti dalla malattia si è immuni.
Questo è un esempio di malattia dei giorni nostri.
Oltre tutte le cure possibili, servono le misure preventive. Non mi riferisco solo ai vaccini. Ad esempio, servono maggiori controlli, specie per ciò che riguarda i fenomeni di immigrazione, in particolare quella clandestina.
A volte, mi viene da ridere, quando sento parlare di "complotti" e di malattie create ad hoc e messe in giro per chissà quale scopo oscuro.
La storia dice che certe situazioni si possono verificare e penso che gli esempi fatti lo dimostrano.
Ci possono essere anche mutazioni accidentali di un virus che prima colpiva solo un determinato animale ma che da un certo punto è diventato pericoloso per l'uomo.
Del resto, la storia ce lo insegna.
Cordiali saluti.

giovedì 7 ottobre 2010

LA SUCCESSIONE DI FIBONACCI, I NUMERI DI DIO!


Cari amici ed amiche.
Vi parlo di un argomento molto interessante e particolare, la "Successione di Fibonacci".
Questa successione di numeri che fu elaborata dal matematico pisano Leonardo Fibonacci (1170-1240) nasconde molte cose.
Essa si caratterizza con una sequenza di numeri naturali che procede con la somma tra il numero antecedente e quello seguente.
E così, essa incomincia da 0 a cui si somma l'1 ed il risultato è 1.
A questo si aggiunge l'1 e la somma è 2. Al 2 si aggiunge l'1 e la somma è 3 e al 3 si aggiunge il 2 e la somma è 5 e così via.
La sequenza procede quindi nel seguete modo:
0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21 ed arriva fino a 1022324155.
I pratica, essa consta di 41 numeri.
Questa sentenza è molto particolare perché da essa si estrapola il numero aureo che approssimativamente è 1, 6180.
Esso può essere trovato facendo una somma tra 1 e la radice quadrata di 5 che viene divisa per 2.
Il numero aureo può quindi essere tradotto in un diagramma che ha la forma di una spirale. Questa è la "Sezione aurea".
Quello che è incredibile è che la natura ha molti collegamenti con la "Successione di Fibonacci" e con la "Sezione aurea", come anche l'arte figurativa umana.
Esempi?
Guardate i fiori.
Il numero dei loro petali è un numero della "Sucessione di Fibonacci".
Le lumache hanno il guscio a forma di spirale.
Un polpo ha otto tentacoli.
Anche il nostro corpo ha molto a che fare con Fibonacci.
Ad esempio, le nostre mani ed i nostri piedi hanno ciascuno 5 dita (numero di Fibonacci) e poi abbiamo due occhi, due braccia, due gambe, due orecchie, due polmoni, due reni, due ghiandole genitali ed uno stomaco, un fegato, un intestino, un cuore, una gola ed un cervello.
L'1 e il 2 sono numeri di Fibonacci.
Nell'orecchio abbiamo un organo chiamato "coclea" perché ha la forma di una chiocciola.
Anche il nostro stesso DNA ha la "Sezione aurea" .
Infatti, il DNA è costituto da due lunghe catena di nucleotidi. Ciascun nucleotide è costituito da una molecola di desossi-ribosio (uno zucchero pentoso, quindi a cinque atomi di carbonio), da un gruppo fosforico e da una base azotata che può essere l'adenina, la citosina, la guanina o la timina.
Le due catene di nucleotidi hanno la forma di una doppia elica.
Vi basta tutto ciò?
Quello che è sorprendente è che anche l'uomo ha usato la "Sezione aurea" per le opere artistiche.
Ad esempio, se venite a Mantova, visitate il Palazzo Te ed in particolare la Sala dei Giganti.
Se entrate in quella sala, mettetevi al centro di essa ed incominciate a girare con lo sguardo dalla base dei muri al centro della volta, ove vi è raffigurato Giove.
Noterete che tutte le figure sono disposte su una spirale.
Anche opere di un passato meno recente hanno ciò.
Ad esempio, nella cattedrale di Chartres, in Francia, c'è una sorta di "labirinto". Se lo guardate bene, vi noterete una spirale.
Anche il monumento megalitico di Stonehenge (in Inghilterra) ha lo stesso andamento.
Anche alcune delle linee dei Nazca, in Perù, hanno un andamento a spirale, come anche il minareto della moschea di Samarra (in Iraq) è un tortile.
Quest'ultima dovrebbe avere la forma della Torre di Babele. Anche le decorazioni della colonna dell'Apprendista della Cappella di Rosslyn (Scozia) hanno la stessa disposizione.
Ma poi, guardate anche la forma delle onde del mare o quelle dei cicloni e dei tornado.
Sia chi non crede che chi crede, dopo avere letto queste cose, deve essere indotto a riflettere.
Forse, la "Successione di Fibonacci" e la "Sezione aurea" indicano davvero che Qualcuno possa avere organizzato il mondo e noi.
Forse, tutto ciò potrebbe essere la prova dell'esistenza di Dio!
Tutta questa ricerca mi ha fatto venire voglia di fare una poesia:
LIUNARDU FIBONACCI
Comu lu celu, lu mari et li rocci...
cusì fici nta scienza una capiciuttata...
ellu, Liunardu dutturi Fibonacci,
cù onne nummuru...com' in feghjà unu ciuri...
comu pè quellu chì in scopre ebbe...
cusì comu nta billezza chì ellu liggìu...
comu nta vita et cusì forse ebbe a sapè...
chì ntra nuautri, in noi et supra staci Diu!
Leggete anche l'altra mia poesia nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2009/11/u-sacru-vignetu.html.
Guardate la disposizione dei versi.
Cordiali saluti.

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I vaccini hanno fatto danni...ed è ora di ammetterlo

Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot del quotidiano " La Verità ".