Cari amici ed amiche.
Il Campionato di calcio di Serie A è appena finito e credo che valga la pena esprimere qualche considerazione.
Onore all'Inter che ha vinto il torneo e alla Roma che l'ha tenuto aperto fino alla fine.
Ora però, vorrei fare qualche considerazione. La faccio anche da tifoso milanista.
Ora, trovo ingiuste le contestazioni mosse dai tifosi rossoneri contro il presidente il Berlusconi.
Ricordiamoci che grazie a lui il Milan ha vinto tanto e per tanti anni è stato un modello per molte altre società di calcio, Inter compresa.
Quindi, trovo queste critiche ingiuste.
Purtroppo, la situazione del calcio italiano non è buona.
Vi invito a leggere i miei articoli http://www.italiachiamaitalia.net/news/136/ARTICLE/154948/2009-06-08.html e http://www.italiachiamaitalia.net/news/136/ARTICLE/17776/2009-10-01.html.
Il nostro calcio ha dei problemi di varia natura.
Ad esempio, esso è molto più tassato di quello di altri Paesi. Ciò frena le società di calcio che non possono permettersi spese folli. Inoltre, qui vi è un'altra complicazione
Se, nella veste di Presidente del Consiglio dei Ministri, Berlusconi facesse qualcosa (come una riduzione delle tasse sul calcio), subito gli avversari ed i mass-media ad essi vicini gli farebbero un "linciaggio mediatico" e lo accuserebbero di "conflitto di interessi".
Già ci sono quelli che lo accusano di varie nefandezze.
Ad esempio, c'è qualche sindaco (della parte avversa) che dice che il suo Comune non ha soldi per colpa del "Patto di stabilità" voluto dal Governo.
A questa persona, vorrei ricordare che il "Patto di stabilità" fu voluto da Prodi.
Forse, ha la memoria corta.
Detto, questo vorrei dire due parole anche sull'AC Mantova.
Questa società di calcio che milita nel Campionato di Serie B ha molti problemi, sia di risultati sul campo che di natura economica.
Ad esempio, vi sono problemi nel pagamento degli stipendi ai giocatori e c'è già chi ha messo in mora la società.
C'è chi vorrebbe creare un anzionariato popolare per rilevare questa società di calcio.
Pur ritenendo interessante questa idea, che è già stata messa in pratica nel Regno Unito, io sono un po' scettico sulla possibilità di metterla in pratica qui da noi.
Per essere competitivi, ci vogliono soldi ed una buona organizzazione.
Ora, tenendo conto di tutta la burocrazia, con l'azionariato popolare, si possono trovare a tempo debito i soldi per comprare i giocatori migliori?
Come si potrebbero organizzare l'assetto societario ed il consiglio di amministrazione di fronte ad un azionariato popolare?
Tenendo conto del fatto che vi sono alcune frange ultrà che a volte puntano a condizionare le partite (creando tensioni) come si possono evitare certi tristi fenomeni, tenendo conto del fatto che tra i "potenziali azionisti",accanto ai tanti buoni tifosi che AMANO VERAMENTE LA PROPRIA SQUADRA (e che sono la maggioranza), vi possano anche questi gruppi estremi?
E poi, con la crisi che c'è, non credo che dei padri di famiglia abbia la voglia di spendere dei loro soldi.
Ho delle perplessità.
Io credo che per salvare il Mantova serva un imprenditore (o una cordata di imprenditori) che abbia tempo, progetti e tanti soldi da investire in questa società.
Poi, magari, qualche quota può essere data ai tifosi, per l'azionariato popolare, sul "modello Roma".
La mia è un'opinione da esterno (in quanto non tifoso del Mantova) ma vorrei indurre tutti ad una riflessione.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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domenica 16 maggio 2010
sabato 15 maggio 2010
CIAO LEONARDO, UN UOMO D'ESEMPIO PER IL CALCIO E...NON SOLO
Cari amici ed amiche.
Ieri, il tecnico brasiliano Leonardo Nascimento de Araujo (meglio conosciuto come Leonardo) ha annunciato che lascerà il Milan, squadra che allena dall'anno scorso.
Da milanista e da persona che ama il buon calcio devo dire che mi dispiace.
Certamente, il suo inizio da allenatore non è stato facile e io stesso l'ho giudicato un po' troppo frettolosamente.
Mi scuso di ciò.
Al contrario, ha dimostratop buone doti di allenatore e (con un po' più di esperienza e tanto lavoro) diventerà grande.
Se io fossi in lui non smetterei di allenare.
La sua dote migliore è (a mio modo di vedere) il suo parlare diretto senza, però, arrivare ad una becera polemica e alla stupida baruffa.
Purtroppo, si sa dire la verità spesso rende antipatici.
Lo so per esperienza diretta e vissuta in prima persona.
Se poi, questa verità viene espressa con toni aspri e polemici (cosa che qualche illustre collega di Leo fa) ecco che si avvelena il clima.
Leonardo, invece, ha sempre detto la verità, senza peli sulla lingua e senza patemi, ma non è mai arrivato ai toni avvelenati.
Questo gli fa onore.
Forse, in un calcio ed in una società così avvelenati, uno come Leonardo è un elemento positivo che mancherà.
Egli sta dando una grande lezione di lealtà e di correttezza nel linguaggio a tutti noi.
Non la sta dando solo a quelli che fanno calcio ma anche a figure di altri ambiti.
Pensiamo, alla politica.
Forse, qualcuno dovrebbe imparare lo stile dal tecnico di Niteroi, anziché mandare "a farsi fottere" i propri interlocutori o insultarli ed avvelenare il clima.
Per questa lezione di grande umanità, Leonardo va ringraziato.
Merita i migliori auguri per le sue esperienze future.
Cordiali saluti.
Ieri, il tecnico brasiliano Leonardo Nascimento de Araujo (meglio conosciuto come Leonardo) ha annunciato che lascerà il Milan, squadra che allena dall'anno scorso.
Da milanista e da persona che ama il buon calcio devo dire che mi dispiace.
Certamente, il suo inizio da allenatore non è stato facile e io stesso l'ho giudicato un po' troppo frettolosamente.
Mi scuso di ciò.
Al contrario, ha dimostratop buone doti di allenatore e (con un po' più di esperienza e tanto lavoro) diventerà grande.
Se io fossi in lui non smetterei di allenare.
La sua dote migliore è (a mio modo di vedere) il suo parlare diretto senza, però, arrivare ad una becera polemica e alla stupida baruffa.
Purtroppo, si sa dire la verità spesso rende antipatici.
Lo so per esperienza diretta e vissuta in prima persona.
Se poi, questa verità viene espressa con toni aspri e polemici (cosa che qualche illustre collega di Leo fa) ecco che si avvelena il clima.
Leonardo, invece, ha sempre detto la verità, senza peli sulla lingua e senza patemi, ma non è mai arrivato ai toni avvelenati.
Questo gli fa onore.
Forse, in un calcio ed in una società così avvelenati, uno come Leonardo è un elemento positivo che mancherà.
Egli sta dando una grande lezione di lealtà e di correttezza nel linguaggio a tutti noi.
Non la sta dando solo a quelli che fanno calcio ma anche a figure di altri ambiti.
Pensiamo, alla politica.
Forse, qualcuno dovrebbe imparare lo stile dal tecnico di Niteroi, anziché mandare "a farsi fottere" i propri interlocutori o insultarli ed avvelenare il clima.
Per questa lezione di grande umanità, Leonardo va ringraziato.
Merita i migliori auguri per le sue esperienze future.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.