Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 7 marzo 2013

Chavez, ecco i crimini!

Cari amici ed amiche.

Vi illustro i crimini del presidente venezuelano Hugo Chavez:


  1. Sfratti forzati.
  2. Eliminazione della proprietà privata.
  3. Finanziamento alle associazioni terroristiche come le FARC e gli Hezbollah libanesi
  4. Omicidi.
Inoltre, nel Venezuela di Chavez ci sono stati episodi di violenza.
Leggete l'articolo scritto su "Tempi.it" ed intitolato "Chavez attacca ebrei e cristiani per restare l’unico “padre” del Venezuela" e quello scritto sul sito "Focus on Israel" che è intitolato "Hugo Chávez, presidente del Venezuela, è antisemita"
Io per Chavez non faccio cordoglio.
Cordiali saluti. 


martedì 22 gennaio 2013

martedì 2 novembre 2010

SAKINEH IMPICCATA DOMANI? SAREBBE UNA SCONFITTA PER LA CIVILTA'!

Cari amici ed amiche.

E' stato un triste annuncio.
Domani, Sakineh Ashtiani, la donna iraniana che è stata accusata di avere commesso adulterio e di avee agito come complice nell'omicidio del marito, sarà messa a morte per impiccagione!
Questo è un fatto molto grave!
Io spero che questa cosa sia fermata perché questo gesto calpesta il valore della vita (che è sacro) e la dignità dell'uomo in quanto tale!
Io spero che questo vergognosa sentenza sia fermata anche perché nemmeno un animale al macello viene impiccato o lapidato!
Un regime che favorisce queste cose è un regime contro l'uomo e contro Dio.
Io spero che una cosa del genere sia condannata da tutto il mondo civile!
Se questa cosa non venisse condannata sarebbe la sconfitta della civiltà.
Cordiali saluti.

giovedì 3 giugno 2010

UN'ULTIMA CONSIDERAZIONE.

Cari amici ed amiche.



Leggete i commenti dati ai precendenti post.
Leggete in particolare i commenti sul post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/caso-nave-turca-due-parole.html.
Veramente, queste i commenti si commentano da soli. Scusate il bisticcio di parole.
Da quello che ho sentito io i "pacifisti" sparavano dai boccaporti.
Leggete il link http://www.ilgiornale.it/interni/macche_disarmati_sparavano_dai_boccaporti/02-06-2010/articolo-id=44978-page=0-comments=1.
Perché, anziché cercare di scardinare il blocco, i "pacifisti" non si sono fatti identificare, non si sono fatti controllare e né hanno fatto ispezionare la nave dall'esercito israeliano?
Avevano qualcosa da nascondere?
Io potrei dire che se fosse stata una missione umanitaria, i "pacifisti" non avrebbero avuto nulla da nascondere.
Invece, i "pacifisti" hanno cercato di scardinare il blocco.
Riflettiamoci.
Cordiali saluti.

CRISTIANI IN TERRA SANTA.

Cari amici ed amiche.

Leggete i commenti al post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/caso-nave-turca-due-parole.html.
All'indecenza non c'è limite. All'autore del commento dico che farebbe bene a scrivere il proprio nome.
E' facile insultare con un commento anonimo!
Inoltre, per avere espresso la mia posizione (che è nota a tutti) sono stato accusato di essere un guerrafondaio.
Respingo categoricamente e con forza queste accuse. Non le accetto!
Le rispedisco al mittente. Io sono il primo a volere la pace in Medio Oriente e spero che ciò avvenga.
Però, volere la pace non significa mettersi contro Israele, l'unico Stato mediorientale che ha un vero ordine laico e in cui c'è libertà di culto, anche per i cristiani.
Proprio la questione dei cristiani in Medio Oriente è l'argomento che voglio sollevare.
Com'è noto, quella terra è santa anche per noi cristiani. In città come Gerusalemme e Betlemme, ci sono comunità cristiane cattoliche (di rito latino, maronita e greco-bizantino), ortodosse, copte etiopiche e protestanti.
Ora, queste comunità, costituite in gran parte da arabi stanno facendo le spese di questo conflitto.
In Israele vi sono anche delle comunità cattoliche di rito ebraico.
Qui esprimo il mio parere.
Innanzitutto, non è vero che vi è ostiltà tra ebrei e cristiani.
Anzi, ci sono state anche forme di cooperazione.
Anche l'esercito israeliano, si è più volte incontrato con i frati francescani (che sono Custodi di Terra Santa) per conoscere meglio e capire la realtà dei cristiani.
Inoltre, le forze che vogliono distruggere i cristiani sono rappresentate dai movimenti fondamentalisti islamici che noi tutti conosciamo.
Questi considerano "Dar-al-harb" (ossia "zona di guerra") tutto ciò che non è musulmano, compresi i cristiani arabi.
Quindi i cristiani vanno tutelati.
Non si tutelano i cristiani criminalizzando Israele ma si rischia di dare manforte a quei movimenti che vogliono li distruggere.
Qui non ci si rende conto che la minaccia non riguarda solo Israele ma anche l'Occidente.
Ieri, ho letto delle cose orrende.
Addirittura, letto scritte con cui gli ebrei vengono paragonati a nazisti.
Agli autori di queste scritte dico che farebbero bene a vergognarsi e a riflettere.
Leggete anche l''articolo sull'ottimo giornale "Italia chiama Italia" (http://www.italiachiamaitalia.net/news/123/ARTICLE/12901/2009-01-06.html).
Spero che tutti riflettiate.
Cordiali saluti.

lunedì 31 maggio 2010

CASO NAVE TURCA, DUE PAROLE.

Cari amici ed amiche.

Voglio dare spunto ad una riflessione su quanto successo con la nave battente bandiera turca che aveva a bordo dei "pacifisti" che si è scontrata con le milizie israeliane.
Io ritengo che la violenza non sia mai una cosa bella.
Però mi sembra che ci sia un po' troppo accanimento verso Israele.
Ora, si fa tanto disdoro su ciò che è successo e si demonizza Israele.
Ma ragazzi, almeno una volta, mettevi nei panni degli israeliani!
Israele è una nazione che ha dei vicini ostili e che lo minacciano continuamente.
Un esempio? L'Iran!
Inoltre, vi sono anche movimenti (come Hamas) che ne vorrebbero la cancellazione dalle cartine geografiche.
Ora, oltre a tutto ciò, qui in Occidente vi sono alcuni movimenti politici "pacifisti" che CONDANNANO SOLO LE OPERAZIONI DIFENSIVE DI ISRAELE MENTRE NON DICONO NULLA QUANDO C'E' CHI SI FA SALTARE IN ARIA IN MEZZO AI MERCATI, NELLE SCUOLE E IN ALTRI LOCALI PUBBLICI DI TEL AVIV E DI ALTRE CITTA' ISRAELIANE.
Ma stiamo scherzando?
Inoltre, queste stesse persone attaccano con queto livore Israele mentre non dicono nulla di altre situazioni non belle.
Una l'ho citata ed è la questione dei cattolici in Corea del Nord.
Un'altra è la questione dei cattolici in Cina, che sono costretti a vivere "incasellati" nell'"Alleanza patriottica dei cattolici cinesi" e chi non vuole stare in essa è costretto a praticare il culto clandestinamente, con rischio di pesanti sanzioni.
Un'altra questione, è quella dei cristiani in Arabia Saudita che non hanno una chiesa in cui riunirsi.
Un'altra questione ancora, è rappresentata dalle sette sataniche che bruciano e danneggiano le chiese, qui in Occidente.
Un caso gravissimo successe anche qui in Italia, al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, in Provincia di Teramo.
Inoltre, vi sono anche episodi di antisemitismo molto gravi.
Vengono insozzate le tombe degli ebrei e compaiono scritte inquietanti contro di loro. In vari Paesi, tra cui l'Italia, si sono registrati episodi non belli contro gli ebrei.
In Turchia, le sinagoghe e le chiese non possono essere costruite a vista.
Ossia non possono aprirsi verso la pubblica via ma sono "incluse" in edifici e cortili. Questo a causa di una legge dell'Impero Ottomano.
Inoltre, non dobbiamo dimenticarci di quanto succede a Cipro nord.
E poi, bisogna stare attenti a quello che succede in Iran.
Si sta manifestando tanto disdoro per quanto successo su quella nave battente bandiera turca mentre questo ed altri episodi che (per ragioni di spazio e di tempo) non sto qui a citare, passa sotto un VERGOGNOSO VELO DI SILENZIO O HANNO POCO RISALTO.
Questi cosiddetti "pacifisti" sono le stesse persone che vogliono il boicottaggio di Israele.
In questo senso, voglio fare mie le parole di un giovane che è in contatto con me su Facebook.
Si chiama Morris Sonnino e, commentando quanto da me scritto sul caso COOP-ISRAELE ha scritto delle cose che devono fare riflettere.
Sonnino ha scritto:
"C'è chi non ha voglia di rendersene conto, ma la sinistra italiana è da tempo avventurata su questa strada, è storia vecchia.
Ma che le grandi catene di supermarket si alleassero al crimine di condannare simbolicamente e teoricamente Israele a morire di fame è una penosa novità.
Oltretutto, boicottare Israele significa buttare alla spazzatura una valanga di invenzioni indispensabili.
Chi ha il coraggio, per restare alle scoperte recenti, butti quella dell'esame del sangue per classificare per curare la sclerosi multipla, con il congegno che ristora l'uso di arti paralizzati, la nuova invenzione che aiuta i bambini con gravi disturbi a respirare nel sonno, le recenti cure ell'Alzheimer, la riparazione del DNA e l'eliminazione delle manifestazioni del Parkinson.
Se si vuole boicottare Israele con coerenza bisogna eliminare il telefonino, i cui moderni miglioramenti sono figli della sede israeliana della Motorola, e anche il computer, i cui miglioramenti sono stati pensati dalla Intel in Israele...e questo è un piccolo spicchio di realtà.
Avanti dunque, ai boicottatori che la Coop e la Conad restino nel mondo sinistrese della menzogna, su di loro prevale la vergogna di avere disprezzato il contributo irrinunciabile che Israele dà al mondo.
Cordialmente."
Sonnino ha ragione. Pensate alla ricerca sul cancro (tema che mi è caro, visto che ho avuto casi in famiglia) o allo studio sugli introni del DNA.
Israele è in prima linea.
Volere la distruzione di Israele significa volere la distruzione di tutto questo.
Noi, ogni tanto, faremmo bene a metterci nei panni degli israeliani, prima di giudicare e di condannare.
Io non ho paura di farlo.
Cordiali saluti.

mercoledì 26 maggio 2010

COREA DEL NORD, UN DRAMMA PER I CATTOLICI


Cari amici ed amiche.

Si parla tanto delle tensioni tra la Corea del Nord (comunista) e quella del Sud (liberista).
Purtroppo vi è un'altra questione e riguarda la Chiesa cattolica in Corea del Nord.
La Chiesa cattolica iniziò ad essere realmente presente in Corea dal XVIII secolo. Alcuni eruditi coreani iniziarono a leggere traduzioni della Bibbia in cinese.
Nel 1784 uno di loro, che si chiamava Lee Sung Hun, andò a Pechino per farsi battezzare dai missionari cattolici.
Egli diede vita ad una Chiesa cattolica coreana autoctona.
Nel XIX secolo questa Chiesa venne perseguitata e solo dal 1886, grazie ad un trattato tra Corea e Francia, il cattolicesimo ebbe la libertà, anche se le persecuzioni non cessarono.
Nel 1901 morirono circa 700 cristiani.
Durante la II Guerra mondiale, la Corea venne invasa dai Giapponesi e per la Chiesa ci furono nuove limitazioni.
Dopo il conflitto il Paese venne diviso nel Nord comunista e nel Sud liberista.
Mentre nella Corea del Sud la Chiesa cattolica crebbe tanto che oggi è una delle più vitali in tutta l'Asia. La Corea del Sud è lo Stato asiatico con il numero più alto di cattolici, superata solo dal Vietnam e dalle Filippine. Inoltre, dalla Corea del Sud proviene una buona parte dei missionari. Nella Corea del Nord, invece, per i cristiani iniziò una vera e propria "vita alle catacombe".
Ancora oggi, qui vi è questa situazione.
A metà del XX secolo il 30% degli abitanti di Pyongyang (capitale della Corea del Nord) professava fede cattolica.
Con l'avvento del Comunismo, le chiese ed i monasteri vennero distrutti ed i preti vennero arrestati.
Il delegato aspostolico, il vescovo americano Patrick James Byrne, venne arrestato e condannato a morte.
La sentenza non diventò esecutiva ma egli morì nei campi di concentramento. In queste strutture vennero rinchiusi molti cristiani, tra cui 166 sacerdoti, di cui non si sa nulla dalla fine della guerra.
L'annuario pontificio continua ad indicare come vescovo di Pyongyang monsignor Francis Hong Yong ho, che oggi sarebbe ultracentenario.
I cattolici nord coreani sono circa 40000 e possono esercitare solo attraverso l'Associazione Patriottica dei cattolici nord coreani.
Essa è analoga a quella cinese ed è una sorta di "Chiesa ufficiale" controllata ( ma non stipendiata) dallo Stato.
L'unica chiesa cattolica autorizzata è quella di Changchung a Pyongyang.
Chi partecipa a cerimonie al di fuori dei luoghi autorizzati viene messo a morte, così come chi porta le Bibbie. Il 16 giugno 2009 una cristiana di 33 anni di nome Ri Hon-ok è stata messa a morte per avere fatto circolare delle Bibbie.
Da cattolico dico che si deve pregare per la Chiesa che soffre in ogni dove.
Cordiali saluti.

venerdì 21 maggio 2010

PARTITO REPUBBLICANO USA, E' ORA DELLA RISCOSSA


Cari amici ed amiche.
Prima di cominciare, faccio i miei complimenti a Francesca Padovese, autrice del post e del succitato blog.
Non la conosco bene ma,confrontandomi con lei, devo fare una constatazione. Devo dire che sa esprimere bene i concetti e ha arguzia ed intelligenza.
Inoltre, ha passione politica e la sa trasmettere agli altri.
Il Popolo della Libertà della sua zona farebbe a valorizzarla. Tra l'altro è anche impegnata nel sociale, con l'AVIS. Quindi fa anche una cosa nobile e darebbe un'immagine pulita alla politica.
Mi permetto una "battuta con un fondo di verità". Se, l'anno scorso, il PdL del mio Comune (Roncoferraro, Mantova) avesse avuto almeno un militante forte come Francesca, forse il centro sinistra del sindaco Candido Roveda sarebbe finito all'opposizione.
Detto, questo voglio parlare del Partito Repubblicano americano. Certamente, esso avrà risentito della sconfitta alle elezioni presidenziali del 2008 ma credo che ora sia arrivato il momento del riscatto.
A mio modo di vedere, il presidente USA Barack Hussein Obama (democratico) non sta operando benissimo.
Oltre al tema bene illustrato dall'articolo sul blog di Francesca, vi è anche la questione della riforma sanitaria.
Una riforma di questo tipo, da una parte, è vero darà copertura a tutti ma avrà dei costi sullo Stato.
Di conseguenza, chi governa sarà costretto ad aumentare le tasse.
In un momento di crisi come questo potrebbe essere deleterio sui cittadini USA.
Oltre, a questo, oggi vi è una crisi di valori.
Serve quindi una forza politica che sappia MANTENERE SALDI questi valori che sono insiti anche nel popolo americano.
Il Partito Repubblicano ha in sé questi valori più profondi del popolo americano.
Lo testimonia anche il buonissimo rapporto che ci fu tra l'amministrazione di George Walter Bush e la Santa Sede.
Il Partito Repubblicano USA ha in sé i valori cristiani e del liberismo.
Oggi, questi valori servono più che mai.
Credo che questa possa essere l'occasione per un riscatto del Partito Repubblicano.
Termino dicendo che ho un sogno.
Sogno che qui in Italia un Popolo della Libertà che abbia le stesse caratteristiche del Partito Repubblicano americano.
Che sia un partito laico ma non laicista e di ispirazione cristiana ma non confessionale e che sia di una destra liberista e patriottica e lontana sia, ovviamente, dalle posizioni di partiti ultranazionalisti, anti-americani ed anti-israeliani come quella del partito di Jean-Marie Le Pen (in Francia) o quella di Forza Nuova (qui in Italia) e sia da quelle eterodosse di correnti come quella del presidente della Camera Gianfranco Fini.
Sogno un partito che sappia essere aperto a tutti.
A me piace Ronald Reagan (presidente dal 1981 al 1989). Lui fu un attore e non un politico di professione. Questa è una cosa che fa inorridire sia la sinistra, che dei politici di professione ha sempre fatto un suo punto di forza.
Serve un PdL che sappia valorizzare proprio le figure che "non fanno solo politica" e che siano della società.
Dopo avere fatto questo augurio, porgo i miei cordiali saluti.

venerdì 7 maggio 2010

REGNO UNITO, VOGLIA DI IDENTITA' E TRADIZIONE


Cari amici ed amiche.


Queste elezioni che si sono tenute in Regno Unito il 06 maggio, hanno fatto emergere degli aspetti interessanti.
Pur non dando una maggioranza assoluta a nessun partito è comunque emerso che gli inglesi credono ancora nel tradizionale bipartitismo ed il risultato chi, come il deputato di Alleanza per l'Italia Bruno Tabacci, ha prospettato per il Regno Unito una soluzione pluripartitica a o terzo-polista. Era un'idea legittima, vista l'ondata di entusiasmo generata dai Liberal-democratici di Nick Clegg, prima del voto.
La sconfitta dei Liberal-democratici dimostra che tra l'immagine prima del voto e la reale fiducia dei cittadini verso un partito vi è una grossa distanza.
Gli inglesi sono attaccati alle tradizioni. Oggi lo sono ancora di più e la vittoria dei Conservatori di David Cameron dimostra questo.
Anche se non vi è una maggioranza assoluta, si può dire che i Tories hanno vinto.
Il Laburisti del Premier uscente Gordon Brown è stato nettamente battuto.
Questo risultato può essere figlio della crisi, della volontà di cambiare e dalla volontà di ritrovare le proprie radici del popolo britannico.
Di norma, le crisi penalizzano il governi in carica. Il governo laburista ha commesso degli errori e si è reso impopolare.
Dal "New Labour" (ispirato anche alla tradizione cristiana) di Tony Blair si è tornati ad una politica più di sinistra di Gordon Brown.
Questo può essere spiaciuto ai britannici.
Forse, oltre a questo, i cittadini britannici hanno voluto riprendersi le loro radici che, in fondo, si rifanno a quell'antica tradizione giudaico-cristiana che unisce l'Europa.
Soprattutto nei nei momenti di crisi, un popolo sente l'esigenza di avere dei valori.
I Conservatori sono i "discendenti" dei Tories che, con i Whigs, nacquero in quell'Inghilterra uscita dall'esperienza rivouzionaria di Cromwell, nel 1660.
I Tories furono quelli che furono favorevoli al re cattolico Giacomo II Stuart (nella foto) che regnò dal 1685 al 1688.
Infatti, i Tories furono legati alla High Church, corrente della Chiesa anglicana vicina al cattolicesimo, di cui buona parte oggi sta passando a Roma, dopo la recente decisione del Santo Padre Benedetto XVI di creare dei nuovi ordinariati per gli anglo-cattolici.
Come si sa, il Premier britannico ha influenza anche sulla Chiesa anglicana.
Ricordo che Tony Blair dovette dimettersi prima di convertirsi al cattolicesimo.
Ora, un Premier conservatore, avrebbe anche una maggiore capacità di creare dialogo anche con il mondo cattolico britannico e mettere in condizione questo ed il mondo anglicano di dialogare.
Questo voto indica che il popolo britannico ha sete di tradizione.
Termino confidandovi un mio sogno.
Io sogno un Popolo della Libertà simile ai Tories britannici o ai Repubblicani americani, che sappia valorizzare tutti quegli aspetti vitali di una società (come la famiglia e le tradizioni nazionali) pur senza abiurare la modernità.
Cordiali saluti.

lunedì 26 aprile 2010

ESTREMA DESTRA, UN PERICOLO!

Cari amici ed amiche.

Si sta verificando un fenomeno preoccupante.
In Europa e in America sta crescendo l'estrema destra. In Austria, il presidente uscente, il socialdemocratico Heinz Fischer, è stato riconfermato ma l'estrema destra si è rafforzata.
La candidata Barbara Rosenkranz (erede di Joerg Haider) ha ottenuto il 15,2 %.
In Ungheria è entrata in Parlamento. In Francia cresce il movimento di Jean Marie Le Pen.
In vari Paesi si è rafforzata.
Movimenti di questo tipo di stanno rafforzando anche negli USA di Barack Obama.
Essi sono antisemiti, xenofobi e populisti.
Perché questo?
Una spiegazione può trovarsi nella situazione di crisi.
Le tensioni aumentano e vengono covate all'interno della società e questi movimenti le cavalcano.
Come si può evitare che questi movimenti si affermino?
Servono partiti di destra moderati che siano capaci di sentire tutti gli umori del popolo e che sappiano trasformarli in "energia positiva".
Questi partiti devono essere vicini alla gente e rivalutare i valori più positivi delle tradizioni e dell'appartenenza al proprio Paese e al proprio territorio e proponendo delle riforme che siano realmente costruttive ed energiche. Essi, però, devono essere concreti nella loro opera.
Un partito di destra moderato può fare questo compito meglio di un partito di centro-sinistra.
Infatti, il partito di destra moderato può togliere potenziali consensi a questi movimenti estremi perché sa stare vicino alla gente.
Quello di centro sinistra tende ad essere distante e qui in Italia vi è una dimostrazione.
Qui in Italia, questa deriva non c'è proprio grazie al centro destra, costituito da Popolo della Libertà e Lega Nord.
Da una parte, esso ha fatto da "valvola di sfogo" di queste tensioni (stando vicino alla gente e sul territorio) e dall'altra, ha intrapreso una politica seria per affrontare la crisi.
Solo con la moderazione e la concretezza, stando con la gente, si possono evitare problemi più seri.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.