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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 24 ottobre 2014

Il caso di Inés de Castro

Cari amici ed amiche,

nell'estate del 1360, a Coimbra (Portogallo), ci fu un macabro rituale.

I nobili della corte reale dovettero baciare la mano ad uno scheletro di una donna seduto su un trono ed adornato delle insegne reali.
Lo scheletro in questione era quello della nobildonna castigliana Inés de Castro (1327-1355).
Inés era l'amante di don Pedro di Borgogna (1320-1367), che nel 1357 divenne re con il nome di Pedro I (Pietro I).
Nel 1325, don Pedro fu sposato con la principessa Bianca di Castiglia (1315-1375).
Per la giovane età, il matrimonio non fu consumato e fu annullato.
Poi, nel 1339, Pedro sposò la principessa Costanza Manuel (1318/1323-1345).
Dopo il matrimonio, egli conobbe Inés e se ne invaghì, iniziando una relazione con lei ed arrivando a trascurare la moglie ed i figli.
Nel 1345, don Pedro rimase vedovo (la moglie morì di parto) e sposò Inés.
Il padre, il re del Portogallo Alfonso IV (1291-1357) si mise contro queste nozze e temendo intrigo da parte dei Castigliani o della famiglia di lei fece pugnalare la nuova moglie.
Pedro impazzì e mise a ferro fuoco il nord del Portogallo.
Alla fine, però, dovette scendere a patti con il padre.
Alla morte di quest'ultimo, però, egli divenne re e si vendicò di coloro che fecero uccidere Inés di cui egli fece riesumare il corpo e lo fece mettere sul trono per farlo omaggiare alla corte.
L'amore è follia e questa storia fu molto sentita durante il romanticismo.
Cordiali saluti.

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