Noi viviamo in un Paese strano in cui vige una certa situazione di immobilismo in cui noi giovani veniamo spesso additati come egoisti, incapaci di innovare e di portare idee. Di noi giovani italiani si parla solo quando ci sono i fenomeni di bullismo o di altra violenza. La realtà è ben diversa. Noi giovani vorremmo fare e portare novità ma spesso il sistema del nostro Paese impedisce tutto ciò. Eppure il mondo giovanile italiano è vitale, propositivo e volenteroso. Ad esempio, nell'agricoltura, vi sono molte aziende condotte da giovani. Di questo argomento parlerò in modo più articolato su "Italia chiama Italia" portale di informazione per tutti gli italiani, il cui sito è www.italiachiamaitalia.net. Questo network, diretto da Ricky Filosa, è un altro esempio di capacità del mondo giovanile. Infatti, esso è fatto da giovani e dà un'informazione seria e competente. Invito tutti a leggerlo. Io ho il piacere e l'onore di scriverci e ho sempre trovato serietà, correttezza e competenza. Purtroppo, a noi giovani viene spesso impedito di esprimerci. Io avevo proposto al mio Comune, Roncoferraro (in provincia di Mantova) di realizzare le "case dell'acqua", distributori di acqua potabile, che sono già in uso in zone come la Provincia di Milano. Per questa proposta, io sono stato attaccato da persone vicine all'attuale amministrazione comunale. Alle elezioni che si terranno il 06 ed il 07 giugno qui a Roncoferraro, correrà per la carica di sindaco il ventiseienne avvocato penalista Filippo Poltronieri. Anche su di lui vengono sollevate delle perplessità. Io conosco Poltronieri (anche perché siamo dello stesso partito) e posso dire che è un ragazzo in gamba. Purtroppo c'è chi non gli riconosce ciò. Con la lista di centrodestra "Libertà di cambiare, diritto di crescere" ha fatto un programma innovativo (che può essere visto visitando il sito www.cambiarecrescere.altervista.org) ma c'è chi solleva delle perplessità e cerca di offuscarlo. Bisogna capire che il mondo cambia e noi giovani possiamo cogliere questi cambiamenti. Se si mira a mantenere lo status quo, si condanna a morte la realtà in cui si vive.
Cordiali saluti.
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