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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 23 marzo 2011

CUCINA ITALIANA, DOBBIAMO RINGRAZIARE GORDON RAMSAY


Cari amici ed amiche.
Avevo parlato del noto reality show "Hell's Kitchen".
Basta leggere l'articolo del 19 febbraio scorso, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/hells-kitchen-perche-non-fare-un.html.
Ora, vorrei fare una considerazione.
Il so conduttore, il noto chef Gordon Ramsay, porta anche ricette italiane o che si ricollegano alla tradizione italiana.
Il video (che è stato scaricato da Youtube) mostra lo chef Ramsay intento a fare un suo piatto, gli spaghetti all'aragosta.
Ha fatto il piatto condendo gli spaghetti (che in realtà sembravano più delle tagliatelle o delle linguine) con un sugo costituito da pomodorini, peperoncino, aglio, cipolla, olio d'oliva, odori (come basilico) e la polpa delle chele d'aragosta.
Con questo piatto, ha messo alla prova i concorrenti del reality che dovevano insegnare a delle casalinghe poco avvezze alla cucina a fare quel piatto.
Ora, il piatto che lui ha fatto si riconduce alla tradizione italiana.
L'uso dell'aragosta, ad esempio, è tipico della Sardegna.
Inoltre, nel reality si usano prodotti come il formaggio Parmigiano-Reggiano.
In pratica, "Hell's Kitchen" è una "vetrina" anche per i nostri prodotti.
Questo deve essere un motivo di vanto ma anche di riflessione.
Noi stessi, molto spesso, non valorizziamo la nostra cucina e né i nostri prodotti.
In compenso, lo stanno facendo gli inglesi e gli americani.
Valorizzare un prodotto significa farlo conoscere per il mondo intero.
Ad esempio, vi sono piccole realtà che producono prodotti di eccellenza.
Vi posso citare un esempio, quello dell'Antica Grancia Benedettina della Corte di Sanguigna.
Essa è un complesso di edifici di origine medioevale che faceva parte di un antico convento benedettino e che si trova a Sanguigna (frazione del Comune di Colorno, in Provincia di Parma). Si trova sulla strada per Sissa. Conosco la zona, essedonci andato molto spesso.
Questo luogo, oggi agriturismo, vengono prodotti e venduti i cibi più tipici come il Culatello di Zibello (che non è lontano da lì) o il formaggio Parmigiano-Reggiano.
Inoltre, nel ristorante vengono fatti i piatti più tipici, come gli anolini.
Sono questi posti ricchi di storia che devono essere valorizzati come deve essere valorizzato il cibo, che di quella storia fa parte.
Ad esempio, il formaggio Parmigiano-Reggiano ha un'origine monastica.
Anche altri piatti della cucina italiana portano con sé una grande storia.
Il celebre Stoccafisso alla vicentina porta con sé la storia di Pietro Querini, il mercante veneziano vissuto nel XV che viaggiò fino alle Isole Lofoten, in Norvegia.
Il Risotto alla pilota (di cui scrissi nell'articolo che potete leggere, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/festival-degli-italiani-allestero-ed.html) è figlio della cultura contadina mantovana.
Il Baccalà fritto alla romana è figlio della tradizione ebraica. La frittura in olio fondo fu un'invenzione portata dalla comunità ebraica romana.
In Sicilia, la Frutta Martorana fu inventata nel convento della Martorana come i vari dolci in cui vengono usati mandorle e miele hanno origini greche ed arabe.
Lo confesso, vado matto per la pasta di mandorle e per i cannoli.
Vi invito a consultare il sito del bar "Le Ancore", http://www.cannoli-siciliani.it/dolci-vari.htm.
Addirittura, vi sono ricette che vengono tramandate di padre in figlio come la ricetta delle ottime sfogliatelle napoletane, che mi capitò di mangiare mentre ero di ritorno dalla Sicilia e passavo per la Provincia di Napoli.
Quindi, anche il cibo è cultura e cuochi di fama internazionale come Gordon Ramsay o Jamie Oliver l'hanno capito.
Essi si sono fatti ambasciatori della nostra cultura, così come i nostri connazionali all'estero.
Noi, che stiamo qui in Italia, dobbiamo capirlo bene.
Mi sa che faremmo bene a ringraziare Ramsay.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Nel mantovano si chiamano 'agnolini' e sono fantastici. Nulla da invidiare agli 'anolini' di Parma, che so già che nn sono così speciali come gli 'agnolini'.

    Forza MILAN !!! Forza Allegri, non fate fare nessun sorpasso! Ciao e sempre grazie di questi tuoi post. Ciao (*:*)

    RispondiElimina
  2. Sono d'accordo su quello che riguarda gli agnolini mantovani.
    Ci sono anche i tortelli di zucca ed i tortelli "sguassarot".
    Speriamo che il Milan vinca il derby!
    Cordalità.

    RispondiElimina

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".