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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 14 marzo 2011

PERCHE' LE CROCIATE FALLIRONO?


Cari amici ed amiche.
Voglio parlare di un tema certamente antico ma che può averee anche dei risvolti attuali, le Crociate.
Voglio iniziare con una domanda, a cui proverò a dare risposta.
Perché le Crociate fallirono?
Per dare una risposta a questa domanda, voglio fare un breve "riassunto" storico.
Nel VII secolo AD, l'Islam avanzò nel Medio Oriente.
Gli imperi lì presenti, l'Impero Sasanide e l'Impero Bizantino (nella cartina di sotto) erano in guerra tra loro e vennero colti impreparati da questa ondata proveniente dall'Arabia.
L'Impero Sasanide (la Persia, gli attuali Iraq ed Iran, per intenderci) fu conquistato dai musulmani.
Anche l'Impero Bizantino ebbe dei problemi.
Al suo interno ci fu una grave pestilenza che decimò la popolazione fin dai tempi dell'imperatore Giustiniano I.
Citai l'accaduto nell'articolo intitolato "Epidemie, ma quale complotto...", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/epidemie-ma-quale-complotto.html.
A ciò si unì una grave crisi religiosa.
Allo Scisma dei "Tre capitoli" (che iniziò proprio sotto l'imperatore Giustiniano I e si concluse el 698), seguì l'Iconoclastia.
L'imperatore Leone III Isaurico (675-741) fece un editto con cui impedì il culto delle immagini sacre.
Questo provocò una grave crisi nei rapporti con il Papa.
Oltre a ciò l'Impero Bizantino venne attaccato dai Longobardi (che nel 568 conquistarono tanta parte dell'Italia, che era una sua sua provincia) e dai Bulgari.
Inoltre, vi erano problemi sociali e culturali.
L'Egitto e le Province del Nord Africa furono sempre più insofferenti verso il potere di Costantinopoli. Il problema fu sia economico (per via delle tasse) che culturale.
Infatti, dopo l'imperatore Giustiniano I, la cultura costantinopolitana si grecizzò sempre di più.
L'imperatore Eraclio I (575-641) si fece chiamare "Basileus ton Rhomaion" e non più "Caesar".
Le Province nordafricane, invece, restarono latine.
In questo clima, gli Arabi ebbero vita facile ed il 20 agosto 636 sconfissero proprio i Bizantini, nella celeberrima "Battaglia di Yarmuk".
Due anni dopo, Gerusalemme passò al dominio islamico.
Quindi, per i cristiani di Gerusalemme iniziò un periodo difficile. Come gli ebrei e gli altri non musulmani, vennero definiti dhimmi.
La Basilica del Santo Sepolcro fu distrutta ed i loro beni furono confiscati. Molti di loro furono costretti a convertirsi all'Islam.
In seguito, grazie ad un'intesa con i Bizantini, ci fu un periodo di maggiore tolleranza.
Il patto con i Bizantini prevedeva la possibilità di fare una moschea a Costantinopoli, in cambio della ricostruzione della Basilica del Santo Sepolcro e di una maggiore tolleranza verso i crstiani.
Il patto fu onorato da ambo le parti ma per i cristiani la situazione rimase precaria.
La situazione si aggravò quando arrivarono i Turchi Selgiuchidi, un popolo islamizzato dell'Asia centrale.
Il 26 agosto 1071, i Selgiuchidi sconfissero a Manzicerta i Bizantini dell'imperatore Romano IV Diogene.
Tolsero all'Impero Bizantino l'Anatolia (che divenne il Sultanato di Rum) e minacciarono Costantinopoli.
Nel 1077, i Turchi presero Gerusalemme e per i cristiani iniziò un periodo di terrore.
A questo punto, l'imperatore Alessio I Comneno (1056-1118) chiese aiuto al Papa e alla cristianità occidentale.
A rispondere all'appello fu Papa Urbano II che al Concilio di Clermont (1095) indisse la I Crociata.
Essa aveva due finalità. La prima fu la riconquista di Gerusalemme e la seconda fu la riunificazione della Chiesa. Infatti, dal 1054, la Chiesa si divise in Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa (Scisma d'Oriente), in seguito alla rottura tra Papa Leone IX ed il Patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario.
Essa iniziò nel 1096 ed era sostenuta dal Sacro Romano Impero Germanico, il Regno di Francia, il Regno d'Inghilterra, il Regno normanno di Sicilia, l'Impero Bizantino ed il Regno armeno di Cilicia.
La Crociata era guidata da Goffredo di Buglione (1060-1100) e nel 1099 arrivò in Gerusalemme.
Qui ci fu un bagno di sangue.
Non morirono solo i musulmani ma anche tanti ebrei e cristiani.
Ora, restò da stabilire il governo di queste terre.
L'Anatolia, tranne la parte centrale tornò all'Impero Bizantino.
Ora, però, i Bizantini rivendicarono anche la Terra Santa e la Siria.
Qui, però, i Crociati fecero quello che vollero loro.
Formarono dei Regni loro. Nacquero il Regno di Gerusalemme, il Principato di Cilicia, la Contea di Edessa ed il Principato di Antiochia.
La moschea della Cupola della Roccia venne riconvertita in chiesa, con il nome di Templum Domini e fu in mano ad un ordine cavalleresco molto importante, l'Ordine dei Cavalieri Templari.
Venne ricostruita la Basilica del Santo Sepolcro e in ogni parte si realizzarono chiese e castelli, come quello templari di Chastel Blanc.
Questa situazione, però, non fu durevole.
I crociati erano in lite tra loro e vi era il conflitto tra la cristianità bizantina e quella latina.
L'islam stava rialzando la testa e con i sultani Zengi e Nur ad Din ripresero il controllo di Edessa e Damasco.
I musulmani trovarono nuova linfa sotto il temibile sultano Saladino (1138-1193).
Questi si affermò in Egitto e progettò da subito di riprendersi Gerusalemme, il cui regn era retto da re Baldovino IV (1161-1185).
Già in tenera età, si scopri che questi ebbe problemi di salute. La sua mano destra era paralizzata e poco sensibile. In seguito si scoprì che era malato di lebbra.
Egli, allora affidò al suo regno sotto la reggenza di Guido di Lusignano.
Nel 1192, questi divenne re di Gerusalemme, per via del suo matrimonio con Sibilla, la sorella di re Baldovino IV, e a causa della morte di re Baldovino V, nel 1186.
Saladino stava avanzando e cercò un pretesto per muovere guerra al Regno di Gerusalemme. Guido decise di intervenire, affidandosi a Rinaldo di Chatillon.
Questi volle attaccare una carovana di musulmani diretti alla Mecca. Fu il pretesto cercato da Saladino. Il 4 luglio 1187 ci fu la Battaglia di Hattin che finì con la vittoria di Saladino.
Rinaldo di Chatillon fu decapitato dallo sesso sultano.
Guido di Lusignano finì in prigione e Gerusalemme si arrese a Saladino il 02 ottobre.
Ci furono altre otto Crociate ma Gerusalemme non tornò più durevolmente in mani cristiane.
Anzi, gli islamici avanzarono e divennero padroni del Medio Oriente e del Nord Africa.
L'Impero Bizantino ebbe dei problemi.
Con la IV Crociata (di cui scrissi su "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/11473/2008-10-21.html ) per l'impero iniziò il declino che lo portò alla caduta nel 1453.
A causare il fallimento delle Crociate furono i personalismi, le cospirazioini e le divisioni tra i regni cristiani, la mancaza di un progetto a lungo termine (quindi la poca lungimiranza), la divisione tra la cristianità latina e quella bizantina e l'avere basato la missione solo sulle armi e non anche sulla cultura. Ad esempio, a Gerusalemme c'erano dotti ebrei. I crociati avrebbero potuto avvalersi anche di loro, facendoseli alleati. Ci si misero anche la sfortuna (come il caso della morte dell'imperatore Federico Barbarossa, che avvenne nel 1190, per annegamento nel torrente Saleph, durante la III Crociata) e le malattie, come la lebbra e la peste.
Ciò deve servirci de lezione, anche nei nostri giorni.
Le civiltà più forti sono quelle che sanno guardare avanti.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".