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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 31 marzo 2011

APPELLO AL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL PDL DI MANTOVA












Cari amici ed amiche.


Voglio fare un appello, in particolare, a voi del Popolo della Libertà della Provincia di Mantova.

Come tutti voi già sapete, domenica 15 maggio vi saranno le elezioni provinciali.

Noi del centrodestra abbiamo un un ottimo candidato presidente, l'onorevole Gianni Fava (Lega Nord) e la sinistra è in grave crisi.

Il fatto che, come candidato presidente, la sinistra abbia scelto un civico come Alessandro Pastacci (sindaco di Quistello) dimostra che essa è in frantumi e non è nemmeno in grado di esprimere un suo candidato.

Inoltre, i tutti questi anni, la sinistra non ha operato bene nella Provincia.

La Provincia di Mantova, infatti, soffre di un grave immobilismo.

Vi è una carenza a livello di infrastrutture e vi sono problemi ambientali.

La Provincia di Mantova merita di essere governata in un altro modo. Ad esempio, bisogna coinvolgere i giovani, puntando sulla tecnologia, anche per quello che riguarda quei lavori "pesanti", come l'agricoltura.

Bisogna fare sì che vi sia un'amministrazione più vicina ai cittadini.

Bisogna tutelare l'ambiente. Ad esempio, va salvaguardato il nostro fiume Mincio, di cui scrissi nell'articolo intitolato "Salvaguardiamo il Mincio", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/salvaguardiamo-il-mincio.html.

Questi sono solo alcuni temi.

Questa sfida si può vincere?

Sì! Questa sfida si può vincere!

Per vincere questa sfida, però, servono passione, organizzazione e coesione.

Il PdL mantovano deve correre unito e ben organizzato sul territorio.

Deve sapere captare tutto il malcontento dei cittadini e dare ad essi una risposta, una proposta realmente alternativa di governo del territorio e di tutte le sue risorse.

Per fare ciò, deve parlare con la gente.

Se parla con la gente, la gente lo seguirà.

Il PdL mantova stringersi intorno all'onorevole Fava e con lui dovrà lavorare. Non ci dovranno al suo interno essere figure che, pur di avere una propria visibilità, rischiano di mandare a monte tutto il progetto.

Queste figure vanno messe da parte.

La posta in gioco è elevata.

Il centrodestra ha fatto passi da gigante nella Provincia di Mantova. La "ciliegina sulla torta" è stata la vittoria di Nicola Sodano alle elezioni comunali del capoluogo. La Provincia di Mantova non è più un inespugnabile feudo della sinistra.

Ora, facciamo il "grande salto di qualità", vincendo alle elezioni provinciali.

Il PdL dovrà essere anche bene organizzato sul territorio.

Sinceramente, mi fa specie il fatto che in certe zone non abbia un'organizzazione.

Mi riferisco, ad esempio, a Roncoferraro.

Qui, ad oggi, vi è una vera e propria "diaspora" delle forze del PdL che rischiano di disperdersi in circoli e circoletti. Da un lato, la nascita di circoli "fiancheggiatori" può essere positiva, perché riempirebbe il vuoto lasciato dal PdL, ma dall'altra potrebbe essere una cosa negativa perché se dovessero nascere tanti circoli che si ispirano o che dicono di isprarsi al PdL, si rischia di avere una frammentazione e, magari, la nascita dei circoli che potrebbero non essere pienamente conformi ai principi del partito.

Di fatto, a Roncoferraro, non vi è un coordinamento comunale.

Chi dovrebbe rappresentare il partito nel Consiglio comunale, oggi dice di non rappresentarlo più e, a volte, vota con la sinistra, che governa il Comune.

Non vi è un circolo organizzato, cosa che, invece, c'è negli altri Comuni come quello di Villimpenta.

In pratica, un roncoferrarese che vuole iscriversi al PdL deve andare a Mantova.

Io penso che sia arrrivato il momento di esaminare la situazione del PdL mantovano Comune per Comune e di risolvere tutte le situazioni critiche, come quella di Roncoferraro.

Cito Scipione l'Africano.

Questo grande generale romano, il cui nome latino fu Publius Cornelius Scipio, ottenne (nel 202 BC) la decisiva vittoria su Annibale e Cartagine.

Sapete come fece?

Portò la guerra in Nord Africa, a Zama, e lì sconfisse i Cartaginesi.

Il centrodestra dovrà fare lo stesso, ossia cercare di vincere anche dove la sinistra è forte.

Tutti dovranno collaborare per fare vincere il centrodestra e ci, letteralmente, si dovrà "consumare le suole".

Solo così si potranno vincere queste elezioni.

Anche io sarò disponibile a collaborare.

Una vittoria del centrodestra in Provincia di Mantova avrebbe anche una risonanza a livello nazionale.

Cordiali saluti.







LIBIA, UNA CHIESA EROICA!













Cari amici ed amiche.


In Libia, Paese musulmano, vi sono anche comunità cristiane.

Vi è anche una Chiesa cattolica. Il suo sito è http://www.catholicinlibya.com/.

La Chiesa libica ha radici antiche. Pensiamo a quel Simone di Cirene, colui che portò la croce di Gesù Cristo.

Prima del colpo di Stato del 1969, la Chiesa cattolica libica era fiorente, anche per la presenza degli Italiani.

Nel 1970, gli Italiani vennero espulsi e molte chiese vennero chiuse.

La bella cattedrale di Tripoli, dedicata al Sacro Cuore, venne riconvertita in moschea.

Sempre a Tripoli, la chiesa della Madonna della Guardia è oggi una palestra di judo mentre quella di Santa Maria degli Angeli è aperta al culto della Chiesa anglicana.

Le uniche chiese cattoliche oggi aperte al culto sono la chiesa di San Francesco in Dahara (a Tripoli) e quella dell'Immacolata Concezione (a Bengasi).

Oggi, la Chiesa cattolica libica è di circa 40.000 persone (per lo più non libiche) e, pur avendo la possibilità di professare la propria fede, ha delle limitazioni.

Eppure è vitale ed anche molti libici si sono interessate ad essa e qualcuno di loro si è convertito.

Nonostante tutto, la Chiesa cattolica libica resiste e tuttora resiste anche di fronte a quello che sta succedendo.

Il vescovo di Tripoli, Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Martinelli, ha detto di non volere lasciare il Paese e che lo avrebbe lasciato solo se lo avessero cacciato.

Ora, noi dobbiamo essere vicini a cattolici in Libia.

Mentre loro si trovano in quella situazione che è nota a tutti ma sono forti, qui da noi c'è chi vorrebbe una Chiesa più "moderna" e legata a certe esigenze oppure c'è chi cerca di zittirla, perché tocca certi temi.

Leggete i commenti fatti sull'articolo intitolato "Ateismo, perché cresce in Europa?", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/ateismo-perche-cresce-in-europa.html.

Mentre in Libia, per trovare delle chiese aperte al culto, si deve andare a Tripoli o a Bengasi, qui da noi, che abbiamo chiese anche in piccoli borghi, c'è chi vorrebbe zittire la Chiesa.

Cordiali saluti.



ECCO IL CLIMA IN CUI VIVIAMO!




Cari amici ed amiche.


Guardate questo video che ho visto ieri su LA 7 e che oggi ho scaricato da Youtube.

Ieri l Ministro della Difesa, onorevole Ignazio La Russa, è stato attaccato ed insultato da una folla di beceri manifestanti all'ingresso del Palazzo di Monte Citorio, sede della Camera dei Deputati, mentre stava scendo da esso, dopo una giornata molto pesante in quel ramo del Parlamento, in cui vi è stata una vera e propria bagarre.

Trovo vergognoso tutto questo.

Come uomo di destra (afferente al Popolo della Libertà) e come italiano io sono solidale con il presidente Berlusconi, con il ministro La Russa, con tutto il Governo e con tutto il centrodestra.

Trovo vergognosa una simile cosa.

E poi, coloro che stanno all'opposizione hanno il coraggio di dire che c'è un regime!

Si vergognino anche loro!

Loro sanno solo urlare come delle aquile ma non propongono nulla di intelligente.

Loro avvelenano il clima, instillando odio tra le persone.

Sulla bagarre che vi è stata nell'aula di Monte Citorio, bagarre tra il ministro La Russa, il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini e l'onorevole Dario Franceschini, mi rifaccio a quanto detto dall'onorevole Massimo Corsaro (PdL) che ha affermato che una barzelletta inizia e finisce. Ieri è finita la barzelletta sulla neutralità del presidente della Camera.

Infatti, Fini è uscito dalla maggioranza ed è passato all'opposizione, fondando un suo partito.

Non si limita a ciò ma arriva anche ad assumere atteggiamenti ostili verso il Governo e la maggioranza.

Ora, nessuno vuole un presidente della Camera dei Deputati asservito alla maggioranza.

Però, il presidente della Camera deve garantire l'imparzialità, cosa che Fini non sta facendo.

Il fatto che quelli dell'opposizione arrivino sistematicamente all'insulto verso gli esponenti del Governo e la maggioranza dimostra ciò e che Fini non non censuri certe esternazioni, dimostra ciò.

Se io fossi il presidente della Camera e se ci fosse una persona come il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, che spesso usa toni sguaiati, io non esiterei a buttarlo fuori dall'aula.

Lo stesso discorso varrebbe se ad usare gli stessi toni fosse un deputato della maggioranza.

Il presidente della Camera deve essere super partes.

Invece, Fini lascia correre certi comportamenti dell'opposizione e questo dimostra che non garantisce più l'imparzialità ma che si comporta da capo di un partito di opposizione.

A mio avviso, dovrebbe dimettersi!

Non credo di essere il solo a pensarla così.

E poi, chissà perché ogni volta che si vuole fare una riforma della giustizia, devono sempre esserci certi episodi di disordine?

E' ora di finirla!

La giustizia va riformata perché non è ammissibile che vi siano guasti come, ad esempio, i processi lunghi!

L'attuale situazione non è da Paese civile.

Cordiali sauti.


mercoledì 30 marzo 2011

GUELFI, GHIBELLINI E...PARTIGIANI















Cari amici ed amiche.


Ho scritto l'articolo sul derby (il cui titolo è "Derby Milan-Inter, che vinca il migliore!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/derby-milan-inter-che-vinca-il-migliore.html) anche per fare capire un'altra cosa.

L'Italia è un grande Paese ma spesso vi sono delle divisioni così forti che vengono percepite quasi come fossero un "fatto etnico".

Proprio il derby Milan-Inter è un esempio di ciò.

Non si può nascondere il fatto che, dietro ad una partita di calcio, vi siano anche altre implicazioni.

Ad esempio, è noto il fatto che il presidente del Milan sia anche il capo del Governo, il presidente Silvio Berlusconi.

Quindi, una possibile sconfitta o una possibile vittoria del Milan può non venire percepita come un semplice risultato sportivo.

Ad esempio, provate ad immaginare cosa succederebbe se il Milan dovesse perdere.

Tutti i fautori dell'antiberlusconismo si metterebbero a fare delle manifestazioni di giubilo, "canterebbero vittoria contro il tiranno" e, magari, gli antiberlusconiani milanisti incomincerebbero a fare battute e ad urlare slogan come "Silvio metti più soldi nel Milan e meno nel Bunga Bunga" o come "Silvio dimettiti" e quant'altro.

Purtroppo è così!

Io spero che il derby sia una bella partita e che non ci siano incidenti.

Purtroppo, spesso e volentieri, nel calcio entrano anche componenti che di sportivo non hanno nulla.

Per la verità, questa non è una caratteristica solo italiana.

Pensiamo alla Scozia con le due squadre di calcio di Glasgow, i Glasgow Rangers e il Celtc Glasgow.

Lì, le partite hanno anche implicazioni politiche e religiose.

Infatti, quella dei Glasgow Rangers è la squadra protestante mentre quella del Celtic è cattolica.

Purtroppo, in quel caso certe tensioni sono ancora forti.

Pensiamo al Neil Lennon, ex-centrocampista nordirlandese del Celtic ed oggi allenatore della stessa squadra, che fu costretto a lasciare il ruolo di capitano della Nazionale di Irlanda del Nord perché minacciato, in quanto cattolico.

Se lì la situazione è così, qui in Italia non è da meno.

Del resto, il nostro fu il Paese dei Ghibellini e dei Guelfi ed oggi è il Paese dei mille campanilismi e partigianerie.

Spesso queste situazioni si manifestavano (e tuttora si manifestano) con violenza, spesso a parole e a volte con i fatti.

Molto spesso chi ha un'idea contraria ad una una certa corrente di pensiero, viene visto come un nemico di abbattere e da distruggere, con una dialettica dura o, addirittura, con atti di violenza fisica.

Io posso portare come esempio una mia vicenda personale.

In un mio precedente articolo, avevo scritto della necessità della presenza del Popolo della Libertà a Roncoferraro (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/roncoferraro-mantova-serve-il-popolo.html) e avevo parlato di quello che successe nel 2009, quando con la lista di centrodestra "Libertà di cambiare, diritto di crescere" predemmo le elezioni amministrative ed i criticai la gestione della campagna elettorale ed analizzai la sconfitta, qualcuno all'interno della lista mi criticò, mi accusò di avere tradito il centrodestra e mi fece un articolo contro.

In altre parole, fecero di me un nemico da abbattere perché mi misi contro la loro corrente di pensiero.

Oggi, quelle stesse persone dicono (anche pubblicamente) di non rappresentare più il Popolo della Libertà.

Sta a voi giudicare.

Del resto, io sono sempre stato di una posizione molto ortodossa rispetto al Popolo della Libertà.

Questo è il Paese delle partigianerie.

Oggi, il Governo vuole fare una riforma della giustizia, una riforma giusta, visti i guasti, come i processi troppo lunghi.

L'opposizione parla di "riforma ad personam" fatta a favore del presidente Berlusconi ed insulta, senza però, fare una sua proposta seria.

Questo è davvero il Paese delle partigianerie.

Un esempio che possa dimostrare ciò fu quello che fece il presidente della Repubblica Sandro Pertini (nella foto 1896-1990), quando ci fu la morte di re Umberto II, nel 1983.

Esiliato, il re moribondo chiese al presidente della Repubblica di potere tornare in Italia, per potere morire in essa.

Scrisse la lettera alla cui intestazione non scrisse "Egregio signor presidente" ma "Egregio signor Pertini".

Per questo "cavillo", Pertini negò al re la possibilità di morire in Italia.

A mio modo di vedere, in quell'occasione, Pertini non si comportò da presidente ma da partigiano e sbagliò.

Pertini avrà fatto tante cose buone ma in quel frangente sbagliò.

Se fossi stato in lui, non avrei negato all'ex re di morire in Italia.

Avrei fatto finta che egli non fosse l'avversario che fu sconfitto ma un vecchio moribondo che chiese di morire in quello che, in fondo, fu la sua terra natale. Se non per convinzione, avrei fatto ciò per "pietas".

Fu gettata al vento un'occasione di riconciliare gli italiani.

Questo episodio è (e deve essere) una vergognosa macchia nella nostra storia!

Io mi auguro che queste partigianerie siano superate.

Cordiali saluti.


ATEISMO, PERCHE' CRESCE IN EUROPA?











Cari amici ed amiche.


Vi invito a leggere questo articolo scritto sul sito dell'Associazione Anti UAAR.


Cosa sta succedendo all'Europa, terra che fu del Sacro Romano Impero, l'"imperium populi christiani"?

Infatti, in Europa l'ateismo sta aumentando, mentre nel resto del mondo è in calo.

Osservate la cartina qui sopra.

In alcuni Paesi, la scristianizzazione supera il 20%.

Addirittura, in certi Paesi, come la Repubblica Ceca o la Svezia, la scristianizzazione supera la metà della popolazione.

Vi sono città, come Berlino, in cui la pratica religiosa è in calo ed i "senza Chiesa" superano i protestanti ed i cattolici messi insieme.

Perché questo?

Provo ad analizzare il problema.

Forse, certe dottrine, come quella marxista, furono sconfitte come sistemi politici ma fecero presa come idee.

In altre parole, forse, certe idee antireligiose fecero presa perché esse riuscirono a presentare le religioni come causa di ogni guerra e come strumento di sfruttamento dei più deboli.

Questo, ad esempio, fu il pensiero di Karl Marx.

Leggete questo articolo, seguendo il link http://digilander.libero.it/falcemar/Chiesa/ateomarx.htm.

Il marxismo presentò la religione come lo strumento del ricco che opprime il povero e come la causa della guerra.

Da qui, il marxismo riuscì a trasformare l'anticlericalismo di stampo illuminista e positivista in ateismo.

Ancora oggi, questo processo c'è ed è un peccato.

Infatti, l'Europa, terra che ospita Roma, la città in cui operò San Pietro, capo visibile della Chiesa di Cristo, terra di Santi e di martiri, terra su cui Maria comparve (come a Lourdes e Fatima) e ove compare ancora (come Medugorje) si sta allontanando sempre più da Cristo.

La religione viene vissuta sempre più come un fatto un fatto privato.

Si tolgono i simboli religiosi dai muri, in nome della laicità.

Si scardina il valore della famiglia, proponendo matrimoni gay o adozioni per i singles.

Si scardina il valore della vita, in nome di un progresso scientifico che spesso va contro ogni etica.

Chi mostra la propria fede viene visto come fondamentalista o viene irriso, come nel mio caso ben noto, in cui mandai una cartolina ad un mio amico dal Santuario San Gabriele dell'Addolorata (http://www.sangabriele.org) e lui e la sua famiglia irrisero questo gesto.

Infatti, oggi ho un po' di paura di mandare le cartoline da San Gabriele o da Grazie, ove vi è il Santuario Mariano.

Mentre le chiese si svuotano, da una parte, nascono sette di vario tipo (tra cui quelle esoteriche e sataniche) e, dall'altra, sorgono moschee e vi sono sempre di più italiani, tedeschi, francesi ed inglesi con cognomi italiani, tedeschi, francesi ed inglesi e nomi come Mohammed, Karim, Fulya o Fatima.

Questo deve farci riflettere.

C'è una domanda di sacro che però è sempre più captata dalle sette o dall'Islam.

Parlando di cristiano cattolico, io dico che noi dobbiamo riflettere e cercare di proporci e portare avanti le nostre ragioni.

Lo deve fare il clero come lo dobbiamo fare noi laici.

Cito un commento scritto dall'amica Francesca Padovese sull'articolo intitolato "Commento alle letture della III domenica di Quaresima", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/commento-alle-letture-della-iii.html.

Sta a noi essere portatori di quell'acqua viva che ci diede Gesù!

Fa specie vedere un'Europa sempre più atea ed un resto del mondo in cu l'ateismo è in declino.

Anzi, in Paesi come la Libia e la Turchia, vi sono anche casi di conversioni al Cristianesimo, perfino dall'Islam.

Se la Chiesa è ben viva ove è perseguitata perché non può esserlo anche qui da noi?

E' una domanda che spero abbia risposta.

Cordiali saluti.












LIBIA, SERVE COERENZA!






Cari amici ed amiche.


Leggendo un articolo molto interessante che è stato scritto dall'onorevole Marco Zacchera su "Italia chiama Italia", faccio questa rifilessione.

L'articolo può essere letto, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/25456/2011-03-26.html.

L'articolo parla del caos in Libia.

In tutto quel marasma che si è creato, sono emerse alcune cose.

La prima è l'incoerenza di chi ha voluto l'attacco, Francia in primis.

Infatti, la Francia ha attaccato la Libia. Ora, una guerra di simile portata produce morti e (soprattutto) produce forti migrazioni di profughi e di immigrati clandestini.

L'Italia, anche per la sua posizione geografica, è esposta a ciò.

Qui c'è il problema.

Mentre l'Italia è alle prese con la tristissima situazione di Lampedusa, la Francia respinge gli immigrati che dall'isola siciliana sono arrivati a Ventimiglia e vogliono varcare il confine per accedere al suo francese.

Questa mi sembra una manifestazione di pura incoerenza.

Non si può fare una guerra, sapendo di rischiare di causare un'ondata migratoria senza precedenti e di esporre altri Paesi ad essa.

A casa mia, questa si chiama mancanza di senso della responsabilità!

La Francia, rifiuta quegli immigrati che si sono mossi dalla Libia, lo Stato che è stato da essa attaccato.

In pratica, ha lasciato questa "patata bollente" a noi italiani.

Ora, questa situazione potrebbe creare forti tensioni sociali qui in Italia.

Il Governo si è attivato, facendo un accordo con il Governo tunisino, per fermare il flusso proveniente dalla Tunisia.

Più problematica è la situazione in Libia, un Paese che rischia di essere diviso in una Cirenaica in mano agli insorti (e con il rischio dell'avanzare del fondamentalismo islamico) ed in una Tripolitania in mano ad un Gheddafi ancora più feroce.

Io penso che, di fronte a questa situazione, serva molta coerenza.

Inoltre, anche le istituzioni dell'Unione Europea dovranno muoversi.

Cordiali saluti.

martedì 29 marzo 2011

ITALIANI D'AMERICA, UN PATRIMONIO!


Cari amici ed amiche.














Prima di parlare dell'argomento, vi segnalo un evento culturale della Fondazione Italia-USA. Infatti, giovedì 14 aprile, alle ore 17, la Fondazione Italia-USA(http://www.italiausa.org/) organizzerà a Roma (presso la Camera dei Deputati, nella sala conferenze di Palazzo Marini, in via Pozzetto 58) un dibattito che tratta l'uso del cellule staminali e che è incentrato sul confronto tra Italia ed USA su questo tema. Vi saranno il presidente della fondazione, onorevole Rocco Girlanda, il senatore Ignazio Marino, Commissione Sanità del Senato, il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, il dottor Renato Calabria, Palstic Surgeon MD, Beverly Hills, California, ed altri. La partecipazione deve essere conformata tramite e-mail, scrivendo all'indirizzo info@italiausa.org. Proprio dello storico rapporto tra il nostro Paese e gli USA, parlerò in questo articolo. Questo rapporto è molto profondo perché tanti americani ed americane hanno radici nel nostro Paese. Tra l'altro, questa storia riguarda anche la famiglia, poiché tra i tanti italo-americani vi sono dei miei parenti, figli di alcuni cugini di mia madre che tanti anni or sono emigrarono da Galati Mamertino, in Provincia di Messina, e si trasferirono negli USA. L'emigrazione italiana verso gli USA incominciò nel XIX, e coloro che emigrarono negli USA furono, per lo più, garibaldini e socialisti. Essa fu circoscritta a poche unità. Poi, ci fu un'emigrazione più massiccia ed ebbe i suoi picchi agli inizi del XX secolo. Molto forte fu l'emigrazione dalla Sicilia. Ad emigrare furono padri di famiglia in cerca di migliori fortune che nella terra d'origine non ebbero. Tra il 1900 ed il 1920 circa 4.000.000 di persone sbarcarono ad Ellis Island a New York. Tra il 1921 ed il 1924, il Governo USA promulgò delle leggi che arginassero l'immigrazione italiana, "Emergency Quota Acts", dando priorità a quella dal Nord Europa. Gli italiani furono così discriminati. Essi reagirono in modi diversi. Alcuni di loro mantennero la lingua e gli usi del Paese d'origine, come anche la religione, prevalentemente cattolica. Altri, adottarono la lingua inglese ed alcuni usi anglosassoni ma conservarono la religione cattolica ed altri usi. Altri ancora, invece, adottarono tutti gli usi anglosassoni, compresa la religione protestante o anglicana. Addirittura, alcuni di questi ultimi cambiarono i propri cognomi, riadattandoli alla lingua inglese. Durante la II Guerra Mondiale, gli italiani negli USA vennero internati e tutti i giornali in lingua italiana furono chiusi. Intanto, in Italia, molti italiani si arruolarono nell'esercito americano per avere poi la cittadinanza americana. A metà degli anni '60, l'emigrazione dall'Italia agli USA riprese, per poi ridursi a partire dagli anni '80. Oggi, l'emigrazione italiana è ridotta a poche unità ed è circoscritta a giovani ricercatori (come gli ingegneri nucleari) che cercano maggiori fortune. La comunità italo-americana è oggi di circa 18.000.000. Accanto all'inglese, gli italo-americani parlano l'italiano ed il dialetto. Le religioni prevalenti nelle comunità italo-americane sono quella cattolica e quella protestante. Vi sono anche degli ebrei. In realtà, la cultura italiana permeò profondamente il panorama culturale americano. Pensiamo al cibo. Oggi, esiste una cucina italo-americana. Per esempio, è noto che negli USA non si possa importare la carne, ad eccezione di alcuni prodotti, come il Prosciutto di Parma, quello di San Daniele, i prodotti in lattina, lo speck o la mortadella . Ebbene, gli italo-americani si adattarono a fare i cibi italiani con prodotti USA, producendo un qualcosa di unico. In qualche caso, si inventarono vari escamotages per portare il prodotto carneo italiano negli USA , come la soppressa dentro il caciocavallo. Oggi, questo prodotto è rinomato. Ben presto, la cucina italo-americana si diffuse anche nei ristoranti più famosi. Inoltre, anche nel cinema, gli italo-americani diedero il loro contributo. Pensiamo al cinema, in cui vi erano e vi sono vari registi attori come Rodolfo Valentino, Ben Gazzara, Danny Aiello, Frank Capra, Ray Romano, Danny De Vito, Vincent Spano, Leonardo Di Caprio, Nicholas Cage, Dino De Laurentiis, Brian De Palme, Susan Sarandon, Al Pacino, Robert De Niro, Patti LuPone, Mary Elizabeth Mastrantonio, Dan Castellaneta ed altri. Pensiamo ai numerosi personaggi dello sport, come l'ex-calciatore ed ex-Commissario Tecnico della Nazionale di calcio USA Bruce Arena o l'ex-lottatore del Wrestling Hulk Hogan. Pensiamo anche ai musicisti, come la rockstar Jon Bon Jovi (all'anagrafe John Bongiovanni) o all'ex-chitarrista dei Red Hot Chili Peppers Tony Frusciante oppure a quello dei Creeds Mark Tremonti. Pensiamo anche ad alcuni poeti, come John Ciardi, ad alcuni artisti, come il pittore Costantino Brumidi, o ad alcuni politici, come il Governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, l'ex-ambasciatore USA in Italia Ronald Spogli oppure il Segretario della Sicurezza interna Janet Napolitano. Gli italo-americani fecero molto nella storia americana, come anche in quella italiana. Essi portarono la nostra cultura nel mondo. Dedico agli italo-americani una mia poesia:



Ellis Island

Comu da li campi lu viddanu...

di la cità vinni lu povuru...

da lu mari...su unu lignu...

al di Novu Mondu la porta, Ellis Island,

cusì 'n Novum Eboracum...induve staci di la Libertati la dama...

et fù cusì l'anticu talianu...

pè nova la vita avè...comu di li so' figghi...

et cusì fù 'n travagghiu...iddu novu miricanu!



Cordiali saluti.

ISLAM VERO DISCENDENTE DEL GIUDEO-CRISTIANESIMO? HO QUALCHE DUBBIO...





Cari amici ed amiche.


Secondo il libro di Corrado Augias e Remo Cacitti "Inchiesta sul Cristianesimo", pare che l'Islam sia la religione che discende dal giudeo-cristianesimo, la Chiesa antecedente al 135 AD, anno in cui i Romani ricostruirono Gerusalemme, trasformandola in Aelia Capitolina, dopo che ebbero sconfitto i Giudei che nel 132 si ribellarono con Simone Bar Kochba.

Questa affermazione mi sembra una forzatura.

E' vero che nei tempi antichi tra Ebraismo e Cristianesimo non vi furono molte differenze, se non il riconoscimento di Gesù Cristo come Figlio di Dio da parte dei Cristiani ed il Battesimo e la Santa Cena da essa praticati.

E' vero anche che quanto successe nel 132 fece sì che il Cristianesimo diventasse una religione a sé rispetto al Giudaismo.

Però, dire che dal giudeo-cristianesimo discenda l'Islam mi sembra davvero una forzatura.

Infatti, il giudeo-cristianesimo riconobbe tutte le basi del Cristianesimo moderno, tra cui, la figura di Gesù come Figlio di Dio, la sua morte sulla croce e la sua resurrezione.

Nell'Islam, tutto ciò non è riconosciuto.

Per i musulmani, Gesù non è Figlio di Dio ma è un profeta e non morì sulla croce ma venne portato via e sostituito con un altro uomo che subì il patibolo.

Quindi, tutto ciò è incongruo rispetto alla tradizione giudaico-cristiana.

Mentre tra Ebraismo e Cristianesimo ci sono punti comuni, come 39 dei 46 libri del Vecchio Testamento e varie figure, come i patriarchi, per quanto riguarda l'Islam le cose sono diverse.

Infatti, noi (come gli ebrei) riconosciamo nella figura di Isacco il nostro patriarca. I musulmani, invece, riconoscono Ismaele, il suo fratellastro.

Inoltre, nel libro di Augias e Cacitti vi è scritto che Maometto fu educato da giudeo-cristiani.

In realtà, le tradizioni musulmane si rifanno a tradizioni gnostiche.

Proprio la vicenda che riguarda il Gesù musulmano è di origine gnostica.

Quindi, non si può dire che l'Islam sia la vera religione che discende dal giudeo-cristianesimo.

Cordiali saluti.




lunedì 28 marzo 2011

IMMIGRAZIONE, NON SE NE PUO' PIU'!


Cari amici ed amiche.


Non se ne può più di questa immigrazione clandestina!

Da quando sono iniziati questi sommovimenti nel Nord Africa e la crisi libica il Canale d Sicilia è diventato una vera e propria "autostrada sul mare" su cui delle barche sgangherate cariche di persone transitano per venire in Sicilia e in Italia.

L'Isola di Lampedusa, che per la sua posizione geografica è più esposta, è stata invasa ed i lampedusani sono, giustamente, molto arrabbiati, anche perché l'isola vive di turismo e la situazione attuale rischia di compromettere l'intera stagione.

Questo mio ragionamento non è frutto di un'idea razzista ma di una constatazione (fatta su dati di fatto) della realtà.

L'immigrazione clandestina è un male e vi spiego il perché!

Primo, un immigrato clandestino è un costo sociale.

Infatti, l'allestimento delle strutture per accogliere il barcone pieno di immigrati è un costo.

Secondo, l'immigrato clandestino, in quanto tale, è esposto all'illegalità.

Infatti, egli non ha documenti e perciò non può trovarsi un lavoro e né avere una casa.

Quindi, per "sbarcare il lunario" è costretto a vivere di espedienti o, peggio ancora, a diventare manovalanza per la criminalità.

Terzo, tra gli immigrati clandestini potrebbero esserci dei criminali o, peggio, dei terroristi.

Ora, in casa nostra, noi rischiamo di avere dei criminali (che possono rapinare le nostre case e stuprare le nostre donne) o dei terroristi che potrebbero farsi esplodere nelle nostre scuole, nelle nostre chiese ed in altri luoghi pubblici.

La gente ha pienamente ragione ad essere arrabbiata e preoccupata.

E poi, ho anche la risposta da dare a chi recita la solita tiritera che dice: "Anche noi fummo un popolo di emigranti".

E' vero, noi italiani fummo un popolo di emigranti ma i Paesi che ospitarono i nostri connazionali pretesero che essi facessero controlli sanitari, che avessero una casa ed un lavoro e che imparassero le loro lingue si adeguassero alle loro leggi.

E poi, mentre qui c'è chi si affanna a proporre leggi per dare la cittadinanza italiana agli immigrati, vi sono molti italiani all'estero di cui pochi si interessano.

Quindi, finiamola con il buonismo!

Inoltre, l'immigrazione non sta portando ricchezza.

Infatti, essa è stata usata da certi imprenditori come un pretesto per non investire nella tecnologia, che avrebbe reso più appetibili certi lavori (come l'agricoltura) ai giovani italiani.

Così i giovani italiani sono stati messi in "concorrenza" con gli immigrati, che sono più avvantaggiati.

Questo spiega in parte la questione della disoccupazione giovanile, che conosco molto bene, essendo giovane e disoccupato.

Questo umilia anche lo stesso immigrato che può essere sfruttato maggiormente.

Quindi, io penso che sia arrivata l'ora di smetterla con questo buonismo.

Del resto, il nostro Governo sta facendo molto per "arginare questa marea umana".

Ad esempio, il Ministro degli Esteri Franco Frattini è andato in Tunisia per trattare la cosa con il Governo locale.

Però, io credo che anche l'Europa debba fare la sua parte.

Cordiali saluti.









RONCOFERRARO (MANTOVA), SERVE IL POPOLO DELLA LIBERTA'!

Cari amici ed amiche. L'amico Riccardo Di Giuseppe mi ha inoltrato questo articolo che parla di una grande vittoria del Popolo della Libertà del suo Comune, Roseto degli Abruzzi. Il suo link è http://www.cityrumors.it/teramo/cronaca/roseto-tar-boccia-piano-spiaggia-30376.html. Il PdL rosetano (con tanti giovani nelle sue fila) si è mosso contro il "Piano spiaggia" proposto dal Sindaco di centrosinistra e ha vinto. Il PdL rosetano si è mosso unito, grazie anche alla partecipazione di giovani come Riccardo Di Giuseppe e ha vinto. Commento questa notizia con il piacere e la gioia di vedere un PdL locale che opera attivamente ma anche con molta (e dico, molta) amarezza! Mentre in altre parti, come Roseto degli Abruzzi, il PdL sta andando forte, qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova, di fatto, non è più presente. Sono amareggiato! Infatti, qui a Roncoferraro governa il centrosinistra che, però, oggi non ha la maggioranza degli elettori. Infatti, nel 2009, il centrosinistra vinse le elezioni con il 48,1% dei voti. Al centro destra andò il 40,1%. Il rimanente 11,8% andò alla lista dell'Associazione Civica Mantovana. Quindi, il centrosinistra è minoritario. Qui vi è il problema. Contro questo centrosinistra debole c'è il nulla! Il centrodestra (o meglio il PdL di Roncoferraro), di fatto, è assente. Non fa un'azione di opposizione efficace. Anzi, in qualche caso, ha votato con il centrosinistra. Dal 2009 fino ad oggi, non ha prodotto un'azione di opposizione e c'è l'immobilismo. Ad esempio, qui a Roncoferraro, vi è la vicenda del supermercato di fronte al cimitero. Scrissi di ciò nell'articolo intitolato "Roncoferraro, bufera sul supermercato", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/roncoferraro-bufera-sul-supermercato.html. Come elettore e persona afferente al PdL avrei voluto vedere una presa di posizione netta riguardo a questa vicenda da parte di chi dovrebbe rappresentare il partito in Consiglio comunale. Invece, non ho visto ciò! Io, che per quella lista avevo fatto tanto, sono esterrefatto, deluso ed anche un po' arrabbiato. Quando ci furono le elezioni comunali, noi non lavorammo come una squadra ed il risultato fu evidente. Del resto, io scrissi un articolo su "Italia chiama Italia", che potete leggere, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/16203/2009-06-23.html. Qualcuno dell'allora lista di centrodestra mi fece un articolo contro, che potete leggere, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/16473/2009-07-08.html. Oggi, qual qualcuno dice di non rappresentare più il PdL ed i fatti stanno dando ragione a me. Durante le elezioni del 2009 non lavorammo come una squadra e perdemmo. Se qualcuno non vuole vedere le cose, il problema è suo! A Roncoferraro serve il PdL. Serve il PdL, sia per vincere le elezioni provinciali che ci saranno quest'anno e sia quelle comunali che ci saranno tre anni. Spero di non vedere mai più un centrodestra vincente alle elezioni europee, a quelle nazionali e a quelle regionali e perdente alle elezioni comunali. I risultati dimostrano che gli elettori del PdL ci sono. Anche le realtà come Roncoferraro (ove la sinistra governa da sessant'anni) devono cambiare. Hanno bisogno di aria nuova e potenzialmente, il centrodestra può fare la differenza. Guardate il Comune di Mantova. Fino all'anno scorso, da oltre sessant'anni, la sinistra governava. Il centrodestra (costituito da PdL e Lega Nord) vinse le elezioni amministrative dell'anno scorso e l'attuale amministrazione del sindaco Nicola Sodano sta facendo cose egregie ed i cittadini sono molto contenti! Per vincere, il centrodestra ha bisogno sia dell'apporto della Lega Nord (che a Roncoferraro c'è) e sia quello del PdL. Anche a Roncoferraro serve un cambiamento simile a quello di Mantova. Cambiare si può ma ci devono essere organizzazione e buona volontà. Faccio i miei auguri a Riccardo Di Giuseppe, ai ragazzi dell'Azione Giovani di Roseto degli Abruzzi e al candidato sindaco Ennio Pavone. Auguro che possano vincere le elezioni comunali che ci saranno quest'anno. Cordiali saluti.

domenica 27 marzo 2011

DERBY MILAN-INTER, CHE VINCA IL MIGLIORE!






Cari amici ed amiche.


Vi invito a visionare il video che ho scaricato da Youtube della trasmissione "Diretta Stadio ed è subito goal", trasmissione che va in onda su 7 Gold. In questa puntata vi è la telecronaca del derby Inter-Milan del 14 ottobre 2010.

Sabato sera, ci sarà il derby di ritorno, Milan-Inter.

Da milanista, spero di rivedere il mitico telecronista rossonero Tiziano Crudeli esultare come all'andata e gli interisti (tra cui l'opinionista Elio Corno, il socio di Crudeli, ed il cronista Filippo Tramontana) rosicare.

Certo, sul rapporto tra il sottoscritto e interisti, posso raccontare degli aneddoti.

Il sottoscritto ha la "maledizione dell'interista".

In pratica una larga fetta dei miei amici, purtroppo, è nerazzurra. Ognuno ha le sue croci.

Perfino su Facebook, molti di quelli che mi chiedono l'"amicizia" o che mi vengono suggeriti come "amici" sono nerazzurri. E' una persecuzione!

Per l'amor di Dio, tra i miei interlocutori interisti su Facebook, ci sono anche delle brave persone come Francesca Padovese (http://libertybell1985.wordpress.com/) ed Emanuele Bignardi, Antares 89, il blog è nella lista "Link preferiti", con cui è un piacere confrontarsi e che stimo. Qualche interista ha arricchito la mia collezione di monete. Il tifare la squadra rivale non deve essere certamente motivo di scontro. Tra l'altro, guardo con molto interesse la vicenda di Wesley Snejider, il giocatore olandese dell'Inter che si è convertito al cattolicesimo e che ha avuto un forte aiuto dal suo capitano, l'italo-argentino Javier Aldemar Zanetti, una persona impegnata nel sociale, con la sua fondazione, la Fondazione Pupi, il cui sito è http://fondazionepupi.org/. Del resto, anche noi milanisti abbiamo figure che lavorano in questo senso, come il grande Gennaro "Ringhio" Gattuso che ha una fondazione "Forza Ragazzi", di cui potrete trovare qualcosa nel sito http://www.pangramma.it/fondazione_gattuso.html. Io penso che il bene fatto non debba avere coloro politico e né sportivo. Per questo, metterò entrambi i siti nella lista "Link preferiti" di qesto blog. Vale la pena di fare un po' di pubblicità a queste iniziative benefiche. Non resto insensibile di fronte a tali iniziative.

Anzi, a mio avviso, esse vanno sostenute.

Però, effettivamente, mi sento un po' perseguitato dai colori nerazzurri.

Addirittura, anni fa, rischiai anche di avere la ragazza nerazzurra.

Sarà il fascino del milanista!

In quasi sedici anni di tifo rossonero mi sono imbattuto per un indefinito numero di volte in almeno un interista.

Addirittura, c'è un ragazzo che quando mi vede si mette ad urlare:

"E' arrivato l'interista!".

Questo è troppo!

Ecco il punto a cui si è arrivati!

Tra un po', dovrò girare con la sciarpa rossenera per fare capire che io tifo la I squadra di Milano, l'AC Milan, la squadra che ha fatto la storia di Milano e di tutto il calcio italiano.

Personalmente, trovo simpatico il presidente dell'Inter Massimo Moratti ma, a volte dice delle assurdità.

Per esempio, lui ha detto che l'Inter è la squadra storica di Milano.

Al presidente Moratti, che (ripeto) mi è anche simpatico, rispondo dicendo che farebbe bene a ripassarsi la storia.

Il Football Club Internazionale Milano (FC Inter) nacque il 09 marzo 1908 da una scissione all'interno di un'altra società di calcio ben più blasonata che nacque 16 dicembre 1899.

Questa società più blasonata fu fondata da un inglese, un tale Herbert Kilpin.

Questa società altro non che l'Associazione Calcio Milan, il Milan.

Quindi, qual è la vera squadra di Milano?

Comunque, sfottò a parte, io spero che la partita (che si giocherà sabato sera) sia un evento di sport e che non ci siano incidenti.

Il Milan è in testa e ha due punti di vantaggio sull'Inter.

Ha pareggiato in casa con il Bari e ha perso a Palermo, permettendo all'Inter di rimontare.

Il Milan non avrà Zlatan Ibrahimovic (perché squalificato) ma l'Inter ha problemi in difesa.

Quindi, nessuno dei due parte avvantaggiato, anche perché il derby è, storicamente, una partita imprevedibile.

Ci sono ex da una parte e dall'altra, tra i quali cito Leonardo, l'allenatore dell'Inter che l'anno scorso allenava il Milan, di cui, tra l'altro era giocatore.

Di sicuro, ha saputo fare giocare bene l'Inter.

Fece giocare bene anche il Milan ma pagò l'inizio pessimo (con il derby vinto dall'Inter per 4-0, un'umiliazione) ed alcune sue scelte tecniche che per quella rosa di giocatori non erano adeguate.

Visto il suo passato rossonero, gli auguro ogni bene...tranne che nel derby!

La cosa che spero è che non ci siano disordini.

C'è un brutto clima politico e molto spesso il Milan viene attaccato perché il suo presidente è Silvio Berlusconi ed ogni episodio di una partita giocata dal Milan viene visto (qualora fosse a favore dei rossoneri) come un "furto" ed i detrattori adducono al fatto che il presidente Berlusconi abbia Mediaset e sia il Presidente del Consiglio.

Io penso che si debbano abbassare i toni, visto anche il brutto clima!

Ora, io trovo vergognose queste frasi, anche perché anche le altre squadre hanno avuto episodi favorevoli.

Io spero che non vi siano "teste calde" e che vi sia una bella partita di calcio.

Che vinca il migliore!

Ovviamente...da milanista, spero in un esito favorevole per i rossoneri!

Cordiali saluti.





FOSSE ARDEATINE, UN CRIMINE CONTRO DIO E L'UMANITA'!


Cari amici ed amiche.


Tre giorni fa, è stata fatta la commemorazione dell' eccidio delle Fosse Ardeatine.

Essa fu una rappresaglia compiuta dai nazisti che nel 1943 occuparono l'Italia, in seguito all'amistizio dell'08 settembre di quell'anno.

Questa rappresaglia avvenne in seguito ai "Fatti di Via Rasella", ossia un attacco sferrato dai partigiani contro i tedeschi che si trovavano in quella via di Roma.

In quell'occasione, morirono 33 soldati tedeschi.

I nazisti, con l'ufficiale delle SS Herbert Kappler (lo stesso che fece razziare il ghetto ebraico) progettarono una rappresaglia con il "criterio dell' uno di noi, dieci di loro".

I nazisti fecero, quindi rastrellamenti e presero ben 335 persone, le portarono alle cave di pozzolana di Ardea (una località non lontana da Roma), le ammassarono nelle grotte ivi presenti e le crivellarono di fucilate.

Fu un crimine orribile.

Non ancora sazi di orrore, i tedeschi fecero saltare le grotte, ove erano ammassati i cadaveri ed i moribondi.

Oggi, il Santo Padre Benedetto XVI è andato a visitare quel luogo, la cui terra bevve sangue innocente.

Egli a definito quanto accaduto un crimine contro Dio.

Questo fu veramente un crimine contro Dio e contro l'umanità.

Esso dimostra che quando una mente abbietta è al potere non può esserci altro risultato se non la rovina.

Cordiali saluti.



sabato 26 marzo 2011

COMMENTO ALLE LETTURE DELLA III DOMENICA DI QUARESIMA

Cari amici ed amiche. Oggi è la III domenica di Quaresima e nelle nostre chiese verranno letti i brani del Libro della Genesi (capitolo 17, versetti 3-7), del Salmo 94, della Lettera di San Paolo apostolo ai Romani (capitolo 5, versetti 1-2, 5-8) e del Vangelo secondo Giovanni (capitolo 4, versetti 5-42). Dopo la trasfigurazione di Gesù , di cui si è parlato domenica scorsa, in cui Gesù manifestò la sua divinità, oggi si parla di un altro passo importante che porta verso la Pasqua. Nel brano del Libro dell'Esodo si parla della vicenda del popolo di Israele che era partito dall'Egitto ed era assetato. In esso serpeggiavano malumori contro Mosè e contro Dio. Allora, Mosè chiese aiuo al Signore che gli disse di prendere con sé alcuni anziani e di picchiare la roccia del monte Oreb con il bastone. Lo fece e dalla roccia uscì l'acqua e tutti bevvero. Ora, questo episodio presenta analogie proprio con quello della trasfigurazione di Gesù. Come, vedendo l'acqua sgorgare dalla roccia battuta da Mosè, gli Israeliti credettero alla potenza di Dio, così gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni credettero alla natura divina di Gesù, vedendo le sue vesti divenire più bianche della neve e vedendo in colloquio proprio con Mosè ed il profeta Elia. Questo apre lo scenario citato nel Vangelo secondo Giovanni, di cui si parla molto bene nell'articolo che potete leggere seguendo il link http://www.nostreradici.it/samaritana.htm. Gesù, infatti, giunse con i suoi discepoli in una città della Samaria, Sichar. Si fermò vicino ad un pozzo di Giacobbe ed era affaticato. Ad un certo punto arrivò una donna samaritana che stava per prendere l'acqua. Gesù le chiese di darle da bere e questa si stupì del fatto che un giudeo chiedesse da bere ad una samaritana. Infatti, tra Giudei e Samaritani non correva buon sangue. I Giudei vedevano i Samaritani come degli eretici. Da lì iniziò un lungo dialogo con tra Gesù e la samaritana. Inoltre, questo episodio ripeté nella crocifssione, quando Gesù chiese da bere perché aveva sete. Il filo conduttore della storia è proprio l'acqua, quasi in continuità con il brano del Vecchio Testamento. Gesù, infatti, passò dal parlare dell'acqua che "allevia la sete ma non per sempre" a quella che se bevuta toglierà definitivamente la sete, l'"acqua viva", di cui parlano altri testi biblici, come l'Apocalisse. La samaritana rappresentava anche un'altra cosa, quell'umanità più debole. Infatti, nel suo colloquio con Gesù, la samaritana rivelò di avere avuto cinque mariti e che l'uomo con cui conviveva non era suo marito. Fu lo stesso Gesù a rivelarle ciò. Infatti, al suo invito di chiamare il suo marito, le gli rispose dicendogli che non aveva marito. Lui le replicò dicendo: "Hai detto bene: "Io non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in qusto hai detto il vero". Ora, in quell'epoca e in quella realtà, una donna senza marito era vista come una poco di buono, una donna senza un sostegno. Questo fa capire che Gesù è venuto a salvare i peccatori e che il suo messaggio non era rivolto solo ai Giudei ma tutta l'umanità. Inoltre, questo episodio ne anticipa un altro. Infatti, la samaritana andò in città e parlò ai suoi concittadini di Gesù e di quello che le aveva detto. I Samaritani di quella città credettero. L'episodio fu simile a quello delle donne che, vedendo il sepolcro vuoto dopo la morte di Gesù, andarono dai discepoli ad annunciare loro l'accaduto. Quindi, questo episodio dimostra la vera missione di Gesù, ossia ricondurre a Dio tutta l'umanità. Voglio terminare con una domanda. Nel giorno d'oggi, vi è la scienza (e questa è una bella cosa) ma vi è anche una cultura materialista, per non dire nichilista. Leggete questo articolo che è stato trovato dall'amico Riccardo Di Giuseppe (http://riccardodigiuseppe.blogspot.com/) ed il cui link è http://www.phila.gov/districtattorney/PDFs/GrandJuryWomensMedical.pdf. In questo articolo si parla di una clinica di Filaldelfia (USA) in cui si praticava l'aborto uccidendo i bambini a forbiciate. Ecco il livello di orrore a cui siamo arrivati! Vi è già lo scempio culturale dell'aborto, che, in quanto tale, è un crimine, e se poi aggiungiamo anche questa brutalità, l'abominio è completo. Vista la situazione, Gesù dovrà mandare ancora una donna ad annunciare il suo messaggio o si vedrà costretto ad intervenire in un altro modo? Cordiali saluti.

PACIFISMO? NO GRAZIE!


Cari amici ed amiche.
Giovedì sera, avevo visto un pezzo della trasmissione "Annozero" di Michele Santoro.
Ospite, in collegamento dagli USA il professor Edward Luttwak, noto politologo americano.
Egli ha detto delle condivisbili sui pacifisti.
Per Luttwak non si può essere pacifisti e ha ragione.
Espongo le sue idee, facendo i suoi esempi.
Si può essere pacifisti di fronte a un dittatore come Adolf Hitler?
La risposta è no!
Essere pacifisti di fronte ad uno come Hitler significa essere, in qualche modo, conniventi con lui perché non si interviene per combattere il male.
A un personaggio come Hitler o come Stalin, i pacifisti fanno comodo. Non resistono.
Del resto, se penso allo scontro tra Bene e Male, mi viene in mente la vicenda religiosa tra San Michele e Lucifero.
San Michele sconfisse l'angelo ribelle con la spada, facendogli la guerra e schierandosi con Dio e non con il pacifismo proposto da certi movimenti politici.
Del resto, vi invito a leggere alcuni di testi di San Tommaso d'Aquino sulla guerra.
Nessuna persona sana di mente vuole la guerra o desidera la morte di altre persone.
Per l'amor di Dio, non è così ed io sono il primo a dire che la guerra sia una cosa sbagliata!
Però, non si può nemmeno non intervenire di fronte al male.
E poi, certi pacifisti sono anche un po' schizofrenici.
Ad esempio, riguardo alla questione di Israele, essi piangono la morte dei palestinesi ed attaccano lo Stato ebraico mentre non dicono nulla riguardo a quelle degli israeliani a causa degli attentati suicidi, così come tacciono di fronte ad altre morti, come quelle dei numerosi cristiani perseguitati.
Tutti noi dobbiamo cercare la pace ma non si può non intervenire di fronte al male.
Del resto, anche il Vaticano ha proibito l'affissione di bandiere arcobaleno (quelle dei pacifisti) nelle chiese. Leggete l'articolo de "Il Giornale", seguendo il link http://www.ilgiornale.it/interni/vaticano_bandiere_arcobaleno_via_chiese/21-06-2008/articolo-id=270591-page=1-comments=1.
Onestamente, io preferisco la croce a quella bandiera figlia di una cultura New Age così come preferisco la preghiera a certe manifestazioni che molto spesso di pacifico non hanno nulla, visto che in esse vengono bruciate le bandiere israeliane, americane ed italiane.
Chi, pur potendo intervenire, non alza un dito contro una situazione negativa e né fa una denuncia contro di essa ha le mani sporche di sangue come chi la causa.
Per questo, ho messo qui sopra questa bandiera macchiata di rosso.
Cordiali saliti.

venerdì 25 marzo 2011

COMMENTO AL LIBRO DI CORRADO AUGIAS E REMO CACITTI "INCHIESTA SUL CRISTIANESIMO"

Cari amici ed amiche.

Sto leggendo un libro scritto da Corrado Augias che ha intervistato il professor Remo Cacitti, esperto di letteratura cristiana.
Questo libro è intitolato "Inchiesta sul Cristianesimo" ed è pubblicato dalle edizioni Mondadori.
In questo libro, Augias intervista il professor Cacitti sulla storia del Cristianesimo.
Ora, io non voglio mettere in dubbio la veridicità delle fonti ma voglio fare qualche considerazione critica sul libro.
Questo libro vuole presentare un "Crstianesimo senza Chiesa" o un "Cristo senza Chiesa".
Questa visione del mondo non è condivisibile.
E' vero il fatto che Gesù fosse stato un ebreo che da ebreo fosse vissuto.
E' vero il fatto che, in passato ci fossero state delle contrapposizioni tra i giudeo-cristiani (i cristiani provenienti dall'Ebraismo) ed i gentilo-cristiani (i cristiani provenienti dal mondo pagano).
E' altrettanto vero il fatto che in passato vi fossero state tante forme di Cristianesimo.
Però non si può fare passare il concetto che dice che la Chiesa fosse stata creata dall'uomo e che nulla avesse a che fare con Gesù Cristo.
La Chiesa fu fondata da Gesù Cristo e al suo vertice, come capo visibile, pose Simone, che dallo stesso Gesù fu ribattezzato con il nome di Kefa, che in latino venne tradotto con il nome di Pietro.
Nel Vangelo secondo Matteo (capitolo 16, versetti 18-19) vi è scritto:
"Io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno si di essa.".
Quindi Gesù aveva in mente di fondare una Chiesa, termine che deriva dal greco "Ecclesia" che significa "Assemblea", e di mettervi al vertice un uomo, Simone, detto Pietro.
Ora, in base alla Successione apostolica, teologia che è riconosciuta da noi cristiani cattolici, dagli ortodossi, dagli anglicani e dai vetero-cattolici, il Papa, i vescovi, i presbiteri ed i diaconi sono successori di San Pietro e degli Apostoli, pur con le varie differenze tra le confessioni.
Ora, il libro pone anche la questione dello scontro tra la realtà giudeo-cristiana e quella gentilo-cristiana.
Ora, è fuori discussione il fatto che essa vi fosse stata.
I primi cristiani provenivano dalle comunità ebraiche. Essi frequentavano al il Tempio di re Salomone, si facevano circoncidere e mangiavano secondo le regole ebraiche.
Le uniche differenza stavano nel Battesimo e nella celebrazione dell'Eucaristia
In seguito, grazie alla predicazione di San Paolo, il Cristianesimo si diffuse al di fuori delle comunità ebraiche e molti pagani si convertirono.
Ora, qui si pone il problema.
Nel libro, vi è scritto che fu San Paolo e non Gesù Cristo a fondare il Cristianesimo per come lo conosciamo e che egli fece sì che la religione cristiana rinnegasse le sue radici giudaiche.
Questo è un grosso errore.
In pratica, ci fu un conflitto tra San Pietro e San Paolo, in merito al fatto che, per la Chiesa di Gerusalemme, i pagani che intendevano farsi cristiani dovesero prima passare attraverso il Giudaismo, ossia farsi circoncidere ed accettare le norme giudaiche, come il mangiare kasher.
Per San Paolo, invece, la circoncisione non doveva essere obbligatoria , come l'uso di tutte quelle norme tipiche dell'Ebraismo.
Ora, alla fine, ci fu un compromesso. Esso diceva che, da una parte la circoncisione e gli usi ebraici non erano obbligatori e, dall'altra, l'obbligo di non mangiare carni sacrificate agli idoli, quelle di animali soffocati e sangue ed il divieto di fornicare.
Ciò è scritto negli Atti degli Apostoli (capitolo 15, versetti 28-30).
Ora, le norme ebraiche possono essere lette come norme di comportamento sociale che regolano gli aspetti della vita, come l'igiene.
E' fuori discussione, ad esempio, che mangiare carne di maiale in una zona calda (come quella di Israele) possa non fare bene alla salute.
Vi invito a rileggere l'articolo da me scritto intitolato "Le radici giudaiche del Cristianesimo" , http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/le-radici-giudaiche-del-cristianesimo.html.
Lì vi è la relazione fatta dall'amico Morris Sonnino (che ancora oggi ringrazio con stima) che spiega molto bene le norme dell'Ebraismo.
A tempo stesso, però, non è smentita comune radice tra Ebraismo e Cristianesimo.
Il Dio è lo stesso, come sono gli stessi parte dei testi biblici ed il Decalogo.
Anzi, Gesù amplificò il Decalogo.
Ad esempio, il quinto comandamento dice: "Non uccidere.".
Ora, la vecchia tradizione giudaica ne dava un'interpretazione letteraria.
Gesù lo reinterpretò e non lo fece valere solo per l'atto condannato (ossia, l'omicidio in senso stretto) ma anche per tutti quegli atti peccaminosi che ledono la dignità dell'altro.
Quindi, quel comandamento ebraico non fu solo rivalutato ma fu anche rafforzato.
In pratica, San Paolo compì proprio quella rivoluzione innescata da Gesù, ossia la fine della divisione tra ebrei e pagani perché figli di un unico Dio.
Inoltre, il libro dice che furono tante forme di Cristianesimo e che solo una prevalse, spesso con la forza.
E' vero che c'erano tante forme di Cristianesimo.
Ad esempio, ci fu l'Arianesimo, che negava la consustanzialità tra Dio e Gesù Cristo, ci fu il Marcionismo, che negava la continuità tra Vecchio Testamento e nuovo Testamento e ci furono vari movimenti gnostici che, per esempio, proponevano Gesù come un eone, un'entità equiparata agli angeli. Il Bogomilismo, che citai nell'articolo intitolato "Nazismo esoterico", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/nazismo-esoterico.html, ne fu un esempio.
Le divisioni che ci sono oggi tra noi cattolici, gli ortodossi, i protestanti, gli anglicani ed i vetero-cattolici sono quisquilie, se confrontate con quelle citate.
Ora, però, se per queste "quisquilie" ci furono delle guerre (pensate a quelle tra cattolici e protestanti nel XVI secolo) immaginatevi cosa sarebbe successo se il Cristianesimo delle origini non si fosse dato delle regole condivise.
A questo servirono i vari Concili, come quello che fu indetto a Nicea dall'imperatore Costantino I nel 325.
Se non ci fossero stati questi concili, oggi, noi ci troveremmo di fronte ad un Cristianesimo senza una Chiesa stabile e in preda anche alle sue pulsioni più estreme, un po' come l'Islam, che in certe aree vede prevalere le sue correnti più estreme e fondamentaliste.
Per questo non è pensabile un "Cristianesimo senza Chiesa" come non è pensabile una "Chiesa senza Cristo".
Per questo non concordo con la chiave di lettura data da Corrado Augias.
Termino, chiedendo a chi va a Gerusalemme, la città più sacra del mondo, o in altri luoghi importanti, come Roma, Fatima, Lourdes e Grazie di Curtatone, di pregare per tutte le persone che soffrono, come Salvatore Crisafulli che è testimone diretto di questa sofferenza e che sta facendo una giusta battaglia (anche si internet) per la difesa della vita.
Io spero che ci sia qualcuno in grado di aiutarlo.
Del resto, chi ha conosciuto la sofferenza è in grado di essere testimone del valore della vita. Un esempio è il calciatore italo-argentino Nicolas Burdisso, che ebbe una triste vicenda con sua figlia e che, tra l'altro, citai nella mia poesia "Preghiera in Montesiepi", che potete leggere seguendo il link http://www.mantovaninelmondo.com/associazione/scritti/Mantovanit%C3%A0.htm.
Io penso che basti poco, anche una parola buona, per aiutare il prossimo.
E, se vuole, qualcuno preghi anche per me.
Cordiali saluti.

SINISTRA DISUNITA E DEMAGOGICA

Cari amici ed amiche.

Leggendo un commento all'articolo intitolato "Libia, basta con demagogia e gli insulti! Vendola, si scusi con noi lombardi", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/libia-basta-con-la-demagogia-e-gli.html.
Effettivamente, questa sinistra è disunita e demagogica.
E' una sinistra disunita, che è cementata solo dall'avversione verso il centro destra.
Un esempio?
Qui nella Provincia di Mantova, alle elezioni che si terranno il 15 maggio, il centrosinistra ha candidato alla presidenza della Provincia Alessandro Pastacci, il sindaco di Quistello.
Pastacci non fa parte del Partito Democratico ma è un esponente civico.
Tra l'altro, pare che la coalizione di centrosinistra abbia imbarcato anche il "Movimento 5 Stelle" di Beppe Grillo che, quindi, sosterrà Pastacci.
A maggior ragione, qui in Provincia di Mantova dovrà vincere il centrodestra.
Se dovesse vincere quell'"Armata Brancaleone" che sostiene Pastacci, per la Provincia di Mantova sarebbe un dramma. Essa sarebbe governata da una coalizione incapace di governare perché eterogenea e dipendente dalle sue ali più estreme, come "Sinistra, Ecologia e Libertà", il "Movimento 5 Stelle" e "Italia dei Valori", che bloccherebbero opere importanti.
Il Partito Democratico ha dimostrato di non essere una sinistra europea e moderata.
Vorrebbe esserlo ma non lo è.
Infatti, senza le ali estreme non vince.
Esso forma le coalizioni non per un progetto di governo ma in funzione dell'avversione verso il centro destra. Quindi, fa delle coalizioni larghe che possono fare vincere le elezioni ma che, di fatto, non sono capaci di governare.
Il caso della Provincia di Mantova è un esempio ma a livello nazionale la situazione è la stessa.
Il centrosinistra non fa altro che dire no alle proposte del centrodestra ed attacca il presidente Berlusconi. Fa ciò perché non ha una proposta alternativa, a causa delle sue contraddizioni interne.
Al signor Vendola, vorrei dire che farebbe bene a tirare fuori le prove, prima di attaccare gli altri! Se non le ha...taccia!
Prima di lanciare un'accusa contro una persona...bisogna avere le prove!
Come lombardo, mi sento gravemente offeso!
Cordiali saluti.

LIBIA, BASTA CON LA DEMAGOGIA E GLI INSULTI! VENDOLA, SI SCUSI CON NOI LOMBARDI!




Cari amici ed amiche.

L'opposizione dovrebbe smetterla con la demagogia.
Ieri, le varie forze dell'opposizione non hanno fatto altro che attaccare il presidente Berlusconi, adducendo al fatto che egli non fosse stato in Parlamento.
Ora, questa è una posizione demagogica.
Infatti, ieri il presidente era a Bruxelles, in Consiglio europeo, e stava trattando proprio la questione di Gheddafi.
E poi, l'opposizione farebbe meglio a smetterla di rimercare la questione del "Trattato di amicizia italo-libico", che fu stipulato con Gheddafi (nella foto in alto) e al dialogo con lo Stato libico.
Oggi, questo trattato è sospeso ma ha permesso tanti vantaggi all'Italia.
Pensiamo al controllo dell'immigrazione clandestina e al lavoro di molte imprese italiane in Libia, come quelle che dal 2009 restaurano la cattedrale di Bengasi (nella foto) o quelle imprese italiane che hanno rapporti di partnership.
E poi, anche i Governi di sinistra dialogarono con Gheddafi.
Per quelli di sinistra, Gheddafi è buono se dialoga con loro mentre è cattivo se dialoga con il presidente Berlusconi.
E' pura ipocrisia!
Inoltre, voglio segnalare una cosa gravissima che è comparsa su "IL Giornale".
Il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola ha apostrofato la Lombardia come "mafiosa" e ha accusato il presidente Roberto Formigoni e la classe dirigente lombarda di essere omertosa verso la 'ndrangheta.
Come lombardo mi sento gravemente offeso ed indignato!
Vendola DEVE chiedere scusa a noi lombardi!
Sono solidale con il nostro presidente Roberto Formigoni che io ho sostenuto e sostengo.
Il presidente Formigoni sta lavorando bene e gli elettori lo premiano per questo!
Il presidente Formigoni non si è mai permesso di offendere Vendola o la sua Regione, la Puglia.
Quindi, il signor Vendola pensi a governare bene la sua Regione, invece di offendere gli altri!
Deve scusarsi!
Sono parole gravi ed inaccettabili, specialmente se dette da uno che riveste un ruolo istituzionale importante.
Questi continui insulti non fanno bene a nessuno!
Cordiali saluti.






giovedì 24 marzo 2011

MANTOVA, PERCHE' FU SOPPRESSA LA ROTONDA DI SAN LORENZO?
















Cari amici ed amiche.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Rotonda di San Lorenzo, può essere un edificio templare", http://thecandelabra.blogspot.com/2010/06/rotonda-di-san-lorenzo-puo-essere-un.html.
Vorrei parlare di nuovo di questa chiesa circolare che si trova in Piazza delle Erbe a Mantova.
Lo vorrei fare, ponendo un quesito.
Perché, nel 1579, la Rotonda di San Lorenzo fu dismessa e cadde in disuso?
Come avevo già scritto, nel 1579, la chiesa fu chiusa al culto per ordine del duca Guglielmo I Gonzaga. In seguito, venne scoperchiata e trasformata in un giardino del ghetto ebraico che era lì vicino. La sua facciata venne coperta da altri edifici e, fino al 1908, nessuno più seppe dell'esistenza di tale chiesa.
Nel 1908, l'edificio fu riscoperto, espropriato e ricostruito.
Nel 1926 fu riaperto al culto.
Ufficialmente, il duca fece questo perché in Piazza delle Erbe (conosciuta anche con il nome di Piazzetta dell'Aglio), vi erano i mercati.
Quindi, le urla dei mercanti che pubblicizzavano le loro merci e gli odori che provenvano dalla piazza disturbavano le funzioni religiose.
Tenete conto del fatto che a Mantova si vendevano anche merci come le aringhe.
La realtà potrebbe essere stata diversa ed il motivo della sua chiusura potrebbe essere legato alle sue possibili origini templari.
Come ho già detto altre volte, questa chiesa a pianta circolare e di stile romanico potrebbe essere stato costruito dai Cavalieri Templari.
La sua pianta circolare ne è un indizio.
Essa fu fatta sul modello dell'Anastasis, l'edicola all'interno della Basilica del Santo Sepolcro e della Moschea della Cupola della Roccia (in arabo Qubbet as-Shakra), a Gerusalemme.
Infatti, durante il periodo della I Crociata, 1096-1099, quella moschea fu trasformata in chiesa, con il nome di Templum Domini.
Infatti, i Templari vedevano in essa il Tempio di Re Salomone.
Ora, i Templari presero come modelli l'Anastasis e la Moschea della Cupola della Roccia per fare alcune delle loro chiese.
I Templari, infatti, erano anche grandi costruttori di edifici.
Un esempio fu la cattedrale di Chartres, in Francia, o la cappella di Rosslyn, in Scozia, a cui avevo dedicato anche delle mie poesie.
Tra l'altro, sulla cappella di Rosslyn sto facendo una mia ricerca, che potete leggere, seguendo il link http://thecandelabra.blogspot.com/2010/05/rosslyn-alcune-considerazioni.html.
Ora, i Templari fecero anche altre opere.
Un esempio è la Temple Church di Londra.
Oggi chiesa anglicana, la Temple Church fu fatta dai Templari.
Il suo corpo centrale è a pianta circolare. Di questa chiesa, ho messo un'immagine che ho preso del libro "Europa misteriosa" della selezione della Reader's Digest.
Lo stessi si può dire della Rotonda di Montesiepi che si trova qui in Italia, a Chiusdino, in Provincia di Siena.
In questa chiesa, legata al culto di San Galgano, vi è una spada conficcata in una roccia.
Ora, la Toscana (la regione in cui si trova la Rotonda di Montesiepi) è percorsa dalla Via Francigena, la via dei pellegrinaggi.
Del reto, vi è anche un legame con San Michele.
Vi invito a leggerel'articolo intitolato "Via Sancti Michaeli", http://thecandelabra.blogspot.com/2010/05/via-sancti-michaeli.html.
I Templari avevano fatto molte precettore e mansioni lungo questa via, che toccava anche Siena.
Era la via delle pellegrini ed i Templari avevano la funzione di proteggere gli stessi pellegrini.
Ora, pur non essendo sulla Via Francigena, anche Mantova fu (e tuttora è) un luogo di pellegrinaggio.
Non lontano dalla Rotonda di San Lorenzo, vi è la Basilica di Sant' Andrea, la concattedrale, che ospita il Preziosissimo Sangue di Cristo, di cui più volte parlai nell'articolo intitolato "Dove potrebbe essere il Santo Graal", http://thecandelabra.blogspot.com/2010/11/dove-potrebbe-essere-il-santo-graal.html.
Quindi, i Templari potrebbero avere fatto una precettoria o una mansione anche a Mantova.
Di conseguenza, lì potrebbero avere fatto una loro chiesa, la Rotonda di SAn Lorenzo, per l'appunto.
Ora, il 20 marzo del 1312, i Templari furono soppressi (per volontà del re di Francia Filippo il Bello) da Papa Clemente V perché accusati di eresia, di sodomia e di pratiche occulte.
Nel parlai nell'articolo intitolato "Il vero idolo dei Templari? Fu Gesù Cristo?", http://thecandelabra.blogspot.com/2011/03/il-vero-idolo-dei-templari-fu-gesu.html.
Con la caduta dei Templari, la Rotonda di San Lorenzo potrebbe essere andata gradualmente in disuso.
Inoltre, vi è anche un altro fattore.
Nel XVI secolo ci fu la Riforma protestante.
Mantova era una città culturalmente ricca.
Intorno a figure come Isabella d'Este Gonzaga (1474-1539) si formarono circoli letterari e di uomini di cultura, che erano formati anche da persone non legate alla Chiesa cattolica, come gli uomini di cultura protestanti. Mantova fu la città natale di Pietro Pomponazzi (1462-1525), l'umanista che mise in discussione anche l'immortalità dell'anima.
Inoltre, per la sua vicinanza alla Mitteleuropa e al mondo germanico, a Mantova, gli scritti di Martin Lutero, di Melantone, di Ecolampadio, di Zwingli, di Calvino, di Pier Martire Vermigli e di altri riformatori circolavano.
Inoltre, circa l'8% dell'attività culturale mantovana era prodotta dagli ebrei che erano una comunità molto nutrita e tollerata.
In un periodo come quello del XVI secolo vi furono delle guerre di religione e non vi fu tolleranza religiosa.
Quindi, la disposizione del duca Gugliemo I Gonzaga potrebbe essere stata detta da un'esigenza del tempo anche perché Mantova fu spesso al centro di congiure vere o presunte, come il caso dell'assassinio di James Crichton (1560-1582), di cui scrissi nell'articolo intitolato "L'assassinio di James Crichton, fu davvero gelosia?", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/lassassinio-di-james-crichton-fu.html.
Tra l'altro, mi onora il fatto che la rete locale "Telemantova" (http://www.telemantova.com/) abbia preso in consideraione questa mia tesi, facendo (due settimane fa) una puntata dedicata a Crichton della tasmissione "Manto" ,che va in onda ogni martedì sera.
Tra l'altro, a Crichton ho dedicato una poesia che potrete leggere, seguendo il link http://santagatando.com/2011/01/26/u-testamentu-di-james-crichton/.
Infatti, sopprimere la Rotonda di San Lorenzo sarebbe significato eliminare un simbolo di un qualcosa che nei secoli precedenti fu soppresso e condannato dalla Chiesa, ossia l'Ordine dei Cavalieri Templari, e quindi un'adesione alla controriforma.
Inoltre, nel 1610, il successore di Guglielmo I, il duca Vincenzo I Gonzaga (1562-1612), istituì il ghetto ebraico e, guarda caso, la chiesa fu trasformata in un cortile del ghetto.
Si dovrebbe fare una ricerca a tale proposito.
Se il Comune (o la Provincia) di Mantova volesse fare una ricerca in questo senso, sarei pienamente disponibile a collaborare.
E' giusto conoscere bene la storia del proprio territorio.
Concludo, invitandovi a visionare questo video scaricato da Youtube che mostra la Rotonda di San Lorenzo.
Vi invito a leggere anche la mia poesia intitolata "A ghjesgia di San Lurenzu di Mantova", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/01/ghjesgia-si-san-lurenzu-di-mantova.html.
Spero di avere dato un'idea per una ricerca.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del sito " Ansa ".