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lunedì 3 maggio 2010

LAZIO-INTER, HA PERSO IL CALCIO!

Cari amici ed amiche.

Nella partita che si è giocata il 02 maggio scorso allo stadio Olimpico di Roma tra Lazio ed Inter si è visto il peggio del calcio italiano.
L'Inter ha vinto per 2-0 ma l'atmosfera è stata surreale e per certi versi inquietante.
I tifosi biancocelesti hanno fatto il tifo contro la loro stessa squadra e hanno contestato ed insultato pensantemente anche il loro portiere stesso Fernando Nestor Muslera "reo" di avere parato troppo.
Da subito, do la mia solidarietà al giovane portiere uruguaiano. Ha fatto solo il suo dovere e non merita un trattamento simile.
I tifosi biancocelesti si sono comportati in modo molto discutibile. Essi, infatti, hanno tifato Inter per fare un torto alla Roma.
Questi episodi sono deprecabili perché squalificano il calcio che deve essere un esempio di sport.
In quello stadio vi è stato solo becero tifo contro.
Trovo anche sbagliato fare giocare una partita del genere dopo che sono state fatte giocare altre partite che potevano influenzare le due squadre in campo.
In altre parole, si sarebbe dovuto fare giocare Lazio-Inter in contemporanea con Atalanta-Bologna e Parma-Roma.
Di sicuro, viste le condizioni, i giocatori della Lazio non hanno giocato con lo spirito giusto.
In questo contesto, io approvo quanto detto dall'onorevole Daniele Capezzone che, nella puntata de "Il Processo di Biscardi" andata in onda ieri su "7 Gold", ha detto che sarebbe buona cosa introdurre i play off nel Campionato di Serie A.
Toglierebbe i sospetti di complotti.
Da questa partita è emersa una realtà inquietante del nostro calcio.
Questa realtà inquietante è rappresentata da frange di tifosi che con i loro comportamenti che non hanno nulla a che fare con il calcio e lo spirito sportivo tengono in ostaggio le società.
Sono frange malate che non rappresentano i veri tifosi.
E poi, non si capisce tutta questa acredine tra "fazioni".
Io, ad esempio, sono milanista e quando l'Inter vince sportivamente non mi fa piacere.
Però non odio gli interisti e né arriverei mai a tifare contro la mia squadra, per fare "un eventuale torto" all'Inter. In questo momento, l'Inter è la più forte è merita di essere lì dov'è.
Quanto successo l'altro ieri, invece, ha dell'assurdo. Sembrava più una guerra che non una partita di calcio.
Aveva ragione Winston Churchill quando diceva:" Gli italiani perdono le guerre come se fossero delle guerre e vincono le guerre come se fossero delle partite di calcio".
Di sicuro, l'immagine del nostro Paese non è uscita bene da questa situazione.
Il calcio deve essere motivo di aggregazione e non di scontro.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".