leggete l'articolo del "Il Giornale" che è intitolato "Berlusconi: "Niente scorciatoie per poter diventare italiano"".
Su temi delicati come quello delle unioni civili e dello ius soli bisogna stare attenti a parlare e a fare ricostruzioni.
Il presidente Berlusconi ha così corretto le voci di larghe aperture verso i matrimoni gay e cittadinanze regalate agli immigrati, come dice questa parte dell'articolo:
"Al di là dei tecnicismi, il Cavaliere è costretto a far digerire all'elettorato le sue ultime uscite su diritti civili e cittadinanza. Spiega così: "Il nostro DNA non cambia. Sono state riportate tante inesattezze. La politica ha troppo spesso girato la testa da un'altra parte, ma FI dev'essere un movimento coraggioso che non ha paura di affrontare temi come le unioni civili, cui in molti Paesi come Germania e Gran Bretagna, i partiti conservatori hanno guardato con serietà. Ma la famiglia tradizionale resta alla base della nostra società e dei nostri valori e niente potrà sostituirla".
Idem sulla cittadinanza: "Disinformazione montata ad arte. Ho detto solo cose di buon senso; ho detto che oltre a essere nati qui, per essere italiani ci devono essere: il requisito di un ciclo completo di studi, la padronanza dell'italiano, l'accettazione delle nostre regole di vita e la conoscenza della nostra storia che viene fuori da un ciclo di studi serio. Essere italiano è un onore e va meritato".
Io penso che lo ius soli facile ed il matrimonio gay siano cose di sinistra.
L'immigrazione è oggi un problema per il nostro Paese.
Il nostro Paese è in recessione e non c'è lavoro neppure per noi italiani.
Quanto al matrimonio gay, il problema è che esso farebbe aumentare i costi previdenziali, per esempio, con le molte pensioni di reversibilità che ci sarebbero in più.
Inoltre, chi è di centrodestra deve difendere la famiglia. Bene ha fatto il presidente Berlusconi a ribadirlo.
Cordiali saluti.
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