Cari amici ed amiche.
Ora il problema con i "finiani" è politico. Le frasi dell'onorevole Fabio Granata dimostrano ciò.
Questo non è più un problema di organizzazione del partito ma è diventato proprio un problema politico.
In un partito come il Popolo della Libertà, può esserci chi ha sensibilità diverse.
Questo è ammissibile.
Non è ammissibile, invece, che vi siano i continui veti e distinguo dei gruppi di minoranza, come quello dei "finiani".
Così si rischia di paralizzare il partito e se si paralizza il partito l'azione di governo potrebbe andare a rotoli e se ciò dovesse succedere, il rischio è quello di non fare le riforme.
Certo, ad onore del vero, va detto che anche senza i "finiani" il centro destra in Parlamento potrebbe reggere lo stesso.
Però, potrebbero esserci dei problemi sul territorio.
E' da qui che serve una seria riorganizzazione del partito. I congressi territoriali possono essere utili.
I congressi potrebbero essere utili a levare i personalismi, che tanto male fanno al PdL.
Infatti, spesso, nei livelli locali del partito, vi sono i "capi-bastone" che puntano più ad avere una visibilità personale che non a portare idee nuove nel partito.
Ciascuno di loro si crea la propria claque e fa la guerra agli altri nello stesso partito.
Molto spesso, questi "capi bastone" si mettono contro la linea del partito arrivando anche a dire:
"Anche se fosse lo stesso Berlusconi a chiedermi di fare determinate cose, io non le farei" e
"Io sono completamente allineato rispetto alla linea politica del governo".
Se qualcuno critica il loro operato viene tacciato di "ribellione", di "lesa maestà" e di "tradimento" ed, di fatto, "ostracizzato".
Si creano divisioni quindi che possono fare perdere al partito elezioni che potrebbe vincere a mani basse.
Bisogna fare "piazza pulita " di questi "signorotti locali" (che molto spesso pensano più a farsi vedere) e mettere gente più capace e che abbia una linea più vicina a quella del partito e del presidente Berlusconi ed anche più in sintonia con il sentire comune dell'elettorato.
Certamente, chi vuole bene al PdL non deve continuare a mettersi di traverso rispetto alla linea presa dalla sua maggioranza.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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