Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

martedì 11 maggio 2010

CAFFA, LA PRIMA GUERRA BATTERIOLOGICA




Cari amici ed amiche.

Oggi si parla tanto di "guerra batteriologica" ma pochi sanno che essa è una "pratica" molto vecchia e, purtroppo, fu sperimentata da noi italiani.

Nel Basso Medioevo, la Repubblica marinara Genova ebbe un impero commerciale. Sul Mediterraneo e sul Mar Nero ci furono numerosi "fondachi" ed "empori" della "Respublica superiorem non reconoscens" detta anche "Dominante" come anche altre regioni. Esempi furono la Corsica e Chios.

Essa fu talmente potente che nel 1261 riuscì ad aiutare l'imperatore bizantino Michele VIII Paleologo a riprendersi il trono di Costantinopoli, da cinquantacinque anni in mano agli imperatori latini d'Oriente e (de facto) in mano ai Veneziani, con cui i Genovesi furono in guerra.

Proprio a Costantinopoli, Genova aveva due quartieri, Galata e Pera.

Proprio da questi due quartieri, Genova controllava altre comunità, tra le quali quella di Caffa, in Crimea.

In questa città (che oggi si chiama Teodosia e si trova nell' attuale Ucraina) fu sotto l'influenza dei Cazari (popolo seminomade di origini turche e di religione sciamanica ma poi in buona parte convertita all'ebraismo) e quella dell'Impero bizantino.

Dal 1266 il capo mongolo Mengu Temur ( discendente di Cingis Khan e capo del Khanato dell'Orda d'Oro) vendette terre ai Genovesi che ne fecero una colonia.

Qui ci fu la guerra batteriologica. Caffa venne attaccata da Tartari popoolazione mongola convertita all'Islam.
L'attacco avvenne tra il 1346 ed il 1347.
Gli assedianti (capeggiati da Gani Bek) catapultarono entro le mura corpi di malati di peste, della quale il focolaio fu la Cina.
I Genovesi, tentarono di impedire il diffondersi della Yersinia pestis, gettando fuori i cadaveri ma le pulci li infettarono.
In fuga, i Genovesi salparono alla volta di Costantinopoli, capitale dell'Impero bizantino che era in grave crisi.
Dopo la IV Crociata (1202-1204) e le guerre civili sotto gli imperatori Andronico II e Andronico III l'impero si disgregò e i Turchi ottomani (che nel 1301 si insediarono in Anatolia, tra Brussa, Eskisehir e Nicea) ne stava conquistando le terre.
Quindi, quei poveri Bizantini dovettero prendersi anche la croce della peste.
Questi Genovesi andarono poi in Europa occidentale e portandosi dietro il morbo che nel 1348 fece una vera e propria pandemia.
Si calcola che circa un quarto della popolazione europea morì di questo morbo.
Questo ebbe un effetto devastante sull'Europa, che già aveva altri problemi. Infatti, il XIV secolo fu un periodo più freddo (infatti ci fu una glaciazione) e molti raccolti andarono male. le cronache dell'inglese Thomas Walsingham e dell'italiano Agnolo di Tura raccontano ciò.
La peste generò il terrore in Europa. Il cloramfenicolo fu scoperto solo nel 1947.
Ne fu una dimostrazione l'iconografia nell'arte (un esempio è nella foto che raffigura un affresco di subiaco, Roma) e ci furono fenomeni estremi come le flagellazioni, l'uccisione di molti ebrei (accusati di essere gli "untori") e la jacquerie, assalti ai signori e ai loro castelli da parte dei contadini.
I signori poi reagirono con feroci repressioni.
Quindi, la guerra batteriologica non punta a solo a distruggere un nemico sul campo a a destabilizzarlo sul suo territorio. Anche le attuali forme di terrorismo puntano a questo. Tenendo conto del fatto che la popolazione è più numerosa di quella XIV si dovrà stare molto attenti.
Cordiali saluti.


Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Liberiamo l'Europa dall'ideologia "Green"

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.