Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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Visualizzazione post con etichetta Giovani.. Mostra tutti i post
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martedì 6 novembre 2012

Giovani e tempo libero

Cari amici ed amiche.

Ieri, presso la Parrocchia di San Giovanni Battista in Roncoferraro (Mantova), c'è stata un meeting sull'adolescenza.

giovedì 5 aprile 2012

SOSTENETE IL PROGETTO DI TOMMASO BISTACCHI E DI ALTRI DESINGNERS ITALIANI

Cari amici ed amiche.

Seguite il link http://www.scicchannel.it/posts/cksbloomtommaso-bislacchi e guardatene il video.
Esso mostra un progetto di Tommaso Bistacchi, uno dei giovani designers italiani, e vari progetti di altri suoi colleghi.
Fate un click su "Mi piace".
Così potrete sostenere questi progetti e fare sì che essi siano attuati.
L'Italia è un Paese di ricercatori e di gente che vuole fare.
Va solo valorizzata.
Cordiali saluti.

venerdì 24 febbraio 2012

I GIOVANI E LA SOCIETA'

Cari amici ed amiche.


Tra tre giorni sarà festeggiato San Gabriele dell'Addolorata, un santo a cui sono legato.
Questo santo è il Patrono dei giovani.
Ora, i giovani di oggi sono visti come edonisti, egoisti, amanti dei social network, dei reality show, del sesso e del divertimento senza freni, consumatori di droghe e di alcol, poco avvezzi ai temi importanti e superficiali.
Spesso si parla dei giovani quando ci sono cose negative, come gli atti di bullismo nelle scuole o quando spaccano le vetrine durante certe manifestazioni.
In realtà, i giovani che fanno queste cose sono una minoranza.
La maggior parte dei giovani vuole fare qualcosa di utile per sé stessa e per gli altri.
Alcuni giovani sono impegnati nello scoutismo, altri nel lavoro, altri nella ricerca scientifica, altri nella Chiesa ed altri nella politica.
Lo fanno senza fare cose clamorose.
Ad esempio, qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) è stato fondato un circolo di giovani.
Il circolo si chiama "Roncoferraro Giovani e Futuro.
Dietro la mia adesione a questo circolo c'è un retroscena che non ho mai raccontato a nessuno.
Quando mi è stato proposto di aderire a questo circolo stavo per chiudere il profilo di Facebook.
Non riuscivo più a fare niente qui sul territorio (infatti, io mi ero iscritto a Facebook per portare avanti progetti politici e culturali qui a Roncoferraro) e sentivo che il mio compito si era esaurito e che era inutile la mia presenza sul social network.
Io ho accettato di aderire al circolo, sono stato nominato segretario e mi è stato chiesto di fare la pagina proprio su Facebook, il cui link è http://www.facebook.com/pages/Roncoferraro-Giovani-e-Futuro/272144802859148.
Così, non me ne sono andato da Facebook.
I giovani di questo circolo si vogliono impegnare seriamente per portare avanti dei progetti utili ai loro coetanei, per aiutarli a destreggiarsi in certi contesti, come il mondo del lavoro o la cultura, ed anche per favorirne l'aggregazione sociale.
Ora, questo circolo è un esempio di giovani che vogliono fare qualcosa per i loro coetanei.
Ho citato questo circolo ma ne posso citare altri, come per esempio il "Comitato 10 febbraio" di Catania.
Questi giovani organizzano eventi per commemorare i martiri delle foibe.
Posso citare i giovani dell'associazionismo cattolico, come il Circolo "Plinio Correa de Oliveira" , o i volontari che fanno il servizio civile, piuttosto che quei giovani che scelgono di servire la patria, facendo politica o nell'esercito.
Non dimentichiamoci di quei giovani che scelgono di servire Dio.
Quindi, la maggior parte dei giovani fa queste cose e non si va ad ubriacare nelle discoteche e nei pubs.
Le classi dirigenti ed altre istituzioni, come la famiglia, la scuola e la Chiesa, hanno il dovere di fare sì che i giovani possano dare il meglio, per aiutare questa società a migliorarsi.
Cordiali saluti.

martedì 29 giugno 2010

Giovani come risorsa.

Cari amici ed amiche.

Prima di tutto, vi invito a visitare il post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/politica-e-giovani.html.
Durante una discussione molto concitata con mio fratello e la sua ragazza mi è venuto in mente di fare questo post.
I miei interlocutori avevano detto una cosa che mi ha turbato.
Essi avevano detto: "Avere un diploma o una laurea non serve a niente!".
Certi per noi diplomati e per i laureati è molto difficile. Io ne so qualcosa, per l'attuale situazione.
Però, trovo una frase del genere "agghiacciante".
Un Paese in cui i giovani dicono una cosa del genere è un Paese destinato a morire.
Avere una cultura, significa valorizzare il proprio talento e potere stare in un mondo sempre più competitivo.
Semmai, vanno create maggiori opportunità e valorizzati i mezzi attualmente al servizio dei giovani.
Ad esempio, vanno valorizzati i progetti come "Erasmus" o la "Dote" della Regione Lombardia.
Inoltre, bisogna creare ponti tra scuola e lavoro.
Ad esempio, le aziende potrebbero contattare le Scuole Superiori e seguire la formazione di uno o più alunni e magari dare loro la "Borsa di Studio" per un'eventuale iscrizione all'Università.
Sarebbe già molto positiva una cosa simile.
Inoltre, si potrebbe creare una collaborazione tra i giovani italiani ed i discendenti dei nostri connazionali all'estero.
Sarebbe un bene per i primi, perché potrebbero conoscere meglio le realtà estere, e per i secondi che recupererebberfo così le loro radici.
I giovani sono una risorsa e rappresentano il nostro futuro.
Non dimentichiamolo!
Cordiali saluti.

martedì 8 giugno 2010

GIOVANI, LAVORO E POLITICA

Cari amici ed amiche.

Si parla tanto del fatto che qui in Italia il 30% dei giovani è disoccupato. Certo è una cifra importante, di cui, purtroppo, anch'io faccio parte.
Proviamo a fare un'analisi.
Una delle cause di questa disoccupazione giovanile sta nell'istruzione (scuola ed università).
Qui in Italia, l'istruzione è fine a sé stessa.
Mi spiego meglio.
Qui in Italia non c'è collegamento tra istruzione e mondo del lavoro.
Ad esempio, negli altri Paesi, le aziende investono negli studenti. Esse seguono gli studenti e fanno fare loro degli stages, magari pagati.
Così, le aziende hanno una persona già formata e pronta per essere assunta.
Qui in Italia, tutto questo non avviene.
Le aziende non investono negli studenti e non li seguono ma vogliono avere la pesona già formata per fare quel determinato mestiere.
Inoltre non si fanno gli stages e se li fanno molto spesso non sono pagati.
Perché questo?
Un po' è colpa delle aziende italiane ma molta parte di essa è dell'istruzione stessa.
Diciamo pure che la "mentaltà di sinistra" ha fatto presa e ha fatto molti danni.
Essa, punta ad avere tanti diplomati e laureati perché, nella sua concezione, tuto ciò significa avere una migliore democrazia.
In realtà, questo significa avere fatto solo un'istruzione di quantità ma non anche di qualità.
Infatti, in questa mentalità sono mancati i criteri meritocratici e soprattutto si è puntato più su un insegnamento teorico ed umanistico che non su un insegnamento pratico e scientifico.
Questo rende l'istruzione poco appetibile alle aziende che vogliono anche molta pratica.
E poi, come ho già detto, manca la meritocrazia.
I "baroni" delle università rappresentano il caso più eclatante ma anche certi modi di fare nelle Scuole Superiori (come certe valutazioni date con "manica larga") sono esempi di mancanza di meritocrazia.
Trovo, pertanto, corretto l'operato del Ministro dell'Istruzione e dell'Università Mariastella Gelmini.
Inoltre, se si facesse un insegnamento più pratico, forse si riuscirebbe ad arginare la "mortalità scolastica", ossia l'abbandono delle scuole di molti studenti che non arrivano nemmeno al diploma.
Quelli come me, che sono abituati al molto studio, sono riusciti ad arrivare al diploma ma molti altri hanno abbandonato gli studi.
Inoltre, vi è la questione dei ricercatori.
Qui in Italia, anche per quanto ho affermato prima, non si fa ricerca.
Molti giovani ricercatori sono costretti così ad andare all'estero.
Questo è un danno per il Paese.
In Parlamento è stato votato (con voto bipartisan) un provvedimento che agevola le assunzioni di giovani ricercatori che sono stati all'estero.
E' un buon provvedimento che però da solo non basta.
Serve un cambio di mentalità e quanto detto prima potrebbe essere un'idea.
Inoltre, le istituzioni devono essere più vicine ai giovani.
Non mi riferisco tanto al Governo (che sta facendo tanto ma che è troppo distante) ma alle Regioni, alle Province e ai Comuni.
Ci sono Regioni che stanno facendo molto.
Un esempio?
La Regione Lombardia, una regione che ha messo in campo strumenti come la "Borsa Lavoro" per aiutare i giovani.
Tra l'altro, la Regione Lombardia è anche virtuosa in termini di costi.
Essa costa ad ogni cittadino lombardo circa 36 Euro annui, un costo molto basso.
Altre Regioni costano molto di più e non offrono servizi migliori.
Realtà simili vanno aiutate da tutti (aziende comprese) perché possano rendere efficaci i loro operati e possano diventare d'esempio.
La società civile deve sorreggerle di più.
Per quanto riguarda il rapporto tra giovani e politica, io credo che anche qui, a volte, vi sia poca meritocrazia.
Ove questa meritocrazia c'è, si vede e i giovani partecipano di più alla vita politica e sociale della propria comunità, con un giovamento per tutti.
Ci sono tante energie che non vengono valorizzate perché molto spesso (specie in certe realtà locali come, ad esempio, i Comuni) è molto difficile portare avanti le proposte di cambiamento.
A volte, vi è l'idea che il cambiamento sia sempre "in peggio" e si prerferisce mantenere lo status quo, anche quando non piace.
Basti vedere, ad esempio, la questione della "Case dell'Acqua", da me sollevata a Roncoferraro.
Spero di avere detto qualcosa di interessante e di avere dato qualche motivo di riflessione.
Cordiali saluti.

giovedì 27 maggio 2010

QUESTIONE GIOVANILE, DUE PAROLE

Cari amici ed amiche.

Sui noi giovani è stato detto molto.
Un noto Ministro dell'Economia ci ha definiti "bamboccioni" e altri ci definiscono edonisti ed egocentrici e poco propensi agli impegni seri.
Io penso che non sia giusto "sparare sul mucchio".
Ci sono i "bamboccioni" e gli edonisti ed egocentrici ma ci sono tanti altri giovani che non sono così e che, anzi, sono volenterosi e sempre pronti ad impegnarsi per sé stessi e per gli altri.
Questi giovani non sono valorizzati.
Io, spesso, mi trovo a confrontarmi con dei miei che vogliono fare ma che spesso non hanno la possibilità di esprimere tutte le loro potenzialtà nella realtà in cui vivono, a mio modo di vedere, anche per scarsa volontà delle istituzioni.
Ad esempio, nel mio Comune, Roncoferraro (in Provincia di Mantova), c'è la "Consulta Giovani".
Purtroppo, da varie notizie che mi sono state riportate, devo riscontrare che in essa non c'è progettualità e che c'è carenza di idee.
Un organo simile avrebbe maggiore utilità se, per esempio, usasse le sue energie per progetti come l'informazione (ad esempio facendo conoscere i programmi che la Regione Lombardia ha fatto per i giovani) oppure per fare eventi di spessore, come quelli culturali o discussione su temi di attualità.
Invece, lì ci si accapiglia sulla possibilità di fare una festa in piazza con tanto di DJ.
Non ho nulla in contrario verso questo evento ma un organo come la "Consulta Giovani" non può diventare come il "Comitato delle Manifestazioni", l'associazione che organizza le sagre e le feste di paese.
Io avevo fatto delle proposte (come quela di fare un evento culturale dedicato alla civiltà bizantina). Queste proposte sono cadute nel vuoto e ciò mi spiace.
Quindi, anche le istituzioni devono contribuire a valorizzare i giovani.
I giovani bravi ed intelligenti ci sono.
Io mi confronto con vari giovani, sia sulla rete che dal vivo.
Posso citarne alcuni, come Morris Sonnino, Riccardo Di Giuseppe, Antonio Gomes, Sveva Orlandini ed altri (di cui parlai nel link http://thecandelabra.blogspot.com/2010/05/un-discorso-difesa-di-riccardo-di.html).
Mi complimento con Antonio Gomes per il suo libro "Sentimenti politici di un ragazzo".
E' scritto con passione.
Posso citare anche Francesca Padovese, titolare del blog http://francescapadovese.wordpress.com) o il blogger Antares 89, titolare del blog "Le Torri di Malta" (http://blog.libero.it/Antares089/view.php?=nochache=125337005&ssonc=165512298).
Non mi dimentico di "Italia chiama Italia" (http://www.italiachiamaitalia.it), diretto da Ricky Filosa.
Con persone simili, confrontarsi è un piacere così come è altrettanto piacevole anche il confronto con alcuni miei amici "veri", con cui ho condiviso molte esperienze, così come anche con mio cugino, quello che mi ha dato l'immaginetta della Sindone che è visibile su questo blog.
Molto spesso, leggo quello che scrivono i vari ragazzi su internet che ho citato così come ascolto quello che dicono i miei amici "veri".
Devo dire che è piacevole confrontarsi con loro perché non si parla solo di feste e di DJ ma anche di argomenti seri e più profondi.
Questo vuole dire che delle energie positive ci sono.
Vanno solo valorizzate.
Ricordiamoci anche le parole del Venerabile Giovanni Paolo II che disse ai giovani:
"Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla Sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi della cultura, di civiltà e di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!".
Sono parole sagge e molto attuali.

domenica 23 maggio 2010

SOCIAL NETWORK E VALORI


Cari amici ed amiche.


In questo articolo commentai le parole dell'arcivescovo cattolico dell'Arcidiocesi di Westminster Vincent Nichols che definì i social network (Facebook in primis) disumanizzanti.
Sotto un certo punto di vista, l'arcivescovo Nichols ha ragione.
E' vero che i social network sono utili perché permettono scambi di idee da un capo all'altro della terra, senza spostarsi.
Io stesso, ho un profilo su Facebook, uno sul sito dell'Associazione dei Giovani Italiani nel mondo-Argentina ed uno sulla Community di Libero.
Ho molti scambi di idee e devo dire che sono proficui e che le persone con cui mi confronto sono di buon livello.
Però, l'amicizia, nel senso più vero e genuino del termine, è tutta un'altra cosa.
L'amicizia, che in greco viene chiamata philia (termine usato anche nell'enciclica "Deus Caritas Est" di Sua Santità Benedetto XVI) è prima di tutto un valore.
Nell'amicizia vi è una vera e propria comunione,in greco koinonia.
Nell'amicizia vi è condivisione di valori, di gioie e di sofferenze reali.
Questa è la vera amicizia.
Ora, i social network offrono la possibilità di dialogare ma non quella di condividere le cose suddette.
Infatti, l'amicizia vera si basa su esperienze reali.
Sorge quindi spontanea una domanda.
Le persone con cui si dialoga nei social network possono essere chiamate "amici"?
Io preferisco considerarle "potenziali amici".
Esse possono diventare amici (il che non mi dispiacerebbe) però va sempre tenuto presente che il valore intrinseco dell'amicizia dipende dalle esperienze reali.
Dobbiamo tutti riflettere.
In particolare, siamo noi giovani a dovere riflettere.
Infatti, oggi c'è una crisi di valori e l'amicizia non è immune da ciò.
Oggi, molti giovani si trincerano dietro il social-network perché propone "un rapporto umano senza sacrifici".
Questa, però, è pura illusione.
Fare veramente amicizia significa a volte anche "sporcarsi le mani".
Dio stesso si fece uomo in Gesù Cristo Suo unico Figlio. Non stette nel Suo mondo impassibile ma si mise in mezzo agli uomini.
Quindi lui stesso sperimentò in prima persona anche il vero valore dell'amicizia e perfino la drammatica esperienza del tradimento di essa.
E se Lui che è Dio ha fatto ciò perché non possiamo farlo noi?
Il social network può essere un mezzo per incominciare un'amicizia ma per viverla è meglio che vi siano espereienze concrete.
Cordiali saluti.

martedì 18 maggio 2010

LA STORIA DI SIMONA, UNA GIOVANE VOLENTEROSA

Cari amici ed amiche.

Vorrei parlarvi dei giovani. Lo faccio portando alla vostra attenzione la storia di Simona, una ragazza di 27 anni che vive nel Napoletano.
Ella è titolare di un'erboristeria e credo che la sua storia possa fare capire che i giovani hanno dei valori come il lavoro, la serietà ed anche l'amore per quello che fanno e per il futuro.
Simona si è creata questa sua attività e non ha avuto la "pappa pronta". E' riuscita a realizzare questo suo sogno grazie alla caparbietà, alla buona volontà e alla dedizione verso il suo lavoro.
Da quello che mi aveva detto, lei aveva cominciato dando lezioni e per poi iniziare a costruire questa sua attività, piano piano.
Certo, avrà fatto anche una certa fatica ma alla fine è riuscita a realizzare il suo sogno.
In una società del "tutto e subito" come quella di oggi, storie come quelle di Simona e di tanti altri suoi coetanei con esperienze simili possono non sembrare allettanti.
In realtà, sono proprio queste storie le migliori e da prendere come esempio.
Infatti, i veri successi sono quelli ottenuti dopo mille difficoltà.
Io credo che storie come quelle di Simona rappresentino quella "maggioranza silenziosa" di giovani che hanno buona volontà.
Storie simili meritano molta attenzione.
Vi sono già amministrazioni molto lungimiranti, come quella della Regione Lombardia, che già stanno mettendo in piedi progetti atti a valorizzare i giovani.
Infatti, i giovani sono il futuro della nostra società. Molto spesso si ha paura di loro perché si punta a volere mantenere lo "status quo".
Questo è un errore.
Vi porto un esempio che può sembrare banale ma che nella realtà non lo è.
A Villimpenta (Mantova) vi è il Comitato delle Manifestazioni che si occupa delle sagre e delle feste paesane.
Lì i giovani sono molto coinvolti e le feste di Villimpenta sono molto rinomate e piene di attività. Un discorso analogo si può fare per Castel d'Ario o altre realtà.
Sarebbe una bella cosa se anche qui a Roncoferraro, ad esempio, ci fosse un processo analogo a quello che c'è a Villimpenta o in altre parti, con un maggiore coinvolgimento dei giovani nelle attività del locale Comitato delle Manifestazioni.
Lo dico senza volere fare polemica. I fatti dimostrano che a Villimpenta, ad esempio, c'è più vitalità.
Mi rifiuto di credere che a Roncoferraro non ci siano dei giovani volenterosi. Lo dico senza volere fare polemica ma voglio anche essere diretto nel parlare. Il mio è un pensiero noto.
Io sono convinto che i giovani non manchino ma credo anche che vadano incoraggiati ed ascoltati.
Termino, invitandovi a visitare la pagina dedicata all'"Erboristeria l'Iris", l'attività di Simona che si trova in Via 4 Martiri 16 Mugnano di Napoli (Napoli).
Credo che valga la pena visitarla.
Cordiali saluti.

sabato 3 ottobre 2009

Giovani, un valore!

Cari amici e care amiche.

Io penso che i giovani italiani non siano affatto superficiali, menefreghisti e privi di valori.
Al contrario, io penso che tanta parte dei giovani italiani sia ricca di valori e volenterosa.
Anzi, in molti giovani ci sono la freschezza di nuove idee e la volontà di esprimerle e metterle in pratica.
Posso citare degli esempi. Uno è Ricky Filosa, direttore di "Italia chiama Italia" , un giovane che ha fondato un network serio e che tiene informati i nostri connazionali nel mondo.
Un altro esempio è Sabrina Isabel Ongaro Visconti, che è la presidentessa della sezione argentina dell'Associazione dei Giovani Italiani nel mondo.
Questa associazione fa in modo che i giovani italiani residenti all'estero siano vicini alla loro patria d'origine.
A tale proposito, come altri, esprimo la mia solidarietà al dottor Dario Signorini, per "l'incidente" con il Cavalier Turtora che l'ha definito "membro cooptato del Com.It. es." e "non italiano" perché nato in Argentina.
Avrei voluto esprimere un parere ad hoc su "Italia chiama Italia" (ove sono venuto a conoscenza di questo fatto) ma non ho avuto il tempo di farlo.
Un altro esempio di giovane con valori è il blogger modenese di Libero che si fa chiamare Antares 89 e che collabora anche in questo blog con il nome utente "Altair 89".
Nonostante i suoi vent'anni, devo dire che esprime dei concetti molto seri.
Inoltre, è appassionato di storia e di arte.
Ci sono altri giovani ricchi di buona volontà come i miei ex colleghi di classe dell'IPSS "don Primo Mazzolari" che ricordo sempre con stima ed amicizia vera.
Inoltre, in molti eventi i giovani sono presenti e fanno cose buone.
Un evento di questo tipo è la "Tendopoli di San Gabriele", un incontro tra giovani di tutte le parti presso il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, in provincia di Teramo.
In questo evento (che si tiene nel mese d'agosto) i giovani tirano fuori il loro meglio come lo stare insieme, il confronto e la ricerca.
Anche nel lavoro, in un ambiente meritocratico, i giovani riescono ad esprimere i loro talenti e a creare innovazione, dalla ricerca scientifica alla politica.
In questo frangente, devo dire che qui in Italia manca una logica meritocratica e spesso non sono i migliori ad esprimersi.
Una realtà con dei giovani seri e capaci è una realtà viva.
Credo che sia ora di cambiare mentalità.
I giovani rappresentano un valore.
Molti giovani hanno dei veri e propri talenti.
Chissà quale sarà il mio?
Cordiali saluti.

martedì 26 maggio 2009

Giovani

Noi viviamo in un Paese strano in cui  vige una certa situazione di immobilismo in cui noi giovani veniamo spesso additati come egoisti, incapaci di innovare e di portare idee. Di noi giovani italiani si parla solo quando ci sono i fenomeni di bullismo o di altra violenza. La realtà è ben diversa. Noi giovani vorremmo fare e portare novità ma spesso il sistema del nostro Paese impedisce tutto ciò. Eppure il mondo giovanile italiano è vitale, propositivo e volenteroso. Ad esempio, nell'agricoltura, vi sono molte aziende condotte da giovani. Di questo argomento parlerò in modo più articolato su "Italia chiama Italia" portale di informazione per tutti gli italiani, il cui sito è www.italiachiamaitalia.net. Questo network, diretto da Ricky Filosa, è un altro esempio di capacità del mondo giovanile. Infatti, esso è fatto da giovani e dà un'informazione seria e competente. Invito tutti a leggerlo. Io ho il piacere e l'onore di scriverci e ho sempre trovato serietà, correttezza e competenza. Purtroppo, a noi giovani viene spesso impedito di esprimerci. Io avevo proposto al mio Comune, Roncoferraro (in provincia di Mantova) di realizzare le "case dell'acqua", distributori di acqua potabile, che sono già in uso in zone come la Provincia di Milano. Per questa proposta, io sono stato attaccato da persone vicine all'attuale amministrazione comunale. Alle elezioni che si terranno il 06 ed il 07 giugno qui a Roncoferraro, correrà per la carica di sindaco il ventiseienne avvocato penalista Filippo Poltronieri. Anche su di lui vengono sollevate delle perplessità. Io conosco Poltronieri (anche perché siamo dello stesso partito) e posso dire che è un ragazzo in gamba. Purtroppo c'è chi non gli riconosce ciò. Con la lista di centrodestra "Libertà di cambiare, diritto di crescere" ha fatto un programma innovativo (che può essere visto visitando il sito www.cambiarecrescere.altervista.org)  ma c'è chi solleva delle perplessità e cerca di offuscarlo. Bisogna capire che il mondo cambia e noi giovani possiamo cogliere questi cambiamenti. Se si mira a mantenere lo status quo, si condanna a morte la realtà in cui si vive.

Cordiali saluti. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.