Terrorismo, un pericolo reale

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo della rivista "Panorama" che è intitolato "Ci vuole il pugno di ferro".
L'immagine di quanto accaduto a Mosul (Iraq) il 17 gennaio scorso ci è rimasta impressa nella memoria.
I miliziani di ISIS (terroristi) hanno accusato un uomo di essere un "sodomita" (omosessuale) e l'hanno gettato da un palazzo.
A questo punto, una cosa la debbo dire.
Da cattolico, io reputo l'omosessualità un peccato.
Però, io non vorrei mai la morte di un omosessuale.
Io non sono omosessuale ma sono pur posso peccare in altri modi.
Per esempio, posso peccare in avarizia.
Ora, stando all'ottica dei terroristi, anche uno come me dovrebbe essere ucciso perché (ad esempio) non vorrebbe pagare la tassa imposta ai non musulmani o perché non vorrebbe fare l'elemosina imposta dal Corano.
Questa è la differenza che c'è tra noi, occidentali, laici e cristiani, e loro, quelli che fanno parte del mondo islamico e in particolare quelli che fanno parte dell'Islam fondamentalista.
Per noi, c'è una distinzione tra vita secolare e vita spirituale.
Contrariamente a quello che oggi si dice, anche nel Medio Evo questa distinzione era riconosciuta.
Basti pensare a uomini di Chiesa che furono anche scienziati come Sant'Alberto Magno.
Proprio il caso di Alberto Magno (1206-1280) fu un pio uomo di Chiesa (fu un frate domenicano) ma fu anche un uomo di scienza, un alchimista.
Nell'Islam, Averroè era una figura simile che visse tra il 1126 ed il 1198).
Alberto Magno venne proclamato santo dalla Chiesa cattolica.
Averroè (che visse prima di Alberto Magno e fece le cose simili alle sue) fu perseguitato dall'Islam.
Quindi, il concetto di laicità positiva era già presente nel Medio Evo.
Noi Occidentali dobbiamo fare vigere un principio importante, un principio di laicità positiva che riconosce la separazione tra sfera spirituale e sfera temporale dell'uomo ma che nel contempo riconosce nella tradizione giudaico-cristiana.
La laicità positiva è cosa diversa dal laicismo alla francese, che di fatto è un altro fondamentalismo.
Il terrorismo islamico è un pericolo vero perché,  prima di minacciarci fisicamente, minaccia la nostra libertà ed i nostri valori.
Questo concetto, purtroppo, non è stato ancora capito da alcuni di noi italiani, che continuano ancora a parlare di immigrazione senza regole e di dialogo senza condizioni poste da noi.
Cordiali saluti.