Cari amici ed amiche.
E' inutile nasconderlo, la giustizia va riformata!
Oggi, la nostra giustizia non funziona. Vi sono troppi processi fermi e, spesso, i giudici che sbagliano non si prendono nessuna responsabilità.
Inoltre, vi è la questione della presenza di Pubblici Ministeri politicizzati che spesso tendono a fare processi contro varie personalità politiche che spesso sono di colore politico opposto.
Anzi, molto spesso vi è una vera e propria "persecuzione giudiziaria".
Inoltre, vi è un vero e proprio abuso delle intercettazioni che spesso vengono pubblicate su certi giornali.
La vita privata delle persone è così alla mercé di tutti.
Io penso che serva una sostanziosa riforma.
In primo luogo, vanno separate le carriere dei giudici (coloro che giudicano) da quelle dei Pubblici Ministeri, coloro che fanno parte dell'accusa.
In secondo luogo, va regolamentato l'uso delle intercettazioni telefoniche.
Oggi, i giornali le pubblicano senza alcuna regola, esponendo sia la persona intercettata che quelle ad ella vicine a processi mediatici, ancora prima di quello che si celebra in tribunale e senza prove autentiche di colpevolezza della persona intercettata, o a pericolo fisico. Si tenga conto anche del fatto che le intercettazioni possono essere manipolate.
Inoltre, serve una riforma che preveda sanzioni per quei giudici che commettono gravi errori.
Inoltre, andrebbe fatta anche una legge che preveda che un giudice possa essere ricusato, qualora l'imputato scorga un pregiudizio di natura ideologica verso di lui.
La democrazia funziona se c'è una buona giustizia.
Cordiali saluti.
Una qualche ”Riforma della Giustizia” è urgente. E mi auguro in generale, che come si presta così tanta attenzione, per carità legittima, ad opporsi o delegittimare questa paventata ‘’Riforma della Giustizia’’, si abbia un eguale impegno per proporre degli strumenti alternativi (reali e non mistificanti) affinchè i comuni cittadini possano pure, altrettanto lecitamente, difendersi dalla nota quanto diffusa ‘’prevaricazione di certa toga’’. Premetto che non sono di orientamento politico del Premier ed anzi sono favorevole alle intercettazioni (parlano per me i miei post pubblici sul Web) ma rimango perplesso davanti a tanta generale enfatizzazione, quasi divinizzazione, della Magistratura (non ho mai visto inviati di dio sulla Terra, ma solo esseri viventi e poi umani). Ciò in quanto, posso dimostrare, che una certa Magistratura, con tutta evidenza, ha la consapevolezza di potere non dire la verità, e di continuare a non dirla, immagino perché non deve dare conto ed ha alcuna forzosa responsabilità. Il link che segue riguarda una soggettiva questione che corrobora quanto dico. Si tratta di fatti di mafia. E io sto in Sicilia non a Belluno. Una parte di un distretto giudiziario non dice la verità da 20 anni, al punto che arriva sostanzialmente ad avvalorare negli ultimi dieci, che dalle indagini esperite, degli attentati di matrice mafiosa sono avvenuti in anni diversi rispetto a quelli storici, e ciò, per eludere la scomparsa di 250 milioni di Lire, la liquidazione indebita di 200 milioni di Lire e la surroga (l’esborso) da parte dell’INPS di 260 mila Euro senza neanche una sentenza. Spero non sia questa “la Magistratura” che si declama. Io così non vedo la differenza con certa politica. [Quando certa Magistratura avvantaggia delle "attività politico mafiose"] http://www.adduso.altervista.org/documenti_3parte.htm
RispondiEliminaAnche la questione delle intercettazioni è problematica.
RispondiEliminaPurtroppo, si intercetta e si pubblica di tutto, anche aspetti privati che sono sia della persona indagata e sia di persone che nulla hanno a che fare con le indagini.
Ciò è un abominio!
Cordialità.