Pirchì la Matri mi sarvau...
quannu 'n casa accussì forti...
dû celu lu focu mi trasìu...
ca avissi purtatu dura la morti...
et pì dudici voti fussi statu...
dâ campana pì mia lu rintoccu...
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Visualizzazione post con etichetta scienza e fede. Mostra tutti i post
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domenica 6 maggio 2018
giovedì 15 settembre 2016
sabato 24 ottobre 2015
Sodoma e Gomorra? Potrebbero essere state distrutte da fulmini globulari
Cari amici ed amiche,
come riporta il sito "Huffington Post", sono stati trovati i resti di Sodoma, una delle due città peccaminose che furono distrutte da Dio.
come riporta il sito "Huffington Post", sono stati trovati i resti di Sodoma, una delle due città peccaminose che furono distrutte da Dio.
venerdì 24 maggio 2013
Antoine Lavoisier, lo scienziato ucciso dall'Illuminismo
Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo del sito dell'Unione Cristiani Cattolici e Razionali che è intitolato" Lavoisier, lo scienziato ucciso dall'Illuminismo".
Leggete l'articolo del sito dell'Unione Cristiani Cattolici e Razionali che è intitolato" Lavoisier, lo scienziato ucciso dall'Illuminismo".
mercoledì 8 maggio 2013
Biotecnologia, non demonizziamo ma...
Cari amici ed amiche.
Come credente cattolico e come persona che si è diplomata in chimica e biologia, sento molto il tema delle biotecnologie.
Come credente cattolico e come persona che si è diplomata in chimica e biologia, sento molto il tema delle biotecnologie.
lunedì 30 luglio 2012
Oriana Fallaci e le cellule staminali
Cari amici ed amiche.
Su Facebook, l'amica Irene Bertoglio (che stimo) mi ha fatto avere questa foto, con questa didascalia:
"«Non me ne importerebbe se le staminali servissero a guarire il mio cancro anzi i miei cancri. Dio sa se amo vivere, se vorrei vivere più a lungo possibile. Sono innamorata, io, della vita. Ma a guarire i miei cancri iniettandomi la cellula d'un bambino mai nato mi parrebbe d'essere un cannibale. Davvero non v'è limite all'incoerenza dei voltagabbana. Un tempo gli odierni cultori del cannibalismo urlavano che era crudele sacrificare gli animali nei laboratori. Ora invece accettano che le cavie siano i nostri figli mai nati. Accettano che le cellule di queste nuove cavie vadano ad arricchire le ditte farmaceutiche il cui cinismo supera quello dei mercanti d'armi, accettano che gli embrioni vengano squartati come bovi nelle macellerie per ricavarne tessuti e organi da vendere come si vendono i pezzi di ricambio per un'automobile. Ormai le cavie siamo anche noi. Una donna che subisce un'estrazione di un ovulo è certamente una cavia. Una che per restare incinta se lo fa impiantare, lo stesso, grazie a una scienza che è sempre più tecno-scienza, grazie a una medicina che è sempre più tecno-medicina, quindi sempre più disumana» (Oriana Fallaci)".
Su Facebook, l'amica Irene Bertoglio (che stimo) mi ha fatto avere questa foto, con questa didascalia:
"«Non me ne importerebbe se le staminali servissero a guarire il mio cancro anzi i miei cancri. Dio sa se amo vivere, se vorrei vivere più a lungo possibile. Sono innamorata, io, della vita. Ma a guarire i miei cancri iniettandomi la cellula d'un bambino mai nato mi parrebbe d'essere un cannibale. Davvero non v'è limite all'incoerenza dei voltagabbana. Un tempo gli odierni cultori del cannibalismo urlavano che era crudele sacrificare gli animali nei laboratori. Ora invece accettano che le cavie siano i nostri figli mai nati. Accettano che le cellule di queste nuove cavie vadano ad arricchire le ditte farmaceutiche il cui cinismo supera quello dei mercanti d'armi, accettano che gli embrioni vengano squartati come bovi nelle macellerie per ricavarne tessuti e organi da vendere come si vendono i pezzi di ricambio per un'automobile. Ormai le cavie siamo anche noi. Una donna che subisce un'estrazione di un ovulo è certamente una cavia. Una che per restare incinta se lo fa impiantare, lo stesso, grazie a una scienza che è sempre più tecno-scienza, grazie a una medicina che è sempre più tecno-medicina, quindi sempre più disumana» (Oriana Fallaci)".
Io penso che il vero problema non sia l'uso delle cellule staminali.
Esse possono essere utili per i trapianti di organi o per curare malattie come il morbo di Alzheimer o quello di Parkinson.
La ricerca sulle cellule staminali va incoraggiata, come va incoraggiata quella sugli ibridomi e sulla trasduzione dei virus batteriofagi.
Il problema è il modo in cui si vogliono ricavare queste cellule staminali.
Io trovo che sia inaccettabile volere ricavare le cellule staminali da ovuli fecondati.
Vanno trovate soluzioni alternative.
Ora, un ovulo fecondato è una potenziale vita umana che nasce.
In nove mesi, se tutto va bene, esso diventa un feto e, a sua volta, quest'ultimo diventa un essere umano.
Usarlo per le cellule staminali significa uccidere la potenziale vita che ne esce fuori.
Oriana Fallaci aveva ragione a parlare di cannibalismo.
Questo non deve essere interpretato come un ragionamento di fede ma, prima di tutto, come un ragionamento etico.
Cordiali saluti.
martedì 17 luglio 2012
Dal sito "Libertà e persona", I nemici della scienza: il caso paradigmatico di Cecchi Paone
Cari amici ed amiche.
L'amico Riccardo Di Giuseppe mi ha inoltrato su Facebook questo articolo del sito "Libertà e persona" che è intitolato "I nemici della scienza: il caso paradigmatico di Cecchi Paone" che recita:
"Galilei dimostrò la sfericità della Terra, “con l’osservazione”, questo grossolano errore di Cecchi Paone è di qualche tempo fa, ma si presta perfettamente a mostrare un importante meccanismo di disinformazione.
In realtà si tratta di un errore “di stato”, un errore diffuso ad arte per screditare il periodo storico pre illuminista. O meglio, la cultura della cristianità.
Se non fosse stato per un articolo apparso su UCCR non sarei venuto a conoscenza dell’ “infortunio” capitato a Cecchi Paone nel corso della trasmissione “Il Bivio”, condotta da Enrico Ruggeri.
Da UCCR riportiamo un commento:
il Pa(v)one nazionale ama anche presentarsi, durante il resto dell’anno, come fine intellettuale, come scienziato, come studioso. Ma anche qui con scarsi risultati come dimostra il filmato qui sotto di una puntata della trasmissione televisiva “Il Bivio”, condotta da Enrico Ruggeri. Il grande intellettuale omosessuale e anticlericale, dopo la classica citazione su Giordano Bruno (lasciando stranamente fuori le Crociate, l’Inquisizione e il Pio XII nazista), ha toccato un altro cavallo di battaglia laicista, ovvero il “caso Galilei”.
La notizia è nel fatto che un giornalista che viene accreditato come divulgatore scientifico, ex conduttore de La macchina del tempo, è caduto proprio sul proprio terreno, la scienza.
L’articolo su UCCR si conclude giustamente ristabilendo la verità dei fatti, una verità accessibile a tutti essendo disponibile su Wikipedia(tradotta dall’amico Francesco Santoni n.d.r.):
Chiunque nel Medioevo dava per scontato che la Terra fosse sferica, come spiega l’ottima pagina realizzata su Wikipedia e su Sapere.it, dove si sottolinea anche che «la moderna idea (sbagliata) che nel Medioevo si credesse che la Terra fosse piatta è entrata nell’immaginario collettivo nel XIX secolo, frutto delle idee positiviste». Ecco da dove attinge chi si è occupato più di dare compulsivamente la caccia ai presunti omofobi, piuttosto che usare il tempo per documentarsi.
E qui il discorso potrebbe ritenersi chiuso, ma è proprio da questo punto che ritengo importante proseguire. Il passaggio col quale si liquida l’origine della bufala della Terra piatta “frutto delle idee positiviste” va adeguatamente spiegato e ampliato.
Per farlo possiamo attingere alle parole del più importante evoluzionista degli ultimi decenni, Stephan Jay Gould, personaggio al di sopra di ogni sospetto, che viene ampiamente esaltato e celebrato dal versante darwinista. Nel suo libro “I pilastri del tempo“, compare un interessantissimo capitolo, il terzo, che ha il seguente titolo:
Colombo e la Terra piatta:
un esempio di falsificazione nel conflitto tra scienza e religione
Come rivela S.J. Gould, la falsa credenza della Terra piatta non fu una casuale conseguenza del clima positivista, ma una consapevole invenzione finalizzata a screditare la religione come nemica della scienza. Ma Gould si spinge oltre, la truffa della Terra piatta fu figlia in particolar modo della propaganda messa in moto con l’apparire della teoria di Darwin:
Non sarebbe esagerato affermare che la rivoluzione darwiniana ha direttamente innescato questa influente concettualizzazione del XIX secolo della storia dell’Occidente come guerra tra scienza e religione.
S. J. Gould – op.cit. pag. 114
E non per niente quando nel marzo scorso su Pikaia (il portale dell’evoluzione) si decise di celebrare S. J. Gould, venne proposta una votazione sui suoi libri omettendo proprio lo scomodo “I pilastri del tempo”:
Il fatto era stato già segnalato su CS-Celebrare S. J. Gould, o nasconderlo?
Ma allora non è possibile ridurre l’episodio della trasmissione di Enrico Ruggieri ad un semplice caso di ignoranza da parte di Cecchi Paone, si tratta di qualcosa di ben più serio. La falsificazione della storia operata nel caso della “Terra piatta” è parte di una vera e propria opera di disinformazione che vede compiersi pienamente il motto orwelliano del romanzo 1984:
“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
E’ da un secolo e mezzo che il passato viene manipolato per mostrare la marcia trionfale del progresso positivista, di cui la teoria di Darwin è il vessillo, contro l’oscurantismo cattolico, e quindi l’affermazione di Cecchi Paone, lungi dall’essere un errore, è corretta e rispecchia quello che il “politically correct” richiede.
Anche sui manuali scolastici si lascia credere che le cose siano andate così, come testimoniato dal seguente brano ripreso da un testo molto diffuso:
Non può sfuggire il fatto che, secondo questa falsa ricostruzione, tra un’antichità classica scientifica e razionale, e la modernità ci sia stato un evo cristiano oscurantista. Che le cose non stessero affatto così lo dimostra la Divina commedia in cui non solo è rappresentata la Terra sferica ma anche un corretto concetto di gravitazione, come si evince dalla seguente illustrazione:
".
L'amico Riccardo Di Giuseppe mi ha inoltrato su Facebook questo articolo del sito "Libertà e persona" che è intitolato "I nemici della scienza: il caso paradigmatico di Cecchi Paone" che recita:
"Galilei dimostrò la sfericità della Terra, “con l’osservazione”, questo grossolano errore di Cecchi Paone è di qualche tempo fa, ma si presta perfettamente a mostrare un importante meccanismo di disinformazione.
In realtà si tratta di un errore “di stato”, un errore diffuso ad arte per screditare il periodo storico pre illuminista. O meglio, la cultura della cristianità.
Se non fosse stato per un articolo apparso su UCCR non sarei venuto a conoscenza dell’ “infortunio” capitato a Cecchi Paone nel corso della trasmissione “Il Bivio”, condotta da Enrico Ruggeri.
Da UCCR riportiamo un commento:
il Pa(v)one nazionale ama anche presentarsi, durante il resto dell’anno, come fine intellettuale, come scienziato, come studioso. Ma anche qui con scarsi risultati come dimostra il filmato qui sotto di una puntata della trasmissione televisiva “Il Bivio”, condotta da Enrico Ruggeri. Il grande intellettuale omosessuale e anticlericale, dopo la classica citazione su Giordano Bruno (lasciando stranamente fuori le Crociate, l’Inquisizione e il Pio XII nazista), ha toccato un altro cavallo di battaglia laicista, ovvero il “caso Galilei”.
La notizia è nel fatto che un giornalista che viene accreditato come divulgatore scientifico, ex conduttore de La macchina del tempo, è caduto proprio sul proprio terreno, la scienza.
L’articolo su UCCR si conclude giustamente ristabilendo la verità dei fatti, una verità accessibile a tutti essendo disponibile su Wikipedia(tradotta dall’amico Francesco Santoni n.d.r.):
Chiunque nel Medioevo dava per scontato che la Terra fosse sferica, come spiega l’ottima pagina realizzata su Wikipedia e su Sapere.it, dove si sottolinea anche che «la moderna idea (sbagliata) che nel Medioevo si credesse che la Terra fosse piatta è entrata nell’immaginario collettivo nel XIX secolo, frutto delle idee positiviste». Ecco da dove attinge chi si è occupato più di dare compulsivamente la caccia ai presunti omofobi, piuttosto che usare il tempo per documentarsi.
E qui il discorso potrebbe ritenersi chiuso, ma è proprio da questo punto che ritengo importante proseguire. Il passaggio col quale si liquida l’origine della bufala della Terra piatta “frutto delle idee positiviste” va adeguatamente spiegato e ampliato.
Per farlo possiamo attingere alle parole del più importante evoluzionista degli ultimi decenni, Stephan Jay Gould, personaggio al di sopra di ogni sospetto, che viene ampiamente esaltato e celebrato dal versante darwinista. Nel suo libro “I pilastri del tempo“, compare un interessantissimo capitolo, il terzo, che ha il seguente titolo:
Colombo e la Terra piatta:
un esempio di falsificazione nel conflitto tra scienza e religione
Come rivela S.J. Gould, la falsa credenza della Terra piatta non fu una casuale conseguenza del clima positivista, ma una consapevole invenzione finalizzata a screditare la religione come nemica della scienza. Ma Gould si spinge oltre, la truffa della Terra piatta fu figlia in particolar modo della propaganda messa in moto con l’apparire della teoria di Darwin:
Non sarebbe esagerato affermare che la rivoluzione darwiniana ha direttamente innescato questa influente concettualizzazione del XIX secolo della storia dell’Occidente come guerra tra scienza e religione.
S. J. Gould – op.cit. pag. 114
E non per niente quando nel marzo scorso su Pikaia (il portale dell’evoluzione) si decise di celebrare S. J. Gould, venne proposta una votazione sui suoi libri omettendo proprio lo scomodo “I pilastri del tempo”:
Il fatto era stato già segnalato su CS-Celebrare S. J. Gould, o nasconderlo?
Ma allora non è possibile ridurre l’episodio della trasmissione di Enrico Ruggieri ad un semplice caso di ignoranza da parte di Cecchi Paone, si tratta di qualcosa di ben più serio. La falsificazione della storia operata nel caso della “Terra piatta” è parte di una vera e propria opera di disinformazione che vede compiersi pienamente il motto orwelliano del romanzo 1984:
“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
E’ da un secolo e mezzo che il passato viene manipolato per mostrare la marcia trionfale del progresso positivista, di cui la teoria di Darwin è il vessillo, contro l’oscurantismo cattolico, e quindi l’affermazione di Cecchi Paone, lungi dall’essere un errore, è corretta e rispecchia quello che il “politically correct” richiede.
Anche sui manuali scolastici si lascia credere che le cose siano andate così, come testimoniato dal seguente brano ripreso da un testo molto diffuso:
Non può sfuggire il fatto che, secondo questa falsa ricostruzione, tra un’antichità classica scientifica e razionale, e la modernità ci sia stato un evo cristiano oscurantista. Che le cose non stessero affatto così lo dimostra la Divina commedia in cui non solo è rappresentata la Terra sferica ma anche un corretto concetto di gravitazione, come si evince dalla seguente illustrazione:
".
Ringrazio Riccardo, che stimo.
Ora, io penso che sia un grosso errore mettere la scienza contro la fede, o meglio contro la cristianità.
Mettere la fede cristiana contro la scienza e la ragione è una grandissima stupidaggine.
Infatti, pur essendo su due piani diversi, la fede e la scienza non sono contro.
Prendiamo ad esempio, i Sette Doni dello Spirito.
La Scienza non è uno di questi doni?
Inoltre, cito anche alcuni uomini di scienza che divennero santi.
Cito Sant'Alberto Magno (1206-1280) che era un alchimista.
Cito San Giuseppe Moscati (1880-1927) era un medico.
Mi viene da citare Papa Silvestro II (Gerberto d'Aurillac, 950-1003) che era un alchimista.
Niccolò Copernico (1473-1543) fu uomo di Chiesa e fu un importante astronomo.
Niccolò Copernico (1473-1543) fu uomo di Chiesa e fu un importante astronomo.
Mi viene anche da citare Alessandro Volta (1745-1827).
Questi era uno scienziato ma era anche un fervente cattolico.
Gregor Mendel (1822-1884) fu il padre della genetica e fu un abate.
Quando fece costruire la "Casa Sollievo della Sofferenza", San Pio da Pietrelcina disse: "Non si possono continuare a chiedere i miracoli".
Credere in Dio non significa precludere l'esistenza degli atomi, dei bosoni e quant'altro come il contrario.
La scienza non è nemica della fede.
A renderla tale sono certi personaggi che usano la scienza come mezzo di propaganda anticlericale (se non anticristiana) e per giustificare certi comportamenti umani discutibili.
Questo atteggiamento è molto arrogante ed è anche molto pericoloso perché diffonde l'ignoranza.
Molti di questi personaggi, ad esempio, dicono che l'Islam abbia diffuso la scienza.
Ciò non è vero.
L'Islam diffuse solo cose già apprese dalle culture delle zone che conquistò.
Quindi, fece della speculazione.
Dall'ignoranza non nasce nulla di buono.
Anche la scienza viene danneggiata da ciò.
Anche la scienza viene danneggiata da ciò.
Cordiali saluti.
domenica 13 maggio 2012
Sodoma e Gomorra, furono distrutte da fulmini globulari?
Cari amici ed amiche.
Premetto, non ho intenzione di mettere in discussione l'esistenza di Dio.
Sono credente (e praticante) e pertanto non voglio fare delle disquisizioni atte a togliere alla Bibbia ogni riferimento divino.
Voglio solo lanciare un'ipotesi sulla fine di due città, Sodoma e Gomorra, le due città che furono punite da Dio per i loro laidi peccati.
Nel libro della Genesi (capitolo 18, versetti 16-33, e nel capitolo 19):
"[16] Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli.
[17] Il Signore diceva: "Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare,
[18] mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra?
[19] Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso".
[20] Disse allora il Signore: "Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.
[21] Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!".
[22] Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore.
[23] Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio?
[24] Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?
[25] Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?".
[26] Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città".
[27] Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...
[28] Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque".
[29] Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta".
[30] Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta".
[31] Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti".
[32] Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci".
[33] Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.
[1] I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra.
[2] E disse: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo la notte sulla piazza".
[3] Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono.
[4] Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.
[5] Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!".
[6] Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé,
[7] disse: "No, fratelli miei, non fate del male!
[8] Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto".
[9] Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta.
[10] Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente;
[11] quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.
[12] Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo.
[13] Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli".
[14] Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!". Ma parve ai suoi generi che egli volesse scherzare.
[15] Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città".
[16] Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.
[17] Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: "Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!".
[18] Ma Lot gli disse: "No, mio Signore!
[19] Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia.
[20] Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva".
[21] Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato.
[22] Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato". Perciò quella città si chiamò Zoar.
[23] Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar,
[24] quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore.
[25] Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.
[26] Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
[27] Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore;
[28] contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
[29] Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.
[30] Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie.
[31] Ora la maggiore disse alla più piccola: "Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra.
[32] Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
[33] Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò.
[34] All'indomani la maggiore disse alla più piccola: "Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e và tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
[35] Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò.
[36] Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre.
[37] La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi.
[38] Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò "Figlio del mio popolo". Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi.".
Cordiali saluti.
Premetto, non ho intenzione di mettere in discussione l'esistenza di Dio.
Sono credente (e praticante) e pertanto non voglio fare delle disquisizioni atte a togliere alla Bibbia ogni riferimento divino.
Voglio solo lanciare un'ipotesi sulla fine di due città, Sodoma e Gomorra, le due città che furono punite da Dio per i loro laidi peccati.
Nel libro della Genesi (capitolo 18, versetti 16-33, e nel capitolo 19):
"[16] Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli.
[17] Il Signore diceva: "Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare,
[18] mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra?
[19] Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso".
[20] Disse allora il Signore: "Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.
[21] Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!".
[22] Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore.
[23] Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio?
[24] Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?
[25] Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?".
[26] Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città".
[27] Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...
[28] Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque".
[29] Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta".
[30] Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta".
[31] Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti".
[32] Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci".
[33] Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.
[2] E disse: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo la notte sulla piazza".
[3] Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono.
[4] Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.
[5] Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!".
[6] Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé,
[7] disse: "No, fratelli miei, non fate del male!
[8] Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto".
[9] Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta.
[10] Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente;
[11] quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.
[12] Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo.
[13] Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli".
[14] Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!". Ma parve ai suoi generi che egli volesse scherzare.
[15] Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città".
[16] Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.
[17] Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: "Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!".
[18] Ma Lot gli disse: "No, mio Signore!
[19] Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia.
[20] Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva".
[21] Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato.
[22] Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato". Perciò quella città si chiamò Zoar.
[23] Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar,
[24] quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore.
[25] Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.
[26] Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
[27] Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore;
[28] contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
[29] Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.
[30] Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie.
[31] Ora la maggiore disse alla più piccola: "Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra.
[32] Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
[33] Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò.
[34] All'indomani la maggiore disse alla più piccola: "Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e và tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
[35] Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò.
[36] Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre.
[37] La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi.
[38] Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò "Figlio del mio popolo". Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi.".
Il testo biblico è stati preso dal sito della Santa Sede.
Secondo le Scritture, il Signore fece scendere un fuoco dal cielo.
Questa affermazione potrebbe non essere falsa.
Com'è noto, i fenomeni più caratteristici di un temporale sono i fulmini.
Esistono vari tipi di fulmini.
Vi sono i fulmini ramificati, quelli a nastro, quelli ad arco e quelli globulari.
Il fulmine ramificato è quello classico, come quelle che vediamo nella foto qui sotto:
Almeno una delle sue ramificazioni si scarica sul suolo.
Il fulmine a nastro è più raro ed un esempio è raffigurato nella foto qui sotto:
Il suo punto di impatto dipende dal capriccio del vento.
Un esempio di fulmine ad arco è riportato in questa foto dell'Associazione Ligure di Meteorologia:
Il suo punto di impatto si trova lontano dal temporale in cui si forma.
Poi. ci sono i fulmini globulari.
Questa è una rara forma di fulmine che si origina da una combustione di gas.
L'immagine qui sopra è stata presa dal sito della "MeteoWeb".
Questa combustione di gas genera delle vere e proprie sfere di fuoco del diametro di circa 20 centimetri.
In lingua inglese, esso viene chiamato "ball lightning" ed è considerato come una delle manifestazioni energetiche più misteriose della troposfera.
Secondo gli studi di Graham Hubler, un ricercatore della "U.S. Naval Research Laboratory", il fulmine globulare si forma quando un normale fulmine (ramificato, a nastro o ad arco) cade.
Il fulmine, che è più caldo del Sole, disintegrerebbe alcuni materiali (come il silicio), le cui particelle vengono fatte volteggiare in arie, generando nuovo plasma.
Ora, proprio una enorme caduta di fulmini globulari potrebbe avere distrutto Sodoma e Gomorra.
Con questo, ripeto, non metto in discussione l'esistenza di Dio.
Ad avallare quest'ultima tesi potrebbero essere il fatto che siano state colpite due città reputate come peccatrici ed l'eccezionalità dell'evento, proprio su quelle città.
Tra l'altro, io stesso ho visto un fulmine globulare.
Era il giugno del 1992 e c'era un temporale.
Ero in casa ed ero entrato in una camera da letto, per prendere una torcia.
Ad un certo punto i miei ed io vedemmo una palla di fuoco passarmi sul capo e colpire un quadro di peltro raffigurante la Madonna.
Guardate il video qui sotto.
Tra l'altro, io stesso ho visto un fulmine globulare.
Era il giugno del 1992 e c'era un temporale.
Ero in casa ed ero entrato in una camera da letto, per prendere una torcia.
Ad un certo punto i miei ed io vedemmo una palla di fuoco passarmi sul capo e colpire un quadro di peltro raffigurante la Madonna.
Guardate il video qui sotto.
lunedì 2 agosto 2010
SCIENZA E FEDE, QUANDO VI E' UN RAPPORTO POSITIVO?
Cari amici ed amiche.
Il dilemma è il solito.
Quando vi può essere un sano rapporto tra scienza e fede?
Io provo a dare una risposta.
Il rapporto tra scienza e fede può essere buono quando la prima si muove verso il bene delle persone, concretizzando così la seconda.
Mi spiego meglio.
La fede, oltre a Dio, esprime dei valori, che si richiamano a Dio stesso.
Questi valori sono la giustizia, la carità ed il servizio verso il prossimo.
La scienza può avere un buon rapporto con la fede quando è volta verso questi valori.
Vi faccio un esempio.
Oggi, si sta studiando la possibilità di combattere i tumori con la genetica.
Ricordate? Dei tumori ho parlato nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/i-tumori-sono-ereditari.html.
Il dilemma è il solito.
Quando vi può essere un sano rapporto tra scienza e fede?
Io provo a dare una risposta.
Il rapporto tra scienza e fede può essere buono quando la prima si muove verso il bene delle persone, concretizzando così la seconda.
Mi spiego meglio.
La fede, oltre a Dio, esprime dei valori, che si richiamano a Dio stesso.
Questi valori sono la giustizia, la carità ed il servizio verso il prossimo.
La scienza può avere un buon rapporto con la fede quando è volta verso questi valori.
Vi faccio un esempio.
Oggi, si sta studiando la possibilità di combattere i tumori con la genetica.
Ricordate? Dei tumori ho parlato nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/i-tumori-sono-ereditari.html.
Si sta studiando la possibilità di modificare le cellule tumorali, bloccandone alcuni geni.
Ad esempio, solitamente, i tumori sono vascolarizzati.
Si possono, quindi, bloccare i geni che codificano per la vascolarizzazione, provocando la morte del tumore stesso, che non avrebbe più i "rifornimenti".
E' un meccanismo simile a quello degli interferoni, che sono proteine che bloccano la replicazione dei virus in cellule infette ed inibiscono anche la crescita di cellule tumorali.
Si può fare la stessa cosa anche con certe malattie degenerative, come il morbo di Alzheimer o quello di Parkinson, oppure contro le malattie virali come l'AIDS.
Si potrebbero impedire anche certe evoluzioni di microrganismi che da innocui diventano patogeni.
Ad esempio, secondo certi studi la scarlattina è frutto di una conversione fagica.
Infatti, l'agente eziologico è uno Streptococco, un batterio sferico, Gram+ ed anaeorobico facoltativo.
Al microscopio (con obiettivo ad immersione per i il microscopio ottico) gli streptococchi sono vsibili con la disposizione a catenelle.
Da qui, deriva il loro nome.
Ora, secondo questi studi, lo streptococco viene a contatto un particolare virus, un virus batteriofago, che lo infetta.
Questa infezione non si conclude con il ciclo litico (ossia con la riproduzione del virus e con la distruzione della cellula) ma con un cambiamento del batterio che diventa capace di sintetizzare l'esotossina che genera la scarlattina.
Sono già stati fatti degli studi, in questo senso, ed oggi l'uomo è riuscito a fare cose molto importanti.
Ad esempio, oggi si può sintetizzare l'insulina.
Come?
Il procedimento consiste nel ricavare il segmento di RNA dalla sequenza di amminoacidi che compongono l'insulina, che è una proteina.
Da lì, tramite una trascriptasi inversa, si ricava il segmento di DNA (gene) che codifica l'insulina.
Questo gene viene messo in un virus batteriofago temperato che infetta un batterio coltivato, generamente l'Escherichia coli, bacillo, Gram-, catalasi positivo, ossidasi negativo, che fermenta il lattosio, che produce indolo, che si trova nel nostro intestino e che è facile da coltivare.
Questo batterio così modificato inizia a produrre insulina a basso costo.
Ne parlai anche nell'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/133/ARTICLE/10114/2008-07-17.html.
Un procedimento simile, se fatto in larga scala, aiuterebbe molti diabetici.
Questo è un uso corretto della scienza.
Infatti, essa è volta al bene dell'umanità e quindi segue quanto dice la fede, pur nella sua autonomia da quest'ultima.
Infatti, la scienza è laica e non anti-religiosa.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.