Cari amici ed amiche.
Leggendo un articolo molto interessante che è stato scritto dall'onorevole Marco Zacchera su "Italia chiama Italia", faccio questa rifilessione.
L'articolo può essere letto, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/25456/2011-03-26.html.
L'articolo parla del caos in Libia.
In tutto quel marasma che si è creato, sono emerse alcune cose.
La prima è l'incoerenza di chi ha voluto l'attacco, Francia in primis.
Infatti, la Francia ha attaccato la Libia. Ora, una guerra di simile portata produce morti e (soprattutto) produce forti migrazioni di profughi e di immigrati clandestini.
L'Italia, anche per la sua posizione geografica, è esposta a ciò.
Qui c'è il problema.
Mentre l'Italia è alle prese con la tristissima situazione di Lampedusa, la Francia respinge gli immigrati che dall'isola siciliana sono arrivati a Ventimiglia e vogliono varcare il confine per accedere al suo francese.
Questa mi sembra una manifestazione di pura incoerenza.
Non si può fare una guerra, sapendo di rischiare di causare un'ondata migratoria senza precedenti e di esporre altri Paesi ad essa.
A casa mia, questa si chiama mancanza di senso della responsabilità!
La Francia, rifiuta quegli immigrati che si sono mossi dalla Libia, lo Stato che è stato da essa attaccato.
In pratica, ha lasciato questa "patata bollente" a noi italiani.
Ora, questa situazione potrebbe creare forti tensioni sociali qui in Italia.
Il Governo si è attivato, facendo un accordo con il Governo tunisino, per fermare il flusso proveniente dalla Tunisia.
Più problematica è la situazione in Libia, un Paese che rischia di essere diviso in una Cirenaica in mano agli insorti (e con il rischio dell'avanzare del fondamentalismo islamico) ed in una Tripolitania in mano ad un Gheddafi ancora più feroce.
Io penso che, di fronte a questa situazione, serva molta coerenza.
Inoltre, anche le istituzioni dell'Unione Europea dovranno muoversi.
Cordiali saluti.
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