leggete il mio articolo su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Berlusconi e Renzi preparano insieme un nuovo partito?".
I fatti accaduti di recente, che hanno portato a delle fibrillazioni nel Partito Democratico e in Forza Italia ed il fatto che rispettivamente solo una parte di questi due partiti sostenga le riforme del "patto del Nazareno" ci deve fare riflettere.
Sia chiaro, il dialogo sulle riforme tra Forza Italia e Partito Democratico ci deve essere.
Le riforme riguardano tutti.
Però, non si può dire che le riforme proposte dal premier Matteo Renzi siano proprio quelle caldeggiate dal presidente Berlusconi Berlusconi, da Forza Italia e dal centrodestra.
Per esempio, questi ultimi sono per il semi-presidenzialismo alla francese.
Inoltre, per quanto concerne la nuova legge elettorale, l'"Italicum", il premio di maggioranza alla lista (e non alla coalizione) favorisce il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle.
Qui, Forza Italia avrebbe dovuto farsi sentire di più.
Qui ora c'è un altro problema.
Com'è noto, Forza Italia fa parte del Partito Popolare Europeo.
Ora, a livello europeo, si è creato "l'asse tedesco dell'austerity" tra Partito Popolare Europeo e Partito Socialista Europeo".
Matteo Renzi si è completamente e pedissequamente inchinato di fronte a questo asse.
A questo punto, se vuole tornare ad essere realmente alternativa alla sinistra, Forza Italia deve fare una riflessione interna e rivedere la sua collocazione europea, magari uscendo dal Partito Popolare Europeo e passando al Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei.
L'onorevole Raffaele Fitto non ha tutti i torti.
Cordiali saluti.
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