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domenica 13 dicembre 2009

Da Cavani a Berlusconi...dove stiamo andando?

Cari amici ed amiche.

Con quello che è successo domenica 13 dicembre non c'è da stare allegri. Il presidente del Consiglio, onorevole Silvio Berlusconi, è stato aggredito e colpito al volto da una persona con problemi.
Questo è un fatto gravissimo e bisogna riflettere. Sono vicino al presidente Berlusconi e vorrei fare una considerazione. In questo ultimo periodo ci sono delle forti tensioni che si sono manifestate in vari modi.
Per due anni c'è stata una situazione di baruffe e di tensioni tra schieramenti politici che hanno creato un rallentamento del processo delle riforme utili per il nostro Paese e tante tensioni sociali in cui si è creato un clima di odio o di scontro tra persone.
Ad esempio, credo che non si possa spiegare in altro modo l'aggressione subita dal calciatore italo-uruguaiano del Palermo Edinson Cavani e dal suo collega Nicolas Bertolo.
Infatti, si è creata una situazione in cui povero è messo contro il ricco (in questo caso il calciatore) e viceversa.
Il caso dei due calciatori è solo un esempio ma ci sono altre situazioni simili forse meno eclatanti ma altrettanto significative, se non di più.
Poi, per quanto riguarda il mondo politico, aggiungiamo il continuo gossip spesso fondato sul pecoreccio e atto a denigrare le persone, il caso del pentito di mafia Gaspare Spatuzza (con tutte le tensioni politiche che ne sono venute fuori), lo squlibrio che si è creato nel rapporto tra politica e magistratura e l'atteggiamento fondato sulla sterile contrapposizione di una parte dell'opposizione in Parlamento è logico che la concordia nella società civile non possa esserci.
Tutto questo è culminato con l'esecrabile episodio di ieri, in cui una persona (armata di una statuetta) ha aggredito il Presidente del Consiglio che, come vorrei ricordare, è stato DEMOCRATICAMENTE ELETTO.
Si è presa una brutta china.
Certamente, la persona che ha fatto questo deve essere condannata ma serve una condanna altrettanto ferma anche verso certe parole scellerate ed irresponsabili che sono state dette da alcuni esponenti politici che hanno fatto dell'odio la loro bandiera.
Un conto è la contrapposizione tra le idee, che è cosa accettabile. Altra cosa è la volontà di distruggere le persone che hanno "la colpa" di essere avversarie. Questo è inaccettabile.
Io ne so qualcosa, anche a livello di esperienza personale.
Quello che è successo ieri deve farci riflettere perché si rischia di finire molto male.
Si rischia un'anarchia in cui ognuno può aggredire la persona che gli sta accanto.
Termino augurandomi che questo Santo Natale porti del buon consiglio nelle menti di ognuno e facendo i miei auguri di buone feste a tutti voi.
A risentirci a gennaio.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.