Cari amici ed amiche,
io non ho mai capito i "cattolici democratici".
Già sentire la dicitura stessa di "cattolicesimo democratico", per certi versi, mi suona una contraddizione di termini.
Sia chiaro, essere cattolici non significa essere contro la democrazia.
Però, va detto che la Chiesa cattolica non è una democrazia.
Il Papa non è eletto dal popolo, come non sono eletti dal popolo i vescovi ed i preti.
La Chiesa cattolica (quella vera) si riconosce nella successione apostolica e nella sua tradizione.
Il Papa è capo visibile della Chiesa perché è Successore di San Pietro Apostolo, l'apostolo a cui Cristo diede le chiavi, ed i vescovi sono successori degli apostoli.
La Chiesa esprime una sua tradizione e questa sua tradizione deve essere portata anche nella vita pubblica.
Per esempio, la Chiesa difende la famiglia e la vita.
Paradossalmente (parlo per esperienza personale) io mi trovo più in sintonia con esponenti di altre religioni, come gli ebrei conservatori e gli anglicani tradizionalisti, che non con i cattolici democratici, che (teoricamente) dovrebbero condividere con me fede e Chiesa.
Su temi sensibili, come la difesa della famiglia e della vita, un ebreo conservatore o un anglicano tradizionalista è percepito come molto più vicino alle posizioni della Chiesa che non un cattolico democratico.
Questo è paradossale.
Forse, i cattolici democratici sono quelli che non amano la contrapposizione con altre ideologie, come quella comunista.
Il problema è che nel cercare il dialogo con coloro che esprimono queste ideologie si rischia di fare un compromesso al ribasso in cui la "cattolicità" dei cattolici democratici ne esce perdente.
Un cattolico, per esempio, non può essere pacifista.
Certo, il cattolico deve lavorare per la pace ed evitare la guerra però è conscio anche del fatto che in alcuni casi l'uso delle armi sia inevitabile.
Ergo, esiste l'enciclica di San Giovanni XXIII "Pacem in terris" (che difende giustamente la pace) ma esistono anche gli scritti di San Tommaso d'Aquino e del professor Plinio Correa de Oliveira che invece ammettono anche l'uso della forza, in taluni casi.
Sono tutte opere valide.
Per il cattolico democratico, invece, sembra che valga solo l'enciclica "Pacem in terris".
Così, trovo "molli" i cattolici democratici riguardo anche a certi temi, come l'aborto, l'eutanasia o la questione delle unioni gay.
Scrivo ciò con il massimo rispetto per tutti.
Il cattolico democratico vuole dialogare con tutti.
Il problema è che non si può dialogare con tutti senza porre almeno qualche condizione.
Per esempio, io apprezzo molto il giornale "Tempi.it" che ha pubblicato un articolo (scritto da Francesco Agnoli) che è intitolato "Chi ci sta, alzi la mano. Perché a decidere tutto non sia "il potere dei più buoni"".
L'articolo riporta un'amara constatazione:
"Gli ultimi vani tentativi dei cattolici di incontrarsi in politica hanno segnato l’incapacità di avere un’idea comune. Ma in questo torpore fioriscono associazioni e iniziative. C’è qualcosa da difendere e promuovere".
Io temo che i cattolici democratici siano elemento di divisione in un mondo cattolico che mai è stato sotto attacco nei suoi valori come in questi tempi.
Se sentissi parlare un politico cattolico democratico come Rosy Bindi (nella foto) io avrei molte difficoltà a riconoscermi nelle sue idee.
Per me, una persona come Rosy Bindi o il probabile presidente della Repubblica Sergio Mattarella o il presidente del Consiglio Matteo Renzi non sono cattolici.
Lo stesso discorso può valere per un prete come don Lorenzo Milani.
Io riesco a percepire come cattolici, miei correligionari, questi personaggi.
Sia chiaro, il mio non è un giudizio contro le persone ma sulle loro idee.
Questo è il "sonno della cattolicità"?
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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