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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 23 maggio 2010

L'AVVELENAMENTO DELLO ZAR IVAN IV




Cari amici ed amiche.
Al nome di un sovrano vennero spesso attribuiti aggettivi.
Ad esempio, a Papa Leone I venne attribuito l'aggettivo "Magno", come anche a Carlo, imperatore del Sacro Romano Impero.
A un sovrano però venne attribuito l'aggettivo "terribile".
Dapprima, questo aggettivo fu attribuito a Ivan III (1440-1505) di cui un ambasciatore austriaco disse che "aveva uno sguardo così penentrante da fare svenire le donne".
Questo aggettivo gli fu strappato (a pieno titolo) dal nipote, lo zar Ivan IV (1530-1584).
Durante i suoi quasi cinquantaquattro anni di vita, Ivan IV acquistò questa fama di ferocia e crudeltà.
E fu una fama meritata.
Rimasto orfano di padre nel 1533, nei primi anni del suo regno (che iniziò nel 1547) Ivan dimostrò grande intelligenza politica.
Con lui, Mosca divenne la "Terza Roma" ed egli assunse il titolo di Zar, Cesare in russo.
Egli fu discendente diretto della nipote di Costantino XI Paleologo, ultimo imperatore bizantino.
Con un editto intimò ai nobili di portare a Mosca le loro figlie da marito, perché potesse scegliersi la futura moglie.
La sua scelta cadde su Anastasia, figlia del nobile Nikita Romanovic Zacharyn-Juriev.
Da pochi anni Ivan iniziò a manifestare degli sbalzi d'umore che con Anastasia riusciva a controllare.
La sua cruideltà iniziò a manfestarsi veementemente.
Nel 1547, alcuni rappresentanti di un villaggio della Moscovia si lamentarono presso di lui del governatore.
Egli ordinò alle sue guardie di cospargere gli uomini di acquavite e di bruciarne la barbe.
Mentre i soldati stavano eseguendo gli ordini del monarca, i servi vennero ad avvisarli che Mosca era in fiamme.
La capitale fu semidistrutta e morirono 1700 persone.
Lo zar credette che l'incendio fosse stato una punizione divina e lui (che era religiosissimo, tanto da segnarsi ad ogni boccone di cibo che mangiava) si pentì pubblicamente.
Intanto, con lui i Russi conquistarono il Kahnato di Kazan (1552). Inoltre, la sua fu una politica di apertura verso l'Occidente. Favorì i commerci con Paesi come l'Inghilterra.
Nel 1553, lo zar fu colpito da una grave febbre e nominò il figlio Demetrio quale erede.
I nobili non giurarono fedeltà all'erede.
Ivan poi guarì e decise di andare in pellegrinaggio ma mentre era in viaggio dovette tornare a Mosca.
Il figlio Demetrio morì annegato nel fiume Sesna.
Nel 1556, la città di Kazan si ribellò.
Le follia di Ivan si fece strada e la dimostrazione fu durante l'assedio della città ribelle.
Qui Ivan fece chiudere tutte le chiese ed i conventi (perché non potessero dare asilo alla gente) e fece fare un massacro in piena regola.
Sazio di orrore, Ivan dette ai superstiti il suo perdono e chiese loro di pregare per lui.
Per celebrare la vittoria di Kazan, Ivan fece edificare la più importante chiesa di Mosca, la cattedrale di San Basilio.
Fece fare una chiesa con nove cupole (una al centro e otto nei lati) che doveva ricordare Gerusalemme.
Alla fine accecare gli architetti perché non potessero costruire un edificio (da lui ritenuto) più bello.
La sua follia si aggravò nel 1560, con la morte di Anastasia, pare assassinata dai boiardi.
Qui scelse di creare l'Opricnina, una sorta di polizia segreta.
Il suo quartier generale fu Aleksandrovsk, ove Ivan fece costruire una sorta di "monastero" in cui stette anch'egli
Questa polizia seminò il terrore e, secondo certe stime, 10000 uomini caddero a causa sua.
Vittime principali dell'Opricnina furono i boiardi, classe feudale odiata dallo zar.
Inoltre, causò anche una grave carestia, a causa delle razzie.
Nel 1581 ci fu la tragedia. Ivan picchiò sua nuora (rea di essersi vestita in modo appariscente) con una violenza così furibonda e ne causò l'aborto. In seguito litigò con il figlio (anch'egli chiamato Ivan) e lo colpì con il suo bastone, la cui punta fu acuminata e di ferro. Il colpo fu mortale.
Si raccontò in seguito che quel fatto in poi, lo zar andasse in giro per il Cremlino pronunciando il nome di suo figlio. Si fece anche una lista delle persone contro cui vendicarsi.
Fu una lista fatta quasi con scrupolo religioso.
Nel 1584 capì che la sua vita era al termine.
Oramai malato chiamò suo figlio Fedor e lo proclamò suo erede.
Morì il 18 marzo 1584 mentre giocava a scacchi.
Sulla sua follia si disse (e si dice ancora oggi) molto.
Secondo certe teorie, pare che essa sia figlia delle violenze che subì da piccolo per mano dei boiardi.
E' una teoria veritieria, visto anche il suo odio verso di loro.
Inoltre, a contribuire a ciò ci fu anche la morte dell'amata Anastasia che lo rese selvaggio e crudele.
C'è però un'altra teoria. Secondo un'analisi fatta negli anni Sessanta, nelle sue ossa fu trovata una grossa quantità di MERCURIO.
Egli fu malato e soffrì sia di sifilide che di reumatismi.
Pare che, tra i vari medicinali, i suoi archiatri gli avessero somministrato dosi massicce di prodotti contenenti mercurio.
Questo potrebbe spiegare l'aggravarsi delle sue turbe psichiche e forse anche la morte.
Il caso di Ivan IV "Il Terribile" può essere la dimostrazione di tutte le contraddizioni della società di allora, una società in cui vi furono violenza a religiosità ed in cui spesso fu la superstizione a dettare la scienza.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Molte grazie Antonio per spedirmi questo articolo/post.

    Buona domenica amico...a presto.

    RispondiElimina
  2. Prego!
    Anzi, se vuoi segui pure il mio blog.
    Cordiali saluti e buona domenica.

    RispondiElimina

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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".