Cari amici ed amiche.
Vi invito a visionare questo video preso da Youtube.
Questo video fa vedere le manifestazioni di ieri che, a dire dei manifestanti, erano "a difesa della Costituzione".
I manifestanti sembravano i più patriottici degli italiani e così volevano proporsi.
In realtà, questo loro atteggiamento non era patriottismo ma partigianeria.
Per farvi capire meglio, vi invito a leggere questo articolo, seguendo il link http://www.vittoriopesato.it/index.php/09/03/2011/senza-categoria/sei-un-patriota.
L'articolo parla di un convegno fatto da giovani del Popolo della Libertà a Padova, nel celeberrimo "Caffè Pedrocchi", alla presenza dell'Assessore alle Politiche di Istruzione del Veneto Elena Donazzan.
Di questo incontro, si è parlato anche in reti TV locali del Veneto, che da casa mia sono visibili.
Il vero patriota ama la propria patria. Il partigiano insulta la propria patria, qualora essa sia sotto un Governo di colore politico diverso.
Il vero patriota guarda avanti e supera anche i rancori. Il partigiano, invece, guarda indietro, rimane nel vecchiume e nei rancori antichi.
Coloro che ieri hanno manifestato per la Costituzione sono le stesse persone che pur di parlare male del Governo di centrodestra, sono disposte anche a gettare fango sul nostro Paese.
Coloro che ieri hanno manifestato per la Costituzione sono le stesse persone che non vogliono nessuna innovazione e che non sono al passo con i tempi.
Loro dicono che la Costituzione deve essere applicata ma, in nome del loro pregiudizio, cadono in contraddizione.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "La madre di tutte le riforme", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/la-madre-di-tutte-le-riforme.html.
In questo articolo si parla della riforma della Giustizia, una riforma che applica la Costituzione e ciò è dimostrato.
Eppure, quegli stessi "signori" che ieri hanno manifestato la contrastano.
Essi, in realtà, si sono creati una Costituzione "a loro uso e consumo".
Ad esempio, una persona ha il diritto di scegliere se frequentare una scuola pubblica o una scuola privata.
Questo Governo sta andando in questa direzione, mettendo in atto proprio l'articolo 3 della nostra Costituzione (che è citato proprio nell'articolo da me scritto ed intitolato "La madre di tutte le riforme") perché punta a rimuovere gli oscaoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Coloro che ieri hanno manifestato, invece, puntano solo alla scuola pubblica mentre, secondo la loro visione, chi, in totale libertà, sceglie di frequentare la scuola privata deve pagare.
Quindi, essi puntano a mantenere i succitati ostacoli.
Per un vero patriota, la cultura è un tesoro prezioso da condividere.
Per il partigiano, invece, la cultura deve essere un'arma ideologica da usare contro chi è di opinioni diverse dalle sue.
Questo argomento merita un articolo a parte.
Essere patriottici vuole dire riconoscenersi in un'unica patria che, però, riconosce le diversità locali e le rispettive autonomie.
Il partigiano, invece, ha pregiudizio verso ogni innovazione che va verso questa direzione.
Guarda caso, coloro che ieri hanno manifestato sono contro il federalismo che questo Governo ha varato e che va esattamente nella direzione di un riconoscimento di uno Stato forato da tante realtà locali autonome che vivono in armonia tra loro.
Dunque, non prendiamoci in giro!
Quelli che ieri hanno manifestato non amano la patria ma odiano il Governo, il presidente Berlusconi ed i suoi sostenitori.
Essi non sono patrioti ma partigiani.
Cordiali saluti.
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