Cari amici ed amiche.
E' ora di dire basta a questi "intellettuali" di una certa parte politica (la sinistra) che si arrogano il diritto (che non hanno) di parlare di cultura e di sentirsi depositari di essa.
Nella manifestazione di sabato si è sentito di tutto, così come mi è capitato di leggere di tutto sulla mia pagina di Facebook.
In realtà, questi signori non fanno cultura.
Ad esempio, essi mitizzano figure come Oliver Cromwell, quando la realtà dice che Cromwell fu un dittatore e che re Carlo I Stuart (di cui sono un cultore e devoto) non fu il tiranno e traditore.
Essi "canonizzano" la figura di Giuseppe Garibaldi, quando la realtà dice che Garibaldi fu un pirata.
Essi parlano bene della Resistenza durante il fascismo e la II Guerra Mondiale, quando la realtà dice che ci furono partigiani che non combatterono per la democrazia ma per portare il comunismo e che uccisero altri partigiani.
Questo non è fare cultura!
Un grande bibliofilo qual è il senatore Marcello Dell'Utri dice che la storia va studiata senza pregiudizi.
Il senatore Dell'Utri ha pienamente ragione e un giorno mi piacerebbe confrontarmi con lui. Ne sarei davvero onorato.
Chi studia la storia deve seguire tutte le fonti e farsi una propria idea.
Io, ad esempio, su re Carlo I Stuart, ho guardato tutte le fonti, sia pro che contro, e mi sono fatto un'opinione.
Certo, nessuno sano di mente difenderebbe Hitler o Stalin.
Però, fare cultura significa dovere confrontare tutte le fonti, senza alcun pregiudizio, e poi farsi un'idea da mettere a confronto con quelle degli altri.
Invece, questi "intellettuali" (che di intellettuale hanno poco) vanno con dei preconcetti e cercano di inculcarli agli altri e se non ci riescono arrivano anche ad insultare il proprio interlocutore.
La cosa veramente, grave è il fatto che tanta parte di questi "intellettuali" siano nelle fila dei docenti della scuola pubblica.
Il presidente Berlusconi, quando parlò di una scuola pubblica in cui inculcano certe idee, disse il vero.
Io posso testimoniarlo.
Basta aprire un di testo di storia. Ad esempio, vi sono libri di testo che enfatizzano le imprese di Garibaldi, mostrandolo quasi come un Santo, mentre vi sono fonti che ne danno un'immagine più fosca.
Questo è già un tentativo di "inculcare" certe idee.
La cultura è un'altra cosa.
L'uomo realmente colto è l'uomo che attinge da qualsiasi fonte e che plasma la sua idea.
Per esempio, in Inghilterra, il regno di re Carlo II (1630-1685), fu caratterizzato da aspre persecuzioni contro i cattolici ma fu anche un regno di grande fioritura culturale.
Ci furono grandi scienziati, primo tra tutti Isaac Newton.
Starà poi alla persona che studia quel periodo storico farsi un'idea e mettersi a confronto con chi la pensa diversamente. Non è detto che una sola idea sia veritiera. Magari le varie idee sono "fiammelle di una grande verità".
Spesso, la verità è come un grosso lampadario con tante piccole luci.
Per questo, io sono favorevole ad una maggiore presenza di scuole private.
Più scuola privata significa più libertà di sapere e più libertà di sapere significa più cultura.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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