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sabato 24 gennaio 2015

Nazismo ed Islamismo-atto III

Cari amici ed amiche,

l'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha segnalato questo testo di Alessandro Mazzaro (da East Journal, febbraio 2011) che è intitolato "NORD CAUCASO: Sogni di Califfato, il fondamentalismo islamico che spaventa Mosca":
"La guerra santa contro gli infedeli (jihad) è, da duecento anni, un fattore costante della geopolitica nord caucasica. Una storia che si trascina da due secoli e che ha portato i musulmani dell’area ad essere pedine di un “grande gioco” che non sempre hanno compreso. Nel 1942 furono strumentalizzati da Hitler, il quale provò a mobilitarli contro l’Urss. Lo confermano i documenti dell’epoca, che citavano i nomi di alcuni mullah collaborazionisti, i quali arrivarono a proclamare il Furher “grande imam del Caucaso”.
Il Jihad è stato poi il termine con cui i ceceni definirono la guerra combattuta contro la Russia, e altre molteplici volte tale etichetta è stata affibbiata a qualche crociata contro il “nemico”. Alcuni analisti del Cremlino hanno parlato di Caucaso come di un “cancro”, pieno di “metastasi” capaci di distruggere la Russia. C’è da dire che lo spostamento a sud nello scacchiere geopolitico del Caucaso settentrionale non ha aiutato la distensione tra il centro e la periferia. Tale spostamento è databile intorno ai primi anni ’90, quando la fine del socialismo reale indusse i paesi arabi a creare dei fondi per ricostruire le moschee del nord Caucaso. “Il che ha fatto sì che parecchi predicatori sauditi – ricorda Avioutskii - si recassero in quella regione per introdurre la loro variante dell’islam”. Poi la guerra del golfo, con Saddam Hussein visto dai musulmani nord caucasici come “un simbolo di liberazione”, fino ad arrivare ai giorni nostri".


Ringrazio Angelo. Egli è una fonte valida, viste anche le sue qualifiche.
Dobbiamo ammettere che il problema dell'Islam politico esiste.
Questo Islam politico punta alla distruzione di ciò che non è musulmano, esattamente come facevano altri movimenti, come il nazismo.
Guarda caso, durante la II Guerra Mondiale, i musulmani del Caucaso vollero fare di Hitler, il loro "grande imam".
Tra l'altro, l'Islam era affine anche a quel Cristianesimo positivo, di cui i nazisti erano sostenitori.
Il Cristianesimo positivo fu un'eresia che (tra le altre cose) negava il valore del Vecchio Testamento, ispirandosi alle dottrine di Marcione (vescovo di Sinope, II secolo AD) il quale era anche astemio e celebrava l'Eucaristia con l'acqua.
Cordiali saluti



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