Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 31 luglio 2010

VOGLIAMO IL "VINCOLO DI MANDATO"!

Cari amici ed amiche.

Come ho scritto anche nel post precedente (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/pdl-e-ora-di-rialzarsi.html), da un punto di vista legale, Fini ha ragione.
Nessuno può chiedergli di dimettersi dalla Presidenza della Camera.
A questo punto, vorrei mettere una "pulce" nell'orecchio a qualche politico, lanciando un'idea.
Forse potrebbe essere presa come una boutade o forse no.
Perché non inserire tra la riforme costituzionali anche l'adozione del "vincolo di mandato"?
In pratica, si potrebbe creare una norma costituzionale che imponga le dimissioni dal Parlamento a quei parlamentari della maggioranza che decidono di "cambiare casacca" e che verrebbero sostituiti con i non eletti che nella tornata elettorale hanno preso più voti, qualora questi fossero pochi, massimo trenta o quaranta.
Nel caso che a staccarsi dalla maggioranza i parlamentari fossero di più e nel caso che quest'ultima non avesse più i numeri si ridarebbe la parola agli elettori.
Si eviterebbero certe "alchimie" che tanto male hanno fatto e potrebbero fare alla politica.
Infatti, nella I Repubblica, il trasformismo creò negli molta antipatia e disaffezione verso la politica.
Quello che ha fatto Fini è una vera opera e propria opera di trasformismo ed i "finiani" hanno cessato di essere nel Popolo della Libertà ancora prima della rottura ufficiale.
Infatti, loro hanno fatto venire meno il rapporto di contiguità verso i colleghi del partito e hanno continuato a remare contro.
Inoltre, la rottura è anche sul piano valoriale.
Non si può dire "sto in un partito" e poi "non mi piace".
Inoltre, in un certo senso, la cosa mi fa sorridere.
Fini ha sempre criticato il trasformismo ed ora è stato lui stesso a praticarlo.
Cordiali saluti.



venerdì 30 luglio 2010

PDL, E' ORA DI RIALZARSI!


Cari amici ed amiche.
Dopo la rottura con i "finiani", vale la pena di fare qualche considerazione.
Io credo che questa possa essere l'occasione per rilanciare il Popolo della Libertà.
Ora che non c'è più quella corrente che sistematicamente remava contro lo stesso partito, quest'ultimo può compiere un'azione politica più celere ed efficace.
Prima di tutto, si dovrà intervenire anche nei livelli locali del partito.
Dovranno essere sostituiti quei coordinatori regionali, provinciali e comunali che eventualmente sceglieranno di passare al partito di Fini.
Infatti, questi non potranno più rappresentare il PdL sul territorio, ovviamente.
Inoltre, si dovranno migliorare anche quegli organi di coordinamento locali ove il partito si trova in situazioni di immobilismo, spesso a causa di personalismi.
Sarebbe bene fare ciò, anche sostituendo i coordinatori.
Sul territorio, l'azione del partito va rilanciata, sia tramite i "mass media" (televisione, radio, giornali ed internet) e sia con il dialogo tra gli esponenti del partito.
In questo senso, anche le fondazioni non correntizie, come ad esempio "Liberamente", possono fare tanto, ad esempio, parlando ai cittadini di quanto sta facendo questo governo.
Questo governo, infatti, sta facendo tante buone cose ma spesso si parla poco di ciò.
Inoltre, vorrei dire due parole sul presidente della Camera, onorevole Gianfranco Fini.
Da un punto di vista legale, egli ha ragione.
Nessuno può chiedergli di dimettersi, anche perché la nostra Costituzione non prevede il "vincolo di mandato" da parte dei parlamentari.
Moralmente, però, io ritengo giusto che egli faccia un passo indietro.
Fini diventò presidente della Camera grazie al PdL.
Come ieri ha detto (giustamente) l'onorevole Daniele Capezzone, le dimissioni da presidente della Camera sarebbero un atto di dignità politica da parte sua.
Inoltre, bene ha fatto il presidente Berlusconi (nella foto) a ricordare il caso di Sandro Pertini che nel luglio del 1969 si dimise dalla Presidenza della Camera, in seguito ad uno scissione nel Partito Socialista.
Inoltre, vorrei ricordare a Fini e ai suoi che fu grazie al presidente Berlusconi, se oggi vi è una destra di governo.
Mi ricordo molto bene quanto successe nel 1993.
Avevo 13 anni ma già nutrivo molto interesse verso la politica, tanto che un professore di sinistra (dell'allora PCI-PDS) si era interessato al sottoscritto che in seguito fece una scelta ben diversa, andò per un'altra strada e diventò la persona di cui leggete queste scritti.
Quel professore deve avere avuto un gran dispiacere.
In quell'occasione ci furono le elezioni comunali a Roma e Fini corse contro Francesco Rutelli.
Il presidente Berlusconi disse che avrebbe votato Fini.
Da lì, la destra non fu più un' eterna minoranza (spesso giacobina) ma diventò una moderna forza di governo.
Se non ci fosse stato il presidente Berlusconi, Fini ed i suoi sarebbero ancora all'opposizione e l'Italia sarebbe di fatto un "regno della sinistra", con tutti i problemi che ne sarebbero venuti fuori.
Do ora la mia conclusione.
Io credo che il PdL possa essere rilanciato.
Ci sono tante energie positive che possono fare molto perché ciò avvenga.
Basta valorizzarle!
Sul presidente Berlusconi, che dovrei dire?
Meno male che Silvio c'è!
Il presidente Berlusconi ama il suo partito ed il suo Paese.
Non vorrebbe vedere il suo partito sfasciarsi e né il suo Paese non governato.
Al presidente Berlusconi, io direi:
"Presidente siamo con lei! Che Dio la benedica!".
Sta facendo tanto per questo Paese ed i fatti lo dimostrano.
Noi, sostenitori ed i scritti del PdL, dobbiamo stare con lui!
Cordiali saluti.

giovedì 29 luglio 2010

FINI, UNA ROTTURA E' INEVITABILE!


Cari amici ed amiche.

Ieri, 29 luglio 2010, vi è stato l'epilogo di una vicenda che durava da troppo tempo e che creava malumori nel centro destra e nel governo.
Vi è stata la rottura tra il PdL e la sua corrente facente capo al Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, nella foto.
Questo non era un problema "organizzativo" o "di gestione del partito".
Se così fosse stato, non ci sarebbero stati altri problemi e né una rottura.
Ma era, a tutti gli effetti un problema politico.
Qui venivano toccati i temi di fondo, come il senso della legalità, il garantismo e la laicità dello Stato, su cui i "finiani" hanno sempre posto i loro distinguo rispetto alla linea politica.
E poi, bisogna dire questo.
Forse, Fini non credeva molto nel Popolo della Libertà.
Vi ricordate, quello che avvenne dopo il "discorso del predellino" del 18 novembre 2007, quando il presidente Berlusconi annunciò la nascita del PdL.
Fini disse che era arrivato "alle comiche finali".
Non solo, già in precedenza, Fini ha dimostrato di non essere stato sempre fedele all'unità del centro destra.
Vi ricordate quello che accadde nelle elezioni europee del 1999, quando fece il famoso "Elefantino" con Mario Segni?
Inoltre, vi ricordate quello che accadde nel 2004, quando (insieme all'allora ministro e leader dell'Udc Marco Follini) chiese ed ottenne le dimissioni del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti?
Sono tutte cose che molto spesso portarono danno al centro destra.
Un esempio?
Fu proprio nel 2005, con la debacle alle elezioni regionali, ove il centro sinistra vinse in 12 Regioni ed il centro destra solo in due.
Lì, pesarono molto le varie discussioni e divisioni del centro destra di allora.
E poi, non si può continuare a dire "resto nel PdL" ma "non così mi piace"
Quindi, a questo punto, è meglio che Fini si faccia i suoi calcoli e lasci il PdL.
Certamente, è meglio che i "finiani" se ne vadano piuttosto che trovarsi con un partito diviso.
La loro linea politica è incompatibile con quella del partito.
Inoltre, i "finiani" non hanno mai accettato il fatto di essere una MINORANZA NEL POPOLO DELLA LIBERTA'!
Essere minoranza vuole dire sì avere il diritto di essere rispettati ed ascoltati ma non vuole dire avere diritto di imporre la propria linea.
In democrazia, a dettare la linea è la MAGGIORANZA!
Se così non fosse, non ci sarebbe più la democrazia ma la "dittatura delle minoranze" e sarebbe anche il fallimento del progetto del Popolo della Libertà.
Il PdL nacque anche per fare sì che chi governa non debba trovarsi con i diktat di certe fronde e piccoli movimenti che in Parlamento minacciano le crisi di governo.
Quindi, per il bene del PdL, credo che un allontanamento dei "finiani" possa essere un bene.
Cordiali saluti.

MARXISMO E CRISTIANITA', DUE VISIONI INCONCILIABILI!


Cari amici ed amiche.
Tra pensiero marxista e Cristianesimo vi è un abisso.
Per capire ciò, bisogna andare molto indietro.
Il marxismo è figlio di quel pensiero che fu di Gracco Babeuf e di Filippo Buonarroti, che nella Parigi del 1796, presero parte alla "Congiura degli Eguali".
Quindi Babeuf e Buonarroti furono i prodotti di quella Rivoluzione del 1789.
Infatti, in quel periodo nacque il "Babuvismo", un pensiero che prevede che lo stato si occupi per intero delle attività commerciali e che ridistribusca in maniera equa i prodotti.
Da queste idee, prese spunto Karl Marx, che nacque nel 1818 a Treviri, antica città tedesca che, per ironia della sorte, vide operare quel Costantino I che nel 306 diventò imperatore romano e liberalizzò il Cristianesimo e che diede i natali ad un vescovo, dottore della Chiesa e Santo importante, Ambrogio di Milano, ed al Santo Patrono di Ascoli Piceno, Emidio.
Karl Marx prese queste idee ma dalla Rivoluzione francese attinse anche altro.
Egli, infatti, attinse molto anche dall'hebertismo da vari pensieri materialistici dell'Illuminismo come quelli del barone d'Holbach.
Marx portò avanti un'idea che puntava a creare uno Stato onnipresente nel campo economico e sociale e a fare una politica contro quelle istituzioni da lui viste come "al servizio degli sfruttatori" e tra queste vi furono le Chiese e la religione.
In pratica, il pensiero di Marx si pose contro Dio stesso, essendo le religioni "i legami stretti tra l'uomo e Dio".
Per Marx, la religione è una forma di alienazione che porta l'uomo a credere in qualcosa di soprannaturale e che lo distrae dai problemi reali, con la speranza di una vita nuova dopo la morte.
Così facendo, per Marx, la Chiesa favoriva gli sfruttatori.
In pratica, dietro a belle parole come "eguaglianza" e "pace", Marx riuscì a turlupinare parecchie persone semplici e bisognose, istigandole all'odio di classe e generando l'invidia sociale e l'odio contro la Chiesa e Dio stesso.
Il marxismo fece quello che perfino Maximilien de Robespierre temette.
Infatti, il leader giacobino diffidò della scristianizzazione voluta da Hébert perché vedeva in essa un pericolo di frattura nella società francese.
Marx puntò su questa frattura e la creò.
E così, mise il povero contro il ricco e chi tra i poveri aveva idee diverse veniva visto come "pecorone" o come una persona bigotta ed arretrata.
Inoltre, per Marx, l'unico modo per levare il contrasto tra religioni è l'abolizione delle stesse.
In realtà, egli pose le basi per lo scontro non solo tra i ricchi e i poveri ma anche tra chi si ispira ai valori religiosi e chi si legò al suo pensiero
Questa visione è riproposta ancora oggi perché ancora oggi questo scontro è presente.
Posso citare me stesso come esempio.
Io, non ho vergogna a dirlo, sono figlio di un operaio ed attualmente cerco lavoro.
Alcune persone che mi conoscono, criticano in modo molto aspro la mia simpatia verso il centro destra e mi fanno domande tipo:
"Come può uno come te avere simpatie per Berlusconi?" o "Come fai tu, figlio di un operaio, ad avere simpatie per il partito dei padroni?".
Qualcun'altro si permise anche di dire, mentre passavo io:
"Non dire certe cose che c'è gente di Chiesa!".
Inoltre, si mise ad intonare in modo canzonatorio l'"Ave Maria".
Questo è il prodotto del marxismo.
Per questo, cristianità e marxismo non possono andare d'accordo.
Il Cristianesimo vuole sì una maggiore giustizia sociale ma non vuole lo scontro tra ricchi e poveri o la guerra tra poveri e pone sempre i valori come la vita e soprattutto Dio al centro.
Un esempio è l'enciclica scritta nel 1891 da Papa Leone XIII "Rerum Novarum".
Il catto-comunismo è quindi un compromesso tra cattolicesimo e comunismo in cui a prevalere è il secondo a scapito del primo.
Cordiali saluti.

mercoledì 28 luglio 2010

NON DIMENTICHIAMOCI DEGLI ITALIANI DI TACUAREMBO'...E NON SOLO!

Cari amici ed amiche.

Vorrei ricordare nuovamente gli italiani residenti a Tacuarembò, nella Repubblica dell'Uruguay.
Come ho già scritto altre volte, nel febbraio del 2008, sul sito dell'Associazione dei Mantovani nel Mondo, lessi una lettera con cui si denunciò lo stato di abbandono in cui versava la comunità italiana.
Tale denuncia fu scritta dalla signora Marta Rosa Martinez Ambrosini che portò all'attenzione la carenza di strutture del nostro Paese sul territorio interno della reppublica uruguaiana.
Ad esempio, denunciò il fatto che le strutture consolari fossero solo a Montevideo e a Melo.
Io iniziai a fare una campagna di sensibilizzazione.
Io spero che tutto ciò vada all'attenzione di chi di dovere.
Già è stato fatto qualcosa.
Infatti, vi sono stati dei miglioramenti a livello informatico.
E' già qualcosa di positivo.
Però, bisogna anche riorganizzare le strutture italiane all'estero (togliendo il superfluo e creando strutture ove mancano) e creare delle migliori sinergie tra l'Italia e le comunità italiane nel mondo, compresa, ovviamente, quella di Tacuarembò.
Per esempio, si potrebbero creare viaggi-studio in Italia per i giovani italo-discendenti e metterli a confronto con i loro coetanei residenti nel nostro Paese.
Si potrebbe fare un'esperienza simile a quella di cui parlai due anni fa nel link http://www.italiachiamaitalia.net/news/137/ARTICLE/11323/2008-10-13.html.
Gli italiani all'estero fanno parte A PIENO TITOLO del nostro Paese.
Sono nostri concittadini.
Cordiali saluti.

CORDOGLIO PER I SOLDATI ITALIANI

Cari amici ed amiche.

Io e chi fa parte dello staff di questo blog siamo vicini ai cari dei due soldati morti in Afghanistan, il caporalmaggiore Pierdavide De Cillis ed il primo maresciallo Mauro Gigli.
Bisogna ricordare sempre chi muore veramente da eroe.
Questi due soldati morirono da eroi.
Essi si recarono in quel Paese lontano e martoriato da regimi folli e da guerre per portare la pace ed aiutare chi assiste i bisognosi.
Guai a dimenticarli!
Chi crede, come me, preghi per loro e per i loro cari.
Chi non crede, rifletta sul valore della vita e del mettersi a disposizione degli altri.
Se qualcuno volesse usare questa tragedia per mene odiose dovute a speculazioni politiche, farebbe bene a vergognarsi.
Farebbe un sacrilegio, verso Dio e verso la patria.
Ciò sarebbe esecrabile!
Cordiali saluti.

NUOVO CODICE DELLA STRADA

Cari amici ed amiche.

Questo è un altro successo del Governo del presidente Berlusconi.
Il nuovo Codice della strada sarà più severo ed attento alla continua richiesta di sicurezza da parte degli utenti.
Tra le novità vi sono il divieto di bere alcolici per i neopatentati e per gli autisti di professione, il divieto di vendita di alcolici nelle aree di servizio dalle 22:00 alle 06:00, il limite della vendita degli alcolici alle ore 03:00 nei locali, l'obbligo di uso dell'etilometro nei locali stessi, l'obbligo di visita medica che deve avvenire ogni due anni per i patentati ultraottantenni e l'obbligo di uso delle cinture di sicurezza nelle minicar.
Chi ha la patente sospesa ha diritto di avere tre ore di guida solo per andare al lavoro o per assistere un congiunto malato.
Ci saranno sanzioni più severe, non solo a livello amministrativo e penale ma anche di altro tipo.
Ad esempio, gli autisti di professione che bevono potranno essere licenziati per giusta causa.
Questo nuovo Codice della strada RESPONSABILIZZA i guidatori.
Infatti, quando si guida un veicolo SI E' RESPONSABILI DI SE' STESSI E DEGLI ALTRI!
A questo si unisce anche un enorme investimento per migliorare le strade.
Ad esempio, per molte autostrade sono stati fatti investimenti di circa 25.000.000.000 di Euro.
Ad oggi, sono stati fatti più di 200 Km di terze e quarte corsie nelle autostrade.
Pensiamo alla quarta corsia del tratto Milano-Bergamo dell'Autostrada A4 Torino-Trieste o all'opera analoga fatta sull'Autostrada A1, nel tratto Modena-Bologna.
Pensiamo anche ai lavori sul tratto appenninico della stessa autostrada, parte dei quali fu completata nel 2006.
Mi riferisco, infatti, al tratto Sasso Marconi-La Quercia, che fu modificato con la costruzione di quattro nuove gallerie naturali ("Monte Mario", "Allocco", "Vado" e "Campolungo"), la galleria artificiale "Gardelletta" e quattro nuovi viadotti.
Tra l'altro, tenendo conto anche della "Variante di Valico" sul tratto appenninico dell'A1 verranno fatte ventitré nuove gallerie, la più lunga delle quali sarà la "Galleria di Base" (8.6 Km), che saranno munite anche di telecamere che segnaleranno eventuali incidenti.
Pensiamo alla "Terza corsia dinamica" del tratto Bologna-Borgo Panigale-Bologna-San Lazzaro dell'Autostrada A14 Bologna-Taranto.
Inoltre, ci sono tanti altre opere fatte ed in esecuzione.
Sono dati presi dal sito http://ww.autostrade.it/.
Quindi, non posso essere smentito.
Questo Governo ha a cuore la sicurezza dei cittadini ed in questo senso sta facendo tanto.
Cordiali saluti.

martedì 27 luglio 2010

CHIESA AMBROSIANA, UN PATRIMONIO


Cari amici ed amiche.
Per la gioia dei milanesi, parlo un po' della Chiesa ambrosiana. Essa fu fondata da Sant'Ambrogio (Treviri 339-340-Milano 397) che ne fu il primo vescovo.
Con i suoi riti diversi da quello romano, oggi, questa Chiesa particolare comprende l'Arcidiocesi di Milano ed alcune parrocchie delle diocesi del Canton Ticino, Como, Novara, Pavia e Bergamo ma un tempo era estesa su tutta l'Italia settentrionale.
Infatti, in seguito prevalse il rito romano.
Tra il rito ambrosiano e quello romano vi sono alcune differenze.
Ad esempio, all'inizio di della Messa, quando vi è l'atto di penitenza, nel "Kyrie eleison" non vi è il "Christe eleison", presente nel rito romano.
Quando i lettori si accingono a leggere la Parola di Dio, il celebrante impartisce loro la benedizione mentre nel rito romano ciò avviene solo per il Vangelo.
Il Credo non è recitato dopo subito dopo il Vangelo (come nel rito romano) ma viene posticipata all'offertorio.
Dopo il Vangelo si recita un'antifona durante la quale il celebrante prepara la mensa stendendovi il corporale ed il calice.
Nel rito ambrosiano, sia che vi sia la Preghiera dei fedeli e sia che venga omessa, la Parola di Dio viene fatta terminare con un'orazione.
Nel rito romano, se viene omessa la Preghiera dei fedeli si passa all'offertorio.
Lo scambio del segno di pace avviene durante la Liturgia della Parola, mentre nel rito romano avviene prima della Comunione.
Ciò rispecchia le tradizioni orientali.
Nel rito ambrosiano, al termine della presentazione dei doni, manca la monizione detta dal celebrante "pregate fratelli e sorelle perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre Onnipotente" a cui l'assemblea risponde "il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio, a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la santa Chiesa", che è tipico del rito romano.
Nel rito ambrosiano, prima del Padre nostro, il sacerdote compie la frazione del pane, mentre i fedeli cantano un'antifona.
Nel rito ambrosiano manca la triplice invocazione del'"Agnus Dei" ed il saluto augurale che avviene dopo la preghiera della pace e recita: "La pace e la comunione del Signore nostro Gesù Cristo siano sempre con voi".
Al termine della Messa, nel rito ambrosiano, si recita il Kyrie eleison ed il celebrante dice "andiamo in pace" ed i fedeli rispondono "nel nome di Cristo".
Vi sono altre differenze.
Ad esempio, l'ostensorio è tubolare o a forma di tempietto mentre nel rito romano è "raggiato".
Anche i paramenti sono diversi.
Ad esempio, durante la celebrazione del Santissimo Sacramento, si usano paramenti rossi e non bianchi come nel rito romano.
Il morello sostituisce il viola.
E' diverrso anche l'uso del turibolo dell'incenso che viene fatto girare in aria e non fatto oscillare in senso antero-posteriore.
Nelle Messe quaresimali (tranne quello che sono celebrate di sabato) si può usare il nero.
Può essere usato il Cappino, striscia di vari colori liturgici, che viene applicato intorno al collo della dalmatica dei diaconi o alla casula dei sacerdoti.
L'amitto è indossato sopra il camice che può avere negli orli applicazioni di tessuto dello stesso colore dei paramenti.
I diaconi indossano la stola sopra la dalmatica.
La croce astile viene portata con il crocifisso rivolto all'indietro mentre nel rito romano viene rivolta in avanti.
Inoltre, la Quaresima non parte dal Mercoledì delle Ceneri ma dalla domenica successiva e nei venerdì di questo periodo non si celebrano messe.
L'Avvento dura invece sei settimane, a differenza delle quattro del rito romano.
Inoltre, vi sono processioni e celebrazioni come quella del Santo Chiodo, dell'Idea, la Liturgia del Lucernario e quella del Faro.
Le Messe del Sabato sono festive e non feriali e sono preceduta dalle letture di brani del Vangelo che parlano della Resurrezione di Cristo.
Durante il periodo quaresimale essi vengono sostituiti da quelli che parlano della trasfigurazione.
Possiamo dire che la Chiesa ambrosiana porti con sé anche un grosso bagaglio culturale e sociale.
Non dimentichiamo i grandi santi, come ad esempio lo stesso Ambrogio e Carlo Borromeo (arcivescovo di Milano, 1538-1584), che fecero molte opere sociali.
Non dimentichiamo anche don Luigi Giussani, che agli inizi degli anni '70 fondò il movimento "Comunione e Liberazione" che porta al centro molti temi sociali (come la sussidiarietà) e le cui dottrine sono seguite da grandi esponenti politici come l'onorevole Maurizio Lupi ed il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Quindi, la Chiesa ambrosiana è una realtà vitale per la città di Milano e per i milanesi.
I milanesi sanno bene ciò e credo che farebbero bene valorizzare di più questo patrimonio che è anche culturale.
Cordiali saluti.

LIBERATE GILAD!

Cari amici ed amiche.

Leggete il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/gilad-libero.html.
Leggendo il libro di Primo Levi "Se questo è un uomo-La tregua" (che è uno dei miei libri preferiti e che ho sempre il piacere di leggere) mi è venuta in mente la vicenda del giovane israeliano Gilad Shalit, che dal 25 giugno 2006 è ostaggio di Hamas, che lo rapì.
Io vorrei dire che nessuno deve dimenticare la vicenda di questo ragazzo.
Bisogna che si faccia qualcosa.
Le istituzioni non possono stare a guardare e non si può essere neutrali di fronte a tale vicenda.
Il mondo civile deve condannare un simile gesto che va contro il DIRITTO NATURALE delle persone.
La libertà, infatti, fa parte del diritto naturale di ognuno di noi!
Inoltre, da cattolico, prego per lui e dico le parole dette da Gesù che sono:
"Ama Dio con tutte le tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze ed ama il prossimo tuo come te stesso".
Queste parole, che riassumono tutto il Decalogo della Legge, devono risuonare anche ora, in tutti i nostri cuori.
Anche Gilad è uno dei nostri "prossimi" citati da Gesù.
Cordiali saluti.

DECADENZA DELLA POLITICA

Cari amici ed amiche.

Vorrei dire due cose per quello che riguarda la questione morale.
Io non trovo condivisibile quanto espresso dai "finiani", dai "grillini" o dall'Italia dei Valori.
Anzi, per certi versi, trovo strumentale la loro posizione.
Invece, bisogna capire che la politica dipende dalle dinamiche della società.
La decadenza della politica ha radici lontane.
Essa risale alla Rivoluzione francese.
Maximilien de Robespierre e gli altri rivoluzionari portarono la politica dalla corte alla piazza.
Ciò, da un lato fu positivo, perché democratizzò il sistema, dall'altro fu negativo perché imbarbarì il linguaggio la politica, fomentò le posizioni demagogiche e giustizialiste, fomentò l'odio contro la Chiesa e l'invidia sociale e non diminuì la corruzione del ceto politico, ma la aumentò.
Pensiamo che dalla Rivoluzione francese vennero fuori figure come l'affarista corrotto Paul Barras.
Inoltre, le idee rivoluzionarie come quello di Gracco Babeuf e Filippo Buonarroti aprirono la strada al marxismo.
La nostra politica è il prodotto di tutto ciò che è ben lontano da quell'ideale sano di democrazia che nacque nel 1215, a Runnymeae, in Inghilterra, con la "Magna Charta Libertatum".
I vari Antonio Di Pietro e Beppe Grillo sono "figli" di quella impostazione data da Robespierre e colleghi.
Purtroppo, anche i "finiani" si stanno portando su quest'ottica.
Questa è la vera decadenza della politica.
Vi è, infatti, una politica che non pone più l'attezione sulle problematiche con razionalità ma con la demagogia ed il giustizialismo.
Così, però, non si risolvono i problemi interni della politica.
La politica dipende dalla società.
Ad esempio, da noi non c'è molta meritocrazia.
Ciò è figlio anche di una pessima cultura che si diffuse nelle scuole e nel mondo del lavoro.
Leggete gli articoli http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/18196/2009-10-20.html, http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/22485/2010-07-18.html e http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/18428/2009-11-02.html.
Qui si pone al centro la questione di una meritocrazia che non c'è e che, in nome di un certo egualitarismo di sinistra e sessantottino, è stata completamente messa da parte, mortificando chi ha talento e buona volontà e favorendo l'incapace e lo svogliato, con tutte le conseguenze peggiori.
Questo male, ad esempio, non viene dalla politica ma dalla società.
Riflettiamo.
Cordiali saluti.

lunedì 26 luglio 2010

I TUMORI SONO EREDITARI?


Cari amici ed amiche.

Prendo spunto dal post http://thecandelabra.blogspot.com/2010/07/una-verita-su-napoleone.html per parlare dell'argomento che tratterò.
L'ex-imperatore, infatti, morì di tumore all'intestino.
Ora, nella sua famiglia, ci furono molti casi di tumori.
Sorge spontanea una domanda.
Il tumore può essere ereditario?
Prima di rispondere, bisogna sapere cos'è un tumore.
Il tumore (dal latino "tumor", che deriva da "tumere", ossia "essere gonfio") è una malattia dovuta alla mutazione di alcune cellule che rimangono in un perenne stato giovanile.
Queste cellule iniziano a crescere in modo smisurato, formando una massa chiamata neoplasia o tumore.
Una cellula tumorale si distingue da una normale per il nucleo ingrossato, per l'alterazione del numero e della forma dei cromosomi e per il contesto che può contemplare sangue e frammenti cellulari.
I tumori si dividono in tre tipi, benigni, maligni e misti.
Un tumore benigno cresce senza attaccare i tessuti circostanti e, di norma, ha una crescita lenta e mantiene le caratteristiche del tessuto d'origine.
I tumori benigni si distinguono in adenomi, lipomi, fibromi ed in altre forme.
I tumori maligni, invece, crescono aggredendo i tessuti circostanti ed infiltrandosi in essi e vanno in fase di aplasia.
In questa fase le cellule tumorali perdono tutte le caratteristiche originali e ritornano in uno stato embrionale.
Successivamente, il tumore maligno va in metastasi, fase in cui le cellule si staccano dalla sede e finiscono in circolo nei dotti linfatici, andando a creare tumori secondari.
Essi, si sviluppano consumando le sostanze del'organismo e provocando uno stato di cachessia che porterà poi alla morte.
I tumori maligni si dividono in carcinomi o cancri (che colpiscono i tessuti epiteliali) e sarcomi (che colpiscono quelli connettivi e che vengono trasportati anche dal sangue).
Quello nella foto è un carcinoma alla laringe.
I tumori misti, hanno caratteristiche di più tumori.
Anche un tumore benigno può essere pericoloso.
Infatti, può diventare maligno o può formarsi in una zona delicata del corpo.
La terapia, può essere chirurgica e nel caso di tumore maligno, la cosa più sicura è l'asportazione dell'organo colpito e dei linfonodi vicini.
Inoltre, vi sono la radioterapia (con la "bomba al cobalto") e la chemioteripia, con farmaci come il tassolo.
Certo, l'efficacia di una terapia, dipende dal periodo in cui viene disgnosticato il tumore, il che non è sempre facile.
Infatti, il tumore non ha sintomi porticolari, almeno all'inizio.
Comunque, se, ad esempio, si formano noduli nel seno o nei testicoli, se vi sono cambiamenti nelle abitudini intestinali, se vi sono lesioni che non guariscono o nei che compaiono o crescono BISOGNA SUBITO ANDARE DAL DOTTORE!
Cosa causa un tumore?
Un tumore può avere molte cause.
Alcune possono essere ambientali.
Ad esempio, la persona che contrae la malattia può essere stata a contatto con sostanze radioattive o chimiche che possono modificare il DNA di alcune cellule.
Esempi di ciò possono essere sostanze come il Cromo esavalente o l'amianto.
Anche un'alimentazione sbagliata può favorire l'insorgere dei tumori.
Ad esempio, pare che mangiare troppa carne rossa possa favorire la formazione dei tumori come anche certi alimenti cotti in modo errato.
Ad esempio, quando si fanno le grigliate non si devono usare le pigne e la legna resinosa per accendere il barbecue.
Infatti, bruciando, le resine generano il benzopirene, una sostanza cancerogena che si attacca alla carne.
Può esistere anche una causa virale.
Infatti, vi sono taluni virus detti "oncogeni" che infattano le cellule ma non le distruggono, facendo il "ciclo-lisogeno".
Queste cellule sopravvivono ma diventano tumorali.
Vi è anche una causa immunitaria.
Infatti, normalmente in ogni organismo umano vi è un certo numero di cellule che "impazzisce" e diventa tumorale.
Vi sono, però, i linfociti T-citotossici che con le perforine distruggono queste cellule.
Se, però, vi è un'immunodeficienza (o il sistema immunitario e depresso) ecco che il tumore può insorgere.
Ecco perché i malati di AIDS spesso si ammalano di tumore.
Ora, resta la domanda con cui è iniziato questo testo.
I tumori sono ereditari?
La risposta è NO ma può esserci una predisposizione familiare ad ammalarsi di cancro e allo steso organo.
Il caso di Napoleone fu un esempio.
Il tumore può diventare anche un male sociale.
Un malato terminale di tumore va assistito.
Anche le istituzioni possono fare molto, ad esempio, favorendo la possibilità dei familiari che accudiscono il malato di prendere l'accompagnamento o una migliore possibilità di accedere alla cure palliative.
Molto spesso vi è la burocrazia che ha dei tempi molto lunghi e rende inefficaci le varie richieste.
Un malato di tumore è anche una persona che ha il DIRITTO DI VIVERE.
Certo, chi è malato di tumore ed è allo stadio terminale soffre.
Lo so perché sia mia nonna materna che tutti e due i miei nonni paterni morirono di tumore.
Però, ci sono le cure palliative ed è giusto che vi sia il diritto di accedere ad esse senza ostacoli.
Il diritto di vivere fa parte del DIRITTO NATURALE e non solo del credo religioso.
Quindi, chi vuole l'eutanasia a tutti i costi non vuole dare una fine dignitosa al proprio caro ma vuole una vita con meno impegni per sé stesso. E' puro egoismo!
Dobbiamo tornare tutti ad una dimensione umana.
Cordiali saluti.

domenica 25 luglio 2010

FINIANI? IL PROBLEMA E' POLITICO!

Cari amici ed amiche.

Ora il problema con i "finiani" è politico. Le frasi dell'onorevole Fabio Granata dimostrano ciò.
Questo non è più un problema di organizzazione del partito ma è diventato proprio un problema politico.
In un partito come il Popolo della Libertà, può esserci chi ha sensibilità diverse.
Questo è ammissibile.
Non è ammissibile, invece, che vi siano i continui veti e distinguo dei gruppi di minoranza, come quello dei "finiani".
Così si rischia di paralizzare il partito e se si paralizza il partito l'azione di governo potrebbe andare a rotoli e se ciò dovesse succedere, il rischio è quello di non fare le riforme.
Certo, ad onore del vero, va detto che anche senza i "finiani" il centro destra in Parlamento potrebbe reggere lo stesso.
Però, potrebbero esserci dei problemi sul territorio.
E' da qui che serve una seria riorganizzazione del partito. I congressi territoriali possono essere utili.
I congressi potrebbero essere utili a levare i personalismi, che tanto male fanno al PdL.
Infatti, spesso, nei livelli locali del partito, vi sono i "capi-bastone" che puntano più ad avere una visibilità personale che non a portare idee nuove nel partito.
Ciascuno di loro si crea la propria claque e fa la guerra agli altri nello stesso partito.
Molto spesso, questi "capi bastone" si mettono contro la linea del partito arrivando anche a dire:
"Anche se fosse lo stesso Berlusconi a chiedermi di fare determinate cose, io non le farei" e
"Io sono completamente allineato rispetto alla linea politica del governo".
Se qualcuno critica il loro operato viene tacciato di "ribellione", di "lesa maestà" e di "tradimento" ed, di fatto, "ostracizzato".
Si creano divisioni quindi che possono fare perdere al partito elezioni che potrebbe vincere a mani basse.
Bisogna fare "piazza pulita " di questi "signorotti locali" (che molto spesso pensano più a farsi vedere) e mettere gente più capace e che abbia una linea più vicina a quella del partito e del presidente Berlusconi ed anche più in sintonia con il sentire comune dell'elettorato.
Certamente, chi vuole bene al PdL non deve continuare a mettersi di traverso rispetto alla linea presa dalla sua maggioranza.
Cordiali saluti.

UNA VERITA' SU NAPOLEONE

Cari amici ed amiche.

Vorrei parlarvi di un personaggio inaspettato, Napoleone Bonaparte.
Lo definisco "inaspettato", per l'argomento che lo vede come protagonista.
Tale argomento fu ambientato nell'isola di Sant'Elena, ove egli fu tratto in prigionia il 16 ottobre 1815 ed ove morì il 05 maggio 1821.
In una sua riflessione, l'ex-imperatore disse delle parole molto forti e piene di disperazione e furono:
"Non toccate il Papa!".
Questa frase fu inaspettata, da uno come lui!
Lui fu quel personaggio che fece il Concordato tra stato Francese e Santa Sede, con Papa Pio VII, ma fu anche quel personaggio che alla sua incoronazione (18 maggio 1804) tolse la corona dalle mani del Papa, per mettersela da solo, e che il 05 luglio arrestò lo stesso Pontefice.
Cosa successe a Napoleone?
Forse, capì che non si può togliere Dio dalla vita pubblica dei cittadini.
Già quando fece il succitato Concordato, all'indomani dei disastri della Rivoluzione francese, capì che alla Francia servive una pace religiosa.
Ma lì ci fu anche un'esigenza politica, un "coup de theatre" per attirarsi il consenso.
L'affermazione in questo contesto, però, non fu frutto di una mossa politica.
Napoleone, infatti, fu prigioniero ed oramai sconfitto.
Quindi, non ebbe esigenze politiche nel dire queste cose.
Ciò significa che, finalmente, Napoleone capì che Dio non può essere tolto dalla vita pubblica delle persone e che quanto fece contro la Chiesa contribuì a portarlo verso la rovina.
Purtroppo, c'è chi non fece tesoro di tutto ciò!
Nel XX secolo, ci furono altri tiranni, peggiori dello stesso Napoleone, che portarono dolore sangue e distruzione in tutta l'Europa e non solo.
Togliere Dio dalla vita pubblica porta questo e, forse, sarebbe stato giusto fare passare questo messaggio di una persona che volle avere tutto il mondo e che pagò a caro prezzo questa sua presunzione.
Cordiali saluti.

venerdì 23 luglio 2010

CAPITALISMO CATTOLICO


Cari amici ed amiche.

Leggendo i testi dell'opera di Max Weber "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo", mi viene da fare una riflessione.
Questo filosofo e sociologo tedesco (vissuto tra il 1864 ed il 1920) trattò il tema del capitalismo, associandolo al protestantesimo che vedeva nel lavoro un'ascesi.
In realtà, il capitalismo può essere associato anche ad una morale cattolica.
Thomas Cobham, un ecclesiastico inglese del Medio Evo, nel suo "Manuale di confessione" scrisse:
"Vi sarebbe una grande mancanza in molti paesi se i mercanti non portassero ciò che abbonda in un luogo in un altro dove queste stesse cose mancano.
Perciò a buon diritto possono ricevere il prezzo del loro lavoro".
Ricordo che questo ecclesiastico visse tra il XIII ed il XIV secolo, quindi prima dello scisma anglicano di re Enrico VIII.
E poi, la "logica del mercante" è preesistente ai vari movimenti di Lutero, Calvino, Zwingli, Butzer, Ecolampadio, Cranmer, Muntzer ed altri.
Ciò vuole dire che può esistere anche un "capitalismo cattolico".
Infatti, anche il cattolicesimo contempla il valore del lavoro.
Basti pensare a San Benedetto da Norcia (480-547) e alla sua "Regula" che dice "Ora et labora" (ossia "prega e lavora) e già si può capire molto.
Certo, a differenza di quello "protestante", il "capitalismo cattolico" non contempla la logica della predestinazione, che vede nel successo negli affari un segno della volontà di Dio ma impone un comportamento del rispetto delle regole e nel valore del lavoro come fonte di ricchezza che può (anzi deve) essere reinvestita per creare altro lavoro.
Quindi, bisogna che passi il concetto che in sé il capitalismo non è anticattolico o anticristiano.
A differenza del marxismo, che è ateistico, il capitalismo è laico ed una visione laica non contempla l'ostilità verso questa o quella religione o l'ateismo.
Cordiali saluti.

LA SCIENZA E LA FEDE





Cari amici ed amiche.
Oggi, vi è una cultura che porta a mostrare la scienza come "bene assoluto" e la Chiesa come un'istituzione oscurantista e la fede cristiana come mortificatrice della scienza.
La realtà è ben diversa.
Infatti, la scienza non sempre produsse delle cose positive.
Pensiamo ad esempio alla Thalidomide, il noto sedativo molto usato negli anni '50 e '60 (la cui formula è nella foto qui sopra) che ebbe effetti gravi.
Infatti fu un teratogeno e provocò la nascita di molti bambini malformati.
Pensiamo anche agli esperimenti di Josef Mengele.
Furono cose abominevoli e furono fatti dalla scienza.
Per contro, il Cristianesimo non fu sempre contro la scienza ma diede ad essa un forte contributo.
Esempi? Papa Silvestro II (al secolo Gerberto d'Aurillac) e Sant'Alberto Magno erano anche degli alchimisti.
Pensiamo anche a Galileo, del quale certi movimenti ateistici hanno fatto una loro icona.
Galileo fu un credente fervente e l'ispirazione del pendolo gli venne nel Duomo di Pisa, mentre osservava le oscillazioni di una lampada.
Pensiamo anche a Copernico che scoprì che la Terra girava intorno al Sole. Egli fu un prete e nonostante il nervosismo che suscitò nella Chiesa di allora non abbandonò la fede.
Oggi la Chiesa la ha rivalutati entrambi.
Inoltre, il padre della genetica fu un abate boemo di nome Gregor Johann Mendel (1822-1884).
Anche San Pio da Pietelcina non si affidò solo alla mistica ma anche alla scienza e fondò uno dei migliori ospedali del Sud Italia, la "Casa del Sollievo della Sofferenza".
Quindi, tra fede e scienza non vi fu sempre il conflitto.
Anzi, fede e scienza hanno bisogno l'una dell'altra.
Infatti, la fede ha bisogno della scienza, ad esempio, per verificare la veridicità dei miracoli.
La scienza ha bisogno della fede per avere dei valori ed un'"anima".
Infatti, una scienza senza un'anima potrebbe portare a situazioni molto gravi, come la creazione di malattie nuove o di mostri.
La scienza non va demonizzata ma deve essere sempre portata al bene.
E poi, la scienza non è uno dei Sette Doni dello Spirito?
Cordiali saluti.


giovedì 22 luglio 2010

L'OTTIMO OPERATO DEL GOVERNO VA DIFESO!


Cari amici ed amiche.


Su questo governo è stato gettato troppo fango.
In realtà, l'operato di questo governo è ottimo e sta portando i suoi frutti.
Ad esempio, per quanto riguarda le autostrade, ad oggi sono stati realizzati oltre 200Km di terze e quarte corsie.
Un altro esempio della bontà dell'operato del governo di centro destra è l'avere tenuto in ordine i conti, nonostante l'astronomico debito pubblico e la crisi.
Inoltre, grazie all'operato del Ministro degli Interni Roberto Maroni, questo governo è quello che sta facendo di più nella lotta alla criminalità organizzata.
Questi sono solo tre esempi per dire che l'attuale governo di centro destra sta facendo bene ma posso continuare.
Grazie a questo governo, si sono ridotti gli sbarchi di clandestini.
Inoltre, ha agevolato i mutui e gli affitti per le giovani coppie.
Il governo del presidente Berlusconi sta facendo tante cose buone.
Un altro esempio dell'attenzione di questo governo verso i giovani è la promozione del libro "Il profumo della libertà", voluto dal Ministro della Gioventù Giorgia Meloni.
E' un libro che tratta le memorie delle vittime di mafia.
La lotta alla criminalità organizzata si fa combattendola sul territorio con le Forze dell'Ordine ed educando i giovani e non con le chiacchiere.
Pensiamo anche all'enorme operato del Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna che sta facendo una lotta senza tregua contro gli abusi contro le donne e che sta facendo molto per aiutare le persone diversamente abili.
L'ultimo di questi interventi è la creazione di una versione in Braille della rivista "San Francesco Patrono d'Italia".
Questo è un governo attento alle istanze dei cittadini.
Mi dispiace che purtroppo non si parli di ciò.
Anzi, vi è una vergognosa campagna mediatica che getta fango su questo governo e a ciò si unisce l'indifferenza anche di chi sta nel centro destra, a livello locale.
Io, spesso e volentieri, qui dalle mie parti mi sbraccio per difendere l'operato di questo governo, anche portando alcuni numeri.
Si sa, i numeri non sono né di destra e né di sinistra e non possono essere smentiti!
Purtroppo, devo registrare che ci sono anche alcuni di coloro che si riconoscono nel centro destra ma che non dicono nulla quando quelli che stanno dall'altra parte attaccano il governo.
Questa è una cosa triste!
Da parte mia, vi è un tifo sostenuto per questo governo perché ha fatto molto e credo che possa fare ancora molto!
Cordialità.

O BIPOLARISMO O CAOS!

Cari amici ed amiche.

Leggete il link http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2010/19-luglio-2010/nasce-verso-nord-pronto-manifesto-anti-lega-1703405040316.shtml.
E' nato "Verso Nord", il movimento fondato dall'ex-sindaco di Venezia Massimo Cacciari.
A questo movimento hanno aderito anche Gianfranco Miracco, storico portavoce dell'ex- presidente del Veneto Giancarlo Galan, Mario Bertolissi, costituzionalista di fiducia di Galan e del PdL, il sindaco di Vicenza Achille Variati (PD) e gli ex-rutelliani della Margherita (oggi Partito Democratico) Diego Bottacin e Maurizio Fistarol.
I fondatori dicono che "Verso Nord" non è un partito ma una sorta di gruppo di persone trasversale ai partiti che propone un Nord diverso facendo fronte comune contro la Lega Nord.
A mio modesto parere, mi sembra più un tentativo di fare una forza anti-Lega che rischia solo di mettere i crisi i partiti e di fare della confusione.
Tra la presenza di partiti (come Alleanza per l'Italia ed Udc) e correnti (come i "finiani" del PdL) che hanno delle velleità "terzopoliste" e di movimenti come "Verso Nord" , il rischio è che si crei un guazzabuglio tale da allontanare i cittadini dalla politica.
Inoltre, vi sono anche i partiti come quelli di estrema sinistra e di estrema destra, oltre alla galassia di liste civiche.
Il rischio è che vi sia troppa frammentazione che potrebbe allontanare il cittadino dalla politica.
Infatti, i cittadini come protrebbero continuare a votare se i candidati da loro eletti cambiano bandiera e programmi come i calzini?
I cittadini sono stufi di votare candidati che, ad esempio, nei consigli comunali in cui sono in minoranza votano a favore del programma del sindaco o che latitano sul territorio.
Così si rischia di fare avanzare l'antipolitica.
I cittadini, infatti, potrebbero perdere ogni fiducia verso la politica ed il rischio di svolte populiste e demagogiche non potrebbe essere tanto remoto.
E' ora di fare ordine e l'unico modo è GARANTIRE IL BIPOLARISMO e la certezza che vi sia una coalizione (o un grande partito) che governi e che chi sta all'opposizione faccia l'opposizione!
Solo con le idee chiare, si può fare una politica seria.
Cordiali saluti.

mercoledì 21 luglio 2010

NOVILARA, UN TESORO DA VALORIZZARE

Cari amici ed amiche.

Andate sul link http://www.incastro.marche.it/incastro/pesaro/necropoli.STM.
Questo sito parla di un posto che merita attenzione, Novilara, frazione del comune di Pesaro, in provincia di Pesaro-Urbino.
Questa zona, apparentemente insignificante, è in realtà un vero e proprio scrigno di tesori.
Infatti, qui vi sono delle necropoli del periodo pre-romano.
Come nella vicina Romagna (i comuni del Forlivese come Sarsina e Bagno di Romagna ne sono un esempio) nella zona marchigiana a nord di Ancona, vi furono antichi insediamenti di popolazioni pre-romane, come gli Illiri.
Novilara è la zona più importante.
Ivi vi è una zona archeologica molto importante.
I primi scavi furono fatti semi-clandestinamente nel 1873. Dopo altri scavi furono trovati reperti databili tra la fine del IX e la metà del VI secolo BC.
Questi reperti furono della civiltà dei Piceni.
In questo senso, io voglio lanciare una mia proposta.
Com'è noto, l'autostrada A14 Bologna-Taranto passa nella zona.
Il tratto di quell'autostrada compreso tra lo svincolo di Rimini nord e Porto Sant'Elpidio (in provincia di Fermo) sarà ammodernato.
I lavori sono ottimamente illustrati sul sito http://www.autostrade.it/.
In questo quadro, vi sono i lavori di ampliamento di otto gallerie, tra le quali vi è la galleria "Novilara" che si trova in quella zona.
Questa galleria a doppia canna sarà ampliata.
I lavori di ampliamento saranno caratterizzati dalla costruzione di una nuova galleria a tre corsie, che sarà la nuova canna della carreggiata sud dell'autostrada.
Seguiranno, poi, i lavori di ampliamento dell'attuale canna sud, il cui traffico sarà deviato nel nuovo tunnel.
La galleria ampliata sarà così la nuova canna nord.
Al termine dei lavori, il tunnel non ampliato (ex canna nord) sarà DISMESSO.
Io vedrei bene un riutilizzo di quest'ultima struttura per una "greenway" (itinerario cicloturistico) che parta da Pesaro e che finisca a Fano.
Bisogna tenere conto del fatto che a Novilara non vi sono solo le necropoli ma vi è anche un castello.
Anzi, si potrebbe fare un itinerario più lungo, che parta da Gradara (ove vi è il famoso castello di Paolo e Francesca, che io visitai) e che, passando per Pesaro la zona del Rio dei Condotti e Novilara, arrivi a Fano.
Sarebbe un'idea atta a valorizzare una zona molto bella, stando lontani dal grande traffico delle strade e delle autostrade.
Inoltre, lì ci sono altri tesori come la chiesetta di San Sebastiano, che si trova a Santa Veneranda.
Questa chiesetta ha un pregevole quadro raffigurante una "Madonna col Bambino".
So creerebbe un circuito storico-culturale ed anche gastronomico.
Infatti, lì la cucina è ottima e, magari, arrivati a Fano la digestione può essere aiutata da una bella tazza di "Moretta", un caffè corretto con anice, rum e brandy.
Inoltre, si riutilizzerebbe una struttura dismessa, la galleria "Novilara", una galleria lunga 279 m. Io ritengo che il Pesarese vada valorizzato ed una "greenway" simile potrebbe essere un'idea atta a ciò.
L'Italia è un Paese da scoprire.
Cordiali saluti.

CHIESA, CI SI METTE ANCHE CHAVEZ!

Cari amici ed amiche.

Andate sul link http://www.ilgiornale.it/esteri/chavez_attacca_chiesa_rivedere_concordato_il_cardinale_troglodita/chiesa-chavez-venezuela-cardinale-vaticano/15-07-2010/articolo-id=461066-page=0-comments=1.
Mi sembra di vedere la stessa cosa che ho trattato questa mattina nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/costituzione-civile-del-clero-il-primo.html.
Non solo vi sono gli attacchi contro la Chiesa, per via della questione dei preti pedofili, ma ora vi sono anche attacchi espliciti come quello condotto ora dal presidente del Venezuela Hugo Chavez.
Sulla Chiesa e su tutti noi cattolici sta soffiando il vento del laicismo.
Chavez, però, non si rende conto del fatto che nel suo Paese la Chiesa cattolica è molto radicata.
Il rischio è che crei una grave spaccatura nel tessuto della società venezuelana con consenguenze che possono essere molto gravi.
Cordiali saluti.

martedì 20 luglio 2010

COSTITUZIONE CIVILE DEL CLERO, IL PRIMO CRIMINE LAICISTA

Cari amici ed amiche.

Leggete anche il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/la-chiesa-e-gli-stati.html.
Certamente, il 14 luglio 1789 ci furono degli avvenimenti molti importanti ed alcuni di questi furono drammatici.
In Francia scoppiò una rivoluzione che cambiò e stravolse il volto dell'Europa.
Purtroppo, in questo quadro vi furono anche parecchi crimini.
Del più grande fu vittima la Chiesa.
Sulla Rivoluzione francese si sono create delle teorie.
La prima dice che essa fosse stata una rivoluzione apertamente antireligiosa e che incarcerava e massacrava i preti.
La seconda dice che i rapporti tra la Chiesa e ed governo rivoluzionario francese fossero peggiorati in modo accidentale, a causa di malintesi con il Papato.
Per molti, la verità sta nel mezzo e dice che all'inizio la rivoluzione non fosse stata antireligiosa (anche se anticlericale) ed i membri dell'Assemblea costituente vollero ricostruire la Francia intorno al Cristianesimo ma dice anche definire come "accidentale" quello che avvenne dopo significherebbe minimizzare la portata degli eventi.
Io, invece, ho un'altra teoria
Credo, infatti, che tutto fosse stato un piano quasi criminale di fare fuori la Chiesa e di levare Dio dalla vita pubblica del cittadino ciò si può desumere dalla Costituzione civile del clero, che fu approvata il 12 luglio 1790.
Essa impose ai vescovi e ai preti di GIURARE FEDELTA' allo Stato francese.
Il clero diventò così un corpo di impiegati stipendiati dallo Stato, anche perché le terre della Chiesa vennero confiscate.
Vennero soppresse 52 diocesi e molte parrocchie.
Inoltre, i vescovi divennero eleggibili.
Tutti i membri del clero dovevano giurare fedeltà allo Stato, pena la perdita dell'ufficio e dello stipendio.
Il 24 febbraio 1791, il vescovo costituzionale Charles Maurice de Talleyrand (nella foto) consacrò due vescovi.
Il suo collega Gobel ne consacrò trentasei.
Dopo un esame chiesto alla Santa Sede da re Luigi XVI, Papa Pio VI condannò la Costituzione civile del clero, con il breve "Quod aliquantum" il 10 marzo 1791.
Questo spaccò la Chiesa francese in clero costituzionale (che giurò) e clero refrattario. Da lì ci furono le persecuzioni contro la Chiesa.
Ora, la Costituzione civile del clero potrebbe essere stata una MOSSA PER TENTARE DI DISTRUGGERE LA CHIESA E DI LEVARE DIO DALLA VITA PUBBLICA.
Infatti, sotto l'apparenza di una volontà di ristrutturare e rigenerare la Chiesa francese potrebbe esservi stata quella di metterla sotto il controllo dello Stato, di dividerla e di renderla impotente.
Prima, lo Stato si prese le sue terre ed i suoi beni e soppresse vari ordini perché contemplativi e giudicati come inutili.
Poi, con la Costituzione civile del clero, esso si prese di fatto il controllo del suo apparato ed impose il giuramento ai suoi membri.
Quindi, ciò smentisce il fatto che la Rivoluzione francese fosse stata liberale.
L'imposizione di un giuramento non non fa parte di una cultura liberale.
Inoltre, essa fu ispirata al pensiero dei vari Voltaire, Montesquieu, Rousseau e di altri illuministi.
Ora, passando dalla serenità insulare dell'Inghilterra alla Francia i principi dell'Illuminsmo divennero estremi e da una semplice visione laica ma non antireligiosa essi ne acquisirono fortemente antireligiosa ed in particolare anticristiana.
Voltaire, ad esempio, si firmava con il nome di "Christomoque", ossia derisore di Cristo.
Ora, la Rivoluzione francese fu proprio l'occasione per affermare questi principi.
Inoltre, non credo che i membri dell'Assemblea Costituente non avrebbero tenuto conto di un'eventuale opposizione del Papa alla Costituzione civile del clero.
Anche se la Chiesa cattolica francese aveva le connotazioni di una Chiesa nazionale (di qui il nome di "Chiesa gallicana") era altrettanto vero che essa fu un pilastro della Chiesa universale.
Quindi, potremmo dire che era tutto calcolato.
Era calcolato che la Chiesa gallicana si sarebbe spaccata nel clero costituzionale e in quello refrattario e che, con il pretesto di eliminare quest'ultimo in quanto controrivoluzionario, i rivoluzionari avrebbero attaccato la Chiesa, cosa che avvenne in seguito con la scristianizzazione voluta dal movimento di Jacques-René Hébert.
La Chiesa sarebbe stata così dimezzata e, tenendo conto del fatto che il clero costituzionale non si sarebbe opposto allo Stato, non avrebbe avuto più la forza di portare il messaggio cristiano.
Quindi, la Chiesa cattolica francese non solo perse il ruolo di Chiesa di Stato ma visse la situazione di dovere convivere con uno Stato ostile e che puntava a distruggerla.
In pratica, ci fu un ritorno al periodo che precedette il 313 AD.
La nascita di culti rivoluzionari dedicati alla "Dea Ragione" e all'"Essere Supremo", voluti ed imposti dai giacobini e dagli hebertisti, erano (di fatto) dei culti neopagani.
Certo, ad onor del vero, va detto che Robespierre cercò di moderare la scristianizzazione perché temeva che potesse spaccare la società francese ma il suo stesso movimento non fece nulla per evitarla.
Anzi, la promosse.
Inoltre, sorge questa domanda.
Se lo Stato avesse fatto una legge contro il Cristianesimo, cosa avrebbe fatto il clero costituzionale?
Se non avesse obbedito, di sicuro, avrebbe perso il posto e se si fosse piegato, di certo, avrebbe fatto apostasia.
La cosa non va sottovalutata.
Inoltre, da quelle dinamiche nacquero gli attuali laicismi (spesso beceri) e la "Statolatria" che trasforma l'istituzione civile in un Moloch e che nei tempi passati degenerò nei totalitarismi come Nazismo, Fascismo e Comunismo.
Cordiali saluti.

REFERENDUM SULL'ACQUA


Cari amici ed amiche.


Pare proprio che ci sarà il referendum, voluto dalle sinistre e dai "grillini", contro il "decreto Ronchi", che prevede una "privatizzazione" della gestione dell'acqua.
Infatti, i promotori di tale referendum hanno raggiunto il milione di firme.
Ora, vorrei fare qualche considerazione.
Al cittadino, in fondo, non interessa che la gestione dell'acqua sia pubblica o privata.
Al cittadino interessa che questa sia efficiente e che gli faccia pagare un PREZZO ADEGUATO AL SERVIZIO.
Questo è quello che importa al cittadino.
Mi permetto di fare un esempio.
Di fronte ad un pessimo servizio di gestione dell'acqua e alle bollette astronomiche che, di conseguenza, sono inadeguate rispetto alla qualità dello stesso, al cittadino non interessa sapere se la sua acqua sia gestita da una società pubblica o da una privata.
Vale anche il caso opposto.
Bisogna mettere al centro la qualità del servizio.
E poi, una gestione pubblica non è sinonimo di una buona gestione ma può diventare occasione di fare il "carrozzone" di politici "trombati" alle elezioni e quant'altro.
Quindi, bisogna stare attenti.
Semmai, servirà una tutela per il cittadino.
Questi paga le bollette ed è giusto che ad esse corrispondano dei servizi di buona qualità.
Bisogna riflettere su questo.
Cordiali saluti.

lunedì 19 luglio 2010

NUCLEARE, PERCHE' SI'?

Cari amici ed amiche.

Leggete il link http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2010/02/obama-riaccende-nucleare.shtml?uuid=fd2d4522-1b99-11df-b68a-7f42509e5788&DocRulesView=Libero.
Sul post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/alcune-bugie-sul-centro-destra.html un "signore" (uso le virgolette perché quella persona usa toni che nulla hanno di signorile) continua con i suoi commenti deliranti.
Questo articolo (che di certo non è di un giornale berlusconiano) lo smentisce apertamente.
Il nucleare è una scelta valida per molteplici ragioni.
La prima è la questione dell'effetto serra.
Infatti, il nucleare non emette CO2, cosa che fanno il petrolio ed il metano quando bruciano.
Qui in Italia, qualche centrale nucleare potrebbe sostituirme termoelettriche, che vanno a metano.
La seconda è la questione dell'efficienza.
Infatti, in Italia soddisferebbe il fabbisogno energetico, il 18% del quale è coperto da energia importata dalla Francia, che è in gran parte nucleare e prodotta da centrali vicine.
Anzi, l'Italia potrebbe diventare Paese produttore di corrente.
Inoltre, riaprire le porte all'energia nucleare significherebbe RIDURRE IL RISCHIO DI FUGA DEI CERVELLI dall'Italia.
Infatti, noi abbiamo molti giovani che hanno fatto studi su quella materia ma che non possono fare nulla, perché non ci sono centrali.
Va detto anche che l'uso del nucleare NON ESCLUDE quello delle FONTI RINNOVABILI, come il sole o il vento.
Anzi, un uso integrato di energia nucleare e di quella proveniente da fonti rinnovabili contribuirebbe a ridurre le emissioni, perché ridurrebbe l'uso delle centrali termoelettriche.
Quanto alle scorie, esse possono essere riprocessate e rese meno pericolose.
Leggete anche l'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/20205/2010-02-17.html.
Voglio replicare all'ex-leader dei Verdi ed ex-Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che disse che l'energia solare è un'energia di pace mentre il nucleare è un'energia di guerra, in quanto legata al business.
Io rispondo dicendogli che anche il nucleare è un' "energia di pace". Infatti, l'uranio usato per fare l'energia verrebbe tolto alla guerra.
Si trasformerebbero le spade in vomeri, come è scritto nella Bibbia.
Cordiali saluti.

FULMINI (parte II)


Cari amici ed amiche.


Nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/fulmini.html ho parlato degli effetti disastrosi dei fulmini.
In realtà, i fulmini hanno anche degli EFFETTI BENEFICI.
Lo dimostrò il biochimico statunitense Stanley Miller (nella foto, 1930-2007) che fece un importante esperimemento in ambiente abiotico.
Egli mise dell'acqua dentro ad una specie di pallone detto "Boccia di Miller" che venne riscaldata in presenza di metano (CH4) ed ammoniaca (NH3).
Questi vapori vennero poi trattati con SCARICHE ELETTRICHE.
Il risultato? Fu il "brodo primordiale".
Esso conteneva AMMINOACIDI, che sono dei composti anfoteri, in quanto aventi il gruppo carbossilico degli acidi (-COOH) e quello amminico (-NH2) che è basico, e che sono i monomeri che costituiscono le proteine.
In pratica, Miller simulò le condizioni della Terra di milioni di anni di fa.
L'aria era densa di CO2, CH4, NH3 e di altre sostanze provenienti dai vulcani in eruzione.
Vi era anche l'acqua.
Le ceneri favorirono anche la formazione di energia elettrostatica, che generò molti FULMINI.
Essi ionizzarono l'aria e funsero da catalizzatori.
Questo provocò una reazione di sintesi che portò alla formazione degli amminoacidi.
In pratica, i fulmini contribuirono a fare nascere la vita.
Per chi, come me, crede, essi potrebbero essere contemplati in quella forza creatrice di Dio.
In un certo senso, anche la scienza contempla la possibiltà che la vita provenga dal cielo.
Cordiali saluti.

PAOLO BORSELLINO, UN PATRIMONIO DI TUTTI

Cari amici ed amiche.

Il 19 luglio 1992, in Via d'Amelio a Palermo, morì il giudice Paolo Emanuele Borsellino, nella foto.
Insieme all'amico e collega Giovanni Falcone (che morì il 23 maggio dello stesso anno) combatté la criminalità organizzata.
Con Falcone, egli è un simbolo della legalità e come tale va ricordato.
La memoria di quello che fecero questi due magistrati (due veri magistrati che fecero il loro dovere e che servirono lo Stato) è PATRIMONIO DI TUTTI.
Pertanto, trovo indegno che si usino i nomi di questi due eroi per fare della lotta politica ed alimentare un certo vergognoso clima giacobino e giustizialista.
Così non si difende la legalità e né si onora la memoria di questi due eroi ma si istiga all'odio la gente e si vengono sviliti la nobiltà dell'operato e la stessa memoria di questi due personaggi, trasformandole in un mero strumento di lotta politico-ideologica.
Essere per la legalità non significa essere giustizialisti e volere i processi in piazza e sui giornali.
Di questo, i nostri due eroi (che Dio abbia sempre in gloria) erano perfettamente consci.
Alzare i toni ed avvelenare il clima politico non porta bene.
L'odio porta altro odio.
Provate a leggere il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/alcune-bugie-sul-centro-destra.html ed in particolare certi commenti deliranti su di esso.
Ecco cosa porta l'odio!
Chi usa Falcone e Borsellino per demonizzare gli avversari politici e seminare odio ne distrugge la memoria.
Ciò non deve succedere.Non deve succedere che quanto fatto da questi due grandi uomini diventi motivo di scontro tra fazioni politiche.
Se ciò accadesse, sarebbe come ucciderli una seconda volta.
Cordiali saluti.

domenica 18 luglio 2010

PROVINCIA DI MANTOVA; TRACCIATO D3? S'HA DA FARE!

Cari amici ed amiche.



Anche la provincia di Mantova deve ammodernarsi!
I progetti ci sono e tra questi vi è quello di realizzare un nuovo tracciato autostradale che unisca Mantova a Cremona, il famoso "Tracciato D3".
Oggi, vi sono comitati che non ne vogliono la realizzazione ma sbagliano!
Vorrei fare notare che nella provincia di Mantova non vi sono autostrade che COLLEGHINO DIRETTAMENTE la città virgiliana ed il suo territorio con il capoluogo di regione, ossia Milano.
Infatti, per andare a Milano tramite l'autostrada si deve imboccare la A22 in direzione Brennero e a Verona si deve prendere la A4 in direzione Milano. E' la via più comoda. Infatti si potrebbe andare a Milano anche tramite l'A1, prendendo prima l'A22 in direzione Modena.
Praticamente, per andare a Milano con le autostrade, noi mantovani dobbiamo uscire dalla Lombardia.
L'unica alternativa (escludendo la ferrovia) è la Strada Statale 1o "Padana Inferiore" che a sua volta si immette nella Strada Provinciale 415 "Paullese", con tutti gli inconvenienti che ne derivano.
Quindi, serve un nuovo tracciato autostradale altrimenti LA PROVINCIA DI MANTOVA RESTERA' TAGLIATA FUORI DAL RESTO DELLA REGIONE LOMBARDIA!
Quindi, BEN VENGA IL TRACCIATO D3!
Inoltre, la provincia di Mantova è la provincia lombarda messa peggio per quanto riguarda le strade.
E' la più arretrata.
Si possono (anzi si devono) potenziare e migliorare alcune infrastrutture presenti,come il tratto compreso tra Roncoferraro e la sua frazione di Nosedole della Strada Provinciale 33 (di cui parlai nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/roncoferraro-mantova-la-strada-della.html), larghi tratti della Strada Statale 482 detta "Ostigliese", della già citata Strada Statale 10, della Strada Statale 236, che è detta "Goitese" ed unisce Mantova a Brescia e che all'altezza di Marmirolo è spesso teatro di incidenti, il ponte sul Po della Strada Statale 413 detta "Romana" ed anche la stessa autostrada A22 Brennero-Modena, almeno per quanto riguarda il tratto compreso tra Verona (punto di innesto con la l'A4) e Modena, che sarebbe da ampliare da due a tre corsie.
Quindi, chi manifesta non capisce che servono delle infrastrutture efficienti.
Forse, lo farà in buona fede ma non si può dire sempre di no!
Coloro che sono contrari a questa opera dicono che il loro territorio non è tutelato.
Io rispondo loro portando l'iter di realizzazione delle nuove opere, che ho qui nella brochure che mi fu inviata nel 2006 dal Gruppo "Autostrade per l'Italia".
L'iter si divide in undici fasi e si svolge nel seguente modo:
1) Redazione del progetto preliminare.
2) Inserimento del progetto nella convenzione con l'ANAS.
3) Redazione del progetto definitivo.
4) Validazione tecnica.
5) Valutazione dell'impatto ambientale, detta "VIA".
6) Conferenza dei servizi.
7) Redazione progetto esecutivo.
8) Approvazione del progetto.
9) Gara d'appalto.
10) Consegna ed esecuzione dei lavori.
11) Apertura al traffico.
Nella "Conferenza dei servizi" vengono convocati i vari stakeholders (portatori di interesse) e tra questi vi sono anche gli Enti Locali come Regioni, Province e Comuni.
Lì si cerca di trovare un compromesso tra le istanze di tutti.
E' ora di finirla con queste opposizioni ideologiche alle infrastrutture.
Tra l'altro, esse creano posti di lavoro e di conseguenza ricchezza.
Cordiali saluti.

sabato 17 luglio 2010

LA CHIESA E GLI STATI


Cari amici ed amiche.


Vi voglio parlare della questione inerente al rapporto tra Stato e Chiesa.
A partire dal 313 AD, quando l'imperatore romano Costantino I (nella foto) liberalizzò la Chiesa ci furono nei secoli una serie di eventi che portò a varie situazioni.
Infatti, il rapporto tra lo Stato e la Chiesa fu molto complesso.
Certamente, dal IV secolo in avanti l'Impero Romano protesse la Chiesa e ne favorì la diffusione.
Al momento della divisione dell'Impero in Impero d'Occidente ed Impero d'Oriente si verificò anche una differenziazione nella Chiesa stessa.
Ad Oriente (Costantinopoli) la Chiesa rimase soggetta allo Stato mentre ad Occidente fu indipendente dall'imperatore.
Questa situazione sfociò poi nello Scisma d'Oriente del 1054.
Caduto l'Impero d'Occidente (476AD) fu la Chiesa a ridisegnare l'identità europea e questa operazione culminò con la nascita del Sacro Romano Impero di Carlo Magno nell'800AD.
Questo sovrano franco contribuì ad evangelizzare l'Europa in modo più profondo rafforzando la Chiesa ma nel contempo inaugurò quello che avvenne nei secoli successivi.
Qui la Chiesa riuscì a creare il tessuto socio-culturale che sopravvisse alla disgregazione del Sacro Romano Impero (con la deposizione di Carlo il Grosso 887AD) ma nel comtempo aprì lo scenario seguente.
Con la ricostituzione del Sacro Romano Impero della nazione germanica (962AD) con Ottone I di Sassonia come imperatore si aprì una nuova fase.
Infatti, l'imperatore si erse come "protettore della Chiesa" ma la sua protezione significava avere il controllo sui vescovi e sull'elezione del Papa.
Il Papa, invece, puntava a mantenere la sua autonomia ed il suo potere sull'imperatore.
In realtà, il rapporto tra Papa ed imperatore fu molto complesso.
Se, da una parte, l'imperatore aveva bisogno del favore del Papa per avere un potere riconosciuto e che se scomunicato avrebbe lo avrebbe perso, dall'altro, il Papa non sarebbe stato in grado di fare a pieno titolo il suo magistero senza la collaborazione dell'imperatore.
Questo portò alle "Lotte per le investiture" che cessarono solo al XIII, quando per questi "due Soli del Medioevo" iniziò il declino.
Infatti, dopo il tramonto degli Svevi, nessun imperatore fu più in grado di tenere unita l'area italiana a quella tedesca e ci fu una frammentazione tra i vari feudi di quest'ultima.
Inoltre, essendo quella dell'imperatore una carica elettiva,vi erano casi di feudatari più ricchi e potenti del sovrano.
Il Papato andò in crisi a sua volta.
Dopo lo scontro tra Papa Bonifacio VIII ed il re di Francia Filippo IV il Bello (1303), ci fu la "Cattività avignonese" che durò dal 1309 al 1377 e che ridusse il Papa a strumento della corona francese.
Alla "Cattività avignonese" seguì lo Scisma d'Occidente che durò fino 1417 AD.
Da lì la Chiesa non ebbe più un'effettiva unità.
Infatti, si formarono i grandi Stati nazionali (Spagna, Francia ed Inghilterra) con forti monarchie che vollero estendere il loro potere anche sulle Chiese dei loro Paesi e, soprattutto, sui loro beni.
Di fatto, la religione divenne un aspetto della politica nazionale di ciascun regno.
Ciò culminò con la Riforma protestante (1517 AD).
Qui, infatti, i reggitori secolari ebbero un ruolo fondamentale.
Infatti, la Riforma vinse ove si alleò con il governo che incamerava così i beni della Chiesa.
E così, i reggitori di Stati come i Principati tedeschi settentrionali, la Svezia, la Danimarca, la Norvegia ed alcuni Cantoni Svizzeri, abbracciarono il protestantesimo sia per rafforzare il proprio nazionalismo e sia per controllare direttamente i propri sudditi.
Non ho citato l'Inghilterra perché qui il caso fu particolare.
Infatti, re Enrico VIII ruppe con Roma (con l'Atto di Supremazia del 1534 AD) non per questioni dottrinali (infatti lui fu un accanito avversario del protestantesimo) ma per ragioni personali e, almeno durante il suo regno la Chiesa anglicana rimase cattolica nel dogma.
Ove il protestantesimo si mise contro il governo venne sconfitto. Solo in Scozia e nei Paesi Bassi, ci fu un risultato diverso.
Infatti, nel 1560 AD, il riformatore scozzese John Knox portò fece del suo Paese una nazione calvinista e con re Giacomo VI (dal 1603 Giacomo I d'Inghilterra 1566-1620) anche la corona assunse le dottrine riformate.
Quanto ai Paesi Bassi, essi si ribellarono alla Spagna di re Filippo II.
Dopo il Concilio di Trento (1545-1563) il cattolicesimo tornò a nuovo vigore ma dal XVI secolo esso ebbe altri problemi.
Infatti, si formarono dottrine come il giansenismo ed il molinismo e ci furono i vari regalismi (giuseppinismo, gallicanesimo e giurisdizionalismo) che tendevano a ridurre l'influenza del Papa.
Quindi, ci furono delle forti lacerazioni nella Chiesa e ciò creò una situazione di grande pericolo, di fronte alle teorie deiste ed illuministe che provennero dall'Inghilterra.
Arrivate in Francia esse divennero corrosive contro la Chiesa che mostrò segni di stanchezza.
La situazione si fece più grave con la Rivoluzione francese del 1789.
Su questa rivoluzione ci sono due teorie.
La prima dice che era una rivoluzione antireligiosa ed anticristiana e voleva dichiaratamente distruggere la Chiesa.
La seconda dice che la situazione si evolse in modo accidentale e che dopo una serie di fraintendimenti con il Papa (che condannò la Costituzione civile del clero ratificata nel 1790) si arrivò alla scristianizzazione del Terrore giacobino.
C'è chi dice che la verità stia nel mezzo.
Io, invece, dico che c'è una quarta teoria, ossia che i rivoluzionari apparentemente non vollero scristianizzare la Francia e distruggere la Chiesa ma fecero la Costituzione civile del clero per fare l'esatto contrario, poiché ben sapevano che il Papa non avrebbe approvato.
E fu da lì che in Europa nacque una "laicità contro la Chiesa" che si tradusse in varie ideologie tra cui il marxismo.
Inoltre da lì nacque lo "Stato contro la Chiesa" e proprio l'Italia che si unì nel 1861 ne fu un esempio.
Forse, bisogna provare capire quelle che successe in passato per comprendere quello che c'è oggi.
Forse, si può anche spiegare il "paradosso degli USA" di uno Stato formatosi in epoca illuminista e con il pensiero illuminista in cui però la religione gioca un ruolo fondamentale nella vita pubblica dei cittadini.
Faccio anche una considerazione personale.
Oggi, vi è un clima simile a quello della Francia dell'epoca del Terrore e, ad esempio, certi gruppi e pagine blasfemi che compaiono sui social network ricordano le mascherate anticristiane (tra cui quella dell'"asino mitrato", ossia di un asino su cui veniva messa una mitra vescovile e che trainava un carro con i fantocci del re, del Papa e dei nobili) ed i roghi di oggetti sacri.
Il presidente Berlusconi ha quindi ragione a dire che c'è un "clima giacobino", in tutto e per tutto.
Cordiali saluti.

NOTIZIA

Cari amici ed amiche.

Su questo blog, nella sezione "link preferiti", ci sono i siti delle regioni Lombardia, Abruzzo e Sicilia.
Cordiali saluti.

UN ALTRO SASSOLINO DA TOGLIERE

Cari amici ed amiche.

Andate sul link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/un-sassolino-da-togliere.html.
Ora vi è la conferma.
Sul quotidiano "Voce di Mantova" vi è scritto che da settembre nel Mantovano vi saranno le "Case dell'acqua".
Io continuo a rivendicare la paternità della proposta perché FUI IO IL PRIMO A PARLARE DI "CASE DELL'ACQUA NEL MANTOVANO.
Devo dire grazie a chi non ha creduto alla mia proposta.
Se qualcuno avesse creduto ad essa e alla sua validità, forse, il comune di Roncoferraro sarebbe stato il primo ad avere questi dispositivi e sarebbe stato all'avanguardia!
Complimenti per l'immobilismo!
Cordiali saluti.

venerdì 16 luglio 2010

ALCUNE BUGIE SUL CENTRO DESTRA

Cari amici ed amiche.

Leggete il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/cosentino-e-finiani.html.
Leggetene i commenti fatti da qualche persona "coraggiosa" che, ovviamente, scrive come anonimo!
Della serie, ci si assume la responsabililtà di quello che si dice e si scrive.
Detto questo, devo dire che vi sono tante bugie e calunnie sul centro destra.
La prima dice che il governo è mafioso.
Questa affermazione fa quasi sorridere.
Con otto arresti al giorno, questo è il governo che più si impegna nella lotta contro la criminalità organizzata.
Un'altra affermazione dice che questo governo favorisce l'evasione fiscale.
Un'altra affermazione, che riguarda il centro destra, dice che in Lombardia vi è la sanità solo per i ricchi.
Questa affermazione è più falsa di una moneta falsa!
In Lombardia c'è un'ottima sanità e la politica che negli anni è stata portata avanti dalla giunta Formigoni mette al centro proprio il cittadino e cerca sempre di venire incontro alle sue esigenze. Molti che provengono da varie parti di Italia vengono a curarsi negli eccellenti ospedali lombardi.
Un'altra balla dice che durante gli anni di governo del presidente Berlusconi non vi è stata nessuna innovazione.
Questa è proprio una balla colossale!
Vi porto proprio un esempio.
Nel 2000 vi fu il giubileo e si dovette ampliare il tratto Orte-Roma Nord dell'Autostrada A1 Milano-Napoli.
Vi fu l'intoppo della galleria di Nazzano, un galleria naturale lunga 337 m.
Ampliare la galleria con metodo tradizione, ossia chiudendo una canna e deviando il traffico sull'altra, sarebbe stato disastroso. Infatti, una deviazione simile avrebbe paralizzato il traffico, tenendo conto del fatto che la galleria era a due corsie.
La realizzazione di nuove gallerie avrebbe compromesso l'oasi faunistica di Nazzano.
Solo nel 2002 si riuscì a trovare la tecnologia giusta, una tecnologia TUTTA ITALIANA.
Essa consiste nell'ampliare la galleria senza chiuderla al traffico ed è ottimamente spiegata nel link http://www.tunnelbuilder.com/Nazzano_Leaflet.pdf.
I lavori iniziarono nel 2002 e finirono nel 2007.
Un'altra balla dice che il centro destra è poco sensibile all'ambiente.
Quanto detto prima sulla galleria di Nazzano smentisce ciò.
Un'altra cavolata dice il centro destra è poco sensibile alle problematiche delle donne e che propone la visione della "donna oggetto" che viene spesso mercificata.
Questa è una sciocchezza che si smentisce da sola!
Il Ministro delle Pari Opportunità Maria Carfagna si sta impegnando al massimo per combattere lo stalking e tutte i reati contro le donne!
Queste sono solo alcune delle balle dette da certa stampa e da una certa parte politica ma ce ne sarebbero altre!
I fatti smentiscono ciò!
Cordiali saluti.

giovedì 15 luglio 2010

FULMINI

Cari amici ed amiche.

Vi parlo di uno dei fenomeni più spettacolari della natura, di cui anch'io ho visto gli effetti di persona, i FULMINI.
Il fulmine è una scarica elettrica che si genera tra le particelle negative delle nuvole e quelle positive del suolo.
Esso si genera spesso durante i fenomeni atmosferici chiamati temporali.
Il temporale è un fenomeno atmosferico caratterizzato da precipitazioni e generato da un tipo nuvola, il Cumulonembo.
Questo tipo di nube è l'evoluzione del Cumulo.
Con le correnti ascensionali ed instabili, il Cumulus humilis si trasforma in Cumulus mediocris e a sua volta in Cumulus congestus.
Da lì viene fuori il Cumulonembo che inizia ad avere uno sviluppo verticale fino a formare delle "torri" che arrivano fino a 16.000 metri.
Quando la sommità di queste nuvole e piatta, significa che essere sono arrivate alla quota in cui l'aria è stabile e (a causa dell'abbassamento della temperatura) essa si ghiaccia.
In qualche caso, la nuvola può andare oltre questa quota.
In tale caso, iniziano a crearsi dei moti al suo interno ed il temporale si trasforma in una supercella che genera il devastante tornado.
Torniamo a parlare dei fulmini.
Nel Cumulonembo si creano delle cariche elettrostatiche.
La parte alta della nuvola è positiva e quella bassa è negativa.
La nube diviene quindi una "grossa pila" e deve scaricare l'energia.
E così essa si manifesta nel lampo o fulmine.
Può manifestarsi come una scintilla che scocca tra due nubi, allora si parla di lampo a falda o può essere un fulmine vero e proprio.
In tale caso, le cariche negative della nube si scontrano con quelle positive della terra.
Dopo il fulmine vi è una variazione di pressione che genera un'esplosione dell'aria, il tuono.
Di fulmini esistono varie forme.
Esiste, infatti, il fulmine ramificato che trasporta la maggior parte dell'energia e si ramifica al suolo.
Esiste anche il fulmine a nastro, di cui si vede un bell'esempio nella foto.
Il punto d'impatto di questo tipo di fulmine dipende da un capriccio del vento.
Esiste anche una rara forma di fulmine che viene chiamata "globulare".
Questo tipo di fulmine pare che sia frutto di una combustione di gas che può generare un globo che può misurare anche 20 metri di diametro.
Qualcuno ritiene questi fulmini delle manifestazioni degli extraterrestri.
Ora parliamo degli effetti del fulmine.
Un fulmine è una colonna di gas ionizzato detto "plasma" e può avere un'energia che è compresa tra i 10 ed i 200 kiloampere.
Inoltre, esso è più caldo del Sole.
Infatti, ove esso cade può causare una fusione del silicio che genera una pietra vitrea, la folgorite. Per questo, i fulmini sono PERICOLOSI.
Un fulmine è capace di vaporizzare l'acqua e di incendiare qualsiasi oggetto che colpisce.
Un albero colpito da un fulmine esplode, per il vaporizzarsi della linfa al suo interno.
Se esso colpisce una persona, può danneggiare il cervello e causare l'arresto cardiaco.
Esso può essere molto pericoloso anche qualora non colpisca direttamente la persona.
Ecco, pertanto, alcuni accorgimenti per evitare di essere colpiti dai fulmini.
Se si è in casa propria, bisogna staccare l'antenna della televisione, gli elettrodomestici dalla corrente e bisogna chiudere il gas.
Inoltre, si deve evitare di usare l'acqua.
Infatti, qualora un fulmine colpisca la casa, sia le condotte di gas ed acqua e sia di fili della corrente, del telefono e dell'antenna TV.
Se si è fuori, bisogna evitare gli alberi isolati.
Infatti, essi sono esposti ai fulmini.
Non si deve stare in luoghi sopraelevati e né vicini a pareti rocciose.
Infatti, il fulmine segue la conformazione del suolo.
Bisogna stare lontani anche dagli specchi d'acqua. L'acqua è un ottimo conduttore.
Sono sicuri luoghi come cascine abbandonate e cappelle, stando lontani dalle finestre.
Sono sicuri anche il sottobosco fitto e l'automobile, SENZA ANTENNA RADIO.
Quest'ultima funge da "Gabbia di Faraday".
Il fulmine è un elemento che ha sempre affascinato l'umanità.
Nella mitologia greca, essi erano le armi di Zeus. Compaiono anche nella Bibbia.
Compre anche nell'iconografia araldica.
Inoltre, esso diede spunti a scienziati come Benjamin Franklin ed Alessandro Volta.
Infatti, la pila creata da quest'ultimo non funziona come il Cumulonembo?
Tra l'altro, anche la "Pila Daniel" ha lo stesso principio, in un movimento di cariche e di elettroni tra le soluzioni di zinco e quelle di rame ed il "ponte salino".
Da cattolico, dico che Dio è depositario anche della scienza.
Cordiali saluti.












COSENTINO E FINIANI

Cari amici ed amiche.

La vicenda del sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino e della presunta "Loggia P3" deve fare riflettere.
Io, in questa storia, vedo la conferma di quanto detto nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/no-al-giacobinismo.html.
C'è un brutto clima, un clima giustizialista in cui si fanno letteralmente dei "processi in piazza", ancora prima di quelli in aula.
Inoltre, si tirano in ballo nomi di persone, ancora prima che vi siano prove certe.
Qui vi è il rischio di rovinare delle persone, persone che potrebbero risultare innocenti!
Pensate a Cosentino. Cosa succederebbe se dovesse risultare innocente!
La sua vita sarebbe sicuramente rovinata da quella gogna mediatica che in questi mesi ha subito! Quando si cade in disgrazia è dura rialzarsi.
Si sta prendendo una china molto pericolosa.
Riguardo certa stampa che alimenta questo clima, faccio mie le parole che una volta disse Sua Eccellenza Monsignor Roberto Busti, vescovo di Mantova, in una puntata della rubrica "Pane Spezzato", in onda su "Telemantova".
Parlando della stampa, il prelato disse in pratica che una cattiva stampa può anche "ammazzare una persona".
La stampa deve sì tutelare la gente dalle ingiustizie ma se fa le "gogne mediatiche" ancora prima che vi siano delle sentenze dei tribunali rischia di "uccidere moralmente" delle persone, che magari possono risultare innocenti!
Qui si rischia di passare dalle parole alla picca e alla ghigliottina che venivano usata durante la Rivoluzione francese.
Vorrei dire anche una cosa riguardo ai "finiani".
Mi è stato più volte fatto presente che i miei commenti sono troppo duri nei loro confronti.
Io vorrei rispondere dicendo che non mi sono mai permesso di offendere il presidente della Camera Gianfranco Fini ed i "finiani" da un punto di vista personale.
Finché non ledo l'onorabilità delle persone, io posso dire quello che voglio.
Lo dice anche la Costituzione.
Se qualcuno non è d'accordo è un problema suo e non mio.
Però, da elettore e persona vicina al Popolo della Libertà io giudico la loro politica molto sbagliata!
Vorrei fare presente che nel PdL c'è democrazia, cosa che chiedono i "finiani".
La questione è che in democrazia chi detta le regole è la maggioranza.
I "finiani" non sono maggioranza ma minoranza.
Quindi non possono continuare a porre veti e a smarcarsi dal resto del PdL.
Altrimenti, non ci sarebbe più una democrazia ma una dittatura della minoranza.
I "finiani" possono dire quello che vogliono (è un loro sacrosanto diritto) ma devono accettare il fatto di essere minoranza e devono smetterla con questo spettacolo indecoroso ed inverecondo che sta solo danneggiando il partito ed il Governo.
Se hanno a cuore l'interesse del Paese i "finiani" la smettano con questo teatrino e collaborino con il resto del partito e della maggioranza.
Cordiali saluti.

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I vaccini hanno fatto danni...ed è ora di ammetterlo

Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot del quotidiano " La Verità ".