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mercoledì 28 gennaio 2015

Memoria non deve essere sinonimo di ipocrisia!



Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo che è stato scritto da Cristofaro Sola sul sito "L'Opinione" che è intitolato "Giorno della memoria e… dell’ipocrisia".
L'articolo inizia così:

"Oggi è il “Giorno della memoria”. Ricordare la Shoah è buona cosa. Deve servire da ammonimento alle nuove generazioni perché comprendano il senso di un insegnamento di portata universale: la volontà di potenza di un popolo, se non debitamente contrastata dentro e fuori dei suoi confini, può renderlo cieco e pericoloso, come pericolosi e cechi rese i tedeschi tra il 1933 e il 1945.

Tuttavia, il “27 gennaio” si è trasformato in un gigantesco rito apotropaico ad uso e consumo dell’occidente democratico che deve allontanare da sé il sospetto di non aver desiderato sradicare le pulsioni antisemite dagli interstizi culturali, valoriali e sociali delle proprie comunità. D’altro canto, nell’oceano di frasi di circostanza che questa giornata si concede, altrettanta ipocrisia restituisce. Una volta l’anno si finge di essere tutti figli dei fantasmi di Auschwitz-Birkenau. Assisteremo ai soliti film, ai soliti dibattiti e alla solita dannata retorica dei politici. Se fossimo persone serie faremmo meglio a tacere, a vivere in silenzio una giornata pensando al tempo nel quale la nostra civiltà decise di andare indietro, abbandonandosi carnalmente alle divinità dell’odio primordiale. Nel 1945 il reich tedesco fu sconfitto, l’antisemitismo, invece, è sopravvissuto uscendo indenne dall’aula di giustizia di Norimberga. Basta aprire i giornali per farsene un’idea.

L’ostilità dei Paesi del Vecchio Continente verso lo Stato d’Israele è un qualcosa di impalpabile che travalica ogni considerazione di tipo geopolitico. La sua natura è razziale, c’è poco da fare. Lo si è visto anche nei recenti fatti di Parigi. L’Europa unita ha indossato la maglietta del “siamo tutti Charlie”, nessuno ha pensato di aggiungere: siamo anche un po’ kosher
.

Io sono pienamente d'accordo con queste parole.
Ieri si è commemorata la Shoah.
Però, troppo spesso, questa memoria nasconde una grande ipocrisia.
Si commemorano gli ebrei morti mentre non si dice nulla per quelli vivi, quelli che ancora oggi sono sotto attacco qui in Europa e si attacca Israele.
L'attacco contro Israele è puramente razziale.
In tanti Paesi ci sono soprusi più o meno gravi.
Eppure, essi non vengono attaccati come viene attaccato Israele.
Contro Israele si dice di tutto e di più.
Si dice che esso sia prodotto dei Rotschild e delle loro banche con cui, sempre secondo la testa bacata di chi sostiene queste teorie, essi vogliono controllare il mondo.
Si dice che esso sia un prodotto degli Americani che vogliono "schiacciare gli Arabi".
Si dicono altre falsità contro Israele.
La verità è che a certa gente Israele non piace semplicemente perché è uno Stato fondato da ebrei.
Questa è la verità.
A certa gente non importa nulla se Israele difende i cristiani o se esso lotta contro i terroristi.
A certe gente non importa nulla se in Israele si sta trovando una cura contro il cancro.
Per certa gente, Israele è uno Stato fondato da ebrei e come tale non va accettato.
Questa è una vergogna!
Cordiali saluti.



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