negli ultimi articoli sono sembrato un po' critico verso le scelte di Forza Italia, il partiti di cui faccio parte.
Ora, io non ho nulla contro il "patto del Nazareno".
Che riguardo alle riforme ci sia un dialogo con il Partito Democratico è una cosa giusta, com'è una cosa giusta che si cerchi di trovare un nome condiviso riguardo al Quirinale.
Però, io penso anche che non si debbano confondere i ruoli.
Forza Italia deve essere una cosa ed il Partito Democratico un'altra e queste due cose sono alternative.
Gli ultimi fatti, rischiano di fare crollare questo impianto bipolare.
Il Partito Democratico ha votato la nuova legge elettorale (detta "Italicum") e si è spaccato.
La sua ala sinistra si è messa contro.
Anche Forza Italia si è spaccata.
La corrente che fa riferimento a Raffaele Fitto ha votato contro la nuova legge elettorale, contro il resto del partito che ha votato a favore.
Molti giornali già parlano del rischio che il resto del Partito Democratico, il resto di Forza Italia, il Nuovo Centrodestra e Scelta Civica formino il famoso "Partito della Nazione", una sorta di nuova "Democrazia Cristiana".
Ora, io non vorrei morire in questo "Partito della Nazione", un partito che potrebbe essere simile alla Democrazia Cristiana o al peronismo argentino.
Non sono mai stato democristiano.
Non sono mai stato socialista.
Sono fieramente anti-comunista.
Non sono neppure fascista.
Il fascismo è totalitario, come il comunismo.
Io sono sempre stato di destra, conservatore nei valori e favorevole all'economia capitalista.
Io resto in Forza Italia...finché resterà Forza Italia.
Se le cose dovessero prendere un'altra piega, per coerenza con i miei principi e la mia storia, io potrei decidere di agire di conseguenza.
Chi è capace di intendere...intenda!
Cordiali saluti.
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