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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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martedì 19 giugno 2012

Dal blog dell'Anti-UAAR, Richard Waghorne, un gay contro le nozze gay

Richard Waghorne, http://www.forumlibertas.com/frontend/forumlibertas/noticia.php?id_noticia=23113&id_seccion=21.
Cari amici ed amiche.

Sul blog dell'Anti-UAAR, ho letto questo brano intitolato "Richard Waghorne, un gay contro le nozze gay".
Esso recita:

" E’ stato fatto recentemente notare che negli Usa quando la definizione di “matrimonio” è stato sottoposta ad referendum in 32 stati, ha vinto tutte le volte il matrimonio naturale. Questo perché dove ci sono leggi di matrimonio omosessuale, è sempre a causa dell’imposizione di giudici attivisti, non certe del voto popolare. Il dissenso è ampio, dai credenti ai non credenti, dagli eterosessuali e perfino agli omosessuali. Un esemplare di quest’ultima categoria, è certamente Richard Waghorne, ricercatore in filosofia politica e commentatore su diversi quotidiani anglosassoni.".

Effettivamente, questa è una materia molto complessa.
Il termine "matrimonio" prelude il diventare madre di una donna.
Ergo, per matrimonio si intende l'unione tra un uomo ed una donna.
Solo unendosi ad un uomo, in natura, una donna può diventare madre.
Questo concetto è insito nella cultura della società civile.
Anche gli omosessuali sanno ciò.
Il caso di Richard Waghorne è un esempio di ciò.
Egli sostiene che "in realtà le persone gay dovrebbero difendere la concezione tradizione del matrimonio come gli altri.  Dato che il matrimonio tradizionale viene ostacolato in nome del popolo gay, con conseguenze per le generazioni future, è tanto più importante che le persone gay che si oppongono al matrimonio gay comincino a parlare".
Io credo che, forse, questi gay contro il matrimonio gay siano una maggioranza silente.
Chi vuole il matrimonio gay rappresenta solo una minoranza prepotente che vuole imporre una cosa su una maggioranza.
In fondo, una lobby è una minoranza.
Per evitare che questa lobby detti legge, bisogna che le persone sappiano della questione.
Qui c'è in ballo il futuro della società.
Leggete l'articolo completo, seguendo il link http://www.uccronline.it/2012/06/18/richard-waghorne-un-gay-contro-le-nozze-gay/.
Cordiali saluti.


domenica 1 aprile 2012

Noi omofobi? Sono le lobby gay a negare la realtà e la libertà

Cari amici ed amiche.

Sul giornale "Tempi.it" c'è un articolo molto interessante che è inititolato "Noi omofobi? Sono le lobby gay a negare la realtà e la libertà".
In questo articolo ha parlato il dottor Mario Binasco, psicanalista dell'Università Lateranense di Roma.
Ora, io ritengo che quanto affermato dal dottor Binasco sia vero.
Personalmente, io sono stufo di continuare ad essere definito "omofobo" per il fatto di non volere i matrimoni gay e  procedure simili.
Il matrimonio (come dice il suo stesso nome) implica il diventare madre e padre.
Il binomio "padre-madre" può esserci solo ed esclusivamente in una coppia eterosessuale, una coppia formata da un uomo e da una donna.
Quello che vogliono le lobby gay altro non è che una situazione di privilegio.
Pensate un po', nella Spagna di Zapatero, per accontentare queste lobby gay (che portano voti), il governo  arrivato ad espungere dal linguaggio giuridico i termini "padre" , "madre", "marito" e "moglie", sostituendoli con "genitori" e "coniugi", dopo avere concesso a loro la possibilità di sposarsi.
In pratica una minoranza arrivata a dettare legge.
Questa non è più democrazia.
In democrazia, le minoranze hanno il diritto di essere rispettate ma non possono dettare legge.
Termino con ironia.
Se essere "omofobi" vuole dire essere per la democrazia, allora vuole dire che gli "omofobi" sono parecchi e hanno il diritto di esserlo.
Cordiali saluti.

giovedì 16 febbraio 2012

IL DIAVOLO? ESISTE!





Cari amici ed amiche.

Guardate questo video che ho preso da Youtube e che mostra padre Gabriele Amorth che parla degli esorcismi.
Leggete anche questa lettera dell'amico Angelo Fazio:

"Caro Antonio,

come promesso, ti mando un po' del materiale che ha suscitato il mio interesse negli ultimi anni, riguardante una tematica che è ampiamente sottovalutata dall'opinione pubblica, cattolica e non solo: ovvero il possibile inganno demoniaco che sta dietro i dischi volanti, i cosiddetti UFO. Dico subito che l'argomento è più di “competenza” degli evangelici (soprattutto dei tele-predicatori carismatici-pentecostali degli Stati Uniti), i quali denunciano da molti anni e con una determinazione ben maggiore della nostra questo possibile attacco satanico nei confronti dei fedeli cristiani e dell'umanità. Ovviamente, (come è giusto che sia, tra l'altro) la Chiesa Cattolica deve sempre coniugare fede e ragione e quindi fa sempre prevalere il dubbio la prudenza e la Santa Sede stessa, per tale ragione, possiede la cosiddetta “Specola Vaticana”, nel quale un gruppo di studiosi (astronomi gesuiti) scrutano con attenzione il cielo alla ricerca di qualche indizio sulla vita extraterrestre. Ovviamente, fermo restando che l'approccio della nostra Chiesa è decisamente corretto, non possiamo però sottacere che vi sono (anzi, perlopiù vi sono state) delle notevoli voci anche fra autorevoli personaggi del cattolicesimo che insistono (in maniera non meno convinta dei predicatori protestanti americani) sulla possibilità che i dischi volanti siano un inganno diabolico. Andiamo per ordine:1-Per esempio un esponente di rilievo di questa “corrente” è stato uno straordinario sacerdote salesiano, nonché autorevole esorcista, autore di importanti trattati su innumerevoli temi: si tratta padre Giuseppe Tomaselli (nativo della provincia di Catania nel 1902 e morto nel 1989 a Messina, in odore di santità); ebbene proprio fu proprio un demone che, durante un esorcismo gli “confessò” che i dischi volanti e gli alieni, altro non sarebbero che demoni che prendono quella specifica forma allo scopo di ingannare le coscienze dei fedeli, facendoli inorgoglire dalla possibilità di entrare in contatto con altri esseri dell'universo e, quindi “scavalcando” Dio. Credo che tu conosca don Tomaselli, poiché, a volte, hai parlato di lui nel tuo blog basandoti su articoli che hai trovato sulla mia bacheca. E' tutto scritto nel libro “La Grande bestia è intelligente” di cui è autore proprio tale sacerdote. Ci fu anche un altro prete esorcista (rimasto anonimo, credo originario del nord-Italia) che ebbe una simile rivelazione prima di Tomaselli, sempre tramite lo stesso “canale”.Inoltre, una suora (rimasta anonima anche lei) scrisse un libro nel 1968, intitolato “Dal Cielo un Messaggio di gioia nel dolore”, in cui affermava (su ispirazione divina) che non ci sono creature equiparabili all'uomo sugli altri pianeti. Tale libro ricevette l'imprimatur Pontificio da Paolo VI.A questo aggiungiamo la testimonianza di un'importante mistica austriaca del XX secolo, Maria Simma, la quale aveva il dono di dialogare con le anime del Purgatorio: ebbene, Maria Simma chiese a codeste anime purganti se esiste vita intelligente negli altri pianeti. Esse risposero seccamente: “no!”. E' tutto questo è annotato nel libro scritto proprio della Simma, intitolato “Fateci uscire di qui”.Ho voluto farti una breve sintesi di ciò che è scritto in un breve articolo che trovai online qualche anno fa (che ti segnalo ben volentieri) e che ti consiglio caldamente di leggere, poiché è molto più articolato ed esauriente della spiegazione sintetica che ti ho dato io in questo messaggio. Utilizzo spesso questo scritto, quanto parlo di questo argomento con amici o parenti. Questo articolo (seppur breve) è un'interessante compendio di buona parte dei messaggi dall'aldilà che sembrerebbero indicarci una chiara direzione. http://www.webalice.it/gregorio.rizzo/2012qualeverita.pdf 2-Il secondo punto che volevo segnalarti è che, dal 1968 fino al 1995, una donna americana (a Bayside, nel distretto di Brooklyn, stato di New York) chiamata Veronica Lueken ebbe diverse visioni della Vergine Maria. Innanzitutto ti segnalo la sua storia, che troverai in questi link che ti segnalo sotto: http://www.smwa.org/Italiano/Veronica_della_Croce/Veronica_della_Croce.htm http://www.smwa.org/ Vorrei limitarmi a sottolineare che queste apparizioni americane godono del favore di buona parte della comunità cattolica degli Stati Uniti, tanto che fra i fedeli americani Bayside, (o meglio il Santuario costruito in quella zona del distretto di New York, chiamato “Santuario della “Madonna delle Rose”, come si è autoproclamata questa Madonna americana), è famosa con l'appellativo de “La Lourdes degli Stati Uniti”. “Veronica dalla Croce” (così la chiamavano i fedeli americani fino alla (o meglio il Santuario costruito in quella zona del distretto di New York, chiamato “Santuario della “Madonna delle Rose”, come si è autoproclamata questa Madonna americana), è famosa con l'appellativo de “La Lourdes degli Stati Uniti”. “Veronica dalla Croce” (così la chiamavano i fedeli americani fino alla sua morte nel 1995) fu una fedele cattolica e madre di famiglia esemplare, e il Santuario (da lei voluto), è oggi meta di un enorme pellegrinaggio (gestito dall'Apostolato Mondiale di San Michele Arcangelo, associazione da lei fondata) di numerose persone provenienti da tutta la nazione americana (dato che, fuori dagli Stati Uniti, i fatti di Bayside sono, in pratica, sconosciuti). E non sono mancate guarigioni e conversioni (o altri eventi sovrannaturali) in quel luogo dell'America. Per correttezza, dobbiamo rilevare che quelle apparizioni non ebbero mai il riconoscimento della Chiesa ed è difficile che lo abbiano in futuro, non essendo più in vita la veggente. Tuttavia la parziale condanna che arrivò dall'allora vescovo di Brooklyn monsignor John Mugavero è piuttosto fallace e discutibile. Monsignor Mugavero, infatti, negli anni ottanta, condusse l'indagine su Veronica e i fatti sovrannaturali che le avvenivano (fra cui le stimmate che le apparivano in determinati momenti dell'anno) in una maniera completamente scriteriata e poco approfondita, senza nemmeno interpellare la veggente e sottoporla alle perizie psichiatriche richieste in questi casi a coloro che sostengono di avere visioni. Non si può negare, dunque, che la commissione d'inchiesta voluta dal vescovo Mugavero le mancò enormemente di rispetto e non agì in maniera seria. Successivamente, un altro vescovo di Brooklyn, monsignor Charles King, ammise che il suo predecessore Mugavero, aveva compiuto degli errori e aveva agito nei confronti della Lueken con imperizia, negligenza e mancanza di serietà. Oramai era tardi, poiché Veronica era morta nel 1992. Dunque non c'era più modo di fare una seria indagine su di lei e sui fatti che la videro protagonista nei decenni precedenti e quindi, è pressapoco impossibile avere approvazioni o condanne definitive da parte dell'autorità ecclesiale sui fatti di Bayside. Tuttavia, ci rimane la testimonianza di una donna che merita di essere ricordata con rispetto, poiché, (a detta di chi la conosceva di persona) condusse una vita esemplare come fedele cattolica e come madre di cinque figli. Inoltre (anche questo non è da sottovalutare), Bayside contribuì non poco a diffondere la venerazione mariana negli Stati Uniti.Ma torniamo all'argomento di questa lettera. Perché mi sono volto dilungare nel discorso su queste apparizioni? Per una ragione molto semplice: la “Madonna delle Rose” di Bayside tuonava in maniera veemente contro il fenomeno dei dischi volanti che definiva senza mezzi termini “veicoli dall'inferno, abitati da demoni”. Di seguito ti elenco (in ordine sparso) i messaggi a Veronica Lueken che riguardavano questo tema:-Messaggio del 1/2/1978 a Veronica Lueken, Bayside -New York"Queste teorie della vita extraterrestre sono state generate da Lucifero, ugualmente al falso miracolo degli ultimi giorni, che voi conoscete come "degli UFO".-Messaggio del 27/5/1978 a Veronica Lueken"Essi sono uno dei falsi miracoli degli ultimi giorni. Sono veicoli dell'inferno che trasportano demoni."-Messaggio del 18/6/1978 a Veronica Lueken "Satana sta già aprendo una via nella vostra coscienza, cercando di impadronirsi dei vostri pensieri. Egli compie ora falsi miracoli. Quelli che chiamate dischi volanti sono immagini dell'inferno."-"Legioni incalcolabili di demoni sono ora scatenati sulla terra. Nel mondo sono evidentissimi i falsi miracoli del vostro tempo provocati da Satana... I dischi volanti sono una manifestazione soprannaturale proveniente da Satana". -«Molti dischi volanti sono ora sopra di noi. Essi sono i mezzi di trasporto dell’inferno. Vengono da satana. Questi oggetti chiamati UFO non provengono da un altro pianeta ma è satana ad inviarli per far credere all’esistenza di altri esseri viventi sugli altri pianeti». (Messaggio del 29 dicembre 1973).-«Gli UFO sono manifestazioni dell’inferno. Sono creati nella mente di certuni dai demoni che sono capaci, a causa del grande potere sulla Terra, di controllare gli elementi e la natura». (Messaggio del 1 febbraio 1978).-«E ve lo ripeto, figli miei: i vostri UFO non sono sconosciuti al vostro Dio, perché provengono da satana. Essi sono uno dei falsi miracoli degli ultimi giorni…». (Messaggio del 27 maggio 1978).-"Molti agenti dell'inferno sono ora scatenati sulla terra. Essi hanno i loro mezzi di trasporto. Non lasciatevi ingannare dalla falsa teoria che sostiene esservi altra vita oltre quella del Regno dei Cieli. E' Satana ad inviare questi veicoli dinanzi ai vostri occhi allo scopo di ingannarvi e confondervi. Questi oggetti che volano nella vostra atmosfera vengono dall'inferno. Essi sono i falsi miracoli della vostra epoca. ... La loro presenza si intensificherà sempre più man mano che proseguirà il combattimento per le anime".3-Più recentemente, una veggente di nome Sabrina, ricevette un messaggio dal Sacro Cuore di Gesù, nel link che ti segnalo qui sotto puoi vederlo sotto forma di video:http://it.gloria.tv/?media=94963 4-Esiste un'associazione di laici cattolici che è impegnata nel lodevole impegno di diffondere la retta dottrina cattolica: è la “Milizia di San Michele Arcangelo”, guidata da don Marcello Stanzione. Tu dovresti conoscerli, poiché tramite la mia bacheca hai spesso preso spunti dai loro articoli. Ebbene, i membri di questa ottima associazioni si sono occupati anche di questo fenomeno. Io ti segnalo i loro articoli sul tema “UFO”. http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/2248/90/lang,it/ http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/2142/135/lang,it/ http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/1982/90/lang,it/ Perché mi sono documentato in maniera così decisa su questa tematica?Innanzitutto come ti dicevo nel commento della mia bacheca, non molti mi seguono su queste mie posizioni, poiché, secondo i miei interlocutori questo problema non sarebbe poi di livello così emergenziale, dunque non è il caso di dargli troppa importanza. Ma io posso controbattere con le seguenti argomentazioni:1-il prof. Massimo Introvigne, in un intervento su “Avvenire”, risalente al 2000, disse che il fenomeno dei “culti dei dischi volanti” (in Italia e all'estero), ha assunto una tale rilevanza, da non essere più da ritenere un problema secondario da sottovalutare:http://www.cesnur.org/testi/ufo.htm 2-la cosa più grave è però un'altra: come vedi da tutto il materiale che ti ho mandato in questo messaggio, non mancano le indicazioni di una certa rilevanza riguardo alla possibile pista demoniaca degli UFO. E' ovvio che il problema è da prendere con le molle (poiché, come qualcuno sostiene, non abbiamo nessuna verità assoluta e indiscutibile sulla vita extraterrestre) e quindi, (giustamente), le rivelazioni private vanno sottoposte ad un serio discernimento; tuttavia non bisogna nemmeno eccedere all'opposta direzione, sottovalutandole, poiché le persone da cui provengono (come hai potuto vedere) sono più che attendibili e degne di essere ascoltate. 3-Il problema, alla luce di tali rivelazioni, potrebbe allora assumere delle proporzioni veramente emergenziali se consideriamo che, il culto dei dischi volanti ha fatto il suo ingresso nella Chiesa Cattolica, anche, purtroppo con una veste del tutto istituzionalizzata, tramite una comunità di religiosi (uomini e donne che si consacrano tramite i tre voti perpetui e che indossano un abito francescano) che, ahimè, ha ricevuto anche un'approvazione di un vescovo e che è incentrata su teorie di vita extraterrestre. Trattasi della Fraternità “Kraljice Mira, potpuno tvoji, po Mariji k Isusu” (che, in croato, vuol dire “Regina della Pace, completamente tuoi per Maria a Gesù”). Come si noterà, la Kraljice Mira, (che ha un certo numero di case fra Italia e all'estero) è un movimento cattolico (composto anche da laici simpatizzanti che non emettono alcun voto) intimamente legato alle apparizioni di Medjugorie."".

Purtroppo, il diavolo esiste.
Egli può fare male agli uomini o possedendoli o seducendoli.
La possessione è l'entrata del demonio in una persona, del cui corpo si serve per parlare e per fare del male agli altri e alla stessa persona posseduta.
I sintomi sono 3, il rifiuto del sacro, la conoscenza di lingue straniere ed antiche (che la persona posseduta non ha mai studiato) e la conoscenza di segreti.
Il diavolo, inoltre, agisce anche seducendo le persone, inducendole all'ossessione o a pensieri insani.
Anche, la falsa dottrina è un un mezzo usato dal demonio per ingannare le persone e farle deviare dalla giusta via.
Prendiamo, ad esempio, il comunismo.
Più volte ho definito satanica tale ideologia.
Il concetto di fondo di questa ideologia è "fai ciò che vuoi sempre".
Questo concetto è fà sì che l'uomo rifiuti Dio e l'autorità e che si erga a dio di sé stesso.
Lo stesso discorso vale per la denuncia fatta da Angelo.
In quest'ultimo caso vi sono delle dottrine pseudo-religiose che negano Dio e divinizzano certe creature, gli alieni.
Quindi, bisogna stare attenti.
Chi dice che la possessione demoniaca sia solo schizofrenia o chi dice che idee come comunismo siano benigne sottovaluta il problema.
Bisogna stare molto attenti.
Cordiali saluti.

domenica 9 ottobre 2011

COMMENTO ALLE PAROLE DI PAPA BENEDETTO XVI IN CALABRIA

Cari amici ed amiche.

Oggi, il Sua Santità, Papa Benedetto XVI, ha fatto la sua prima visita pastorale in Calabria.
Ha visitato la certosa di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, e ha detto la Santa Messa, con l'Angelus, nella zona industriale di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro.
Egli ha toccato con mano la realtà di una regione che ha tanti problemi, dalla disoccupazione giovanile alle criticità del suo territorio fino alla criminalità organizzata.
Ha potuto toccare con mano quella che è una realtà con tante difficoltà ma la cui gente è forte e piena di fede e di valori. Ho degli amici calabresi e posso confermarlo.
Il suo primo pensiero alla preghiera dell'Angelus è andato proprio alla Calabria e ai calabresi. Ha detto testualmente che la criminalità ferisce.
Essa non solo semina morte e terrore ma crea povertà ed arretratezza.
Il Papa ha comunque incoraggiato i calabresi a preparare un futuro migliore.
Il Santo Padre ha parlato anche dei politici cattolici che dovrebbero collaborare per il bene del Paese.
Io dico che il Santo Padre ha ragione e le sue parole ci debbono servire da monito. Il problema è che nell'Italia di oggi prima di essere italiani e cattolici si è di centrosinistra o di centrodestra.
La lacerazione non riguarda solo i politici eletti ma la gente comune come me e tanti altri.
Questo è molto grave, di fronte a questa situazione negativa.
Basti pensare alla semplice questione della lotta alla criminalità organizzata. Ci sono alcuni partiti politici ed alcune associazioni che ritengono di avere il "monopolio" della lotta alla mafia e, di fatto, cercano di screditare gli altri, facendoli passare per collusi con i mafiosi.
Questo è molto grave e pericoloso.
La mafia è un problema per tutti. Se ci si divide sul tema della lotta alla mafia (come alla camorra o alla 'ndrangheta) quest'ultima vince.
Le parole del Santo Padre sono perle di saggezza.
Cordiali saluti.

martedì 4 ottobre 2011

SAN FRANCESCO, LA REALTA' CONTEMPORANEA ED IO



Cari amici ed amiche.

Innazitutto, faccio gli auguri a tutti coloro che si chiamano Francesco o Francesca, visto che è il loro onomastico.
Voglio parlarvi di San Francesco e della realtà attuale, anche attraverso la mia esperienza personale.
Se pur non direttamente, io sono legato a questo grande Santo.
Il mio primo nome, fa riferimento a Sant'Antonio di Padova, un grande francescano.
Anche il mio secondo nome, Gabriele, è legato a San Francesco.
Infatti, esso fa riferimento a San Gabriele dell'Addolorata, un Santo umbro nativo che nacque proprio ad Assisi il 01 marzo 1838.
Tra l'altro, prima che entrasse nell'Ordine Passionista e si chiamasse Gabriele, il suo nome di battesi era Francesco.
Inoltre, anche il santuario che frequento spesso, il Santuario della Beata Vergine Maria di Grazie (Curtatone, in provincia di Mantova), era retto dai frati francescani, prima che l'attiguo convento venisse soppresso da Napoleone Bonaparte.
Comunque, il legame tra San Francesco e questa Italia attuale attuale.
Come ha detto, giustamente, il Ministro degli Affari Regionali, onorevole Raffaele Fitto, che era ad Assisi per partecipare alle celebrazioni, l'Italia ai tempi di San Francesco era divisa tra le varie fazioni che spesso arrivavano allo scontro fisico.
Anche oggi, l'Italia è divisa.
Certo, non ci si accoltella, come ci si accoltellava nel Medio Evo, ma c'è un grave clima di litigiosità. Anche vari commenti fatti a vari scritti su questo blog dimostrano ciò.
Questo è anche un grave momento di crisi.
Ad esempio, ci sono tanti giovani (me compreso) che sono senza lavoro e molte imprese e molte famiglie fanno fatica.
Questo acuisce la litigiosità tra le persone, tra chi sostiene una determinata parte politica e chi un'altra.
Ora, finché si rimane nella sfera della politica e dell'ideologia, tutto va bene.
Il problema sorge quando si arriva alla criminalizzazione dell'avversario.
Da qui, alle coltellate o all'uso delle armi (come nel Medio Evo) la strada può essere breve!
Preghiamo San Francesco che interceda presso Dio, perché ci sia un clima più sereno.
Solo se siamo uniti, si potrà uscire dalla crisi.
Il sogno di San Francesco non era solo quello di unire l'Italia sotto la croce di Cristo ma l'intera Europa.
I conventi dell'ordine da lui fondato erano sparsi in tutta Europa e da essi vennero fuori anche grandi uomini di cultura, come il frate francescano ed alchimista inglese Roger Bacon (Ruggero Bacone, 1214-1294).
Termino ora con una mia poesia particolare.
Infatti, essa è una traduzione nel linguaggio medioevale (con parole siciliane e corse) del Salmo 134 (133) che recita:

BENEDICITI U SIGNURI

Eccu, benediciti u Signuri
vuautri tutti, servi d'u Signuri
vuautri cà siti nta casa d'u Signuri nta notti.
Livati i mani versu u santuariu
et benedici u Signuri.
Ti benedica u Signuri da Sion:
iddu fici celu et terra!

Cordiali saluti.

sabato 24 settembre 2011

IL VENTO DEL LAICISMO





Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo del blog "La Croce e la Spada" che parla di un caso (avvenuto in Australia) di un bambino affidato ad una coppia lesbica e che è stato sottratto ad essa perché le due affidatarie lo avevano travestito da donna e ne avevano diffuso la foto in tale guisa:

"Nel 2009, in Australia, un bambino chiamato con lo pseudonimo di Campbell è stato affidato ad una coppia lesbica insieme alla sorellina Abby, 12 anni. Costei ha però rifiutato le due donne, ed è stata trasferita in una famiglia normale. Campbell è rimasto con la ‘famiglia’ adottiva fino a poco tempo fa. Recentemente, infatti, il bambino, di 6 anni, le è stato sottratto dalle autorità, poiché le due donne lo avevano travestito da bambina, fotografandolo e pubblicando le immagini su Facebook. Una delle due donne ha già cominciato il processo per cambiare sesso, mentre la compagna sta seguendo un trattamento di fertilità. Raccolti questi dati, il tribunale dei minori del New South Wales ha immediatamente tolto il bambino alla coppia e rimosso le immagini dal social network, inviando nel mentre un’indagine sull’agenzia di affidamento responsabile dell’assegnazione di Campbell alla famiglia omosessuale. Barbara Holborow, ex magistrato della Children’s Court, secondo il Dailymail avrebbe dichiarato “Oh mio Dio, che cosa stiamo facendo”, riferendosi alla strisciante e finora inarrestabile conquista dell’occidente da parte dei gay. Il Ministero della Famiglia ha aperto un’indagine chiedendo se nella procedura d’affidamento fosse stato tenuto in considerazione il benessere del bambino. La madre naturale, si è appreso, aveva provato varie volte a riottenere la custodia. [Fonte: UCCR (Unione Cristiani Cattolici Razionali)]
La comunità internazionale, appresa questa vicenda, non ha potuto fare a meno di interrogarsi sulla stabilità delle coppie omosessuali, e soprattutto sulla loro possibilità di adottare bambini. Inutile dire che stiamo assistendo a un favoreggiamento, nei Paesi ove è possibile, delle coppie omosessuali nelle liste di adozione. Perché se una coppia normale non viene scelta nessun giornale ne parla, mentre se ad essere esclusa per motivi comuni è una coppia gay si scatena l’Apocalisse. Anche una sola, piccola azione può facilmente essere mutata in un casus belli ed essere sbandierata come l’ennesimo torto alla comunità LGBT. Un po’ meno recente è il caso di una coppia lesbica che negli USA ha causato la morte della figlia affidatale: la compagna della madre ha picchiato la bimba fino ad ucciderla poiché questa si rifiutava di chiamarla ‘papà’. Questi episodi dovrebbero essere emblematici di una situazione ormai insostenibile. Dire che sono casi isolati non fa che nascondere il problema. Nascondere una realtà politicamente scorretta che mostra come le coppie omosessuali non solo non siano competenti a crescere una vita, ma siano anzi pericolose per il suo sviluppo psicofisico. Sono molto in voga tra i sostenitori delle adozioni gay le dichiarazioni d’importanti università; inutile dire che le indagini svolte non abbiano fini scientifici, ma vogliano essere pubblicità all’ateneo, che diventa così paladino della libertà, dell’uguaglianza e della ragione illuminata. Infiniti sono stati i discorsi di importanti personalità del mondo politico, culturale e scientifico volti a dimostrare come sia saggio e giusto concedere alle coppie gay di adottare bambini. E come anzi gli omosessuali abbiano una sensibilità maggiore delle persone normali, e che quindi vivere con loro sia l’ideale per un bambino. Di qui a favorire le coppie gay nelle adozioni il passo è breve: il politicamente corretto ha trovato una base scientifica, cosa desiderare di più? Ormai i blog di sinistra sono tappezzati di immagini relative ai diritti pretesi dagli omosessuali, i vari simboli maschile-maschile e femminile-femminile intrecciati e belle frasi sostenenti come l’amore gay sia uguale a quello eterosessuale. Ogni ‘mente illuminata’ del panorama socio-politico occidentale, leggendo quanto scrivo si straccerebbe le vesti, gridando all’ingiustizia e scatenando l’ennesima caccia all’omofobo. Così come nella Dalmazia di Tito ‘italiano’ significava automaticamente ‘fascista’, omofobo è oggi chiunque non dichiari al mondo che l’amore omosessuale è più sincero di quello etero e che i gay siano continuamente maltrattati. Gli omosessuali domandano tramite le loro organizzazioni pari diritti, ma quello che sta succedendo è l’opposto. Consci che la morale odierna è dalla loro parte, fanno di tutto per dimostrare di essere migliori. Pretendono di essere considerati uguali, contraddicendosi poi immediatamente nella loro massima espressione, il Gay Pride. Perché, infatti, una comunità che chiede di essere assimilata nella società rivendicherebbe un ‘orgoglio’? Se davvero i gay credessero di essere persone normali come noi perché ogni anno organizzano una manifestazione in cui dichiarano di avere un’identità a parte? Chiaramente oggi non si possono dire queste cose, altrimenti si diventa fascisti. Il Gay Pride è solo un esprimere la volontà di integrarsi nella società, potrebbe dire un benpensante. Ma la verità è un’altra: oggi gli intellettuali di sinistra e gli esponenti del relativismo morale si sono uniti al movimento ateo e alla sinistra massimalista in chiave anticattolica, per trascinare un occidente dalle innegabili radici cristiane nel baratro del nichilismo etico e della cancellazione dei valori umani e civili. Importanti vittorie sono già state conseguite, come l’eutanasia e la pillola abortiva, e oggi il tentativo è di annullare il concetto di famiglia: la famiglia com’è intesa da millenni potrebbe scomparire in nome del nuovo Illuminismo, la cui dea non è la Ragione, ma la Follia. Non ci si accorge, completamente impegnati nella battaglia contro la Chiesa, del fondamentalismo islamico strisciante che lentamente dilaga in Europa. Nonostante l’assenza di diritti umani nel mondo musulmano è proprio la sinistra paladina dell’uguaglianza a difendere le orde islamiche dalle voci di chi vuole svegliare l’Occidente. È proprio quella sinistra baluardo dei diritti dei gay a sostenere, in chiave questa volta antiamericana e antisraeliana, Paesi come l’Iran, dove le esecuzioni di omosessuali sono all’ordine del giorno. Sono infinite le contraddizioni di questa gente, ma questo non basta a farne calare il potenziale mediatico. Sta alle persone che ancora si riconoscono nei valori della morale cristiana-occidentale, quella dei diritti civili e della libertà, combattere contro un relativismo di idee che porterebbe l’Umanità all’autodistruzione.".

Ora, faccio qualche considerazione.
Qui, nessuno vuole incitare all'odio verso questa o quell'altra persona ma bisogna essere consci del fatto che non si possano mettere in discussione i valori fondanti di una società evoluta per tutelare maggiormente una minoranza.
Anzi, c'è il rischio che salti lo stesso principio di una democrazia che dice che la maggioranza comanda.
E' chiaro che i gay siano una minoranza. Come tali, le minoranze vanno rispettate ma non possono imporre i loro canoni.
Per questo, è stato giusta, ad esempio, la bocciatura della legge proposta dall'onorevole Paola Concia (Partito Democratico) da parte del Governo e della maggioranza.
Oltretutto, la cosa si fa più seria quando si tratta di quei valori fondamentali di una società, come la famiglia.
Ad esempio, in Spagna, con le discutibili leggi proposte da Zapatero, sono stati banditi persino le parole "padre", "madre", "marito" e "moglie".
Siamo arrivati all'assurdo.
Da che mondo e mondo la famiglia è fondata da un uomo e da una donna.
Già il termine "matrimonio" richiama la parola "madre" , che è riferita al fatto che dal matrimonio nascano dei figli.
Ora, sembra quasi che si voglia forzare questa legge (che prima di tutto è naturale) per accontentare determinate lobbies politiche ed intellettuali.
Concordo con la domanda scritta nell'articolo che dice:
"Se davvero i gay credessero di essere persone normali come noi perché ogni anno organizzano una manifestazione in cui dichiarano di avere un’identità a parte?"
Effettivamente, questa domanda deve fare riflettere.
I gay dicono di essere delle persone normali.
Una persona che si crede normale non ha bisogno di manifestare.
Anzi, una persona che ostenta certe caratteristiche rischia di diventare antipatica agli occhi di molti.
E' evidente che ci sia chi cerca di forzare certe leggi che sono basilari.
Chi lo fa dice di cercare dei diritti ma in realtà vuole ottenere solo i privilegi perché chi vuole imporre su una maggioranza instaura (di fatto) una dittatura.
Purtroppo, la Chiesa è presa di mira da queste lobbies.
La Chiesa parla di famiglia e dell'importanza del rapporto tra uomo e donna.
E' chiaro che a certe lobbies questo non garbi.
Lo stesso discorso vale per altri temi, come quello dell'eutanasia e dell'aborto.
La Chiesa difende la vita sempre perché è sacra.
E' logico che a certe lobbies questo non garbi.
La Chiesa difende le radici culturali che si rifanno alla tradizione giudaico-cristiana dell'Occidente.
Certe lobbies intellettuali vogliono riscrivere i libri storia, parlando ad esempio di Alessandro Magno, della Magna Graecia, dell'Impero Romano, dell'Illuminismo, del Risorgimento o del socialismo, tralasciando, ad esempio il grande patrimonio che ci consegnò la tradizione giudaico-cristiana, a cominciare dalle opere classiche che furono salvaguardate dai monaci che le trascrissero, evitando che esse andassero distrutte.
Una comunità che rinnega il proprio passato non ha futuro.
Chi, ad esempio, contesta il Santo Padre, quando visita una città o un Stato estero, si deve rendere conto di questo.
Noi dobbiamo capire che siamo in pericolo.
Del resto, in una realtà in cui si fanno i supermercati davanti ai cimiteri (di cui ho scritto nell'articolo intitolato "La sinistra, i "cattolici democratici" ed il laicismo" ) e in cui si vogliono togliere i crocifissi dalle scuole ciò è palesemente dimostrato.
Infatti, rischiamo di essere deboli di fronte alle sfide attuali che sono molto serie, a cominciare dal fondamentalismo islamico.
Di fronte a tali sfide non possiamo rispondere con il nichilismo e con il relativismo.
E allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.

lunedì 5 settembre 2011

I GIOVANI E LA FEDE, UNA TESTIMONIANZA


Cari amici ed amiche.

Voglio parlare del rapporto tra i giovani e la fede. Lo voglio fare, portando una tesimonianza di un giovane, Angelo Fazio. Angelo è uno studente palermitano che ha fatto una scelta di vita che deve fare riflettere.
Leggete quanto mi ha scritto su Facebook:

"Caro Antonio Gabriele, ti scrivo quel messaggio che ti avevo promesso qualche giorno fa, riguardante la mia esperienza religiosa. Mi scuso per il ritardo, ma in questi giorni gli impegni non sono mancati (ho un esame universitario oramai imminente). Vorrei iniziare parlando brevemente del rapporto fra me e la Santa Madre Chiesa. E’ da dire che per molto tempo, nella mia vita, non sono stato un fervente cattolico, bensì un credente tiepido. Ebbene, iniziai ad avvicinarmi alla Fede, quando notai che la Chiesa era aggredita da tante parti. Hai presente la reazione del mondo islamico inviperito dopo il discorso del Pontefice a Ratisbona nel settembre 2006? Oppure, sempre in quel periodo, dovetti sentire le frasi gratuite e false da parte di alcuni dei miei amici sulla condotta del Papa e sulle posizioni della Chiesa (solite cose del tipo ”Chiesa retrograda che rivuole il medioevo”, ”le ricchezze del Vaticano mentre l’Africa muore di fame” e cose del genere, talmente ripetitive e prive di verità che sembrano uscire fuori dallo stampino, oltre che mancare di rispetto e memoria riguardo ai tanti meriti che la Chiesa ha avuto nell’edificare la nostra civiltà e nella difesa dei più deboli in ogni tempo). La mia reazione stupì anche me, perché quando la Chiesa subiva tali vili aggressioni, provavo un malessere interiore che mi spingeva a pormi delle domande, perché sentivo che ad essere colpita era una parte di me è non un corpo esterno alla mia persona. Il mio avvicinamento alla Fede fu dunque un esercizio di reazione intellettuale ad attacchi contro qualcosa che cominciai a sentire mia, intimamente mia, talmente da sentirmi male per Essa, se Costei veniva aggredita. Così cominciò uno straordinario percorso d’indagine, un’esplorazione delle realtà ecclesiali e delle persone che le compongono. Trattasi di un percorso in divenire, che, ancora ben lungi dal concludersi, ha un obiettivo ben preciso: quello di trovare il mio posto nella Chiesa.Certo, in questi anni ne ho scoperte di cose straordinarie! E di certo, ancora ne scoprirò prossimamente, con l’aiuto della Divina Provvidenza. Ho capito l’importanza di una Fede vissuta all’interno dell’unica, vera Chiesa, della Validità degli insegnamenti dei Romani Pontefici e del Primato Petrino, dell’esempio dei nostri Santi, della via indicata dai nostri Padri, del rapporto tra Fede e Ragione, di una Fede che arrivi a Cristo per il tramite della Vergine Maria, dell’esempio coraggioso di tanti sacerdoti e laici che compongono la Chiesa seguendo, ognuno il proprio carisma e la sua posizione, e tante altre cose. Ma ci fu un evento, qualche anno dopo, che consolidò il mio avvicinamento spirituale e intellettuale al Cattolicesimo Romano, ovvero la conversione in diretta mondiale, avvenuta (per mano di un battesimo somministrato da Benedetto XVI) la notte di Pasqua del 2008 di Magdi Cristiano Allam, un uomo da me molto ammirato anche in precedenza, poiché da mussulmano aveva sfidato la fatwa di condanna a morte emessa da Hamas contro di lui, che si batteva per un Islam dove non prevalessero gli istinti fondamentalisti e assassini. Ora che questa straordinaria figura di persona ricolma di coraggio e abnegazione per una causa che riguarda il futuro della nostra civiltà, si convertiva alla mia Fede, per me era una conferma di straordinario valore della bontà della mia scelta e una ragione molto valida per proseguire in questa via. Adesso vorrei trattare dall’altra questione che mi riguarda e che di certo complica il percorso, ovvero la mia peculiarità: infatti io sono un laico votato al celibato. A dispetto di una Fede giovane, è da sempre (dalla più tenera età) che mi sento chiamato a questo stile di vita anche se prima davo delle spiegazioni decisamente diverse a questo stato di cose. Erano delle ragioni, per così dire, “laiche” e ancora oggi non sono del tutto scomparse dal mio orizzonte. Infatti, io ho da sempre provato una grande attrazione per persone celibi che donarono la loro vita ad una causa suprema, che identifica i destini di una maggiore collettività, piuttosto che una sola persona. Per molto tempo ho coltivato una grande passione per gli eroi celibi (e ancora oggi ritengo che un eroe celibe e solitario abbia un fascino particolare, senza per questo voler sottovalutare lo straordinario merito delle persone sposate che compiono un gesto davvero eroico, con i sacrifici che fanno per mantenere una famiglia). La mia conoscenza della storia mi ha portato a conoscere e ammirare Thomas Edward Lawrence, il leggendario “Lawrence d’Arabia”, archeologo, agente segreto e condottiero inglese, un’icona del ventesimo secolo e la cui sposa era un’intera nazione (i popoli arabi, per i quali si sentì tradito a causa delle politiche coloniali dei governi inglese e francese dopo la grande guerra). Nell’ambito narrativo mi concedo ancora oggi (e non credo che questa sia un’abitudine malsana) una moderata passione nei confronti di quelle serie televisive, oppure cinema, letteratura e fumetti che narrano di eroi di questa estrazione, laddove questa non urti con la Fede, che, ovviamente è più importante. Cerco di discernere, dunque, muovendomi all’interno di una strana commistione di elementi laici e religiosi. L’eroe del cinema americano di un tempo era molto spesso un celibe, specie nel genere western, ad esempio il cowboy che dopo aver servito la collettività e aiutato i deboli, scompare all’orizzonte rifuggendo alle ricompense. Uno di questi esempi è “The Lone Ranger”, personaggio creato dalla matita di Fran Striker nel 1938 come fumetto e che, in un secondo momento, passò ad essere una serie televisiva facendo, saltuariamente, delle apparizioni sul grande schermo, l’ultima delle quali, nel 1981 con il film “The Legend of Lone Ranger”. Costui è un eroe solitario texano a cavallo, interpretato da Clayton Moore negli anni cinquanta, che infiammò gli animi di generazioni di americani per alcuni decenni e che da questa parte dell’oceano è in pratica sconosciuto, oppure il “pistolero senza nome” motivo trainante del cinema “spaghetti-western” di Sergio Leone. Poi venne la conversione, la scoperta della Fede e passai dall’attrazione per il celibato (in un certo senso) “romantico” e sostenuto da idee prettamente laiche a quello di tipo religioso, poiché vidi che questi ideali, che all’inizio erano poco chiari e sbiaditi, adesso, non solo non sparivano, ma addirittura ricevevano un consolidamento spirituale a dir poco confortante. E’ da allora, con l’adeguato supporto sacerdotale, sto crescendo in questa via, poiché tale inclinazione rappresenta il leit-motiv della mia esistenza e sostanzia il più profondo del mio essere. Le ragioni che hanno rafforzato questa convinzione sono molteplici: 1.Il celibato non ha solo una dimensione utilitaristica (avere un po’ di tempo in più per gli altri). Per quanto l’elemento tempo sia rilevante, non è certamente quello decisivo (infatti, a volte, tale principio si ritrova ad essere sconfessato dalla realtà pratica). Come giustamente diceva Benedetto XVI, esso è profezia per il Regno di Dio, quando non ci sarà più la mediazione sacramentale. Un’ottima spiegazione è data dal Pontefice nel libro-intervista di Peter Seewald “Luce del mondo”, che trattava del celibato, inteso però come quello sacerdotale. 2.Un argomentazione che mi ispira molto in questo senso è quello della vita casta, intesa come “vita angelica sulla terra”, una tradizione che risale ai padri della Chiesa e che è stata (parzialmente) messa da parte dopo il Concilio Vaticano II, ma che è ancora valida (perché la sapienza dei padri non viene mai messa da parte!). Dicevano loro, in particolare San Giovanni Crisostomo, che la vita verginale (nel caso specifico quella monastica, sul quale il Santo scrisse un trattato), è un tipo di vita umana che è decisamente un’imitazione di quella angelica. I monaci, come gli angeli, non si sposano, lottano contro satana, hanno una perfetta armonia fra loro e sono al servizio di tutti. 3. Di notevole importanza è il discorso del distaccamento dal mondo e quindi il problema dedicare la propria vita ad un ideale sovrannaturale. Sappiamo che anche nell’Antico Testamento ci sono degli esempi di persone celibi, ovvero i profeti Geremia, Elia ed Eliseo. In particolare, Elia è un esempio di vita decisamente al di fuori dal comune, uomo combattivo, coraggioso e mai morto (è stato rapito su un carro di fuoco, e portato al cielo, stando a quanto dice la Scrittura). Su un piano più squisitamente ideale invece, amo molto parlare di un personaggio dei racconti del ciclo arturiano, ovvero sir Galahad (figlio di sir Lancillotto e di Elena di Cobernic), il cavaliere casto e celibe, perfeto in tutto, conosciuto per la sua nobiltà e purezza. Rimase celibe e offrì la sua spada al servizio di re Artù. Egli fu l’unico personaggio di questi straordinari racconti medievali a cui fu dato il privilegio di vedere il Sacro Graal. Siccome è chiaro i personaggi dei racconti cavallereschi arturiani possono certamente avere un valore anche per l’uomo reale e contemporaneo, ho trovato una spiegazione che riguarda proprio Galahad, e che contiene una significativa soluzione alla mia personale controversia su come condurre una vita sovrannaturale, nel mondo, amando il mondo pur non cedendo alle sue lusinghe. E questa spiegazione la trovi in una foto che ho postato nel mio profilo di Facebook, su cui mi permetto di taggarti, sperando di farti cosa gradita, così potrai leggerla (dato che vedo che Galahad è fra i tuoi interessi nel tuo profilo, penso che ti potrebbe fare piacere).4. Infine è fondamentale il fatto che la Chiesa, per volere di Pio XII, nel 1948, tramite la Costituzione Apostolica “Provvida Mater” , riconobbe la possibilità dei laici di consacrarsi pur rimanendo nel mondo tramite la creazione dei cosiddetti “Istituti secolari”, ovvero associazioni composte da laici celibi. Da siffatte realtà sono venute fuori persone del calibro dei Servi di Dio Giorgio La Pira (sindaco siciliano di Firenze) e Giuseppe Lazzatti (uno dei rettori dell’Università cattolica), oppure la Venerabile Armida Barelli. Anche varie organizzazioni religiose prevedono la consacrazione interna dei membri (Comunione e Liberazione, Opus Dei, Focolarini, ecc…). Seguendo l’evoluzione di ciò che scriveva Papa Pacelli più di mezzo secolo fa, ho potuto notare che sono in molti, fra quelli “del mestiere” a sostenere che i laici consacrati rappresentano l’unica categoria di fedeli che realizza la piena identificazione cristologica nel mondo. Oltre a questo, ho anche scoperto che la paternità può realizzarsi pure sul piano spirituale e che la vita celibataria può essere straordinariamente feconda, nel senso di una procreazione prettamente spirituale di idee che danno i loro frutti. Se ti interessa approfondire questi punti, ti segnalo qualche link sull’argomento: qualche articolo qua e la, qualche scritto di don Giuseppe Tomaselli (straordinaria figura di sacerdote ed esorcista salesiano siciliano morto in odore di santità che si è occupato dell’argomento), e la stessa costituzione apostolica Provvida Mater , succitata. http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/vita%20angelica%20sulla%20terra.htm http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=282 http://www.seccagrande.com/seccagrande/15giorni/la%20verginita%20nel%20mondo.htm http://www.intratext.com/ixt/ITA2237/_P2.HTM http://www.apostoline.it/perscegliere/laici/vita_donare_modello.htm http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/apost_constitutions/documents/hf_p-xii_apc_19470202_provida-mater-ecclesia_it.html Come vedi, il percorso fatto fino ad oggi non è concluso ed ha come scopo, quello di capire dove vivere questa mia particolare inclinazione (magari in un istituto secolare o qualcosa del genere), ma l’obiettivo è anche più profondo: dare un significato alla mia esistenza, più precisamente un significato di redenzione. E’ bene non avere fretta in questi casi, perché Dio ha i suoi tempi e di certo Lui prima o poi provvederà.Come vedi, il percorso fatto fino ad oggi non è concluso ed ha come scopo, quello di capire dove vivere questa mia particolare inclinazione (magari in un istituto secolare o qualcosa del genere), ma l’obiettivo è anche più profondo: dare un significato alla mia esistenza, più precisamente un significato di redenzione. E’ bene non avere fretta in questi casi, perché Dio ha i suoi tempi e di certo Lui prima o poi provvederà. Ma il modo come ho parlato fino ad ora in questa mail (nell’enfasi posta sullo stile di vita celibatario), potrebbe fare pensare che io sottovaluti la scelta dei miei fratelli e delle mie sorelle sposati o fidanzati, ebbene, posso assicurare che non è così. Lungi da me avere simili opinioni. Ho grande stima per questa straordinaria categoria di persone, ammiro molto la loro scelta, i loro sacrifici e il loro ruolo insostituibile nel mostrare l’amore di Dio per la Sua Chiesa, e nel permettere il disegno meraviglioso della creazione. Proprio oggi, poco prima di scrivere questo messaggio ho provato una grande gioia nel fare gli auguri ad una giovane coppia di sposi che ha da poco avuto il terzo figlio, che è stato battezzato proprio oggi. E’ mia intima convinzione che ogni fedele debba fare il suo dovere nel posto che il Disegno Divino gli ha riservato: sacerdoti, sposi e laici consacrati sono parte di un Grande disegno, in cui ognuno fa la sua parte, tre categorie fondamentali di fedeli, di cui nessuna è superiore alle altre, non esistono gradi e gerarchie che classifichino queste scelte di vita (o inclinazioni), trattasi di tre ruoli insostituibili e la Chiesa non può fare a meno di nessuna delle tre. Proprio al meeting di Comunione e Liberazione, svolto recentemente a Rimini, vi è stato un vivace dibattito con un esponente ebraico, il prof.Joseph Weiler, il quale, nel sostenere la posizione dell’Ebraismo nell’ambito dibattito, ha detto una frase molto bella e significativa, un’affermazione che ho fatto immediatamente mia. Paragonando gli Ebrei ai Memores Domini (i membri celibi di CL), ha detto il prof.Weiler che “il ruolo dei Memores Domini è importante, ma non tutti possono diventarlo, perché altrimenti il mondo finirebbe!”. Aggiungo che, una cosa che mi piacerebbe realizzare (purtroppo non ci sono ancora riuscito e dunque questo rimane un obiettivo per il futuro) è instaurare un dialogo proficuo con altre persone che hanno fatto tale scelta (magari coetanei, sarebbe preferibile), al fine di sostenersi a vicenda, confrontare le argomentazioni, più semplicemente capire meglio il perché di questo stato di cose… Come vedi,il percorso è ancora lungo e io cerco di percorrerlo al fine di crescere interiormente, tuttavia alcune cose sono abbastanza chiare: ovvero, sono consapevole di un sentire verso l’esistenza che è decisamente diverso dall’ortodossia delle inclinazioni umane, ma al tempo stesso, per merito di essa sento una grande pace interiore e uno spirito di grande fiducia e soddisfazione. Mi appresto a concludere, sperando di non essermi dilungato eccessivamente (ti avevo detto che l’argomento è piuttosto complesso e non si può, dunque, esaurire in poche righe) e spero che perdonerai i deliri che ho messo in questo messaggio; tuttavia come immaginerai, solo un tipo un po’ squinternato può operare una scelta del genere. Spero di esserti stato utile. A presto, Angelo".

Innanzitutto, ringrazio Angelo per tutti gli spunti che mi dà, compreso quest'ultimo. Possiamo dire che tanta parte dei miei articoli. E' un bravo ragazzo, a cui auguro ogni bene sia a livello professionale (e negli studi) che umano che rimanga sempre il ragazzo umile e di parola. Gli avevo chiesto se poteva spiegarmi (anche solo scrivendo due righe) la sua esperienza spirituale. Non solo mi ha risposto positivamente ma ha mantenuto la parola. Ora, una testimonianza simile deve farci riflettere, anche perché è molto profonda. In primo luogo, capisco Angelo, quando parla di certe frasi dette dai suoi amici, di fronte alla sua scelta. Anch'io ho avuto qualche situazione analoga. Nel 2005 andai in Abruzzo (la terra di mio padre) e visitai il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata. Mandai delle cartoline a dei miei amici. Tempo dopo, venni a sapere che uno di questi e la sua famiglia risero perché "avevo mandato loro il santino". Infatti, nella cartolina vi era raffigurata la statua di San Gabriele nell'urna. Oggi la fede è irrisa. Forse, mai come in questi tempi i giovani sono lasciati in balia di loro stessi. A loro viene proposto un mondo del successo immediato, anche calpestando il loro prossimo. In questo mondo, la ricchezza materiale ed il benessero vengono posti in primo piano mentre "quello che conta veramente" , ossia i valori umani e Dio stesso, possono stare (al massimo) nella vita privata. Chi, in qualche modo, esce da questi "canoni" viene irriso e preso per bigotto, se non per matto. Oggi, molti ragazzi parlano di ragazzi e ragazze, di discoteche, di jeans, di calcio e di soldi. Per carità di Dio, nessuno dice che essi non debbano parlare di queste cose (anzi, ci mancherebbe altro, visto che, tra l'altro, anch'io sono tifoso di calcio, precisamente del Milan) ma ci sono ben altri valori, come l'impegno nella società, verso il prossimo e verso Dio, e di argomenti un po' più profondi. Angelo, ad esempio, ha scritto della sua passione per la storia medioevale ed il ciclo arturiano. Egli ha dimostrato di essere una persona che vuole conoscere. Questo gli fa onore. Bisogna stimolare i giovani ad essere curiosi verso il sapere. Perché un giovane che ha sete di sapere è un giovane capace di relazionarsi anche con gli altri e di affrontare meglio la vita.
Oltre a ciò, perché diventi una persona capace, un giovane deve avere dei valori, come il rispetto verso l'altro, l'attaccamento al valore della famiglia ed il rispetto per la vita.
Purtroppo, con la crisi della famiglia ed il continuo attacco al concetto di sacralità della vita, i giovani sono molto disorientati.
A tutto, si uniscono la crisi della scuola (che ha perso, ad esempio, ogni riferimento alla meritocrazia) e la secolarizzazione.
Tutto ciò è correlato. Infatti, la crisi della famiglia e la perdita di quella concezione della sacralità della vita sono i prodotti della secolarizzazione, secolarizzazione che è figlia di un processo che iniziò secoli prima e che per secoli si protrasse (con il declino della Chiesa, la Riforma protestante, l'Illuminismo, la Rivoluzione francese e la nascita del socialismo scientifico) e che portò ad una certa concezione rivoluzionaria che si espresse nella fine degli anni '60. In questa concezione, l'uomo può fare quello che vuole, anche senza rispettare gli altri. Da questo pensiero perverso nacque quell'idea di egualitarismo che fece (e tuttora fa) parecchi danni. La scuola, risentì parecchio di questo pensiero, poiché le tolse ogni concezione di una sana logica mertocratica, una logica in cui il successo viene visto come una cosa dovuta a tutti e non come una cosa guadagnata da chi se lo merita. E' logico che tutto ciò abbia indebolito la fede nei giovani.
Tutto ciò è favorito da certi ceti "intellettuali". Questi ultimi vedono nella Chiesa quell'organo "reazionario" che va contro le libertà e cercano di spacciarla così. Nella sua esuberanza, il giovane dà ascolto a queste "sirene" che parlando del motto che dice che per essere liberi si deve fare ciò che si vuole sempre. La realtà è ben diversa. Infatti, non può esserci la libertà senza la resoponsabilità verso il prossimo e verso e verso Dio. La Chiesa insegna questo. Per questo, è molto osteggiata.
Va detto, però, che oggi tanti giovani stanno capendo che la persona veramente libera non è quella che pensa a sé stessa ma quella che comprende di avere delle responsabilità verso il prossimo ed anche verso Dio. Forse, per quell'esuberanza di cui ho parlato prima, esuberanza che li porta ad andare contro rispetto a quello che vogliono i loro genitori ed un certo tipo di società, molti giovani stanno riscoprendo il gusto della fede e la piena coscienza della responsabilità verso Dio e verso il prossimo.
Per questo motivo, ad esempio, nella recente Giornata Mondiale della Gioventù, ben 2.000.000 di giovani si sono recati a Madrid a seguire il Santo Padre Benedetto XVI e stanno aumentando i giovani che fanno volontariato. Sembra quasi una reazione verso questo mondo sempre in cui le persone sono sempre più indifferenti le une verso le altre e verso Dio. Ognuno cercherà Dio seguendo la propria strada, la propria vocazione. C'è chi, come Angelo, ha scelto il celibato. C'è chi si fa addirittura prete e chi, invece, ha scelto il proprio cammino impegnandosi per gli altri, anche sposandosi. Le vie sono tante, dal sacerdozio, al volontariato fino ad arrivare alla politica. Di quest'ultimo caso, abbiamo validi esempi, come San Tommaso Moro, che è uno dei miei punti di riferimento, insieme a San Gabriele dell'Addolorata e a re Carlo I Stuart, un Santo anglicano, che fu martirizzato anche per avere cercato di difendere i cattolici.
Cordiali saluti.

domenica 21 agosto 2011

GMG E CHIESA, BASTA CON CERTE PAGLIACCIATE!



Cari amici ed amiche.

E' ora di finirla con certe pagliacciate!
Non se ne può più.
Prima c'è stato qualche "signore molto informato" (uso le virgolette per fare un po' di ironia) che ha messo in giro la voce che dice che la Giornata Mondiale della Gioventù sia pagata dai cittadini spagnoli. Adesso è saltata fuori la storiella del Vaticano che non paga l'ICI e che ha tanti privilegi.
Veramente, non se ne può più di questa situazione.
Vi invito a leggere questo bellissimo articolo scritto su "Il Sussidiario".
Esso è stato scritto da Monica Poletto e dice:
" ICI E 8XMILLE/ Poletto (CdO): su Facebook si attacca la Chiesa, ma lo Stato ci ha sempre guadagnato

sabato 20 agosto 2011

Non si esauriscono le polemiche sulle esenzioni fiscali per la Chiesa. Dopo l’attacco di alcuni esponenti radicali e socialisti, e alcuni interventi sulla stampa è la volta della rete. Il gruppo nato su Facebook “Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria” ha già raggiunto, in poco più di 48 ore, oltre 40 mila adesioni. Centinaia i messaggi degli utenti inferociti. Chiedono di cancellare l’esenzione dall’Ici e dall’Ires, di eliminare l’8Xmille, di abolire, con un tratto di penna, i patti Lateranensi, rinfacciano al Vaticano di possedere il 22 per cento del patrimonio immobiliare italiano e, soprattutto, contestano l’intervento di Bagnasco. Il presidente della Cei, infatti, aveva ammonito: le tasse vanno pagate. Immediato il commento, rintracciabile anche sui forum di altri quotidiani online e, inaugurato da Mario Staderini, Segretario dei Radicali Italiani: «da che pulpito!». Qualcuno lancia proposte di manifestazioni e volantinaggi per far conoscere alla gente la verità. E, contestualmente al web, si muovono i finiani. Che, dalle pagine de Il Futurista, lanciano un attacco Oltretevere. La tiritera è la stessa. Il titolo dice tutto: “E adesso è arrivato il momento di far pagare l’Ici alla Chiesa”. Monica Poletto (presidente CdO Opere Sociali), raggiunta da IlSussidiario.net, giudica la polemica «faziosa e strumentale». Le agevolazioni fiscali «non sono certo - spiega - riconducibili unicamente alla Chiesa, che le ha nella stessa misura in cui sono riconosciute a tutti gli enti non commerciali in generale. Gli enti che svolgano attività che non siano a scopo di lucro, infatti, non pagano l’Ici. Dipende semplicemente dal fatto che queste sono considerate di utilità sociale e, nelle nostre leggi finanziarie, sono tenute in grande considerazione e consentono di ottenere svariate facilitazioni». Sul piano dei conti, poi, «lo Stato ha solo da guadagnarci». In particolare, «le opere della Chiesa sono socialmente utili perché sono attività che lo Stato dovrebbe accollarsi se non lo facessero altri corpi intermedi. E, laddove è l’amministrazione pubblica a svolgere tali funzioni, è dimostrato che i costi sono molto più alti»

Un risparmio oggettivo, quindi. Che «tuttavia, ad oggi, non è ancora quantificabile. Non è mai stata effettuata, infatti, una seria valutazione ex post delle politiche sociali». Secondo la Poletto, «sarebbe sommamente auspicabile che si provasse, con un sistema serio di valutazioni a posteriori, a capire la reale incidenza di certe realtà. Quando si sarà compreso quale risparmio effettivamente producano – è la sua conclusione -, allora si potrà intervenire. Fino ad allora, ogni sortita contro le agevolazioni fiscali della Chiesa non è altro che pura demagogia». ".


Questa è pura demagogia. La Chiesa ha molte opere sociali e culturali. Esse vengono finanziate da donazioni e da fondazioni legate alla Chiesa stessa. Quanto all'8 per mille, anche altre confessioni religiose beneficiano di esso, come anche lo Stato. Eppure nessuno polemizza per il fatto che, ad esempio, la Chiesa valdese prenda l'8 per mille. Però, quando è la Chiesa cattolica a prendere l'8 per mille, ecco che scoppia la bagarre. Va detto anche anche la Chiesa paga l'ICI per tutti gli immobili non dedicati ad attività di culto e no-profit. Questo, lo posso confermare, avendo lavorato in un Comune e proprio nel settore che riguarda l'ICI. Inoltre, sulla GMG, va detta un'altra cosa. Purtoppo, si registrano casi di insulti, spruzzi di urina e quant'altro contro quei giovani che partecipano a questo evento. Ora, io pongo una domanda provocatoria. Se ad essere insultati fossero stati i gay (durante un "Gay Pride") o quelli dei centri sociali o quelli dei sindacati gli immigrati durante una loro manifestazione, cosa sarebbe successo? E' la stessa domanda che su Facebook si è posta la signora Alessandra Spanò e che dice:

"Che sarebbe accaduto mai se ad essere insultati, provocati e spruzzati di urina fossero stati i discinti partecipanti in mutande fluo di un qualunque gaypride in un qualsivoglia punto dell'universo?"

Di sicuro, ci sarebbero stati i network di sinistra che avrebbero fatto del baccano ed avrebbero lanciato l'allarme di "un attacco alla democrazia". Veramente, qui stiamo andando nel ridicolo. Sembra quasi che tutti possano manfestare meno i cattolici che, oltretutto, stanno facendo un evento pacifico con il Santo Padre Benedetto XVI. Tra l'altro, tanti di questi giovani sono impegnati nel sociale con le scoutismo, con le associzioni cattoliche o direttamente nella Chiesa stessa. Molti di questi giovani sono esempi di buona gioventù e in un periodo in cui i giovani sono, purtroppo, noti per altro meritano rispetto. Quindi, smettiamola con certe pagliacciate...che non fanno nemmeno ridere!

Cordiali saluti.




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I vaccini hanno fatto danni...ed è ora di ammetterlo

Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot del quotidiano " La Verità ".