siamo nell'Inghilterra del 1531.
Re Enrico VIII (1491-1547) convocò il clero per la questione dell'annullamento del suo matrimonio con Caterina d'Aragona.
L'arcivescovo di Canterbury William Warham (nel ritratto in alto, 1450-1532) presiedette la Convocazione del clero ed accettò che il re fosse riconosciuto come capo della Chiesa inglese con una clausola di riserva,
Ai sensi di questa clausola, il re venne riconosciuto capo della Chiesa inglese fin dove la legge di Dio lo permetteva.
Questo principio fu di fatto una scelta elegante di dire no all'idea dello scisma che oramai era nella testa del re.
Infatti, la caduta in disgrazia del cardinale Thomas Wolsey (1529) spaventò molto l'arcivescovo ed il clero.
Wolsey fu accusato di praemunire, ossia di usare la sua autorità di ecclesiastico per scavalcare quella regia.
Warham temeva di fare la stessa fine.
Così, egli escogitò questa trovata di riconoscere il re come capo della Chiesa inglese fin dove la legge di Dio lo permetteva.
L'arcivescovo diede al re anche 1.000 Sterline.
In poche parole, il re avrebbe anche potuto anche farsi annullare il matrimonio con Caterina d'Aragona ma questo annullamento si sarebbe dovuto fare con il placet del Papa e che egli avrebbe potuto fare altre cose, come tassare i monasteri, ma non avrebbe potuto infrangere l'unione con Roma.
Purtroppo, Warham morì nell'agosto 1532 e al suo posto divenne arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (1489-1556) il quale annullò le nozze del re senza l'approvazione del Papa e favorì lo scisma anglicano nel 1534.
Cordiali saluti.
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