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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 1 ottobre 2014

Le Chiese del Nord Europa, gli Stati ed il secolarismo

Chiesa luterana di Svezia, ordinazione a vescovo a di una donna lesbica.
Cari amici ed amiche,

oggi è il giorno di Santa Teresa del Bambino Gesù (o Santa Teresina di Liseux) una santa che è molto cara al mio ex parroco don Alberto Ferrari, parroco che oggi si trova a Moglia.
Santa Teresa (1873-1897) visse in quella Francia che fu l'esempio del secolarismo.
Questo è il tema dell'articolo di oggi: il secolarismo, anche se il secolarismo francese ha un'origine ben diversa, rispetto a quello di cui sto parlando:
In particolare, vi voglio parlare della questione dell'ondata di secolarismo che ha investito i Paesi del Nord Europa, come il Regno Unito, la Germania o i Paesi scandinavi.
Ora, i problemi di molti di questi Paesi sta in quello che nei secoli passati accadde nelle loro Chiese.
In forme diverse, si affermò la Riforma protestante, nel XVI secolo.
Nel caso della Germania, essa spazzò via il clero, specialmente nella zona nord, sostituendolo con pastori nominati dalle autorità secolari.
Nel caso dei Paesi scandinavi e dell'Inghilterra, invece, i monarchi ruppero con la Chiesa cattolica e presero il controllo delle Chiese dei loro rispettivi Paesi, confiscandone i beni e portando una riforma (se pur parziale) in senso protestante.
In un modo o nell'altro, le Chiese di quelle zone non furono più in comunione con Roma e dipesero completamente dagli Stati.
Anzi, esse fecero parte degli Stati e così si secolarizzarono.
Le istituzioni ecclesiastiche si permearono di persone che avevano pensieri laicisti.
Così nacque, per esempio, la "Chiesa larga" (Broad Church), la corrente della Chiesa anglicana che tende al liberalismo dogmatico.
Così, in quelle Chiese si ammise il divorzio (poiché in quelle Chiese il matrimonio aveva cessato di essere un sacramento) e ogni decisione dello Stato era recepita.
A Berlino, nel XIX secolo, solo il 20% dei matrimoni era celebrato in chiesa.
Lo Stato era diventato Chiesa.
Oggi, per esempio, nelle Chiese protestanti scandinave sono ammessi i preti omosessuali e persino il matrimonio in chiesa per gli omosessuali.
Verso questa direzione sta andando anche la Chiesa anglicana.
Questa situazione rende il messaggio evangelico assai meno efficace agli occhi della gente e da una parte determina il secolarismo e dall'altra determina il passaggio di parroci e fedeli luterani ed anglicani al cattolicesimo.
Vi invito a leggere questo pezzo di un articolo dell'Unione dei Cristiani Cattolici e Razionali che parla di Lars Ekbad, un prete luterano che si è convertito al cattolicesimo:

"Ekblad non dà molti dati teologici sulle ragioni della sua conversione, ma si tratta certo del processo di tutta una vita, che risponde al desiderio di Cristo di vedere sia uniti tutti i cristiani, sia di conservare la successione apostolica. “Io conosco molti ministri della Chiesa della Svezia che si sono fatti cattolici e altri seguiranno”, ha detto. “Ognuno ha il suo proprio cammino. La secolarizzazione è una sfida in tutta la società occidentale e la migliore risposta che possono dare le chiese è quella di unirsi si affinché il mondo creda in Cristo come salvatore dei peccatori”. Tanti anni di dottrina progressista e “sacerdozio” femminile non hanno attratto agli svedesi alle chiese luterane. Al contrario, se nel 1972 il 95% della popolazione era battezzata nella Chiesa della Svezia, nel 2012 questa percentuale è appena del 67,5%. Malgrado l’aumento della popolazione, la Chiesa luterana si è fermata a 7,7 milioni e i battezzati sono 6,4 milioni. La Chiesa luterana della Svezia è una Chiesa che non evangelizza, non condanna né combatte l’aborto, ordina donne come sacerdotesse perché così lo impose il parlamento della Svezia nel 1960, fa cerimonie gay dal 2007. Il vescovo luterano di Stoccolma è una lesbica militante ed aperta attivista, “sposata” con un’altra “donna pastore”. E’ un segno che questa Chiesa ed altre chiese non cattoliche e non ortodosse, dice, sono ormai lontane dalla Tradizione Apostolica” ci risponde.".

Cordiali saluti.




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