Cari amici ed amiche,
l'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione un articolo scritto da Vittorio Viccardi ed intitolato "La mite Inquisizione".
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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mercoledì 28 ottobre 2015
mercoledì 2 settembre 2009
Gran Bretagna e Sicilia, tante cose in comune.
Cari amici e care amiche.
Vi siete mai posti la domanda su cosa possa esserci in comune tra Gran Bretagna e Sicilia?
A parte il fatto che esse sono due isole, tra Gran Bretagna e Sicilia vi sono più cose in comune di quanto sembra.
Infatti, la storia siciliana si è più volte intrecciata con quella britannica, in particolare inglese.
Nell'Età Antica, l'Inghilterra e la Sicilia sono stati territori dell' Impero Romano ma fu nel Medioevo che queste due terre in apparenza così lontane si avvicinarono molto. Ad unire la storia di queste due terre fu un popolo che venne dalla lontana Scandinavia, quello dei Normanni o Vichinghi, che nel lontano 911 AD si stanziò in una regione nel nord della Francia, in Normandia.
Infatti nel 1066 AD, un re normanno di nome Guglielmo sconfisse il re anglosassone Harold II in una battaglia che si tenne ad Hastings.
Di questa battaglia ne porta il ricordo il celeberrimo "Arazzo di Bayeux".
Questo re normanno, che assunse il nome di "Gugliemo il Conquistatore", diventò il sovrano di un regno molto importante parl storia europea, l'Inghilterra.
Cinque anni prima, un altro re normanno, i cui predecessori avevano conquistato il sud dell'Italia, varcò lo Stretto di Messina per iniziare la conquista di un'altra isola, la Sicilia, che era sotto il dominio arabo.
L'impresa si concluse vittoriosamente nel 1091 AD e questo re, il cui nome fu Ruggero I d'Altavilla, diventò sovrano dell'isola.
Come si può vedere già questo è un punto in comune tra la Sicilia e l'Inghilterra.
Ma non finisce qui.
Questa "parentela" tra le due isole non è presente solo nella storia ma anche in altri ambiti.
Ad esempio, nella lingua.
Infatti, sia la lingua siciliana che l'inglese hanno influenze franco-normanne.
Ad esempio, basta pensare ad alcune parole siciliane come "accattari" (comprare) che deriva dal francese "acheter" e a sua volta dal normanno "acater" oppure "racina" che deriva dal francese "raisin". Addirittura a San Fratello (paese della provincia di Messina) si parla una lingua con forte influenza francese.
Anche nell'inglese vi sono influenze franco-normanne. Infatti, a corte erano parlati il francese ed il latino mentre il popolo parlava la lingua anglosassone, a cui si erano già aggiunti termini celtici e latini.
Un esempio di questa fusione tra le due lingue è l' opera di Geoffroy Chaucer, i Canterbury Tales.
Ma anche nell'arte vi è questa influenza che accomuna le due isole.
Basta vedere le chiese.
Ad esempio, guardiamo la cripta della cattedrale di Canterbury o la chiesa della Torre di Londra.
Notiamo in essa elementi architettonici (come i capitelli delle colonne) che sono simili a quelli di chiese e palazzi siciliani.
Quindi, possiamo dire che tra Sicilia ed Inghilterra c'è una forte affinità
Tenendo conto che sono di origine siciliana per parte di madre, chissà se qualche inglese possa essere imparentato con il sottoscritto.
Cordiali saluti.
Vi siete mai posti la domanda su cosa possa esserci in comune tra Gran Bretagna e Sicilia?
A parte il fatto che esse sono due isole, tra Gran Bretagna e Sicilia vi sono più cose in comune di quanto sembra.
Infatti, la storia siciliana si è più volte intrecciata con quella britannica, in particolare inglese.
Nell'Età Antica, l'Inghilterra e la Sicilia sono stati territori dell' Impero Romano ma fu nel Medioevo che queste due terre in apparenza così lontane si avvicinarono molto. Ad unire la storia di queste due terre fu un popolo che venne dalla lontana Scandinavia, quello dei Normanni o Vichinghi, che nel lontano 911 AD si stanziò in una regione nel nord della Francia, in Normandia.
Infatti nel 1066 AD, un re normanno di nome Guglielmo sconfisse il re anglosassone Harold II in una battaglia che si tenne ad Hastings.
Di questa battaglia ne porta il ricordo il celeberrimo "Arazzo di Bayeux".
Questo re normanno, che assunse il nome di "Gugliemo il Conquistatore", diventò il sovrano di un regno molto importante parl storia europea, l'Inghilterra.
Cinque anni prima, un altro re normanno, i cui predecessori avevano conquistato il sud dell'Italia, varcò lo Stretto di Messina per iniziare la conquista di un'altra isola, la Sicilia, che era sotto il dominio arabo.
L'impresa si concluse vittoriosamente nel 1091 AD e questo re, il cui nome fu Ruggero I d'Altavilla, diventò sovrano dell'isola.
Come si può vedere già questo è un punto in comune tra la Sicilia e l'Inghilterra.
Ma non finisce qui.
Questa "parentela" tra le due isole non è presente solo nella storia ma anche in altri ambiti.
Ad esempio, nella lingua.
Infatti, sia la lingua siciliana che l'inglese hanno influenze franco-normanne.
Ad esempio, basta pensare ad alcune parole siciliane come "accattari" (comprare) che deriva dal francese "acheter" e a sua volta dal normanno "acater" oppure "racina" che deriva dal francese "raisin". Addirittura a San Fratello (paese della provincia di Messina) si parla una lingua con forte influenza francese.
Anche nell'inglese vi sono influenze franco-normanne. Infatti, a corte erano parlati il francese ed il latino mentre il popolo parlava la lingua anglosassone, a cui si erano già aggiunti termini celtici e latini.
Un esempio di questa fusione tra le due lingue è l' opera di Geoffroy Chaucer, i Canterbury Tales.
Ma anche nell'arte vi è questa influenza che accomuna le due isole.
Basta vedere le chiese.
Ad esempio, guardiamo la cripta della cattedrale di Canterbury o la chiesa della Torre di Londra.
Notiamo in essa elementi architettonici (come i capitelli delle colonne) che sono simili a quelli di chiese e palazzi siciliani.
Quindi, possiamo dire che tra Sicilia ed Inghilterra c'è una forte affinità
Tenendo conto che sono di origine siciliana per parte di madre, chissà se qualche inglese possa essere imparentato con il sottoscritto.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.