Cari amici ed amiche,
nell'articolo intitolato "Di fronte alle sfide fede e coraggio", la mia amica e collaboratrice Francesca Padovese ha pubblicato sul suo blog "Stand Up and Fight" i testi del professor Plinio Correa de Oliveira.
Ringrazio Francesca.
Ho dei validi collaboratori. Basti pensare anche ad Angelo Fazio, Stephanie Caracciolo e Morris Sonnino.
Sono tutte persone valide.
Noi cristiani siamo oggi messi a dura prova.
Basti leggere i commenti al mio articolo intitolato "Ricordiamo San Giovanni Paolo II".
Noi cristiani siamo messi a dura prova sia da chi è fuori dalla Chiesa (e contro di essa) e sia da chi si dice dentro la Chiesa ma è pronto a fare "strappi alla regola" , per esempio, prendendo posizioni favorevoli all'eutanasia, all'aborto, al divorzio o al matrimonio gay.
Un cattolico che si dice favorevole al divorzio, al matrimonio gay o all'aborto è incoerente ed insensato.
Egli è cattolico solo per il Battesimo e per gli altri sacramenti ma non lo è nei fatti, anche se è una persona che non fa niente di male.
Come disse il professor Plinio Correa de Oliveira, per esempio, il divorzio è una poligamia a rate.
Io avrei grosse difficoltà a stare in una Chiesa che permette il divorzio, l'aborto, l'eutanasia o il matrimonio gay e che magari (come ha fatto la Chiesa anglicana) toglie anche la nozione di rinuncia a Satana dal rituale del Battesimo.
La Chiesa non è una casa del popolo comunista, un sindacato o una onlus.
Se proprio devo stare in una onlus, scelgo la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, visto che in famiglia ho avuto casi di cancro.
Mia nonna materna ed i miei nonni paterni sono morti di cancro.
La Chiesa deve essere ben altra cosa rispetto ad una onlus.
Come disse Papa Benedetto XVI, a volte bisogna dire no.
Gli omosessuali ed i divorziati non debbono essere esclusi dalla Chiesa ma bisogna ribadire il concetto di famiglia come unione tra uomo e donna e quello di indissolubilità del matrimonio.
La Chiesa deve aprirsi al mondo ma non diventare come il mondo.
Cordiali saluti.
Ancora una volta confondi il piano della comunità cattolica con quella nazionale (che è variegata). Il cristiano coerente deve essere contro divorzio, aborto ecc, dici bene. Ma di certo non deve imporre la sua visione a tutto gli altri. È come se io, ateo convinto e coerente, volessi imporre l'insegnamento delle scuole in nome della razionalità:giammai! Il cristiano a casa sua fa il cristiano, nelle case che condivide con gli altri si batte x la libertà sua e degli altri. La tua è una visione che ha costato all'Europa milioni di morti nelle guerre di religione:ognuno per coerenza con i proprio convincimenti voleva imporli agli altri. Cioè io dovrei vivere secondo le tue regole affinché tu possa essere coerente con te stesso? Ma vai a quel paese e ri grazia il padreterno dei noi atei siamo persone liberali che non vogliono imporsi sugli altri altro altrimenti ti chiuderemmo le chiese in nome della razionalità. Cmq sei superato, appartieni a un'esigui stima minoranza nello stesso mondo cattolico: questo vuole coerenza al suo interno ma propina libertà di coscienza al suo esterno.
RispondiEliminama poi scusa:contesti l'urss che affermò regole atee però poi vuoi uno stato con regole cristiane. Ma fammi capire:contesti l'urss per il metodo in sé di opporre regole uniformi a tutti oppure condividi il metodo in sé ma non le regole? Io lo so:Buona la seconda:sei un sovietico quanto a metodi, sei un prepotente antiliberale. Ma ora lo posso dire: dai berlusca, dacci i matrimoni gay!!!!!! Cazzo quanto godo. Estremista vattene dall'Italia! Le tue idee sono pericolose:le leggi debbono essere espressione di tutti gli italiani e non solo di voi cattolici! Prepotente, a casaaaa!
Ora non ti rispondo più:mi hai rotto il cazzo! E poi hai ormai perso:sucaaaaaaaaaa! Oggi è una giornata storica x l'italia: la destra che apre ai diritti civili dopo 20 anni! YOU LOSE.
RispondiEliminaVedi, mio caro Dario, io non insulto chi è perdente!
RispondiEliminaChi è perdente non merita neppure di essere insultato perché chi vince non ha bisogno di insultare.
Il fatto che tu mi insulti dimostra che forse perdente io non sono.
Ricordati queste parole.
Tu vuoi che il presidente Berlusconi apra i matrimoni perché sai che se egli facessi così sarebbe politicamente sconfitto.
Se credi di farmi fesso ti sbagli.
Non hai risposto nel merito:meritarsi rispetto nel momento in cui li farai. Perché vuoi leggi che impongono i valori cristiani anche a chi cristiano non è anziché essere favorevole a leggi che permettono di orientarsi liberamente tanto ai cristiani che agli atei secondo la propria libertà di coscienza? In questo secondo caso saremmo tutti garantiti e rispettati, nel secondo solo tu. Del fatto che io non voglio regole atee ma liberali (ossia che danni libertà anche a te) cosa ne pensi?cioè perché io voglio che le leggi siano espressione anche tua e tu invece vuoi che le leggi rappresentino solo te e non me? Non è meglio vivere in pace e nel rispetto reciproro? Siamo uguali io e te oppure no? Perché tu vuoi rispetto x la tua libertà di coscienza ma non vuoi darlo alla mia?
RispondiEliminaPs quanti a Berlusconi è già morto e di certo non sarà la sua contrarietà ai matrimoni gay a farlo vincere! E poi se oggi lui è favorevole il problema è il tuo mica il mio? Io non posso essere che contento, sei tu che li voti da 20 anni è oggi scopri che ti ha preso in giro!!
Il tuo Beppe Grillo non farà nulla!
RispondiEliminaDel resto, lui dice di essere contro l'immigrazione clandestina e tu sei favorevole ad essa.
Forse, l'incoerenza è a casa tua.
La religione cristiana (specie quella cattolica) ha dei dogmi.
Non si può essere dei "cristiani fai da te".