Cari amici ed amiche.
Si parla tanto delle tensioni tra la Corea del Nord (comunista) e quella del Sud (liberista).
Purtroppo vi è un'altra questione e riguarda la Chiesa cattolica in Corea del Nord.
La Chiesa cattolica iniziò ad essere realmente presente in Corea dal XVIII secolo. Alcuni eruditi coreani iniziarono a leggere traduzioni della Bibbia in cinese.
Nel 1784 uno di loro, che si chiamava Lee Sung Hun, andò a Pechino per farsi battezzare dai missionari cattolici.
Egli diede vita ad una Chiesa cattolica coreana autoctona.
Nel XIX secolo questa Chiesa venne perseguitata e solo dal 1886, grazie ad un trattato tra Corea e Francia, il cattolicesimo ebbe la libertà, anche se le persecuzioni non cessarono.
Nel 1901 morirono circa 700 cristiani.
Durante la II Guerra mondiale, la Corea venne invasa dai Giapponesi e per la Chiesa ci furono nuove limitazioni.
Dopo il conflitto il Paese venne diviso nel Nord comunista e nel Sud liberista.
Mentre nella Corea del Sud la Chiesa cattolica crebbe tanto che oggi è una delle più vitali in tutta l'Asia. La Corea del Sud è lo Stato asiatico con il numero più alto di cattolici, superata solo dal Vietnam e dalle Filippine. Inoltre, dalla Corea del Sud proviene una buona parte dei missionari. Nella Corea del Nord, invece, per i cristiani iniziò una vera e propria "vita alle catacombe".
Ancora oggi, qui vi è questa situazione.
A metà del XX secolo il 30% degli abitanti di Pyongyang (capitale della Corea del Nord) professava fede cattolica.
Con l'avvento del Comunismo, le chiese ed i monasteri vennero distrutti ed i preti vennero arrestati.
Il delegato aspostolico, il vescovo americano Patrick James Byrne, venne arrestato e condannato a morte.
La sentenza non diventò esecutiva ma egli morì nei campi di concentramento. In queste strutture vennero rinchiusi molti cristiani, tra cui 166 sacerdoti, di cui non si sa nulla dalla fine della guerra.
L'annuario pontificio continua ad indicare come vescovo di Pyongyang monsignor Francis Hong Yong ho, che oggi sarebbe ultracentenario.
I cattolici nord coreani sono circa 40000 e possono esercitare solo attraverso l'Associazione Patriottica dei cattolici nord coreani.
Essa è analoga a quella cinese ed è una sorta di "Chiesa ufficiale" controllata ( ma non stipendiata) dallo Stato.
L'unica chiesa cattolica autorizzata è quella di Changchung a Pyongyang.
Chi partecipa a cerimonie al di fuori dei luoghi autorizzati viene messo a morte, così come chi porta le Bibbie. Il 16 giugno 2009 una cristiana di 33 anni di nome Ri Hon-ok è stata messa a morte per avere fatto circolare delle Bibbie.
Da cattolico dico che si deve pregare per la Chiesa che soffre in ogni dove.
Cordiali saluti.
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