leggete l'articolo del sito dell'Unione dei Cristiani Cattolici Razionali che è intitolato "Da che parte stare? Con Messori e Socci o con Farinella e Boff?".
Vari intellettuali (o presunti tali) cattolici e non si esprimono ed esprimono pareri sempre più discordanti.
Inoltre, certi personaggi da sempre ferventi anticlericali (e comunisti) si sono trasformati in chierichetti sull'onda dell'interpretazione progressista delle parole di Papa Francesco
C'è una frattura tra cattolici, tra quelli che vogliono difendere la tradizione e quelli che la vogliono superare e tra quelli che concepiscono la Chiesa cattolica anche come un insieme di dogmi e regole e chi invece la vuole trasformare in un'associazione di filantropi.
Così, chi si dice contro i matrimoni gay si scontra con chi è possibilista verso essi, citando le parole di Papa Francesco, che aveva detto di non condannare gli omosessuali.
Ora, Papa Francesco non ha aperto ai matrimoni gay.
Chi si dice contro l'immigrazione senza regole si scontra con la fazione opposta perché Papa Francesco ha detto di aiutare gli ultimi.
Certo, anche il Papa dovrebbe fare chiarezza.
Però, non lo si può nemmeno strumentalizzare.
Noi non ci rendiamo conto che così facendo rischiamo di finire come la Chiesa anglicana, una Chiesa che si è spaccata proprio per queste questioni che hanno portato ad una deriva progressista della Chiesa stessa,
Quello che sto per affermare ora è brutto ma forse fotografa la situazione attuale: per piacere a tutti, la Chiesa anglicana oggi è diventata irrilevante in Gran Bretagna, ove è essa Chiesa di Stato.
Che il Cristianesimo sociologico sia finito è cosa nota.
Che i cristiani oggi debbano essere "lievito" è cosa altrettanto nota.
Nelle condizioni attuali, la Chiesa anglicana non è neppure lievito.
Il fatto che tanti anglicani passino al cattolicesimo ne è una dimostrazione.
Noi non dobbiamo commettere lo stesso errore.
Cordiali saluti
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