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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 30 maggio 2010

BRAVO MOURINHO, SEI UN CAMPIONE!




Cari amici ed amiche.
Sul sito dell'ANTIUAAR (http://antiuaar.wordpress.com/) ho letto un post che riguarda l'oramai ex allenatore dell'Inter José Mourinho (nella foto).
Da milanista, dico che Mourinho non mi è simpatico, da amante del buon calcio, dico che Mourinho è un ottimo allenatore ma da cattolico e da un punto di vista umano, dico che è una gran persona.
Egli ha testimoniato più volte la sua fede cattolica.
Il 05 ottobre 2008, dopo essere stato fotografato nell'atto di baciare un crocifisso, ha detto al Corriere della Sera: "Non sono superstizioso ma cattolico".
Il 01 novembre, dopo la partita di Reggio Calabria, l'allenatore portoghese cavò di tasca un crocifisso e lo diede ad un bambino disabile.
Alcuni, tra cui il sindaco di Reggio Calabria, fraintesero il gesto e pensò che facesse la carità a quel bambino e lo attaccarono.
La cosa si risolse perché fu solo un malinteso fatto in buona fede.
Questo, lo ritengo un gesto nobile.
Quel crocifisso ( a cui il tecnico teneva molto) sarà una cosa molto importante per quel bambino disabile.
Infatti, il crocifisso è un segno di speranza e di amore, CARITAS.
Io penso che con questo gesto Mourinho ci ha dato una lezione.
In un tempo come questo, in cui la fede viene irrisa e relegata solo al privato, lo Special One ha avuto coraggio.
Proprio così, oggi chi come Mourinho ha certe idee viene irriso e visto come un "mezzo prete", un "superstizioso" o peggio.
Io stesso ne so qualcosa.
Anni fa, andai in Abruzzo, e visitai il Santuario di San Gabriele del'Addolorata (nella foto). Da lì avevo inviato alcune cartoline a parenti ed amici.
Ne inviai una anche ad un mio amico di vecchia data.
Tempo dopo, tramite terze persone, venni a sapere che lui non gradì perché "era un'immagine del santo".
La cosa mi spiacque, anche perché venni a sapere che lui e la sua famiglia irrisero il santo e mi sentii irriso anch'io.
Anzi, venni a sapere che dissero queste parole:
"Ci ha mandato il santino!".
Purtroppo, di casi simili ce ne sono a iosa.
Vengono irrise figure come i calciatori Kakà, Cavani e Legrottaglie (tanto per rimanere in tema), quando mostrano le sottomaglie con scritto "I belong to Jesus", si strumentalizzano certe cose (come la pedofilia) per attaccare la Chiesa e si cerca di togliere Dio dalla vita pubblica delle persone.
E poi, trovo veramente brutto dipingere il culto della Vergine e dei Santi come superstizione, anche se questo campo merita un discorso più ampio.
La supestizione è figlia dell'ignoranza, la fede è una cosa seria.
Su questo versante, ritengo che Mourinho sia veramente un campione e l'ha dimostrato.
Bravo Special One!
Cordiali saluti.

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