Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Charlie Hebdo su Servizio Pubblico: il vero volto arrabbiato degli islamici: "Fascisti di m., se la sono cercata"".
Dell'articolo è interessante la parte che recita:
""Hanno fatto bene ad ammazzarli, erano razzisti". "Non sono stati gli islamici, è tutta una trappola". Il volto dell'Islam, arrabbiato e complottista, tutt'altro che disposto a porgere la guancia alla Francia ferita e men che meno a fare auto-critica, va in onda in diretta su Servizio pubblico. Michele Santoro torna su La7 con il suo talk, tutto incentrato sulla strage di Parigi e l'assalto dei terroristi alla redazione di Charlie Hebdo. I 12 morti sono uno schiaffo atroce a chi, come i vignettisti Vauro e Vincino in studio, ha sempre creduto nella forza della satira contro la violenza. Santoro parte col suo monologo iniziale, prevedibile tirata contro le tentazioni conservatrici di Marine Le Pen. Ma i servizi, pregevoli, degli inviati in Francia per registrare le reazioni al dopo-attentato scoperchiano un calderone ben poco rassicurante per la Francia, ma anche per l'Italia. Perché l'atmosfera delle banlieu, da Saint Denis alle periferie della piccola Reims, assomigliano pericolosamente agli angoli oscuri delle città italiane.".
A me "Charlie Hebdo" non piace.
Questa rivista aveva pubblicato anche immagini offensive verso il Cristianesimo.
Però, nessuno di noi ha fatto atti di violenza contro coloro che lavorano in quella rivista perché noi cristiani rispettiamo gli altri.
Però, quello che si visto ieri nella trasmissione "Servizio Pubblico" di Michele Santoro dimostra che nell'Islam vi è una componente violenta e noi continuiamo a non ammettere ciò.
Sia chiaro, come disse Magdi Cristiano Allam, ci sono musulmani sinceramente moderati ma non esiste un Islam moderato.
Dobbiamo metterci in testa questo.
Per l'Islam, il Corano è Dio e come tale va seguito pedissequamente.
Nel Corano vi sono anche frasi violente.
Queste sono cose note.
Perché tra di noi c'è gente che non lo vuole ammettere?
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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